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Il senso del Tempo
Topic peeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeso o semplicemente psicodelirio filosofico?
Insomma mi stavo ponendo un problema serio, sollevato tra l'altro dalla signorina 666polly.
Vi siete mai chiesti come sarebbe diversa la visione della vita se si cambiasse il concetto del tempo? Non più qualcosa di infinito che scorre sempre avanti e prima o poi cancella tutto, ma qualcosa di finito, che dura un tot ed è come se ritornasse sempre, "congelando" gli eventi nel loro essere stati?
Più volte nella storia della filosofia qualcuno ha proposto questa immagine circolare del tempo, anche se essa sembra contraria al senso comune, eppure non è così stupida: la vita è un tempo finito e nulla di quello che c'è fuori di essa può essere percepito, per noi umani il tempo non è una linea continua ed eterna, è solo quello che viviamo ed è come se si ripetesse sempre, perché non c'è un'altro tempo. :roll:
Insomma, così cambia tutto. Per prima cosa ogni istante acquisisce un'importanza molto maggiore in un tempo finito che non in uno infinito. Se esistesse una vita eterna dopo la morte, essa finirebbe per cancellare qualsiasi cosa si sia fatta in vita e lo scopo di quest'ultima alla fine sarebbe solo quello di procurarsi un biglietto per una buona esistenza dopo, ma se invece non esiste nulla al di là del tempo della vita, ecco che ogni istante diventa importantissimo, come la vignetta di un fumetto per quanto sia una sola è disegnata per sempre e nulla le può togliere il suo ruolo nella storia. Ecco che cambia la visione ad esempio dell'amore: non più una condizione eterna, ma qualcosa che si viva anche solo per un momento è più che sufficiente per definirsi "vero amore" in questa prospettiva (il discorso alla fine era partito da qui).
:roll: :shock: :?
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Il tempo per me è sempre stato importante... anzi, probabilmente è una delle cose più importanti della nostra vita.
Se non hai il tempo, non puoi fare niente.
Se perdi tempo, non lo puoi recuperare.
Ed è inutile pensare a quello che verrà (se verrà!?!?), perchè non si da importanza a quello che si sta vivendo (che è certo e non presunto).
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anche io penso che il tempo sia il fulcro della vita...nn riesco a pensare ad una vita senza tempo ...o peggio ad una vita con tempo illimitato.....
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Come dice Rum,il tempo è importante,per me lo è.Io penso che il tempo renda importanti le cose che facciamo,appunto perchè sappiamo che sono uniche,che indietro per modificarle non possiamo andarci.Pensare ad una vita infinita,senza tempo,non mi riesce,tutto ha un tempo...E questo a volte può anke pesare...
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La visione dela vita con un tempo illimitato sinceramente per me non è positiva anzi :| cioè se il tempo fosse illimitato e non ci fosse addirittura, nessuno farebbe le cose oggi, ma sempre in un domani..non sarebbe più possibile cogliere l'attimo, perchè la vita sarebbe piena di attimi,e il bello sta proprio il quello unico che non potrà mai tornare indietro..il tempo ci fa correre dei rischi e senza di esso penso che la vita sarebbe monotona.
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molto spesso quando ci troviamo in una situazione piacevole malediciamo il tempo sperando non "finisca mai",perchè vorremmo che quell'attimo non terminasse;quando invece accade il contrario vorremmo passasse il più velocemente possibile.
quindi,più che un tempo illimitato io vorrei un tempo mio personale,da gestire come preferisco.quindi attribuire ad ogni evento una determinata durata.
però sfortunatamente non è possibile,così mi ritrovo a correre dietro al tempo,che sembra sempre poco-.-
però non ho capito,tempo illimitato(e quindi vita immortale)o illimitati attimi?in quel caso però non dovrebbero più esser definiti tali :roll:
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Tempo illimitato e attimi limitati ma intensi...O almeno mi sembra intendesse quello :roll:
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Ogni singolo momento della nostra vita è importante. Anche perchè comunque noi viviamo in un tempo finito.. Una volta che muoriamo, a meno che non credi nella vita eterna, ma io mi romperei le palle a vivere per sempre, il tempo finisce.
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il tempo serve per ricordarti di finire qualcosa che stavi facendo per farne un'altra,per interrompere qualcosa perchè hai avuto tempo a sufficienza,perchè devi fare un'azione e serve un'ora che ti ricordi che devi farla...cioè il tempo è terribile e nn si può controllare e ci condiziona troppo,sarà per questo che ritardo sempre.
