Io a te non ti rispondo.
C'ho paura.
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Se non avessi frequentato il liceo (male tra l'altro) ti saresti sentita pronta per gli studi che stai facendo?
Se avessi fatto, che ne so, un chimico biologico, sarebbe andata tanto peggio?
Io sinceramente ho avuto 4 o 5 praticamente sempre in tutte le materie orali.
Allo scritto ribaltavo con 7 o 8. Da Spagnolo a Matematica.
Non c'avevo un cazzo di voglia di aprire i libri .
Quindi boh.
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A 22 anni ero ragazzina. E milf.
:kiss:
Nel mio liceo ( musicale ) il test d'ingresso c'è da anni. Dieci sicuramente. Quando l'ho fatto io ( cinque anni fa ) si faceva a luglio, ora lo fanno addirittura a marzo dell'anno prima. C'è la possibilità di essere ammessi, ammessi con debito o respinti, o in alternativa possono consigliare uno strumento alternativo con cui iscriversi.
Secondo me non è una cosa negativa, soprattutto se fatto in tempo. Permette al ragazzo di farsi un'idea di quello che andrà a studiare, e ai professori di rendersi conto, a grandi linee, di quale sarà il livello della classe.
boh, probabilmente non mi sarebbe nemmeno venuto in mnte di fare il medico se non avessi fatto il liceo....
Loller e dopo che sai di non essere predisposto, che ne so, per la matematica?
Guarda io adoro tutte le materie storiche, artistiche, filosofiche.
E in università sto facendo economia perchè al liceo grazie a una prof ho adorato matematica.
Forse il liceo serve anche per aprirsi "mentalmente" anche ad altre materie che di tuo non scopriresti mai da solo.
@Jamila ma credo che un discorso del genere si possa fare in università, dove tolgono posto a chi invece vuole andarci davvero. Il liceo è complicato, sono adolescenti, molti crescendo scoprono la voglia di cazzeggiare piuttosto che la voglia di studiare.
Sinceramente pure io ero una testa di cazzo, e non dovevo di certo rendere conto agli altri della mia voglia di NON fare.
Semplicemente aberrante.
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Ma a che pro?
Che senso ha la predisposizione per date materie quando lo scopo dell'istruzione superiore è ancora quello di darti una conoscenza che spazia da disciplina a disciplina?
Per esempio, è vero che io esco da un liceo classico (quindi ho fatto tantissime materie umanistiche), ma studiavo anche matematica, fisica, scienze... e quanta è la gente che dal classico si iscrive a facoltà scientifiche? (quasi tutti quelli della mia ex classe, attualmente, studiano in facoltà scientifiche). Non pensare nemmeno che si trovino troppo male... come non si trovano male quelli che frequentano la mia stessa facoltà (umanistica) ed escono dallo scientifico, visto che la difficoltà più grande che hanno è il non sapere il greco, e l'aver fatto il latino in modo meno approfondito.
Non c'entra la predisposizione. E soprattutto si tratta di preadolescenti, che magari ancora non hanno sviluppato a sufficienza le loro predisposizioni.
E ancora, non c'entra. Per esempio, da me non funziona così perché vengo da un paesino, ma vedo che nella città in cui studio ci sono moltissimi licei. Se io scelgo il classico, che importa che io sia predisposto per le materie umanistiche, se poi comunque in un classico devo andare? Non so se mi spiego... che so, se scelgo di andare al liceo classico X o al liceo classico Y, che importa a cosa sono predisposto... comunque ho scelto un classico!
No, la trovo una cosa poco meritocratica. Si sa, alle superiori i figli di papà vengono trattati coi guanti. Lo abbiamo visto credo tutti... quindi no, non sono per niente favorevole al colpo di grazia.
Mi trovo d'accordo con Holly..
qui esiste un liceo linguistico che è costretto a fare un test di selezione perchè ha una richiesta eccessiva di iscritti, non funziona male ma chi lo sa se tutti quelli che superano il test hanno veramente le capacità?! e comunque oltre al test, tengono conto della pagella delle medie..
comunque l'obbligo scolastico è fino ai 16 anni, volevano/vogliono portarlo ai 18 ma ancora non l'hanno fatto.
