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Tre persone
Discutendo di lavoro (al solito) un paio di giorni fa è uscita una interessante
teoria su ciò che trasmettiamo agli altri , su ciò che siamo in realtà e su ciò
cui aspiriamo ....
Insomma ci sono tre persone in ognuno di noi : quello che siamo , quello che vorremmo essere e ciò che gli altri recepiscono ...Fortunatamente talvolta quete tre realtà coincidono ma si tratta di casi limitati ...
Voi cosa ne pensate?
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Penso che come la metti, sei quello che appari, nel bene e nel male.
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penso che chi mi conosce bene in realtà vede una sola persona, cioè quella che io sono. Per gli altri ne sono sicuramente un altra, o un altra ancora, ma la cosa non mi importa più di tanto sinceramente xD
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Quello che recepiscono gli altri, non fa parte di me.
Al massimo possono essere due persone e cioè... quello che sono e quello che vorrei essere.
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Non penso le 3 realtà possano coincidere, più che altro perchè magari riesco a proietare il mio "super io" nella mente degli altri, ma l'io secondo me si manifesta al 100% solo nel individuo.
Magari possono coincidere ciò che uno è con quello che uno rappresenenta ma credo sia difficile...
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come scriveva Pirandello siamo: uno nessuno e centomila...
molto dipende se una persona riesce a comunicare come è effettivamente, senza doppie facce, senza ipocrisie.
quello che vorremo essere in qlk modo emerge sempre, fa parte di noi.
quello che gli altri vedono a volte è giusto a volte può essere sbagliato...
tutto dipende se una persona è sempre se stessa
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certe volte mi viene di dare torto a tutti, ma in quei momenti penso "quando in 10 ti dicono che sei ubriaco è meglio che bevi l'ultimo bicchiere".
Ma certe volte subito dopo penso all'altro slogan: "Mangiate merda! duecento miliardi di mosche non possono avere tutte torto! :lol:"
Con questo intendo che a volte mi interessa cosa gli altri percepiscono del mio io, altre volte invece non mi interessa :)
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non mi preoccupo più di tanto di quello che gli altri recepiscono da me, cerco sempre di essere me stessa....chi mi conosce bene sa come sono...
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dov'è nuvolablu quando "serve"...?
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Essenzialmente è sciocco considerarsi un'entità unica e statica, io abbraccio la teoria del vitalismo.
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Noi siamo quello che siamo.
Quello che appariamo appartiene agli altri, perchè le persone ci percepiscono in modi diversi.
Quello che vorremmo essere, secondo me non esiste. Sei a me piace l'arancia, io non vorrei farmi piacere la mela. Forse vorrei che apparisse che a me piace la mela.
Cioè noi vogliamo apparare in un altro modo, non essere in un altro modo.
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Quote:
Originariamente inviata da
Guns17
Noi siamo quello che siamo.
Quello che appariamo appartiene agli altri, perchè le persone ci percepiscono in modi diversi.
Quello che vorremmo essere, secondo me non esiste. Sei a me piace l'arancia, io non vorrei farmi piacere la mela. Forse vorrei che apparisse che a me piace la mela.
Cioè noi vogliamo apparare in un altro modo, non essere in un altro modo.
Ti consideri perfetta?
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nessuno ci vedrà mai per come realmente siamo.
così come noi ci potremmo stupire di noi stessi.
insomma abbiamo mille e più "facce"
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Quote:
Originariamente inviata da
bullseye
Discutendo di lavoro (al solito) un paio di giorni fa è uscita una interessante
teoria su ciò che trasmettiamo agli altri , su ciò che siamo in realtà e su ciò
cui aspiriamo ....
Insomma ci sono tre persone in ognuno di noi : quello che siamo , quello che vorremmo essere e ciò che gli altri recepiscono ...Fortunatamente talvolta quete tre realtà coincidono ma si tratta di casi limitati ...
Voi cosa ne pensate?
io sono solo quello che gli altri recepiscono
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E' vero. Io mi rendo conto che sono me stessa solo con poche persone. I più intimi.
Con il resto metto una maschera. Un muro che mi protegge. La gente vede solo quello che vuole vedere. Più vado avanti più ho paura di essere ferita.
Siamo 3 persone. Forse anche per questo sono così indecisa e sento sempre un gran casino nella mia testa :)
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Quote:
Originariamente inviata da
Cimis
Ti consideri perfetta?
no, ma ogni mia singolo difetto non mi pesa. Anzi, lo voglio, perchè mi piaccio così.
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Quote:
Originariamente inviata da
Guns17
no, ma ogni mia singolo difetto non mi pesa. Anzi, lo voglio, perchè mi piaccio così.
:D
Allora se ti piacciono, per te non sono difetti, quindi ti consideri perfetta.
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Nella mia testa siamo in molti di più.
Non possono fare tutto questo casino, solo in tre... :033:
Comunque.
Parlando seriamente.
Io sempre sofferto nel constatare che l'immagine che gli altri hanno di me, non è "me".
