io spero gli scoppi in casa una bomba :183:
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Forse è quella la sua exit strategy: coventrizziamo Kandahar, facciamo fuori tutti e ce ne andiamo :D
Comunque io è proprio per questo che rispetto i militari caduti: sono loro a decidere di andare, però in fondo pagano per gli errori dei politici.
Non si può ancora dire che Enduring Freedom sia stata un errore in sé, ma forse la nostra partecipazione sì: i nostri politici si ostinano a voler fare le primedonne della NATO quando in casa nostra giriamo con le pezze al culo, l'intento sarà anche giusto ma credo che noi non si sia più nelle condizioni di mantenere un apparato simile in missione all'estero.
Nell'ottica della politica di relazioni interazionali sebbene non ci si possa estraniare dall'asse e dalla politica statunitense, non possiamo neanche fare gli zerbini quali siamo stati con Berlusconi nel corso dell'ultimo decennio. Silvio crede che genuflettendoci agli States, diventeremo importanti.
Poi c'è il punto di vista ideale. E su questo c'è poco da obiettare. I ragazzi vanno lì perché pagati al netto circa 7000€ al mese. Vanno a combattere in nome della democrazia, una favola alla quale credono solo La Russa, il Papa e qualche nostalgico fascistoide. Andiamo lì ad affiancare gli USA che hanno nella zona enormi interessi strategici e economici. Gli immensi giacimenti di ferro, oro, rame, cobalto e litio, il cui valore stimato sarebbe superiore a mille miliardi di dollari fanno molta gola. Lo sappiamo.
Senza mancare di rispetto ai militari morti, morire così per me non è morire con onore, ma buttare una vita. Ciò nonostante ripeto che mi dispiace per loro e per le loro famiglie
ma...
10, 100, 1000 Nasiriyya
fu un anatema o una previsione?
In tutti e due i casi, comunque, col senno di poi, possiamo affermare che fu azzeccatissima.
Come anatema ecco che la nostra offerta di giovani vittime si perpetua.
Come previsione, l'interpretazione che mi piace maggiormente, le 10 dovremmo averle superate da un pezzo e forse non manca molto nemmeno per le 100.
Ci sarebbe da rivalutare quei rifondaroli del càzzo che lo dissero... :roll:
Se è stata una maledizione (come appare probabile dai toni e modi usati per quello "slogan") quei pochi che lo cantavano e scrivevano rimangono dei poveri mentecatti, perchè in ogni caso augurarsi la morte di qualcuno (specie se propri connazionali impegnati in missioni internazionali) è demenziale.
Se è stata una previsione, bè, a parte il cattivo gusto, azzeccata non lo è ancora, visto che al momento non saremmo neanche a quota 2 (34 morti in totale in afgh, contro i 19 dell'attentato a nassirya).
Quei rifondaroli del càzzò non sono affatto da rivalutare, rimangono dei poveretti tali e quali, espressione del più ottuso e grottesco pseudopacifismo di facciata (sono gli stessi che probabilmente allo stadio fischiavano durante il minuto di silenzio), che in realtà non è pacifismo ma semplicemente "politica": un pacifista non canterebbe per la morte di qualcuno, uno che invece vuole sfruttare quella morte per poter criticare e dar la colpa al governo invece si.
In tanti anche negli altri paesi sono contrari a questa o quella missione, ma tranquillo che a washington o a londra non si vede della gente invocare attentati e sperare che qualcuno dei propri uomini ci lasci la pelle.
Non siamo nenche a 2 !? :o
Io di eventi tragici nelle nostre missioni di pace in medio oriente me ne ricordo ben più di due...
Parli di anatema inteso come maledizione, ma può avere anche altre interpretazioni, di tributo a qualcosa di superiore per esempio, una divinità, perché no quella della pace.
A ogni modo, come a tutte le cose non totalmente chiare, ognuno attibuisce il significato che preferisce. Io, come detto nel precedente intervento, preferisco quello della "previsione", inteso come numero di incidenti tragici nella missione mediorientale di pace, che purtroppo è azzeccatissimo.
Stai scherzando vero?
Sulla tua interpretazione personalissima non posso discutere, ma davvero secondo te in quelle manifestazioni di piazza quei noglobal-similpacifisti-sinistrorsi, con kefiah e bandiere rosse, tra l'incendio di una bandiera di israele, una di un manichino americano e una sassaiola contro i carabinieri, con quel bel ritornello intendevano o speravano in un tributo di 190-1900-19000 uomini alla divinità della pace!??:|
Inneggiavanano a un attentato che ha causato 30 morti,evidentemente sperando che si ripetesse e contenti che ci rimanessero secchi altri soldati fascisti e guerrafondai, suvvia..
Se solo ritrovassi qualche foto di quegli osceni cartelli in quella oscena manifestazione..
Cmq credo ci siano stati 30 o 40 morti italiani anche in iraq più o meno..
A prescindere da che cosa fosse spinto ognuno di coloro che inneggiava a quello slogan nella manifestazione a cui ti riferisci (ritengo improbabile che potessero tutti riferirsi alla stessa identica cosa), resta il fatto che lo slogan s'è dimostrato poi molto più vicino a come si sono sviluppate le cose, che non le promesse e i propositi dichiarati da coloro che tale spedizione l'hanno decisa e sponsorizzata.
