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Originariamente inviata da
Folletta
Sono d'accordo con te in parte Khu.. Se in Sara stava veramente cambiando qualcosa non si sarebbe suicidata. E' tipico, @Nuvolablu dimmi se sbaglio, negli anoressici far credere di voler uscire dal tunnel ma tra il dire e il fare...
Credo che ormai la ragazza in questione ci era dentro troppo, era stata abbandonata da tempo sia dai servizi che dai genitori che non la seguivano e quando si è vista costretta ha deciso di togliersi la vita, per questo credo che non volesse veramente uscirne perchè se no avrebbe accettato le cure.
Ma insomma @Folletta...più che altro nelle persone anoressiche è presente un'apatia che impedisce loro qualsiasi slancio verso chiunque, la negazione della malattia è così forte che nella maggior parte dei casi prima finiscono in ospedale alimentati artificialmente, subito dopo inizia il percorso di terapia psicologica...brutta bestia come malattia, eh sì.
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Originariamente inviata da
Folletta
Di tutta questa storia, quello che mi fatto girare di più le palle è il dirigente e le risposte del cavolo che ha dato alla famiglia. rimango allibita davanti a tutta questa ignoranza. Sicuramente il TSO non è una misura carceraria, ma cavolo dopo che una persona scappa ci stai attento ed eviti che scappi una seconda volta. E' anche vero che se non si fosse tolta la vita, comunque sarebbe morta per altre cause. Ormai era in condizioni pessime..
concordo
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Ma insomma @
Folletta...più che altro nelle persone anoressiche è presente un'apatia che impedisce loro qualsiasi slancio verso chiunque, la negazione della malattia è così forte che nella maggior parte dei casi prima finiscono in ospedale alimentati artificialmente, subito dopo inizia il percorso di terapia psicologica...brutta bestia come malattia, eh sì.
Sì, io mi riferivo a chi riconosce la malattia ma non riesce ad uscirne (come nel caso della ragazza citata nell'articolo)..
Non so se hai sentito la storia, ma questa ragazza era malata da 10 anni, era stata in cura diverse molte ma senza risultati. era consapevole della malattia, delle forze che le mancavano a causa della malattia, ormai aveva smesso pure di vomitare perchè non ne aveva le forze (25chili..) però non riusciva ad uscirne. Sicuramente non ha trovato nessuno in grado di aiutarla veramente e i genitori non la aiutavano più di tanto.. Per questo dicevo che sì lei era consapevole della sua malattia, ma tra il saperlo e il volersi veramente curare, c'è di mezzo l'oceano..
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Non è così.
L'anoressia è a tutti gli effetti una malattia, altro che solo sintomo.
Poi che alla base vi siano altri fattori è logico, nella stragrande maggioranza delle malattie (sia mentali che fisiche) accade questo.
Convinta fosse sintomatica di disturbi psicologici e/o di altre malattie.
Che ne so, tipo gli autolesionisti che si tagliuzzano. Non è il taglietto in sé la malattia ma ciò che provoca lo stato mentale che ti porta a fare una certa cosa.
Cmq vabè, non lo so in termini medici come viene definita. Ma concettualmente è stato l'unico modo che mi è venuto in mente per spiegare quanto detto qua sopra.
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
la negazione della malattia è così forte che nella maggior parte dei casi prima finiscono in ospedale alimentati artificialmente, subito dopo inizia il percorso di terapia psicologica...brutta bestia come malattia, eh sì.
CVD :roll:
Se uno ha il cancro e si fa la kemio, di solito guarisce.
Se uno ha la polmonite e si fa la terapia farmacologica, guarisce.
Se una è anoressica e va in un centro per rimettere peso, non guarisce e deve fare psicoterapia.
Qualcosa non mi torna...
Cioè, la sfumatura dove inizia?
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Rude, è un circolo vizioso. Si può diventare anoressici perchè si vive un certo disagio, familiare, sociale, o anche perchè no, di aspetto fisico. E dimagrire diventa l'unica cosa che conta, non come fatto in se, ma come forma di controllo. Si controlla il peso perchè non riesce a controllare quell'aspetto della nostra vita che ci crea disagio. E non mangiare, dimagrire, da un senso di potenza, di pienezza, e catalizza tutte le nostre forze distogliendole da cio che ci provoca disagio. Diventa totalizzante.
Ed è difficile uscire, non solo perchè bisogna eliminare il disagio, ma trovare qualcos'altro che occupi la nostra vita tanto quanto il dimagrire.
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Jamila, tutto questo lo so :D
L'unico dubbio che mi rimane è: la malattia è il disagio che porta ad essere anoressici, o l'anoressia in sé?
Esistono anoressiche e basta, senza disagi psicologici, disturbi conmportamentali, manie di controllo etc etc? :roll:
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Originariamente inviata da
Loller156
Io direi che è morta di anoressia. Questo non significa che l'anoressia l'ha uccisa, letteralmente, ma significa che l'anoressia l'ha portata a vivere uno stato di disagio che l'ha portata al suicidio. Direi che si può affermare che l'anoressia l'ha uccisa
Esatto. E' questo che intendevo.
Per quanto riguarda i commenti sui genitori, se io fossi in voi me ne guarderei bene dal giudicarli, non dev'essere affatto una bella situazione e nessuno dovrebbe permettersi di dare dei giudizi. Questo è il mio pensiero.
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Originariamente inviata da
RudeMood
Convinta fosse sintomatica di disturbi psicologici e/o di altre malattie.
Che ne so, tipo gli autolesionisti che si tagliuzzano. Non è il taglietto in sé la malattia ma ciò che provoca lo stato mentale che ti porta a fare una certa cosa.
Cmq vabè, non lo so in termini medici come viene definita. Ma concettualmente è stato l'unico modo che mi è venuto in mente per spiegare quanto detto qua sopra.
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CVD :roll:
Se uno ha il cancro e si fa la kemio, di solito guarisce.
Se uno ha la polmonite e si fa la terapia farmacologica, guarisce.
Se una è anoressica e va in un centro per rimettere peso, non guarisce e deve fare psicoterapia.
Qualcosa non mi torna...
Cioè, la sfumatura dove inizia?
Credo dal fatto che in un certo senso, non troppo letterale, l'anoressia si sceglie, la polmonite no...
E forse Nuvola si riferiva al TSO, non tanto al centro di recupero, perché ha scritto "ospedale"...
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Originariamente inviata da
pukka n°1
Esatto. E' questo che intendevo.
Per quanto riguarda i commenti sui genitori, se io fossi in voi me ne guarderei bene dal giudicarli, non dev'essere affatto una bella situazione e nessuno dovrebbe permettersi di dare dei giudizi. Questo è il mio pensiero.
Se ti riferisci a me che ho nominato i genitori, @pukka n°1, ti assicuro che non ho giudicato nessuno. Ho semplicemente detto che per una ragazza così debole come Sara, non avere nessuno vicino non ha facilitato la cosa.
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Sì ma l'anoressia non è che si sceglie così. Dietro c sono disagi psicologici.
Il rifiuto del cibo è una conseguenza..
Chi è autolesionista credo abbia un impulso irrefrenabile....
Quanto al TSO, è la stessa cosa. Prima alimenti il soggetto e gli fai recuperare peso e salute fisica.
Poi lavori sulla malattia mentale che lo ha portato a. A quello che sia.
Spero di aver chiarito cosa voglio dire u.u
EDIT col primo iintervento non volevo dre che l'anoressia NON può uccidere. Perché di fame si muore anche se non la si sente (la fame). Intendevo dire che in questo caso la ragazza si è suicidata e basta.