Sopravvissuto balla ad Auschwitz con figlia e nipoti

Il sopravvissuto, Adolek Kohn danza ad Auschwitz con figlia e nipoti

"Non è stato facile parlarne con mio padre ma io dovevo farlo". Così ha detto Jane Kohn sul video che ha emozionato, ma anche suscitato molte polemiche. Suo padre è Adolek Kohn 89 anni, sopravvissuto ad Auschwitz. Insieme hanno girato un video in cui ballano con i nipoti nei luoghi simbolo del campo. Come colonna sonora è stata scelta, non a caso, "I will survive". "Era importante che il video collegasse per le giovani generazioni il ricordo dell'Olocausto a qualcosa di fresco e d'attuale".
Il sopravvissuto, Adolek Kohn danza ad Auschwitz con figlia e nipoti | speciale in Liquida
Per la storia un po' piu' completa (anche se e' in inglese):
Holocaust survivor's dance sparks controversy - World news - Europe - msnbc.com

Il video
http://www.youtube.com/watch?v=sDQ7r...layer_embedded


Il video era su Youtube da Gennaio ma nessuno lo aveva cagato molto. Ma poi, dei gruppi neo-nazisti avevano messo il video sul loro sito..Da allora poi era arrivato a Youtube. Si dice che di questa cosa si e' parlato cosi' tanto che giovedi' Youtube l'ha tolto dal sito.
C'e' chi condanna o no il gesto del signor Adolek Kohn. Io non lo condanno affatto. Voglio credere che quelli che sono morti apprezzino questo suo gesto, credo vogliano che quelli che sono sopravvissuti celebrino perche' e' un bel gesto di "fanculo nn ci siete riusciti" ai nazisti.

Non trovo giusto che si mettano a ballare dove sono morti milioni di persone innocenti. Un video magari dove parlava che ha vissuto l'esperienza piu brutta della sua vita.

Quote:

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Originariamente inviata da learch

Non trovo giusto che si mettano a ballare dove sono morti milioni di persone innocenti. Un video magari dove parlava che ha vissuto l'esperienza piu brutta della sua vita.

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Non mi risulta che ad Auschwitz siano morti milioni di persone.
Precisazione a parte, quoto: sarà anche sopravvissuto, ma il cervello sono riusciti a gassarglielo.
C'è modo e modo per collegare "per le giovani generazioni il ricordo dell'Olocausto a qualcosa di fresco e d'attuale", 'sto fenomeno ha scelto il peggiore...

I primi secondi era venuto anche a me da pensarla così....poi però ci ho riflettuto meglio, e penso che chiunque abbia la forza di spirito di esorcizzare in questo modo un simile avvenimento merita il massimo rispetto.

Senza contare che la scelta della canzone, "I will survive", non ritengo affatto sia un insulto a chi invece purtroppo non ce l'ha fatta, ma al contrario sia un monito agli ormai ex carcerieri, come a dire "Avete fatto di tutto per distruggermi sotto ogni punto di vista, ma io al contrario vostro ce l'ho fatta e sono ancora vivo".....non so, io l'ho trovata una cosa strana ma a suo modo molto bella, ma è chiaro che ognuno la può vedere in maniera diversa :D

Può essere un gesto avventato, è vero.
Ma la prima cosa che ho pensato è stata: cavolo, reagire così in faccia al dolore!
Non posso che trovare commozione e speranza in questo video.
Sono persone che comunque hanno toccato intimamente questa sofferenza, grazie al nonno. E che decidono di dar prova che la vita continua, nonostante tutto.
Non ci vedo mancanza di rispetto, anzi. C'è un grande rispetto nel volere portare un po' di vita in luoghi che l'hanno persa troppe volte.
Mi accodo completamente alla linea di Wolverine.

Ma ha fatto bene cavolo.
Oh, l'ha fatto un sopravvissuto, mica Sarah Silverman...

mi piacerebbe conoscere quel vecchietto.
e' sicuramente uno con le palle! :D

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Originariamente inviata da Lord Brummel

Non mi risulta che ad Auschwitz siano morti milioni di persone.
Precisazione a parte, quoto: sarà anche sopravvissuto, ma il cervello sono riusciti a gassarglielo.
C'è modo e modo per collegare "per le giovani generazioni il ricordo dell'Olocausto a qualcosa di fresco e d'attuale", 'sto fenomeno ha scelto il peggiore...

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Ma stiamo scherzando, c'era un campo di concentramento principale, per un numero compreso tra 1.100.000 e 1.500.000 morti.

é un grande..niente da aggiungere...non c'è alcun insulto, e soprattutto non possiamo giudicarlo noi che non l'abbiamo vissuto...se lui si è sentito di farlo ne ha tutto il diritto.

secondo me, visto che è stato lui stesso un prigioniero, ha fatto bene.

Secondo me ha fatto bene. Dopotutto è un sopravvissuto e se lui ha avuto la forza di andare lì dove ha sofferto e ballare, in segno di "Non ce l'avete fatta, io sono vivo!", è da rispettare.

Diverso sarebbe stato se a ballare fosse un tedesco. O semplicemente un non-ebreo.

