Originariamente inviata da
Layne S.
Visto che hai citato il PhD, ti rispondo più in dettaglio.
La frase che ho grassettato del tuo prof è vera non solo in Italia, ma ovunque.
Mi spiego meglio: è possibile che altrove trovi condizioni migliori per il dottorato stesso: maggior numero di borse, importo lievemente più alto (ma non di molto) della borsa, migliori stipendi per i ricercatori. Ma tutto il resto è uguale in tutto il mondo.
Quando avrai finito il dottorato, se ti interessa rimanere nell'ambito accademico (e se vuoi sfruttare il PhD, è l'unica strada) le probabilità di trovare un lavoro in un dato posto sono infinitesimali, per cui la distinzione "Italia" o "estero" decade. L'unica strada per avere delle chances decenti di trovarlo, il lavoro, è fare domanda ovunque, in qualsiasi università ci sia una posizione aperta, senza confini geografici. Naturalmente non è obbligatorio, puoi tranquillamente decidere "farò domanda solo quando trovo posizioni nelle uni Italiane / Europee", ma le tue chances di trovare il lavoro saranno proporzionalmente ridotte.
Per il resto della frase: gli stipendi dei ricercatori non sono così pessimi nemmeno in Italia (durante il Phd prendi davvero 1000€ al mese, ma se riesci a trovare lavoro dopo, ti pagheranno ovviamente di più - anche se si parla sempre di cifre modeste). All'estero il discorso non è diverso, si parla sempre di cifre accettabili, ma potresti guadagnare molto di più facendo altri lavori meno qualificati.
Anche il discorso precariato (che è la cosa che a me dà più fastidio) è uguale ovunque, Italia ed estero. I contratti dei ricercatori sono nel 90% dei casi a progetto, e durano in media fra 1 e 3 anni. Ora, se sommi le cose che ho detto prima con queste, ne viene fuori che il tuo quadro delle possibilità finito il dottorato è che potresti, se sei fortunata, trovare un contratto da 2 anni in America, poi uno da 1 anno in Australia, poi uno da 2 in Inghilterra... E così fino alla fine dei secoli. Naturalmente se tutto va bene, prima o poi sarai fortunata, e nel giro di una decina d'anni potresti riuscire ad ottenere un lavoro permanente in qualche uni.
Spero di non averti dato un quadro troppo scoraggiante, ma è importante essere realistici. Le aperture nelle uni sono poche, purtroppo.
Cmq, non pensare che fare un PhD sia l'unico modo di avere un lavoro qualificato. Come ti dicevo prima, in UK si lavora ancora, con una laurea, e in particolare c'è sempre carenza di gente che sappia le lingue. Anche qui c'è crisi, e purtroppo la disoccupazione è in salita per cui non è scontato trovarlo, il lavoro, ma se hai qualche risparmio potresti venire su, cercarlo per qualche mese e vedere come va.