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La casa è un diritto ?
Giulia Bosetti racconta le vicende di un operaio immigrato rimasto senza casa e la storia di uno sgombero di una palazzina occupata da immigrati
Video - Annozero - La casa è un diritto?
è uno schifo. è un continuo schifo, sempre di più. mi fa schifo che delle persone (e non parlo di politica) ragionino e parlino cosi. madonna che schifo. che odio che provo per quelli cosi. ma poi questo è un sindaco ? e intanto per le vittime di questi ragionamenti mi si stringe il cuore e mi viene una cosa allo stomaco...
vergogna
(e questo non è nemmeno uno dei video o fatti peggiori)
cmq alcuni comuni e regioni sono istituzionalmente razziste non vi è dubbio
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Che servizio ridicolo.
In effetti sfrattare qualcuno solo perchè non paga o perchè occupa un alloggio in base a un contratto inesistente è proprio da cattivoni.
Se poi romanziamo i casi singoli e ci mettiamo sotto la musica drammatica allora siamo a posto..
Cmq no, la casa non è in diritto, è un obiettivo, a volte il risultato del lavoro di una vita. Milioni di persone sono riuscite a comprate una casa spesso e volentieri con mutui decennali, lavoro e fatica.
Anzi, ho detto male, forse la casa può essere un diritto, ma un diritto che si deve guadagnare; oltre a questo, nei limiti del possibile e delle disponibilità si cerca di aiutare quelli in difficoltà, ci sono contributi per gli affitti e alloggi popolari, ma visto che non siamo nel paese dei sogni chiaramente non ci sono case gratis per tutti.
Poi se vogliamo prendere il caso singolo può essere drammatico quanto si vuole, ma non vuol dire niente (a parte che potremmo allora montare servizi simili con famiglie non immigrate nelle stesse condizioni, che non riescono a ottenere case popolari o sono sfrattate, magari in comuni non leghisti..ma da una trasmissione patetica non ci si deve stupire di servizi patetici).
La prossima puntata magari mi fanno ricredere e intervistano chi magari aveva investito i risparmi di una vita in un appartamentino da affittare e se lo trova per anni occupato da gente che non paga e che glielo riduce in un porcile..sempre mettendoci sotto la musica commovente.
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Certo, la casa è un diritto di tutti. L'essere proprietario di una casa invece è un privilegio non di tutti. Ma nel nostro paese è un optional fornire condizioni decenti a famiglie e lavoratori: ti concedono un appartamento che cade a pezzi nella zona più fetida della città e si pretende anche il ringraziamento.
Chissà di chi è la colpa se un lavoratore in nero o che guadagna 800euro al mese non può permettersi un mutuo. Sono loro i parassiti sociali, no?
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Quote:
Originariamente inviata da
Eurasia
Certo, la casa è un diritto di tutti. L'essere proprietario di una casa invece è un privilegio non di tutti. Ma nel nostro paese è un optional fornire condizioni decenti a famiglie e lavoratori: ti concedono un appartamento che cade a pezzi nella zona più fetida della città e si pretende anche il ringraziamento.
Chissà di chi è la colpa se un lavoratore in nero o che guadagna 800euro al mese non può permettersi un mutuo. Sono loro i parassiti sociali, no?
MA che vuol dire "la casa è un diritto di tutti"? Che tutti possono aspirare ad averla (tipo quindi il diritto al lavoro indicato nella costituzione) o che tutti possono letteralmente "pretenderla"? C'è una bella differenza.
Se un tizio guadagna 800 € ha questo diritto e può pretenderla gratis? O forse è il caso che si rimbocchi le maniche, o aspetti un lavoro più remunerativo, o cerchi di pagare il mutuo aiutato magari da moglie o famiglia?
Chiedi ai tuoi genitori come hanno potuto comprare la casa: se rientrano nella maggioranza dei casi, ci han messo una ventina d'anni, 2 stipendi e magari un aiuto da parte delle 2 famiglie. Il loro diritto se lo sono guadagnato duramente, non li chiamerei privilegitati (con quella sfumatura negativa come per dire: i ricconi sono privilegiati e hanno vita e casa facile, i poveri lavoratori invece no..soprattutto nei comuni leghisti).
Si esatto, quelli che non lavorano, lavorano in nero (quindi non pagano tasse, contributi) e poi pretendono tutto il pacchetto all inclusive, casa gratis, lavoro garantito, bollette pagate, servizi gratuiti, ecc., sono parassiti sociali (non gli unici, ovviamente).
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Concordo con Witt su tutta la linea.
Diritto di che? A parte ilf atto che non se ne parla da nessuna parte.. ma poi tuttalpiu' puo' essere inteso come diritto nel senso che nessuno puo' impedirti di averla (se la compri o paghi l'affitto regolarmente).
