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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Ti sei perso un passaggio fondamentale: che avendo io la vocazione ho visto Dio che mi ha chiesto di prendere i voti.
Questa cosa non puoi metterla in discussione, potrei anche arrabbiarmi per questo e chiedere un'ammonizine per blasfemia nei tuoi confronti! ;) :lol:
Hahah no perdonami!:lol::lol:
Ma la situazione insomma è comunque quella..se davvero la notte stai sveglio a conversare con Dio o la Madonna, e sei quindi a conoscenza delle grandi verità esistenziali dell'uomo, sicuramente non avrai nessun problema a rinunciare a qualche piacere terreno..
Se credi nel cattolicesimo ma non in modo così spinto, ossia credi in qualcosa ma altre cose ti sembrano baggianate, puoi appunto rientrare tra i normalissimi fedeli che credono ma non debbono sottostare a tutte quelle regole.
Se sei un super-fedele, puoi anche aiutare la chiesa dall'"esterno", raccogliere fondi, fare catechismo, fare il sagrestano, ecc.
Insomma di opzioni ne hai parecchie; quella di entrare nel clero non volendone accettare le regole e sapendo preventivamente che le violerai, mi sembra la meno coerente di tutte..
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sta *****....
peccato che il video sia censurato...povero marito lool
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@Wittmann , tornando seri, il discorso era un altro.
E' ovvio che uno che si fa prete cattolico e poi non segue le regole, nel caso specifico fa sesso, non sia COERENTE.
La questione era se nell'ottica di uno che guarda dall'esterno e non crede nella regola della castità ritenendola disumana, sia più giusto "comprendere" il prete che cade in fallo (o in figa, nel caso specifico...), oppure se il fatto che non abbia seguito la regola, pur non comprendendola, sia prioritario e deve far ritenere il prete colpevole senza attenuanti.
Io sono per la non colpevolezza del prete, mentre @RudeMood e @Ataru propendono per la condanna assoluta.
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La regola della castità è una regola stupida per quanto mi riguarda.
Ma è pur sempre una regola che un futuro sacerdote conosce e accetta.
Se una persone vuole cambiare le regole lo fa prima di accetterle.
Quindi, per me non è cmq giustuficabile.
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Se la mettiamo così non è giustificabile nemmeno quel predicatore dei Testimoni di Geova che decide di far fare una trasfusione di sangue a suo figlio malato, pur essendo questo in contraddizione con la sua religione.
Pretendere il rispetto della regola a mio parere significa accettare la regola, anche da chi apparentemente si professa contrario a essa.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Se la mettiamo così non è giustificabile nemmeno quel predicatore dei Testimoni di Geova che decide di far fare una trasfusione di sangue a suo figlio malato, pur essendo questo in contraddizione con la sua religione.
Pretendere il rispetto della regola a mio parere significa accettare la regola, anche da chi apparentemente si professa contrario a essa.
Dal PURO PUNTO DI VISTA RELIGIOSO infatti quel Testimone di Geova ha sbagliato, così come DAL PURO PUNTO DI VISTA RELIGIOSO ha sbagliato quel prete cattolico. Ed è un punto di vista incontestabile, direi :D
Poi, ma solo poi, c'è il punto di vista di chi a quelle cose non crede, sia esso il cattolicesimo o (peggio di peggio...) i Testimoni di Geova, ed in questo caso non credendo è ovvio che riteniamo un'emerita stronzata la castità per i preti cattolici ed una regola masochista e pericolosissima quella di vietare le trasfusioni di sangue per i Testimoni di Geova.
Non è questione di "accettare la regola", è questione che c'è e chi si ritiene fedele deve accettarla.
Che poi a me da esterno piacerebbe di più che la castità sacerdotale non esistesse, che magari i Testimoni di Geova fossero più morbidi, che gli islamici non lapidino le donne ed uccidano gli animali in maniera un po' più normale e non per dissanguamento, e tante altre robe del genere, è ovvio, ma è appunto un punto di vista esterno.
Per di più è il punto di vista di uno che ritiene (sempre razionalmente, tengo a precisarlo, non perchè senta fede profonda dentro di me) che ognuno abbia il diritto di vivere la propria fede nella maniera che preferisce e che appunto il credere o non credere non sia costituito solo da un insieme di regole e prescrizioni. Quindi è chiaro, @Abel Balbo, che non ci si metterà mai d'accordo :D
Del resto se l'umanità non ci è riuscita in migliaia di anni, cosa vuoi che possa concludere in poche settimane?...
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Vabbé stiamo facendo della filosofia su un argomento per il quale in questa sede siamo + o - tutti sulla stessa lunghezza d'onda.
Riguardo la possibilità di scrollarsi di dosso certi retaggi che provengono dalle superstizioni religiose o comunque da regole e convinzioni assurde, sarei più ottimista.
Considera per esempio l'Italia. Qualche secolo fa ti ritrovavi bruciato vivo se solo ipotizzavi qualche innocente osservazione contraria alle assurdità del cattolicesimo, adesso c'è una nutrita fetta di popolazione che non è per niente influenzata dalla religione o che lo è solo superficialmente.
Estrapolando, in un futuro lontano, forse ce ne libereremo completamente! :D
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Tu sei per la non colpevolezza del prete, @Abel Balbo; , perché vuoi incolpare le regole del cattolicesimo, liberando gli uomini da questo fardello.
Io invece penso che i cattolici debbano tenersi il fardello, se lo vogliono, al completo.
Se non lo vogliono possono benissimo liberarsene non abbracciando la dottrina.
Ma se lo scelgono devono crederci fino all'ultimo, altrimenti non ha alcun senso :)
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Il mio pensiero sui sarcedoti è questa:sono anche loro uomini,quindi certe volte cadano in tentazioni,non faccio un dramma,ma dico io,perchè una volta per tutte non si cambia la legge?Peche' non si fa come in America?cosi almeno anche loro vivono in una situazione di serenità,non capisco propio perchè si ostinano a non cambiare.
Siamo sempre in Italia quindi cosa vuol dire?fare sempre le cose peggiori,come sempre.
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Originariamente inviata da
marcos77
Il mio pensiero sui sarcedoti è questa:sono anche loro uomini,quindi certe volte cadano in tentazioni,non faccio un dramma,ma dico io,perchè una volta per tutte non si cambia la legge?Peche' non si fa come in America?cosi almeno anche loro vivono in una situazione di serenità,non capisco propio perchè si ostinano a non cambiare.
Siamo sempre in Italia quindi cosa vuol dire?fare sempre le cose peggiori,come sempre.
Non è questione di "fare come in America", per la semplice ragione che quelli di cui parli non sono preti cattolici ma pastori protestanti, che "funzionano" in maniera completamente diversa dato che prima di tutto non dipendono da nessun organismo centrale nè prendono voti di alcun genere ma (se ricordo bene) sono più che altro figure della religione protestante particolarmente carismatiche, credenti, esperte di scritture e spesso anche dotate di buona empatia, ed è così che divengono appunto pastori.
Non si può fare un paragone diretto. I preti cattolici, invece, hanno le stesse regole dappertutto, castità compresa.