Tra l'altro mi è venuto in mente che per chi abita in posti inculati dove i licei sono una rarità non entrare nel liceo vicino casa significherebbe doversi spostare quotidianamente.. Per esempio se io non fossi entrata nel liceo che ho frequentato, avrei dovuto aggiungere mezz'ora al viaggio ogni giorno e già facevo un bel viaggio.. Oltre ai soldi di ulteriori abbonamenti oltre a quelli che già avevo.. Insomma sarebbe stata una spesa economica e fisica non indifferente.. Per non parlare del fatto che l'altro liceo è conosciuto per la scarsa qualità dell'insegnamento..
Se dopo l'esame di terza media mi fossi dovuta mettere a studiare per l'ammissione al liceo probabilmente avrei saltato un a anno, a quell'età.
E l'ho fatto anche dopo il diploma, eh, non mi andava per nulla di rimettermi a studiare per superare dei test di accesso, proprio psicologicamente ero a terra.
E a 14 anni non si ha voglia, di studiare per passare un test valutativo, dopo l'esame si vuole solo cazzeggiare.
Togliendo tutto questo, che alla fine è una cazzata, lo trovo ingiusto comunque. Per l'università è corretto, ma non per i licei.
In linea di principio, l'accesso a percorsi di studio d'eccellenza (così doveva essere all'origine, e così è stato fino a qualche decina d'anni fa, il liceo) deve essere garantito a tutti, quindi questa storia dei test d'ingresso è una solenne puttanata. Far selezione e scoraggiare i fancazzisti ad andare al liceo, aerando un po' le classi, è però anch'essa un'esigenza sacrosanta perché basta un pugno di scaldabanchi per mandare a bagasce una classe, a detrimento di quelli che vogliono lavorare quasi sul serio, ne so qualcosa ora che sono dall'altra parte della cattedra. Ma per ottenere la scrematura dei menaballe non hanno che da rivedere i programmi e i metodi in modo da riportarli ai livelli del "vero" liceo della metà del secolo scorso. Se fin dalle medie si sapesse che al Liceo si traduce Tacito come a far tortellini e che si fa algebra senza calcolatrice, quelli che vengono all'Angelico Aprosio invece che a ragioneria perché qui c'è il bar al pianterreno ci rifletterebbero prima di iscriversi.
Invece di inserire i test di ingresso ai licei formerei gli insegnanti ad avere la decenza e il coraggio di valutare i propri allievi di anno in anno. Non è necessario stravolgere i piani, basta finirla di fare i bonaccioni e illudere le capre dando la pacca sulla spalla ogni fine anno con miracolo annesso all'esame finale.
Sembra che mettere i test d'ingresso IN ALCUNI istituti sia un attacco alla libertà d'istruzione, o chissà qualche privazione incredibile per uno studente..
Se su 10 scuole della mia città, una fosse a test d'ingresso, quale sarebbe il problema? Non ho voglia di studiare per il test? Ho altre scuole a cui iscrivermi.. Ho un carattere particolare e voglio fare quella scuola? Ci vado.
E anche se fosse il papino a pagare, cosa cambia? Io mica vengo privato dell'istruzione! Ho altre scuole a cui iscrivermi, no?
Finanziano le scuole private e poi tiran fuori ste cazzate per la pubblica? Penso proprio che sia una megabufala, va contro i diritti degli individui, poi come diceva jamila, c'è chi parte un bel po a scoppio ritardato e sarebbe davvero uno spreco perdere per strada dei futuri dottori ecc
Io penso che la scuola dell'obbligo sia un diritto.
Devo studiare fino a tot anni? Beh permettimelo!
Per le università sono d'accordo sul test, vai là se davvero vuoi studiare, se no vai a lavorare! Solo non concepisco il modo in cui questi test sono strutturati, il che è un altro paio di maniche.
Comunque appunto assolutamente non favorevole.
Per quanto riguarda la scuola dell'obbligo in Italia è fino a 16 anni, quindi fino al Secondo Superiore.
Anche io mi ritrovo nella stessa analisi di Holly e anche in quella di Sedna. Dovrebbero pensare più ad organizzare dei veri percorsi di orientamento per la scelta della Scuola Superiore durante la terza media invece che organizzare incontri farlocchi durante i quali alcuni studenti abilmente istruiti recitano la parte degli studenti perfetti che frequentano una scuola d'eccellenza piena di laboratori e spazi ( che non verranno mai utilizzati).
