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Il Times online? E chi lo vede più

  1. #1
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    Predefinito Il Times online? E chi lo vede più

    Si fanno sentire le prime conseguenze negative della scelta di blindare i contenuti online del prestigioso quotidiano inglese FEDERICO GUERRINI Il quotidiano britannico The Guardian fa i conti in tasca al suo rivale Times, che, come ha fortemente voluto il suo proprietario, il tycoon Rupert Murdoch, da poco ha iniziato a far pagare l’accesso alle news e i risultati non sono incoraggianti, per quest’ultimo. Se in un primo momento da indiscrezioni trapelate in Rete era sembrato che la prevedibile perdita di utenti da parte del Times fosse “soltanto” del 66 %, secondo i calcoli del Guardian si arriverebbe invece al 90%.

    Analizzando i dati della società specializzata Hitwise, risulterebbe infatti che solo il 25,6 per cento dei visitatori del sito continua a navigare al suo interno, dopo essersi registrato nella schermata di accoglienza, il cosiddetto “paywall”, il muro impenetrabile che vorrebbe separare gli utenti paganti dagli scrocconi.

    Secondo le stime del Guardian, la quota di traffico complessiva del Times, all’interno delle grandi testate britanniche online, sarebbe passata dal 15 % a cui si attestava il 15 giugno, giorno dell’introduzione del paywall, a un misero 4,16 %. In altre parole, dei 382.000 utenti giornalieri precedenti alla riforma, agli attuali 84.800.

    È bene precisare che si tratta sempre di stime, la cui elaborazione è resa ancora più complicata dal fatto che la News International di Murdoch ha smesso di partecipare al programma volontario di auditing della società di auditing ABC, non fornendo più i dati di traffico né per l’edizione online del Times e neppure per il tabloid Sun. Se le cifre pubblicate sono corrette, bisognerà capire se i maggiori introiti procurati dall’accesso a pagamento basteranno a compensare la fuga di utenti. Da un primo sguardo, sembrerebbe proprio di no. Anche perché forse l’editore del Times non ha tenuto conto di un effetto collaterale non secondario della sua iniziativa: il Times è ora meno appetibile per il mercato pubblicitario, e perfino i suoi corrispondenti freelance sembrano aver più difficoltà a trovare persone disposte a rilasciare dichiarazioni.

    Come ha detto uno di loro al blog Tech Dirt: “Come posso dire a uno dei miei clienti di parlare al Times o al Sunday Times se non lo vede nessuno? Non posso nemmeno far circolare un link, e non sono indicizzati dai motori di ricerca”. La pena, per chi vuol mettersi fuori dalla Rete, è l’ostracismo tecnologico.
    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tm...ne=38&sezione=
    internet si fonda sull'essere gratuito e come grande biblioteca di conoscenza disponibile a tutti.
    chissà quando la capiranno... ma gli sta bene, si sapeva già che faceva questa fine.


  2. # ADS
     

  3. #2
    Eurasia
    Ospite

    Predefinito

    Secondo me è un vero peccato, perchè il passaggio alla rete avrebbe consentito un risparmio infinito. Che tu sappia il passaggio alla rete è stato repentino oppure la tiratura è stata ridotta con costanza?

  4. #3
    colibrì
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Eurasia Visualizza il messaggio
    Secondo me è un vero peccato, perchè il passaggio alla rete avrebbe consentito un risparmio infinito. Che tu sappia il passaggio alla rete è stato repentino oppure la tiratura è stata ridotta con costanza?
    Io avevo letto che avevano ridotto la tiratura gradualmente (mi sembra già dal 2002) e poi hanno fatto parecchie offerte interessanti. Ad esempio mio padre ha comprato Kindle (lettore e-book) e compreso nel prezzo aveva l'abbonamento per alcuni giornali, tra cui il times, per una durata variabile a seconda della testata giornalistica dai 2 ai 5 anni. Ora non so se è stata una offerta particolare perchè è un dirigente piuttosto alto "in grado" nella multinazionale per cui lavora, però secondo me avranno fatte delle offerte simili anche per l'utenza "normale"

  5. #4
    obo
    .
    35 anni
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    questa delle offerte con il kindle (tra parentesi, ottimo ebook reader) non la sapevo

    a me comunque piace ancora il cartaceo, ha più "sapore" e sono disposto a pagarlo perchè lo tocco con mano. non so se mi spiego
    per l'ecologia poi basterebbe stampare su carta riciclata e usare inchiostro e fonts eco-compatibili

  6. #5
    colibrì
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da obo Visualizza il messaggio
    questa delle offerte con il kindle (tra parentesi, ottimo ebook reader) non la sapevo

    a me comunque piace ancora il cartaceo, ha più "sapore" e sono disposto a pagarlo perchè lo tocco con mano. non so se mi spiego
    per l'ecologia poi basterebbe stampare su carta riciclata e usare inchiostro e fonts eco-compatibili
    E' vero anche io preferisco il cartaceo, poi ci sono molte differenze tra cui il formato. Ad esempio ci sono poche immagini, aprofondimenti ridotti all'essenziale...pochi fronzoli in poche parole e magari a tutti non piace.
    Però il risparmio è notevole in un anno se sei un assiduo lettore, inoltre senza muoverti da casa hai la tua copia anche prima dell'edicola

  7. #6
    Cuzco User tato
    32 anni
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    La vedo abbastanza dura per il Times, il prezzo di ogni bene in internet si avvicina sempre di più allo zero, di conseguenza un modello di tipo cartaceo è difficile riproporlo in versione web...Restare ancorati a questi modelli di guadagno su un informazione che richiede sempre più libertà di espressione e condivisione libera non è progresso...
    Comunque sono sicurissimo che nonostante questo "wall" per chi paga e chi no presto nascerà (se non già attivo) un servizio da parte di utenti di copie gratuite del Times a pagamento, magari in un comodo PDF.

  8. #7
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Comunque dando pure per vere le più pessimistiche statistiche che vedono un crollo del 90% dei lettori, a me non sembra così catastrofico. Avere il 10% che cacciano i soldi, è un grande risultato secondo me.

    Vi pongo un quesito: supponete che da domani per navigare su FdT si dovesse pagare una quota annuale... ci rimarrebbero il 10% di utenti?

  9. #8
    Cuzco User tato
    32 anni
    Iscrizione: 27/11/2005
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Comunque dando pure per vere le più pessimistiche statistiche che vedono un crollo del 90% dei lettori, a me non sembra così catastrofico. Avere il 10% che cacciano i soldi, è un grande risultato secondo me.

    Vi pongo un quesito: supponete che da domani per navigare su FdT si dovesse pagare una quota annuale... ci rimarrebbero il 10% di utenti?
    Certo che no, ma devi anche contare che fuoriditesta non è primariamente un sito di informazione, e magari chi ha da sempre letto il times e ha sempre ritrovato quel tipo informazione "ad hoc" lo continua a leggere nonostante la tassa...

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