casa mia è puro orrore
alle elementari ci raccontavamo un sacco di storie horror, la più gettonata era la storia del gatto nero impiccato in casa e poi bruciato...
crescendo ho scoperto che erano tutte storie di Edgar Allan Poe
ecco a voi la II PARTE: prego!
LO SPAZZINO (II PARTE)
Due giorni dopo piovve a dirotto per tutta la serata;la signorina ludgate guardava le foglie che cadevano trasportate dal vento autunnale con occhi vitrei di dolore e angoscia.
più tardi tessa,dopo aver tranquillizzato la dama,si coricò e ascolto il silenzio della camera...non avrebbe saputo dire quando sentì quel rumore per la prima volta.
erano suoni secchi,scricchiolanti,fruscianti e ritmici.cosa mai poteva essere?
d'un tratto tessa capì:qualcuno spazzava con una scopa di saggina il lungo sentiero al di fuori della villa...un ora davvero strana per spazzare la foglie!
scese fino in salotto con l'intenzione di parlarne con la signorina ludgate ma si arrestò: la dama era seduta in poltrona e ascoltava intenta con un'espressione rigida.
la signorina ludgate si voltò e tessa vide i suoi occhi pieni di terrore...
<puoi suonare qualcosa,tessa?> chiese improvvisamente la dama.
tessa capì che le era stato chiesto questo perchè la dama nn voleba sentire i suoni arrivare da fuori;così suonò.
la mattina dopo trovò molte foglie sul viale e disse al giardiniere:
<ne sono cadute molte stamattina...>
<no> rispose egli<queste sono cadute col vento di ieri sera!>
<nn è possibile! quelle di ieri sono state spazzate durante la notte! ho sentito io che c'era qualcuno! era lei?>
<no>sogghignò l'uomo<chi si metterebbe a spazzare foglie di notte?>.
con questo dubbio tessa tornò in casa e decise che la notte dopo avrebbe scoperto chi era l'uomo che spazzava le foglie di notte.
***
quella notte tessa si alzò appena sentì iniziare il solito raschiare e scese;spalancò la grande porta a vetri ed uscì nella luce lunare...e lo vide.
lo spazzino era all'opera vicino all'angolo della casa e,notò tessa,nn stava facendo molti progressi: la ramazza si spostava con un suono frusciante ma le foglie rimanevano nel punto esatto dove si trovavano.
era un uomo pallido,scarno,cadaverico e il suo volto ispirava ribrezzo le mani intorno alla ramazza erano pelle ed ossa;<è così magro>penso tessa<che...> si fronteggiarono per una manciata di secondi e poi...tessa udì se stessa gridare: la luna inondava con la sua luce il sentiero ma l'uomo nn aveva ombra!!!
rapidi pensieri le si affollarono nella testa dicendole che quella "cosa" nn apparteneva a questo mondo e apparteneva al male...
CONTINUA
non mi fa paura senza offesa