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Ho perso il conto delle volte in cui hai cambiato versione nuvola, davvero xD
Eppure è italiano xD
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Su quali basi pensi questo scusa? cioè mi stai dando della stronza che discrimina i gay?:|
Un'altra cosa: ma tu sei il vecchio Technics? perchè con lui mi capivo meglio:roll:
Io ho riportato solo le tue parole.
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Originariamente inviata da
Jo Constantine
Ho perso il conto delle volte in cui hai cambiato versione nuvola, davvero xD
Eppure è italiano xD
Ok Jo nulla di nuovo, con te ogni discussione finisce così... chissà se un giorno capirò mai quale lingua parli xD
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Originariamente inviata da
Tyler Durden
Io ho riportato solo le tue parole.
Ma ci sei o ci fai?
Tu sei stato prevenuto sin dall'inizio e non capisco il perchè, forse ti sei sentito toccato perchè sei l'autore di sto topic.
In nessuna mia parola si evince una mia discriminazione nei confronti dei gay nè un'aggressività nei confronti del padre. Sin dall'inizio ho espresso la mia opinione ossia che per me queste meravigliose parole vanno condivise in privato tra un padre e un figlio, tutto quì. Il resto sono tue farneticazioni e sì, meno male che è tutto scritto.
Non ho altro da aggiungere, buona continuazione.
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Non poteva fargliela trovare sotto il cuscino?
Ah no certo, avrebbe perso di significato senza i riflettori.
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Il punto è che non credo sull'utilità del pubblicare il tutto,
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Di cosa stiamo parlando scusa?
Sto tizio ha scritto sta lettera al figlio e poi l'ha resa pubblica no? l'avrà fatto per dare un esempio e spingere alla condivisione familiare blablabla esatto?
Per me poteva affrontare il tutto nelle mura domestiche con figlio, moglie e resto della famiglia. Posso pensarlo?
Poi se reputi l'articolo un falso dillo prima, sempre giri di parole fai.. mamma mia.....:yawn:
Fino a qui dici che il padre ha scritto la lettera e poi l'ha pubblicata, mettendoci la solita frasetta del sospettuccio del "l'ha fatto per attirare attenzione!"
(anzi c'è pure un pezzetto dove dici che è l'articolo a dire questa cosa °_°)
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Io invece ho un'altra versione del padre: mio figlio è gay, io lo amo e lo accetto e spero che il mio messaggio sia di aiuto a tutti i genitori che si trovino nelle mie stesse condizioni.
Poi qui cambi storia e dici che l'ha fatto per dare un messaggio agli altri genitori.
Quote:
Originariamente inviata da
Nuvolablu
Quello che intendevo dire dall'inizio è che il padre ha dato la lettera al figlio e poi l'ha resa pubblica, ergo ho sottolineato che PER ME avrebbe potuto lasciare la cosa all'interno delle mura domestiche.
Più di così non posso esser chiara, poi se sei in malafede pazienza.
Cia':039:
Infine qui dici che ha scritto la lettera, l'ha data al figlio e poi l'ha resa pubblica.
Boh, parliamo la stessa lingua?!? mmmh... non so...
Nico', che bello vederti come nei vecchi tempi... ora però se hai un minimo di autostima vattene u.u
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Prendi il messaggio di Jo come mia risposta.. è esattamente quello che avrei scritto io.. riprendendo post per post da bravo rompicoglioni quale sono.
Le tue parole sono quelle, se preferisci lo faccio anche io, in memoria dei vecchi tempi.
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A
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Non poteva fargliela trovare sotto il cuscino?
Ah no certo, avrebbe perso di significato senza i riflettori.
B
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Ovvio che io sia d'accordo sulle parole d'amore e di accettazione che un padre rovolge ad un figlio gay.
Il punto è che
non credo sull'utilità del pubblicare il tutto, quello che penso è che siano invece topic come questi a stigmatizzare ancora l'omosessualità.
Non è più come un tempo, ormai se ne parla eccome dell'essere gay e non occorre leggere spaccati di vita familiare privata. Mi sembra ridondante.