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io credo che bisogna innanzitutto fare una distinzione...e cioè tra il tempo vista come invenzione dell'uomo...cos'è un'ora?un giorno?un mese?nient'altro che "limitazioni" imposte dall'uomo...e l'altro tipo di tempo...cioè la vita stessa,la sua durata...Mi capita spesso di pensare al fatto che sia un tempo finito...soprattutto dopo interi pomeriggi sui libri...guardo l'orologio e mi chiedo se abbia senso sprecare tante ore preziose (perchè irripetibili) a studiare...o fare qualsiasi altra cosa di "inutile" (inutile dopo la morte...) ma credo che non troverò mai una risposta...
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Originariamente inviata da ...Calliope...
io credo che bisogna innanzitutto fare una distinzione...e cioè tra il tempo vista come invenzione dell'uomo...cos'è un'ora?un giorno?un mese?nient'altro che "limitazioni" imposte dall'uomo...e l'altro tipo di tempo...cioè la vita stessa,la sua durata...Mi capita spesso di pensare al fatto che sia un tempo finito...soprattutto dopo interi pomeriggi sui libri...guardo l'orologio e mi chiedo se abbia senso sprecare tante ore preziose (perchè irripetibili) a studiare...o fare qualsiasi altra cosa di "inutile" (inutile dopo la morte...) ma credo che non troverò mai una risposta...
beh teoricamente seguendo questa corrente dovremmo fare i fannulloni tutti quanti... e non penso che vivremmo nelle condizioni di agiatezza che abbiamo.. anche perchè l'uomo non è nato per vivere così bensì doveva rimanere uomo-animale.... con gli istinti naturali e nessuna affinazione delle tecniche... però ciò è accaduto ed ha cambiato totalmente le cose...io dico che al contrario tutti dovrebbero fare qualcosa nella vita, e tentare di lasciare qualcosa alle generazioni future..trovare la vita eterna nei ricordi di quelli che vengono dopo di noi...
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Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt
beh teoricamente seguendo questa corrente dovremmo fare i fannulloni tutti quanti... e non penso che vivremmo nelle condizioni di agiatezza che abbiamo.. anche perchè l'uomo non è nato per vivere così bensì doveva rimanere uomo-animale.... con gli istinti naturali e nessuna affinazione delle tecniche... però ciò è accaduto ed ha cambiato totalmente le cose...io dico che al contrario tutti dovrebbero fare qualcosa nella vita, e tentare di lasciare qualcosa alle generazioni future..trovare la vita eterna nei ricordi di quelli che vengono dopo di noi...
Eh? :shock: Ma chi l'ha detto?
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Originariamente inviata da UriGeller
Eh? :shock: Ma chi l'ha detto?
lo dice il fatto che l'uomo è innaturale, è diventato contro la natura pur facendone parte, è una controversia e l'unico modo perchè essa non venisse creata era rimanere animali...
ovvero l'uomo distrugge tutto si appropria di ogni cosa e distrugge gli equilibri che si sono creati e che hanno impiegato milioni di anni per formarsi, lui in 4 e 4 otto distrugge tutto...e distrugge sè stesso...
so andando off... era solo per spiegare che in effetti l'uomo dovrebbe non essere costretto a studiare, lavorare, fare le cosine noiose che si fanno, pagare le tasse ecc.. l'unico modo per evadere era rimanere animali.. e difatti gli animali non devono studiare lavorare.. pensano a se e basta...fortunatamente e sfortunatamente ciò non è accaduto, e l'uomo si è evoluto, fortunatamente perchè l'uomo crea cose meravigliose, riesce a migliorare la qualià della vita con la tecnica... sfortunatamente perchè se egli non si fosse evoluto e fosse rimasto scimmia non navigheremmo nella merda, e con noi l'intero pianeta..
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Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt
lo dice il fatto che l'uomo è innaturale, è diventato contro la natura pur facendone parte, è una controversia e l'unico modo perchè essa non venisse creata era rimanere animali...
ovvero l'uomo distrugge tutto si appropria di ogni cosa e distrugge gli equilibri che si sono creati e che hanno impiegato milioni di anni per formarsi, lui in 4 e 4 otto distrugge tutto...e distrugge sè stesso...
so andando off... era solo per spiegare che in effetti l'uomo dovrebbe non essere costretto a studiare, lavorare, fare le cosine noiose che si fanno, pagare le tasse ecc.. l'unico modo per evadere era rimanere animali.. e difatti gli animali non devono studiare lavorare.. pensano a se e basta...fortunatamente e sfortunatamente ciò non è accaduto, e l'uomo si è evoluto, fortunatamente perchè l'uomo crea cose meravigliose, riesce a migliorare la qualià della vita con la tecnica... sfortunatamente perchè se egli non si fosse evoluto e fosse rimasto scimmia non navigheremmo nella me**a, e con noi l'intero pianeta..