E' stato un modo umoristico per esorcizzare la strage e ricordarla ancora una volta con un modello piu' familiare alle nuove generazioni, il video su youtube.

stima.

Quote:

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Originariamente inviata da learch

Ma stiamo scherzando, c'era un campo di concentramento principale, per un numero compreso tra 1.100.000 e 1.500.000 morti.

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Eh, tra un milione e cento e un milione e mezzo, non "milioni"...

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Originariamente inviata da Echoes.

Può essere un gesto avventato, è vero.
Ma la prima cosa che ho pensato è stata: cavolo, reagire così in faccia al dolore!
Non posso che trovare commozione e speranza in questo video.
Sono persone che comunque hanno toccato intimamente questa sofferenza, grazie al nonno. E che decidono di dar prova che la vita continua, nonostante tutto.
Non ci vedo mancanza di rispetto, anzi. C'è un grande rispetto nel volere portare un po' di vita in luoghi che l'hanno persa troppe volte.
Mi accodo completamente alla linea di Wolverine.

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Thumbs up.

Dopo quel che ha passato credo che sia il MINIMO aver il diritto di esorcizzare il tutto a suo piacimento.

non ci vedo nulla di male.. è come un inno alla vita e condannare quello ke è successo li...

Il problema che mi pongo non è se sia dissacrante o meno, ma se sia un titolo di merito. Preferisco analisi più serie della vita nel lager, quella di Primo Levi per esempio, che è rimasto così schifato dal genere umano, tutto, anche e soprattutto dai suoi compagni ebrei di disavventura, da suicidarsi.

Bè, quest'uomo non voleva fare un'analisi.....non ha mai avuto pretese di analisi serie :D quindi penso sia inutile confrontarlo con un'opera così forte come quella di Levi

Si vabbè, ma allora che caxxo ti balli? Mi dà l'idea dell'ottuagenario ormai rincoglionito che si dà un senso perché è "un sopravvissuto"...

...probabilmente - comunque - così rincoglionito da divenire strumento nelle mani di quattro deficienti che hanno avuto 'sta bella idea.

Quote:

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Originariamente inviata da Abel Balbo

Si vabbè, ma allora che caxxo ti balli? Mi dà l'idea dell'ottuagenario ormai rincoglionito che si dà un senso perché è "un sopravvissuto"...

...probabilmente - comunque - così rincoglionito da divenire strumento nelle mani di quattro deficienti che hanno avuto 'sta bella idea.

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Come possiamo noi pretendere di capire fino in fondo e soprattutto di DILEGGIARE ciò che passa per la testa di un uomo sopravvissuto ad un tipo di avvenimento di quella portata, Balbo?.....Allora su Primo Levi, che ha tentato per anni di convivere con quei ricordi ricavandoci libri e poi addirittura suicidandosi, che cosa dovremmo dire? Che era un debole e che voleva solo guadagnarci e basta?.....

Credo che nessuno di noi possa davvero avere idea degli effetti che un'esperienza del genere ha e ha avuto sulla psiche di chi l'ha vissuto.....è quanto di più tremendo l'umanità abbia concepito e messo in atto.

E' proprio perché mi faccio forte dell'esperienza di Primo Levi che ho scarsa fiducia nel deportato medio del lager. "Se questo è un uomo" è un documento di accusa principalmente del deportato, quindi dell'uomo in senso più generale.

Le considerazioni che fai sugli effetti della sua esperienza sulla propria psiche è una considerazione condivisibile epperò estendibile all'intero genere umano e a qualsiasi tipo di esperienza, i cui effetti sono sempre soggettivi e legati alla sensibilità del singolo individuo.

Quote:

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Originariamente inviata da Abel Balbo

E' proprio perché mi faccio forte dell'esperienza di Primo Levi che ho scarsa fiducia nel deportato medio del lager. "Se questo è un uomo" è un documento di accusa principalmente del deportato, quindi dell'uomo in senso più generale.

Le considerazioni che fai sugli effetti della sua esperienza sulla propria psiche è una considerazione condivisibile epperò estendibile all'intero genere umano e a qualsiasi tipo di esperienza, i cui effetti sono sempre soggettivi e legati alla sensibilità del singolo individuo.

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L'esperienza che hanno vissuto loro non è paragonabile a qualsiasi altra esperienza, e trovo più fuori luogo questi commenti e giudizi, che il video in sè!

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Originariamente inviata da Abel Balbo

E' proprio perché mi faccio forte dell'esperienza di Primo Levi che ho scarsa fiducia nel deportato medio del lager. "Se questo è un uomo" è un documento di accusa principalmente del deportato, quindi dell'uomo in senso più generale.

Le considerazioni che fai sugli effetti della sua esperienza sulla propria psiche è una considerazione condivisibile epperò estendibile all'intero genere umano e a qualsiasi tipo di esperienza, i cui effetti sono sempre soggettivi e legati alla sensibilità del singolo individuo.