PS: @
Jo Constantine cosa significano i puntini sotto il mio post che hai quotato? condividi o no?
C
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Io invece ho un'altra versione del padre: mio figlio è gay, io lo amo e lo accetto e spero che il mio messaggio sia di aiuto a tutti i genitori che si trovino nelle mie stesse condizioni.
Ripeto: resteremo nel dubbio.
io non aggiungo nulla
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Siete in malafede come pensavo:)
La mia versione è sempre stata una: il padre ha scritto la lettera al figlio e poi l'ha pubblicata, questo non vuol dire che le sue parole non fossero sincere ma che nel suo gesto traspare anche la ricerca dei riflettori. Da quì la mia osservazione che era superfluo pubblicarla dato che reputo più importante condividere i sentimenti in privato e in famiglia, altro motivo per cui lo reputavo superfluo è che ad oggi l'omosessualità non è più un tabù e sono sempre in aumento i genitori che amano i figli gay; per quella parte invece di ignoranti che rinnegano un figlio perchè gay non vedo come leggere una simile lettera possa far loro aprire la mente.
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Ora la lettera non gliel'ha più data...
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Quote:
Originariamente inviata da
Nuvolablu
Siete in malafede come pensavo:)
La mia versione è sempre stata una: il padre ha scritto la lettera al figlio e poi l'ha pubblicata, questo non vuol dire che le sue parole non fossero sincere ma che nel suo gesto traspare anche la ricerca dei riflettori. Da quì la mia osservazione che era superfluo pubblicarla dato che reputo più importante condividere i sentimenti in privato e in famiglia, altro motivo per cui lo reputavo superfluo è che ad oggi l'omosessualità non è più un tabù e sono sempre in aumento i genitori che amano i figli gay; per quella parte invece di ignoranti che rinnegano un figlio perchè gay non vedo come leggere una simile lettera possa far loro aprire la mente.
Va benissimo, rispetto pienamente la tua tesi. Sii solo consapevole che non è quello che hai detto fino ad ora. Non voglio entrare nel merito della natura del problema di comunicazione che c'è stato, ma se leggi il mio ultimo post (con le tue parole) magari ti metti nei panni di chi sta da questa parte.
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E se mi impunto è perché siamo il popolo che si compiace del fatto che il papa abbia indossato gli stivaletti di prada neri invece che rossi ma passa sopra a un gesto del genere. Ma questo è no sfogo mio, non rivolto a te.
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C'è qualcosa che non mi torna. Un padre che è consapevole delle tendenze omosessuali del figlio prima ancora che quest'ultimo se ne renda conto (a 6 anni) e accetta per suo amore questa realtà incodizionatamente, credo che tenda a spianargli la strada al punto che questi non si debba nemmeno preoccupare di fare coming out.
Io ho un ragazzo preadolescente, parliamo quotidianamente di sesso, e sto bene attento a non porre nei miei discorsi alcun tipo di discriminazione; ebbene, se fossi consapevole che mio figlio fosse o tendesse all'omosessualità, nel parlare di certi argomenti gli offrirei su un piatto d'argento la possibilità di portare a casa il suo fidanzato come se fosse una cosa accettabilissima.
Quindi non mi torna che a fronte di tanta disponibilità paterna sull'argomento, 'sto ragazzo comunque abbia avuto la necessità di programmare il suo coming out...
Per questo motivi ritengo che tale lettera sia un falso; credo che 'sto padre e relativo figlio gay non esistano proprio e che il tutto sia un'invenzione per raccontare un comportamento di fantasia e auspicabile in una società dove, al contrario di quanto pensano in molti, le discriminazioni sessuali esistono eccome.
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Sarà che mio padre quando gli ho confessato di essere omosessuale se ne è strafregato. Le sue testuali parole sono state: 'Pensavo volessi confessarmi di aver fatto qualche cagata. Per me resti sempre mio figlio anche se gay; mi spiace solo che il mondo ti pregiudicherà per questo'.
Fortunatamente è una persona di aperte visioni e non si chiude dietro stupidi pregiudizi.
