IL CAIRO - Dodici persone sono state finora tratte in salvo delle 1.400 che erano a bordo del traghetto egiziano 'Al Salam 98', affondato la notte scorsa nel Mar Rosso al largo della costa egiziana. Lo riferiscono fonti marittime egiziane, citate dalle televisioni arabe al Jazira e al Arabiya. Sono stati recuperati anche 14 cadaveri.
Elicotteri e imbarcazioni stanno perlustrando il Mar Rosso alla ricerca di sopravvissuti tra i passeggeri, quasi tutti egiziani, inclusi un centinaio di membri di equipaggio, e sauditi di ritorno dalla Mecca.
A bordo ci sarebbe stato anche un cittadino americano. Nessun italiano.
Il traghetto 'Al Salam 98', partito dal porto di Dubah in Arabia Saudita, sarebbe dovuto arrivare a Safaga, circa 600 chilometri a sud del Cairo, verso le 2.30 locali (1.30 ora italiana). La guardia costiera ha perso i contatti con la nave nella tarda serata di ieri, non ci sono stati messaggi di Sos. Le condizioni atmosferiche non erano buone ieri nel Mar Rosso, con piogge e vento molto violenti. A bordo del traghetto, che dovrebbe avere una decina di anni, c'erano per lo più egiziani emigrati in Arabia Saudita per lavoro, oltre a sauditi e sudanesi.
La nave, che trasportava anche automobili e camion (rispettivamente 22 e 16) ed era partita da Gedda via Dubah, aveva una stazza di 6.650 tonnellate e poteva trasportare 1.400 passeggeri, secondo il sito della società egiziana proprietaria el Salam Maritime Trasnsport. Il ministro dei Trasporti egiziano ha escluso che la nave fosse sovraccarica. Un traghetto simile, 'Al Salam 95', è affondato nel Mar Rosso lo scorso ottobre dopo una collisione con un mercantile cipriota. In quell'occasione, la gran parte di passeggeri vennero salvati.
La nave della Marina militare italiana 'Vedetta', che fa parte del dispositivo della Mfo, la Forza multinazionale nel Sinai, ha mollato gli ormeggi dal porto di Sharm per dirigersi verso la zona del mar Rosso dove è affondato il traghetto per partecipare alle operazioni di soccorso.