Non certo che se non ti bastano i soldi te la devo pagare io oppure che tu possa prendertene una cosi' :lol:
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Witt non posso dartela... mi dispiace :087:
C'è altro da aggiungere? :roll: Mi sembrano discorsi ovvi :D
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io penso che un tetto sopra la testa debba poter essere garantito a tutti..
attenzione, non dico una villa con piscina, nè un appartamento in via della spiga, nè un loft in centro..
ma una sistemazione dignitosa secondo me fa parte di quel corredo di diritti umanitari che dovrebbero essere garantiti a tutti..
non mi piace pensare ad una società in cui si accetta che qualcuno possa starsene a dormire su una panca a milano in pieno dicembre perchè non s'è fatto abbastanza il culo..
poi certo, bisogna vedere anche cosa uno pretende.. perchè se io fossi totalmente indigente non chiederei certo una casa o un appartamento tutto per me allo stato.. mi basterebbe una brandina in una palestra dimessa..
in sostanza, d'accordo che ormai viviamo nel mondo spregiudicato dove non si guarda in faccia nessuno, ma (poniamo il caso) se io avessi lavorato una vita e mi fossi finalmente comprato una casa tutta mia, non mi sentirei certo "ladrato" se mai vedessi che lo stato concede aggratiss un appartamento ad una famiglia di precari con due figli a carico..
perchè se è vero che c'è chi la casa se la guadagna e se la suda, c'è anche chi, pur con tutti gli sforzi di questo mondo, può non riuscire ad avere un tetto sopra la testa, e per me questo è inaccettabile.
poi vabbè, io non ho mai sentito storie di gente che si batte la ciolla tutto il giorno e chiede (e ottiene) una casa gratis dallo stato..mai sentita, mi sa come il solito esempio campato in aria demagogico per far passare come "ragionevoli" delle posizioni che secondo me sono piuttosto egoistiche e basta..
io invece sento le testimonianze di quelle migliaia di famiglie a Roma che sono dieci anni che aspettano una casa popolare (e sono anche nei primi posti delle liste per l'assegnazione) e nessuno gliela da'..
o quelli che abitavano in case popolari, vendute ad una società privata che ha subito triplicato gli affitti, sbattendo (di fatto) per strada molte famiglie (sempre a Roma, visto in una bella trasmissione di qualche mese fa su rai 3)..
facile dire "beh, possono sbattersi, possono fare 3/4/5 lavori in più, possono chiedere una mano alle famiglie (come se fosse scontato avere delle famiglie che ti parano il culo)"..
siam sempre lì, come al solito è facile fare i froci col culo degli altri :roll:
io dico che molti di quelli che oggi parlano in maniera forte, per carità anche comprensibile, sulla base del "guadagnatevele le cose!" non hanno la minima idea di quanto sia facile al giorno d'oggi andare a bagno, anche per una famiglia normale, con entrambi i coniugi che lavorano..
basta un figlio inatteso, o una rata del mutuo non pagata, basta un contratto non rinnovato per mandare a bagno una famiglia..
e io spero che in quei casi, lo stato dovrebbe dare una mano concreta finchè la famiglia stessa non ritrova i mezzi per risollevarsi.. e questo non vuol dire dargli una reggia in dotazione, ma un semplice tetto sulla testa..
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Per gli uomini primitivi il diritto alla casa si aveva nel senso che chiunque era padrone e in grado di realizzare la propria capanna mettendo insieme un po' di rami, fango e paglia...
Oggi questo non è più possibile, perché qualora io decidessi di costruirmi un ricovero, con un po' di blocchetti di tufo e un tetto di lamiere ondulate, qualcuno verrebbe a radermelo al suolo accusandomi di abuso edilizio. Ecco quindi che oggi io, al contrario dei miei antenati, devo sottostare a tutto un insieme di vincoli nella realizzazione della mia casa, perché vivo in una società esasperatamente organizzata rispetto all'organizzazione che si aveva al tempo che fù...
Quindi io dico: se si è arrivati a questa organizzazione così capillare della nostra vita di gruppo, lo si è fatto per stare meglio, almeno nelle intenzioni. Allora, trovarsi in una situazione dove non tutti hanno una casa, non è invece la prova di un fallimento?
Non discuto le ragioni di wittmann, che ci possono anche stare, se ci si pone nel contesto reale in cui viviamo; è il contesto stesso che discuto.
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Io sono stata in affitto per un po' di anni.
Poi il proprietario ha messo in vendita la casa.
La rata del mutuo sarebbe stata la stessa dell'affitto.
Abbiamo rischiato di non poterla acquistare perchè le banche,
se non hai garanzie, oggi, ti concedono il mutuo difficilmente.
L'alternativa sarebbe stata quella di tornare a casa di mia madre,
perchè affittare un'altra casa sarebbe costato più di quello che potevamo permetterci.
Avendo un reddito maggiore di quello di altre persone, non avremmo avuto
accesso agli alloggi popolari (e non voglio parlare di quelli che hanno l'alloggio + 4 case di proprietà....)
Ma con quello stesso reddito, e senza garanzie,
risultavamo troppo poveri per certe banche.
Mio malgrado siamo dovuti scendere a dei 'compromessi' per farci concedere il mutuo.
Anche per avere una casa bisogna aggirare in qualche modo la legge.
Quindi se per "diritto alla casa" significa dare la possibilità a un nuovo nucleo
di avere un tetto proprio sulla testa, questo diritto non esiste.
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Le case popolari devono essere un diritto.