Diversa mia madre che mi ha fatto fare 4/5 sedute da uno psicologo pensando che esso potesse farmi diventare etero. Alla fine si è ritrovata con 500 euro di meno e un nulla di fatto...
Punti di vista e modi diversi di vedere...
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Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
C'è qualcosa che non mi torna. Un padre che è consapevole delle tendenze omosessuali del figlio prima ancora che quest'ultimo se ne renda conto (a 6 anni) e accetta per suo amore questa realtà incodizionatamente, credo che tenda a spianargli la strada al punto che questi non si debba nemmeno preoccupare di fare coming out.
Io ho un ragazzo preadolescente, parliamo quotidianamente di sesso, e sto bene attento a non porre nei miei discorsi alcun tipo di discriminazione; ebbene, se fossi consapevole che mio figlio fosse o tendesse all'omosessualità, nel parlare di certi argomenti gli offrirei su un piatto d'argento la possibilità di portare a casa il suo fidanzato come se fosse una cosa accettabilissima.
Quindi non mi torna che a fronte di tanta disponibilità paterna sull'argomento, 'sto ragazzo comunque abbia avuto la necessità di programmare il suo coming out...
Per questo motivi ritengo che tale lettera sia un falso; credo che 'sto padre e relativo figlio gay non esistano proprio e che il tutto sia un'invenzione per raccontare un comportamento di fantasia e auspicabile in una società dove, al contrario di quanto pensano in molti, le discriminazioni sessuali esistono eccome.
La lettera sicuramente è di pura fantasia ma ti assicuro che il coming out è una cosa spesso molto difficile e che si medita molto molto bene. E' il passo più difficile per un omosessuale. A me ci sono voluti 2 anni prima di trovare la convinzione di farlo... Alla fine a 16 anni ho rotto gli indugi e l'ho fatto...
Una volta fatto il mondo cambia in mezz'ora...
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La fonte dell'articolo, quella originaria, appartiene ad un negozio di t-shirt on-line per gay che ha pubblicato la foto nella sua pagina Facebook:
Welcome to FCKH8 -
Se clikkate su Facebook vi comparirà il post sul quale i giornali italiani hanno fatto l'articolo. Le basi sono il nulla.
Se fosse vero, nulla toglie che sia un gesto bello eh.
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Originariamente inviata da
Demigod87
La lettera sicuramente è di pura fantasia ma ti assicuro che il coming out è una cosa spesso molto difficile e che si medita molto molto bene. E' il passo più difficile per un omosessuale. A me ci sono voluti 2 anni prima di trovare la convinzione di farlo... Alla fine a 16 anni ho rotto gli indugi e l'ho fatto...
Una volta fatto il mondo cambia in mezz'ora...
Avendo vissuto sulla tua pelle esperienze simili, sei senz'altro il più autorevole.
Però io credo, dimmi se sbaglio, che tu ti riferisca a un coming out fatto a se stessi più che a nostro padre o madre o amico o chicchessia. Intendo dire che ci sono due modi di viviere l'omosessualità: 1) come se fosse una cosa da nascondere, una sorta di trasgressione 2) come se fosse il nostro modo naturale di concepire la vita.
Io credo che quando un ragazzo/a scopra di essere omosessuale inizialmente viva questa cosa come esclusivamente propria, se la tiene per se e cerca di metabolizzarla in qualche modo: si trova nel punto 1) che ho scritto sopra.
A un certo punto della propria vita decidere di fare il coming out significa passare dal punto 1) al punto 2).
Quindi la persona a cui si fa 'sto coming out è a se stessi (una sorta di accettazione di quel che abbiamo concretizzato di essere): quando si dice a chi ci sta intorno, sappi che io sono omosessuale, di fatto gli si sta dicendo: da oggi mi sono rotto di fare il clandestino del sesso e quindi ufficializzo a voi che mi state intorno che io sono questo e così mi presenterò da oggi in poi, senza più finzioni.
Poi può darsi che mi sfugge qualcosa e sto dicendo caxxate...