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Più che altro ho preso Primo Levi come esempio proprio perchè ha reagito in maniera totalmente opposta rispetto a quest'uomo....Levi ha vissuto con quel fardello per tutto il resto della sua vita, cercando di trovare sfogo nella scrittura ma alla fine rimanendo totalmente schiacciato dal peso di ciò che ha visto e vissuto, suicidandosi....quest'uomo invece, che magari potrebbe non aver neanche mai sentito parlare di Levi ma che inconsciamente non vuole fare la stessa fine, ha scovato questo modo di reagire probabilmente proprio per mantenersi lucido.
Personalmente non condanno assolutamente nessuna delle due reazioni che giudico appunto opposte, quindi nè quella drammatica ed auto-distruttiva di Levi nè quella "esorcizzante" e straniante di quest'altro uomo.

Del resto non c'è anche Roberto Benigni che con il suo "La vita è bella" ha voluto analizzare quel periodo oscuro in una maniera totalmente nuova ed anch'essa straniante?.....Ovvio, lui non l'ha vissuto quindi non giudico il suo un modo di REAGIRE ma appunto solo di ANALIZZARE, ma il concetto ritengo non sia troppo diverso.

Quello che dici, e cioè che il mio concetto sia estensibile, è teoricamente giustissimo....ma lo è fin quando non si ha a che fare con fatti giudicabili oggettivamente come "estremi", come possono essere il genocidio degli armeni ad opera dei turchi, la "soluzione finale" appunto, o anche all'epoca l'uccisione delle popolazioni precolombiane ad opera degli europei, o l'esperienza delle trincee durante la Grande Guerra, la guerra del Vietnam, la prigionia nei gulag.....avvenimenti "grandiosi" (in negativo), in pratica.

Senza troppi patemi d'animo dico che se non l'avesse fatto sarei stato bene comunque...
Anche questo episodio sembra figlio della società che ci circonda, se proprio si vuole sapere cos'è successo in quel periodo non c'è bisogno di vedere le immagini di un video con 5 persone che ballano ad Auschwitz, molto meglio sarebbe leggere qualche opera del citato Primo Levi come "Se questo è un uomo" o magari interessarsi a quello che ha fatto Simon Wiesenthal leggendo magari anche uno dei suoi libri tipo Max e Helen (incredibile storia vera). Il problema è che un video lo si vede in 5 minuti, si fa un pò di moralismo "Ma che cavolo fa?" "Ha fatto bene!" ma alla fine la maggior parte di quelli che commentano quel periodo lo fanno solo con un vago ricordo di quello che hanno studiato a scuola o di qualche bel film visto al cinema, il massimo poi è quando si discute se siano morti milioni o migliaia di persone in un campo di concentramento...basterebbe anche una persona sola! Insomma un presupposto sbagliato da cui parte una discussione sbagliata che non porterà a nulla....mia conclusione...il vecchietto può anche ballarci su quel campo perché dopo tutto quello che ha passato probabilmente ha acquisito il diritto di farlo ed è il suo modo per mandare a fanc... ancora una volta quelle persone, ma fare un video per farlo vedere agli altri non è utile, commentarlo ancora meno.

Io non penso che lo abbia fatto per dare qualche informazione.
Lo ha fatto soltanto per sputare su tutto quello che ha patito e vedendolo, personalmente, ho provato un senso di speranza e ironia.
Forse voleva solo dimostrare che, nonostante tutto, la vita continua.

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Originariamente inviata da °Luna°

L'esperienza che hanno vissuto loro non è paragonabile a qualsiasi altra esperienza, e trovo più fuori luogo questi commenti e giudizi, che il video in sè!

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I commenti su "un luogo" non sono mai "fuori luogo"...

E' proprio il particolare e al limite tipo di vissuto del deporato che ha dato la possibilità di fare certe considerazioni. Non farle a mio parere è un tapparsi gli occhi sulla vera natura dell'essere umano. A noi tutti piace affermare che il nazista s'è dimostrato d'una spietatezza inaudita, ma dimentichiamo che il deportato è un umano come il nazista; Primo Levi nel suo libro "se questo è un uomo" ha sottolineato come la natura del deportato non fosse così dissimile da quella del suo torturatore. Lo ha fatto elencando una serie di aneddoti riguardanti la vita di quel particolare sistema sociale che s'è venuto a creare nel lager.

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Originariamente inviata da Abel Balbo

I commenti su "un luogo" non sono mai "fuori luogo"...

E' proprio il particolare e al limite tipo di vissuto del deporato che ha dato la possibilità di fare certe considerazioni. Non farle a mio parere è un tapparsi gli occhi sulla vera natura dell'essere umano. A noi tutti piace affermare che il nazista s'è dimostrato d'una spietatezza inaudita, ma dimentichiamo che il deportato è un umano come il nazista; Primo Levi nel suo libro "se questo è un uomo" ha sottolineato come la natura del deportato non fosse così dissimile da quella del suo torturatore. Lo ha fatto elencando una serie di aneddoti riguardanti la vita di quel particolare sistema sociale che s'è venuto a creare nel lager.

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Questo è verissimo, infatti "Se questo è un uomo" è considerabile una critica appunto all'uomo in sè per sè prima ancora che al nazista....ma questo non cambia le cose :D

ha fatto bene eccome è giusto ricordare quello che quei porci hanno fatto anche con l'ironia!