Riguardo alle immagini della manfestazione, io propongo questa:
Tuttavia, io non so proprio decidermi. Non riesco a dire che sia peggio l'iperbolica boiata dell'augurio delle centomila Nassiriya o l'altrettanto irrispettosa ipocrisia dei politici che ci dicono di mandare là i soldati per riportare la pace, nascondendo i veri motivi, quelli economici, che stanno dietro tali interventi.
Io vorrei un politico che salisse in tribuna e ci dicesse al tg delle 7:
"Veramente noi del benessere degli afgani ce ne battiamo la ciolla, è tutta una questione di soldi, quindi oltre a rimettere un po' d'ordine fra quei selvaggi ne avremo anche un tornaconto: state buoni e sopportate, che alla fine conviene pure a voi..."
Oltretutto nel 2011 ci ritireremo
Fino ai mesi compresi del 2011 i soldati e le strumentazioni dovranno pur essere pagati, no? :183:
Rimane comunque vero il fatto che, al di là del fatto che "missione di pace" non è l'espressione adatta, i nostri soldati siano eccellenti, ancora più che nel combattimento in sè per sè, proprio nelle operazioni di ricostruzione e pacificazione.
Senza contare comunque che anche in battaglia (se gli ordini d'ingaggio fossero adatti ad una guerra vera...ma qui c'entra solo la politica) sappiamo dire la nostra; i blindati Lince e gli elicotteri pesanti Mangusta sono un vero e proprio vanto delle industrie belliche italiane, perfettamente comparabili con i loro omologhi di Paesi ben più "blasonati".
Oltre a ciò, magari la fanteria regolare non sarà la migliore del mondo, ma abbiamo dei reparti e battaglioni speciali (Alpini e Folgore, per fare un esempio) che reggono serenamente il confronto con i reparti speciali anglo-americani.
I tempi della fanteria fascista sono passati, ragazzi...allora era solo la Marina a poter reggere il confronto, ma oggi la situazione è diversa.
Ho tanti amici nell'esercito (ahimè in Sardegna sembra essere l'unica speranza di lavoro per i giovani, ma questa è un'altra storia) e tutti sono concordi nel dire che dal punto di vista dell'addestramento e delle capacità gli italiani non sono inferiori ad americani e inglesi ma che dal punto di vista di equipaggiamento siamo indietro anni luce. Un mio amico ha detto testuali parole: ""a volte quando parliamo con gli americani dell'equipaggiamento in dotazione capisco come si sente un palestinese che lancia le pietre contro gli israeliani che hanno i corazzati""
Piccola precisazione: gli Alpini e la Folgore non sono forze speciali. :D
Comunque, come detto da un altro utente, a parte i Lince e i MAngusta abbiamo ben poco da stare allegri.
Le nostre forze armate sono male equipaggiate, con gli alleati non esiste proprio confronto...
Bè dai tutto sommato non è nemmeno così nera la situazione...sotto certi punti di vista è vero che siamo indietrissimo, ma in questi tipi di conflitti asimmetrici (che sono ormai quelli più frequenti, se non gli unici) questo gap è mooolto molto ridotto..
Gli americani dei loro costosissimi e avanzatissimi f22, b2, i giganteschi aerei da trasporto, gli m1a2, le portaerei da 100mila tonnellate, ecc, in queste situazioni se ne fanno poco...infatti la maggior parte dei loro morti sono avvenuti in attentati suicidi o ied lungo le strade, in cui i loro hummer sono stati spesso ridotti in polpette laddove invece spesso i nostri lince hanno retto meglio le esplosioni..(gli inglesi infatti li hanno comprati da noi e hanno mandato quelli in afghanistan)
Perdiamo forse qualcosa nell'equipaggiamento individuale dei soldati, ma insomma fino a un certo punto..
Cosa pretendevi, che piantassimo tutto e tutti in quella situazione?...Intanto il piano c'è ed è organizzato
Considerando l'equipaggiamento degli afghani, stiamo messi bene anche noi :D
Sono pur sempre proiettili, e fanno male come tutti gli altri. Il problema sono le regole d'ingaggio, non le armi...è in quello che siamo VERAMENTE indietro, e tutto questo per ottemperare alla classica mentalità da "porgi l'altra guancia" a tutti i costi.
La situazione in Afghanistan purtroppo per molti versi è più grave di quella iraqena...dato che ormai siamo in ballo, preferisco che PER LO MENO il compito venga portato a termine bene, altrimenti realmente il sacrificio dei soldati (quale che sia la loro nazionalità) della forza di pace internazionale sarà stato vano.
Noi non siamo Zapatero...
Però visto che i talebani non sono scemi e abbattono anche i Lince che qualche tempo fa erano sicuri, dobbiamo iniziare ad usare i nuovi mezzi che sono piu resistenti di cui ora come ora non ricordo il nome.
Anche se in realtà, l’unico metodo efficace per contrastare questo tipo di attacchi è prevenirli, con un’intensa attività d’intelligence e conquistando il consenso della popolazione.
Non possono morire uomini in questo modo,, non puo morire un ragazzo di 23 anni o un padre di famiglia cosi,,
Purtroppo la cosa grave è che la politica nemmeno davanti a questo screzio pone fine a queste missioni.