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Avendo vissuto sulla tua pelle esperienze simili, sei senz'altro il più autorevole.
Però io credo, dimmi se sbaglio, che tu ti riferisca a un coming out fatto a se stessi più che a nostro padre o madre o amico o chicchessia. Intendo dire che ci sono due modi di viviere l'omosessualità: 1) come se fosse una cosa da nascondere, una sorta di trasgressione 2) come se fosse il nostro modo naturale di concepire la vita.
Io credo che quando un ragazzo/a scopra di essere omosessuale inizialmente viva questa cosa come esclusivamente propria, se la tiene per se e cerca di metabolizzarla in qualche modo: si trova nel punto 1) che ho scritto sopra.
A un certo punto della propria vita decidere di fare il coming out significa passare dal punto 1) al punto 2).
Quindi la persona a cui si fa 'sto coming out è a se stessi (una sorta di accettazione di quel che abbiamo concretizzato di essere): quando si dice a chi ci sta intorno, sappi che io sono omosessuale, di fatto gli si sta dicendo: da oggi mi sono rotto di fare il clandestino del sesso e quindi ufficializzo a voi che mi state intorno che io sono questo e così mi presenterò da oggi in poi, senza più finzioni.
Poi può darsi che mi sfugge qualcosa e sto dicendo caxxate...
Il giudizio delle persone purtroppo gioca un ruolo fondamentale per trovare la convinzione di fare il coming out. Non è accettare che sia una cosa 'normale' ma avere la consapevolezza e le tranquillità che le proprie amicizie o genitori ci possano accettare senza problemi.
Perchè la cosa che più ti consuma dentro è il timore di non essere accettato ed escluso. Almeno per me è stato così anche se poi fortunatamente nessun genitore o amico mi ha voltato le spalle...
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Quote:
Originariamente inviata da
Demigod87
Sarà che mio padre quando gli ho confessato di essere omosessuale se ne è strafregato. Le sue testuali parole sono state: 'Pensavo volessi confessarmi di aver fatto qualche cagata. Per me resti sempre mio figlio anche se gay; mi spiace solo che il mondo ti pregiudicherà per questo'.
Fortunatamente è una persona di aperte visioni e non si chiude dietro stupidi pregiudizi.
Diversa mia madre che mi ha fatto fare 4/5 sedute da uno psicologo pensando che esso potesse farmi diventare etero. Alla fine si è ritrovata con 500 euro di meno e un nulla di fatto...
Punti di vista e modi diversi di vedere...
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La lettera sicuramente è di pura fantasia ma ti assicuro che il coming out è una cosa spesso molto difficile e che si medita molto molto bene. E' il passo più difficile per un omosessuale. A me ci sono voluti 2 anni prima di trovare la convinzione di farlo... Alla fine a 16 anni ho rotto gli indugi e l'ho fatto...
Una volta fatto il mondo cambia in mezz'ora...
e i tuoi parenti come l'hanno presa la storia ? oppure non avete detto niente?
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Quote:
Originariamente inviata da
Demigod87
Il giudizio delle persone purtroppo gioca un ruolo fondamentale per trovare la convinzione di fare il coming out. Non è accettare che sia una cosa 'normale' ma avere la consapevolezza e le tranquillità che le proprie amicizie o genitori ci possano accettare senza problemi.
Perchè la cosa che più ti consuma dentro è il timore di non essere accettato ed escluso. Almeno per me è stato così anche se poi fortunatamente nessun genitore o amico mi ha voltato le spalle...
bhe tu ti sentirai realizzato ma il tuo ragzzo no perchè i suoi genitori non l'hanno accettato ( se non ricordo male come hai detto tempo fa) Domanda: a che serve avere l'appoggio dei tuoi amici e dei tuoi genitori quando il tuo compagno non e sostenuto dalla sua famiglia? e una felicità a metà comunque si puo far finta di niente ma e una cosa che che pesa cmq in un rapporto .
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Quote:
Originariamente inviata da
Usher
e i tuoi parenti come l'hanno presa la storia ? oppure non avete detto niente?