Magari perché così si potrebbero creare scuole d'elite di "raccomandati"?
O perché, magari, che so, sono troppi i contro... non guardare solo alla realtà cittadina. Immagina la realtà di chi sta in un paese: c'erano due classici oltre il mio, uno a un'ora di autobus e l'altro a tipo quaranta minuti di treno. Il mio liceo era a dieci minuti da casa... se mi avessero piantato un test d'ingresso, e io fossi stata esclusa perché non raccomandata, avrei dovuto provare al liceo che stava a quaranta minuti di treno (con il liceo in paese). Sarebbe stata una cosa giusta?
A parte che sono contro le scuole d'élite, perché alle superiori è una cosa irrealizzabile: il ragazzino di 14 anni che entra è troppo diverso dal diciottenne che esce alla fine! Il quattordicenne che sceglie uno scientifico o un classico, ormai, non lo fa perché il liceo è la scuola elitaria, lo fa perché non sa che fare della vita sua e in questo modo sa che strade tenersi aperte. Il diciottenne a percorso finito è, non dico meno svogliato, ma almeno determinato su quel che vuole fare all'università. Come fai a queste condizioni a creare una scuola elitaria? Magari svantaggi ragazzini che a quattordici anni hanno solo bisogno di essere spronati. Chi sceglie università prestigiose, invece, e nemmeno sempre, lo fa perché sa cosa vuole. Gli atenei pubblici d'eccellenza e le superiori sono imparagonabili. Anche perché lo vedo sotto i miei occhi: io vengo da uno di questi che sarebbero gli atenei prestigiosi e non sai la quantità di persone che viene qui a fare solo la specialistica per avere la laurea "importante" presa qui, dopo aver fatto la triennale in atenei in cui era tutto più facile. Ma chi lo fa è spinto dalla determinazione, dal fatto che quando scegli una formazione universitaria sai quello che vuoi!
Poi, va anche detto, che per me la scuola non è un'azienda: so' ragazzini, va fatto un discorso a parte. Non si può trattare la scuola in questo modo, il discorso sulla formazione è molto più delicato di questo.
1. Ok, prendiamo il caso del piccolo paesino.. NON metti il test d'ingresso. Qua stiamo parlando in generale, non dei singoli casi.. vuoi trattare i casi? Ok.. Ogni città può mettere il test d'ingresso ad una determinata scuola solo se esistono 2 scuole di uguale indirizzo. Ci sono 2 classici? Uno può fare selezione, l'altro no.
In questo modo non danneggi nessuno.. Nessuno sarebbe escluso da quel tipo di scuola, ma qualcuno potrebbe trarne vantaggio. Non vedo i contro, sinceramente.
2. Non capisco perchè sarebbe irrealizzabile avere una scuola d'élite.. Cos'avrebbe questa scuola di diverso? Professori migliori, attività extra-scolastiche di ogni tipo, organizzazione con criterio, magari delle classi di recupero/di livello.. Potrebbe essere semplicemente una scuola più moderna, con attrezzature migliori o quant'altro..
In una scuola simile vorrebbero andare tutti, giustamente.. Quindi? Aspettiamo che lo stato renda tutte le scuole perfette? Utopico.. Mettiamo un test d'ingresso per una scuola "migliore" delle altre, e agli altri lasciamo le scuole classiche.. Non c'è un'ingiustizia nei confronti degli altri.. Vedi l'ingiustizia solo se paragoni le 2 scuole.. Tu però puoi comunque frequentare lo STESSO indirizzo in un'altra struttura.
Anche così non va bene?
Per inciso.. questa cosa si fa da anni. Nella mia scuola (ITIS) è stato aperto un indirizzo scientifico sperimentale, a cui possono accedere solo X studenti.
3. I ragazzini indecisi, che han bisogno di essere spronati, che non sanno cosa fare del loro futuro.. beh, non han bisogno di una scuola èlitaria no? Possono scegliere lo stesso indirizzo in una struttura normale, come la maggior parte della gente fa.
4. Manco per me la scuola è un'azienza.. e insisto che l'aggiunta di scuole aggiuntive a test d'ingresso non arreca danno alle strutture già esistenti.