Trovo difficoltà nel far capire come sono realmente, pur provandoci, che non sono una persona chiusa o che ha paura di essere se stessa.
Forse è difficile perchè ho molte sfumature e c'è chi vede solo colori netti.
Non so.
Ci sono delle cose di me che non "arrivano".
Così finisco per essere per gli altri una visione semplificata di me.
Solo che se mi togli delle cose qui e là, cade l'intera struttura.
E un cumulo di principi e abitudini in disordine è un pò diverso da quello che sono.
Così non mi "vedi",non mi "comprendi".
Oppure c'è chi decide di vedermi bianca.
O nera.
Perchè convinto che non possono esserci entrambe le cose in una persona.
E allora a secondo quanto più bianco o più nero vedono, partono con l'etichetta....
...fermatemi che mi sto incartando e impanicando.... :120::119:
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Purtroppo nella società odierna è piu importante quello che hai...
Comunque per noi stessi è fondamentale sapere ciò che siamo realmente.... e l'obbiettivo che ognuno di noi ha è essere felice, per questo spesso aspiriamo ad essere qualcosa in piu... senza accorgerci che magari non ne vale la pena... infine ciò che sembriamo agli altri spesso lo dobbiamo mettere da parte, sono tante le persone "cattive" al mondo che giudicano senza conoscere; L'abito non fa il monaco [cit.]
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pirandello? :roll:
dipende da cosa intendi per essere. se parli dell'identità in senso assoluto sei quello che sei e basta. se intendi l'identità "percepita" avete ragione ^^
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[QUOTE=Holly;2391380]pirandello? :roll:
esatto..
io sono
io io
io + io
io + gli altri
io + mary
io - mary
solo mary
:roll:
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Quote:
Originariamente inviata da
Holly
pirandello? :roll:
dipende da cosa intendi per essere. se parli dell'identità in senso assoluto sei quello che sei e basta. se intendi l'identità "percepita" avete ragione ^^
Come identità in senso assoluto? Non capisco il concetto:oops:
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Questo discorso, che in buona parte condivido, potrebbe diventare anche più complicato se si comincia anche a chiedersi quale sia il VERO se stessi, se quello che noi CREDIAMO di essere oppure se è più vero quello che gli altri percepiscono di noi....
Sempre che non ci sia una conscia volontà di mistificazione, si intende, altrimenti non se ne esce più.... :D
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Ma se a volte mi stupisco io stessa di quello che faccio/dico/penso? Faccio tante cose che voglio e altrettante che non voglio, qualcuno riesce ad inquadrarmi per come io mi vedo e ci sono addirittura persone che oggi mi conoscono, secondo me, più di quanto non mi conosca io stessa.
Il punto, come già detto su, è che noi non siamo capaci di capire quale sia il nostro vero io. O meglio, di esserlo possiamo benissimo esserne capaci, secondo me però la reale introspezione, accurata, seria, non la fanno tutti.
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Quote:
Originariamente inviata da
KristaL*
nessuno ci vedrà mai per come realmente siamo.
così come noi ci potremmo stupire di noi stessi.
insomma abbiamo mille e più "facce"
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Solo tre? Sei ottimista, amico:o
(o pessimista, dipende dai punti di vista)
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Quote:
Originariamente inviata da
mr stagger lee
Solo tre? Sei ottimista, amico:o
(o pessimista, dipende dai punti di vista)
Perchè dici che siamo più di tre? Chi sono gli altri?
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Quote:
Originariamente inviata da
Cimis
Perchè dici che siamo più di tre? Chi sono gli altri?
Perché condivido la visione Pirandelliana già citata da qualcun altro... Per me io sono colei che mi si crede [cit.]
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Quote:
Originariamente inviata da
mr stagger lee
Perché condivido la visione Pirandelliana già citata da qualcun altro... Per me io sono colei che mi si crede [cit.]
Ma "i 100000" non si possono riassumere nell'idea che gli altri si fanno di te? Certo magari non ti comporti allo stesso modo con tutti ma a meno che tu non abbia profonde crisi di identità ogni volta che conosci qualcuno il tuo io rimane lo stesso. Cambia magari superficialmente per un breve periodo di tempo.
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Quote:
Originariamente inviata da
Cimis
Ma "i 100000" non si possono riassumere nell'idea che gli altri si fanno di te? Certo magari non ti comporti allo stesso modo con tutti ma a meno che tu non abbia profonde crisi di identità ogni volta che conosci qualcuno il tuo io rimane lo stesso. Cambia magari superficialmente per un breve periodo di tempo.
Non è tanto il proprio cambiare quanto la irriducibile soggettività della percezione che gli altri hanno di te. Per ogni singolo individuo con cui interagisci sei una persona diversa, a prescindere da come ti poni. Anche se le riduci all'idea che gli altri si fanno di te, stai comunque parlando di infinite possibilità. Se all'infinito dai un nome, non lo riduci all'unità, sempre infinito resta (o potenzialmente tale, come in questo caso).