Cmq: Terremoto Roma, Ingv avverte: il rischio nella capitale esiste - Il Messaggero
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Tutta l'Italia è soggetta a terremoti, anche in zone in cui prima erano praticamente assenti hanno dovuto fare i conti con questa realtà, quindi mai dire mai, però non credo ci sia di che preoccuparsi, almeno mi auguro.
No. Sto leggendo proprio adesso un articolo di un geologo dell'INGV che sta dicendo che Roma non è sicura perchè vuota, ma è "sicura" perchè:
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«Il sottosuolo romano – spiega Fabrizio Marra, geologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) – ha delle caratteristiche particolari che amplificano le vibrazioni che provengono dai terremoti che avvengono nella zona appenninica». L’attuale conformazione della catena appenninica è il risultato di un lungo e complesso processo geologico legato alla collisione fra la placca Africana e quella Euroasiatica. La zona è come se fosse stretta in una morsa, con una compressione prevalente nel Sud. L’area del Lazio, in particolare Roma, è chiusa fra queste due zone con una parte pianeggiante nella quale sono cresciuti gli apparati vulcanici, e una parte montana formata dal rilievo appenninico con rocce di natura sedimentaria.
Questa particolare conformazione è esposta prevalentemente al rischio alluvioni per le piene dei fiumi, così come è successo qualche mese fa con il Tevere, e anche ai terremoti che non hanno epicentro nella città.
«Nelle aree alluvionali – spiega Gian Paolo Cavinato dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (Igag) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) – i sedimenti e le rocce sono più soffici. Tipicamente questo tipo di terreno rende l’area suscettibile agli effetti dei sismi altrui».
«Ma non tutte le aree di Roma risentono allo stesso modo delle vibrazioni dei terremoti. A rischio – precisa Cavinato – sono le zone della Valle del Tevere». Quindi, Prati Nord, Giustiniano Imperatore, la vecchia Fiera di Roma, ma anche il cuore del centro storico dove si trova il Quirinale o il Colosseo. «In alcune zone è possibile vedere a occhio nudo – sottolinea Cavinato – gli edifici danneggiati da scosse sismiche. Ovviamente, si tratta per lo più di edifici vecchi che non sono stati costruiti secondo le moderne norme anti-sismiche e che quindi rischiano di cedere».
«Per avere un’idea più precisa di quanto la città risente di un sisma in modo diverso rispetto alla zona considerata – spiega Marra – basta considerare che gli effetti di un terremoto nelle aree della Valle del Tevere sono due volte e mezzo superiori rispetto al resto della città». Per questo a Roma, soprattutto nelle parti più delicate, è stato di recente avviato un monitoraggio sismico costante.
Ma io non ho ancora visto il Colosseo :(
Minchia, un 3.5 e mo tutti si cagano addosso?
Più che Roma, io ho la convinzione che presto o tardi, arriverà una mega schicchera di terremoto ai Castelli che farà piazza pulita; lo giustifico col fatto che sono troppo frequenti microterremoti con epicentro in tale zona.
Fortuna che io sto vicino al mare, anche se sull'articolo del Messaggero ho appreso con sorpresa che nel 1919 ci fu un terremoto di magnitudo 5,45 ad Anzio!!! :194:
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Fa molta più impressione un 3,5 sotto ai piedi che un 10 in Abruzzo o in Emilia... :lol:
@Annie Lennox come è finita con i sopralluoghi vicino casa tua?:087:
Comunque io sono come Holly....quando si parla di terremoti pure dello 0,1 me la faccio troppo addosso...l'impotenza è troppa:(