Calmati :D ogni tanto ti infervori! XD
E secondo quale principio dovrebbe fare selezione soltanto uno? XD Perché così crei un liceo elitario accessibile ai figli di papà? No, non è una cosa bella, ma per niente... perché, siamo realisti: una scuola con il numero chiuso non è una scuola in cui vanno ragazzini bravi, è una scuola in cui vanno ragazzini ricchi.
Un ragazzino di quattordici anni fondamentalmente è immaturo. Io al primo anno di liceo ho campato di rendita, all'ultimo mi sono ammazzata di studio. E, al contrario, tantissime persone a quattordici anni studiavano, poi si sono lasciate andare al cazzeggio durante gli anni. Perché svantaggiare o avvantaggiare queste categorie?
L'utopia, invece, è pensare che nelle scuole d'elite ci andrebbero i meritevoli. Dai, su, si sa che soprattutto in un ambiente ristretto come quello delle superiori vanno avanti fondamentalmente i raccomandati. Io sono contraria alla scuola di raccomandati. Pensa, fosse per me renderei comune il biennio dei liceo e "specializzante" il triennio, perché un ragazzino a tredici anni, oggettivamente, non è maturo a sufficienza per sapere cos'è meglio per lui.
Non va bene perché magari alla scuola elitaria (di raccomandati) andrebbero tutti i fondi, e io comune mortale starei in una struttura fatiscente. Questo è giusto?
Il discorso si può fare all'università, e nemmeno troppo, non al liceo. L'università la scegli tu e sai che un titolo di studi in un dato ateneo "fa più figura" di uno preso in un altro ateneo. Alle superiori no: va tutto a discapito dell'istruzione di chi non ha gli agganci per entrare in queste scuole poco meritocratiche.
Ti ripeto: il danno viene arrecato direttamente. Mettiamo che vadano, che so, stanziati 1000 euro per comprare due computer. Non andranno mai 500 e 500 alle due scuole, vanno 1000 euro tutti alla scuola che va mantenuta d'eccellenza. E magari io, solo perché a quattordici anni non sapevo che fare della mia vita, ho meno di diritti di chi è stato mandato lì dai genitori (perché, proprio nel suo piccolo, la mia era una scuola in cui andavano figli di medici, figli di avvocati e figli di ingegneri, ti posso dire che la maggior parte di loro era mandata lì a forza dai genitori, e ti dico anche che io di proposito scelsi la sezione in cui questa gente non andava...!)
Forse stai dimenticando che si sta parlando di scuola pubblica. Ciò significa rispondere alle seguenti domande:
1. In che modo scegli quale scuola è elitaria? Perché io che vivo in un paesino con un solo liceo (quindi seguendo il tuo ragionamento non a numero chiuso) sono discriminato dagli studenti delle città che possono beneficiare di questa famosa scuola elitaria?
2."Professori migliori, attività extra-scolastiche di ogni tipo, organizzazione con criterio, magari delle classi di recupero/di livello"
tutto questo in che modo dal momento che, sottolineo, sempre di scuola pubblica si parla, dunque sempre con gli stessi finanziamenti delle altre?
Se invece i finanziamenti fossero maggiori a quest'elite, sarebbe un danno ancora più grosso dal momento che tutti gli altri non sarebbero nella medesima situazione di adesso, ma si vedrebbero ulteriormente tagliare i fondi per la propria istruzione.
3. questa, perdonami, è una stronzata. Uno a 14 anni può essere studiosissimo, e con l'adolescenza diventare il peggior fancazzista del mondo, e viceversa. Perché un ragazzino indeciso a 14 anni non avrebbe bisogno di una scuola elitaria (qualsiasi cosa il termine significhi)?
4. Il danno non è alle strutture ma alle persone.
A me pare una stronzata.
Comunque do ragione a tutti tranne che a Loller u.u
Questo ragionamento funzionerebbe se tutte le scuole fossero uguali... un ragazzino magari sceglie una determinata scuola solo perché vuole stare con gli amici o ancora più semplicemente perché è più vicina a casa... ci son scuole che sembrano degli zoo... ti fan perdere quella poca motivazione che magari hai di studiare :lol:
Si, mi infervoro perchè metà delle critiche sono mosse ad aspetti secondari, non al problema principale.. Per esempio tu dici che diventerebbe una scuola per ricchi? Ok, sono d'accordo.. c'è il rischio. Quindi il problema sono i controlli, non la scuola in sè.. Se si escogitasse il modo per evitare queste cose?
