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Istruzione e controllo sociale

  1. #1
    ti confondo e ti piace Ligaro
    Uomo 38 anni da Torino
    Iscrizione: 29/12/2005
    Messaggi: 3,842
    Piaciuto: 144 volte

    Predefinito Istruzione e controllo sociale

    Piccola riflessione:

    A dispetto di una certa retorica inculcataci, di una certa benevolenza più o meno consapevole verso le istituzioni, canto fuori dal coro, e a squarciagola!!!

    Sono fermamente convinto che l'istruzione impartitaci sia una forma di controllo sociale.
    Educando il popolo entro determinate strutture, seguendo determinati criteri nella selezione del sapere da trasmettere, nella scelta delle figure delegate a occuparsi di detta trasmissione, e nella scelta delle modalità di verifica della quantità e della qualità del sapere trasmesso, lo stato automaticamente esercita appunto un forte controllo sulla popolazione.

    In altre parole, sei tenuto a imparare determinate cose da persone scelte dallo stato, e formate dalle sue stesse strutture, secondo i suoi stessi criteri.



    Cosa succede a chi vuole "stare fuori"? a chi vuole "formarsi da sè", agli autodidatti?

    Molto spesso, troppo spesso, Non attribuiamo loro credibilità.
    Noi sappiamo benissimo che esistono persone, autoformatesi, molto più competenti di perone laureate.
    Tuttavia, nella nostra mente è presente un fortissimo condizionamento per cui se la tal persona non è laureata o non ricopre una certa carica, non ha la stessa credibilità (anzi, spesso non gliene diamo proprio nessuna).
    Questi condizionamenti funzionano anche all'interno dello stesso sistema, a livelli diversi.
    Ho conosciuto un docente di storia e filosofia in un liceo, dotato di una preparazione culturale vastissima, così come ho conosciuto una professoressa ordinaria di storia della filosofia antica - con preparazione discreta, e bibliografia assai scarna - laureata in antropologia e "buttata" su quella cattedra dal marito professorone Ma involontariamente ho introdotto pure un altro problema (nel problema)... meglio non gettare troppa carne al fuoco.
    Ho appena presentato un solo caso, ma ce ne sono migliaia!!!

    Volendo essere pignoli, ma neanche troppo, pure l'autodidatta ricade per certi versi in questa logica, in quanto si abbevera da materiale documentario che risente delle dinamiche di controllo sociale.
    E anche laddove costrui vada a procurarsi direttamente il sapere che cerca (es. conducendo un'analisi su certe dinamche sociali) utilizza pur sempre una certa gamma di categorie, di metodi, una certa terminologia... bla bla bla

    E' possibile cambiare le cose?
    Provo a elaborare qualche idea, ma sarà un'impresa ardua. Molto ardua.

    Cosa ne pensate?

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  3. #2
    Vivo su FdT
    Donna
    Iscrizione: 30/4/2006
    Messaggi: 3,731
    Piaciuto: 7 volte

    Predefinito



    Penso che un'alternativa non sia possibile.
    Questo perchè gli strumenti della conoscenza (il pensiero, la critica, il giudizio...) sono tipici dell'uomo e quindi puoi, al limite, applicarli in modo diverso, capovolgere la situazione, mettere in discussione ciò che la maggioranza dà per scontato ecc. ma non puoi fare altro.

    Anche chi vuole essere alternativo per poter propagare le sue idee sarà comunque obbligato a sottostare alle stesse strutture che voleva distruggere o lui stesso creerà delle strutture di controllo.

    E quindi sì, purtroppo hai ragione: in un modo o nell'altro chi detiene il potere cerca di mantenerlo controllando tutto, e soprattutto l'istruzione.

    Ciao filosofo :smt007

  4. #3
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
    Messaggi: 43,734
    Piaciuto: 2786 volte

    Predefinito

    Il motivo è semplicemente che ognuno si forma basandosi su ciò che è venuto prima di sè.....da questo deriva tutto.

    Qualcuno o qualcosa deve pur trasmetterti le conoscenze....o, se la vuoi vedere dal punto di vista inverso....da qualcuno o da qualcosa devi pur trarre le conoscenze, sia esso un libro, un prof o l'esperienza diretta.

    Per quanto riguarda il problema del "pezzo di carta".....come dice Bècassine, non c'è alcuna alternativa. Una grande azienda, ad esempio, che cerca 40 dipendenti (dico per dire), non è che può mettere alla prova 500 persone che si presentano....è un'impresa di fatica e costi proibitivi; ecco che dunque si trova a dover fare già una prima scrematura....e l'unica possibile è quella che tiene in considerazione i "pezzi di carta".

    Duro, ma è l'unico tipo di "prima scrematura" attuabile.

    Sono d'accordo con te sul concetto che esprimi, e ci tengo a dirlo, però ribadisco che non si può fare altro, per i motivi sopra-citati

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