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bhe tu ti sentirai realizzato ma il tuo ragzzo no perchè i suoi genitori non l'hanno accettato ( se non ricordo male come hai detto tempo fa) Domanda: a che serve avere l'appoggio dei tuoi amici e dei tuoi genitori quando il tuo compagno non e sostenuto dalla sua famiglia? e una felicità a metà comunque si puo far finta di niente ma e una cosa che che pesa cmq in un rapporto .
Parli del mio ex :) comunque è una situazione difficile... Purtroppo il non avere l'appoggio dei genitori fa male... Personalmente cercavo di essere io il suo supporto ma non ti nego tutte le sere passate a piangere perchè i suoi lo umiliavano.
Questo è il difficile del coming out. Se ti va bene vivi felice ma se ti va male...
Ora fortunatamente tra me e il mio attuale ragazzo non ci sono problemi con i genitori :D anzi.... i miei e i suoi si conoscono!
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sarà che sono illuso ma io ci credo..
oh alla fine io e i miei non abbiamo mai parlato di sesso.. e tutto quello che sanno lo hanno sbirciato.. se fossi gay se ne sarebbero accorti ma sarebbe stato un taboo lo stesso
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Non so l'inglese... cmq bel gesto
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@Abel Balbo **Io ho un ragazzo preadolescente, parliamo quotidianamente di sesso**.
Ma che età e in che termini?
Io aspetto le domande. Pochi mesi fa mi ha chiesto 'semplicemente' la differenza tra parto cesareo e parto naturale perché si trova sempre in mezzo a discorsi da adulti. Ma visto che conosce la teoria delle mestruazioni, è stato facile spiegarglielo, Fiuuu.
Ma non so davvero se sia il caso di chiederle di sedersi a tavola e spiegarle come funziona l'impollinazione e tutto il resto :roll:
Quanto alle discriminazioni, l'omosessualità etc.. Credo di trovarmi in vantaggio perché conosce delle ragazze lesbiche, e che vivono insieme.
Stranamente non mi ha mai chiesto perché vivono insieme. Dovrei chiederle se se lo è mai domandato?
Il coming out da parte del genitore mi confonde :roll:
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Quote:
Originariamente inviata da
RudeMood
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Abel Balbo **Io ho un ragazzo preadolescente, parliamo quotidianamente di sesso**.
Ma che età e in che termini?
L'età è 12 e mezzo, seconda media.
I termini sono espliciti e si parla di tutto, come avviene l'atto sessuale, gli anticoncezionali, la prevenzione alle malattie, etc.
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Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
L'età è 12 e mezzo, seconda media.
I termini sono espliciti e si parla di tutto, come avviene l'atto sessuale, gli anticoncezionali, la prevenzione alle malattie, etc.
Considerata l'età del sesso molto bassa secondo me è giusto che già a 12 anni si sensibilizzi su certi argomenti...
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Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
L'età è 12 e mezzo, seconda media.
Ah, ok. Credevo qualcosa meno
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Originariamente inviata da
Demigod87
Considerata l'età del sesso molto bassa secondo me è giusto che già a 12 anni si sensibilizzi su certi argomenti...
bhe puo essere un discorso relativo quella dell'eta dire giusto o no. Quello che manca qui in Italia è un piano educativo sessuale in cui a seconda dell'eta si incominci si a parlare di sesso e sentimenti ma con una certa gradualità di spiegazione e concetti in modo tale da equilibrare certi turbamenti che si possono avere
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Quote:
Originariamente inviata da
Usher
bhe puo essere un discorso relativo quella dell'eta dire giusto o no. Quello che manca qui in Italia è un piano educativo sessuale in cui a seconda dell'eta si incominci si a parlare di sesso e sentimenti ma con una certa gradualità di spiegazione e concetti in modo tale da equilibrare certi turbamenti che si possono avere
Purtroppo.... E' secondo me comunque normale ad una certa età avere una visione del sesso abbastanza materialista... la abbiamo avuta tutti (almeno ioe altri miei amici)...