Per il problema dei finanziamenti sono d'accordo anche su quello, ma ancora una volta è un problema che non è direttamente correlato con l'esistenza della scuola... è un altro problema di controlli.
Per l'università io sono totalmente d'accordo ai test d'ingresso, se rivisitati, per una totale scrematura dei laureati.. Troppi cazzoni in ateneo. Ma questo lo avevo già detto nel topic sulle università, e mi ero preso insulti anche li.. xD
Cioè, capiamoci.. io non ci vedo nulla di male ad avere 2 "livelli" di scuole.. Se queste sono strutture aggiunte che non levano nulla a chi vuole fare la scuola normale, che problema è?
@illusione
Il discorso del "dove vivi" è una discriminazione per ogni cosa.. io abito a Lecco e non ho il bowling, ho una sola università (tecnica) e il centro sportivo è costruito sopra una discarica militare, e crolla a pezzi. Sono discriminato rispetto a Milano, Bergamo, Roma..
è un discorso generale che vale per ogni ambito.. anche per il lavoro e per le case, per le biblioteche e per la possibilità di incontri culturali..
Come scegli se è élitaria? Per esempio migliorando il rapporto insegnante:studente, aggiungendo attività extra-curricolari interessanti.. Non stiamo discutendo di quello, non tocca a me organizzare le cose.. Non ho mica detto di essere in grado di attuare il programma, quindi non venirmi a fare domande.. è una domanda stupida.
I finanziamenti si trovano anche in altri modi.. Lotterie, attività extra-scolastiche a pagamento, etc.. E comunque è un altro problema che lo stato dovrebbe gestire... ripeto, non sono io a dover dare le soluzioni. Non ne ho io le competenze come non le hai te (credo)
3. guarda che puoi scegliere quella che ti pare.. Che discorsi sono? Se uno vuole avere una scuola migliore, ci prova.. altrimenti va nell'altra.. non capisco le vostre critiche. Questa scuola élitaria sarebbe un'aggiunta..una cosa in più..
4. crea danno alle persone? Per quale motivo? Se voglio fare il classico posso farlo, se voglio fare un "classico migliore" devo fare un test.. e che cazzo, cosa c'è di male? Non ti levo mica la possibilità di fare il classico..
@Elaine , che ti possa venire il culo grosso.. U_U
Ma come cazzo ragioni Loller?
Quoto @Elaine Marley.
Beh certo che paragonare il bowling alla scuola pubblica la dice lunga sul discorso che stai facendo. :roll:
Le mie saranno domande stupide ma le affermazioni di uno che ti dice che una cosa è giusta da fare e non penalizzante ma non sa dirti in che modo sarebbe possibile attuarla senza penalizzare, come ti sembrano?
Non capisci le nostre critiche perché non sai dare una risposta al come attuarla senza penalizzare gli altri. Se provassi a dare una risposta e non ci riuscissi, allora capiresti che ciò non è possibile.
Un'ultima cosa: Attività extra-scolastiche a pagamento? Quindi una scuola pubblica che paghi come una privata, quindi, di nuovo, accessibile solo a chi ha i soldi.
Io non capisco. Se volessi andare in una scuola migliore andrei in una privata sborsando soldi.
Se volessi andare in una pubblica non voglio assolutamente un test, considerando poi che gran parte delle mie conoscenze e competenze non sono ancora complete sia per la giovane età sia per la preparazione da parte di una scuola minore come potrei anche solo riuscirci?
Io vedo solo problemi e basta.
Se ci sono troppi iscritti in un istituto non è con il test che si risolve, ma aumentando gli istituti al massimo.
Non capisco l'utilità davvero.
No, io so come si fa per non farla diventare penalizzante.. Semplicemente non so come raccogliere i soldi per farlo. Non so come attuarlo concretamente.. c'è una differenza
Ho scritto che sono obbligatorie le attività? è ovvio che abbiano un costo..
Tra, ognuno è libero di pensarla come vuole.. Peace and Love