PATENTE RITIRATA: CON UN PERMESSO A TEMPO VAI A LAVORARE
Lo ha proposto il senatore leghista Vallardi, anche per venire incontro agli ubriachi al volante
Treviso – Il senatore leghista
Gianpaolo Vallardi, sindaco di Chiarano, ha firmato un emendamento che fa’ tirare un sospiro di sollievo agli automobilisti ai quali è stata ritirata la patente per aver alzato troppo il gomito, ovvero per essere stati sorpresi alla guida con un tasso alcolemico superiore alla norma. Il provvedimento prevede una deroga alla guida anche a chi è stata sospesa la patente.
Il senatore trevigiano è riuscito a convincere i colleghi che per chi abita in paesini del Nord Italia, dove l'inverno è rigido e spinge a bere un grappino di troppo, è giusto concedere qualche ora al giorno di guida per recarsi al lavoro. Una deroga di tre ore per andare sul posto di lavoro anche se la patente è sospesa.
«L’emendamento è stato riformulato - chiarisce Vallardi - e chi perde la patente avrà 10 giorni di tempo per ricorso al prefetto chiedendo una deroga per andare al lavoro ma anche per fini sociali, come fare volontariato. Per l’amministrazione è a costo zero e ha un chiaro fine educativo».
Vallardi sottolinea che il fenomeno delle patenti ritirate per alcol è molto sentito al Nord, anche per motivi ambientali e il freddo fa’ bere, ma non per tutti fortunatamente. Altri sono i modi di scaldarsi, soprattutto quando si deve guidare e si diventa potenziali assassini.
Vallardi ha ricordato i colleghi parlamentari che a chi era stata ritirata la patente per essere risultato momentaneamente non idoneo alla guida, il recarsi al lavoro, dopo il ritiro dell’auto, creava serie problemi, nel ricco e produttivo Nordest.
Vallardi si dice convinto che la ratio della sanzione debba essere duplice. Precisa che la sospensione ha il necessario obiettivo repressivo ma questa deroga avrebbe una pregnanza rieducativa.
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