L'uomo era nato per evolversi. Le cose non potevano andare diversamente: era ovvio che almeno certi uomini trovandosi in certe condizioni sviluppassero tutto quello che hanno sviluppato. Per l'uomo, ammesso il contesto storico-geografico favorevole, il progresso è perfettamente naturale. Che poi l'uomo distrugga la natura, o meglio faccia del male ad altri organismi viventi, è un'altro discorso. Tra l'altro nella storia naturale ci sono casi di specie ben più pericolose dell'uomo: la comparsa delle piante angiosperme (con i fiori) ha causato l'estinzione di migliaia di specie di felci che prima dominavano il mondo, se non ci fossero stati i dinosauri probabilmente i mammiferi si sarebbero avoluti molto prima e così via. Bisogna fare molta attenzione a cosa si definisce "naturale".
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il tempo che abbiamo è sempre meno di quello che vorremmo avere, perciò cerco di sfruttarlo al massimo in tutti i campi, dalla scuola (lavoro), al quello passato con gli altri ecc....
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Originariamente inviata da UriGeller
L'uomo era nato per evolversi. Le cose non potevano andare diversamente: era ovvio che almeno certi uomini trovandosi in certe condizioni sviluppassero tutto quello che hanno sviluppato. Per l'uomo, ammesso il contesto storico-geografico favorevole, il progresso è perfettamente naturale. Che poi l'uomo distrugga la natura, o meglio faccia del male ad altri organismi viventi, è un'altro discorso. Tra l'altro nella storia naturale ci sono casi di specie ben più pericolose dell'uomo: la comparsa delle piante angiosperme (con i fiori) ha causato l'estinzione di migliaia di specie di felci che prima dominavano il mondo, se non ci fossero stati i dinosauri probabilmente i mammiferi si sarebbero avoluti molto prima e così via. Bisogna fare molta attenzione a cosa si definisce "naturale".
difatti sono anke io dell'idea che l'evoluzione era inevitabile.. e comunque ora non possiamo fare nulla.. ma l'uomo è l'unico che può valutare le situazioni, porre rimedi dove ha fatto danno ecc... peccato che non lo fa...
e poi nella storia tutto è stato gradualissimo, le angiosperme hanno impiegato millenni per colonizzare tutto il pianeta.. qui si sta parlando d centinaia di anni.. non molto di più..
anzi forse pure meno...
off topic off topic
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io vorrei ke si potesse tornare indietro nel "tempo".....alcune volte vorrei ke nn passasse mai..altre subito..dipende da come mi trovo in quel momento ecc..
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complimenti per il topic, molto bello, e molto ben argomentato. Bravo urigeller, soprattutto tenendo conto che hai dovuto tradurre i pensieri di polly in qualcosa di senso compiuto.
a parte gli scherzi, esiste un tempo convenzionale e un tempo non convenzionale, questo lo dico con certezza assoluta. Il tempo convenzionale è la settimana, è il mese. Tempo non convenzionale, ma naturale, è il giorno, ed è anche l'anno: entrambi sono legati a fenomeni fisici, oggettivi, non "creati" dall'uomo. Si può dividere un anno in quanti mesi e settimane si voglia, si può abolire il concetto di mese e settimana, ma in ogni caso la Terra gira intorno al Sole, e compie una rotazione completa in un anno. Così come è immodificabile che ogni 24 ore si assista ad alba tramonto e alternarsi di giorno e notte.
su un altro piano invece c'è il tempo come concetto astratto. O meglio, c'è il "tempo di una vita". Che è un concetto relativo, tanto per cominciare: e il punto è proprio che non sappiamo quanto durerà la vita di ognuno di noi. E secondo me è su questo che si può ragionare e speculare filosoficamente.
Da una parte metterei la speculazione sul "dopo la morte", che però sinceramente mi sembra tanto bella quanto inutile, perchè nessuno di noi sa cosa succederà dopo, e nessuno di noi può dare una risposta agganciandola a dati concreti, oggettivi. Ognuno CREDE in qualcosa: reincarnazione, vita eterna, paradiso-purgatorio-inferno, oppure fine di tutto, e basta. Nessuno ha ragione, non sappiamo niente, per cui io mi tengo la mia idea ma penso sia inutile discuterne, al massimo può essere interessante conoscere le convinzioni degli altri, ma finisce lì, non si può criticare nessuna visione, nemmeno la più apparentemente illogica (che so, domani se ne esce uno che dice che dopo la morte diventiamo tutti mobili dell'ikea: ci possiamo mettere tutti a ridere, ma in realtà ha la stessa possibilità di aver ragione di tutti quelli che credono che esista il paradiso).
e infine l'unico tempo "astratto" su cui possiamo discutere, secondo me: il tempo della vita di ognuno di noi, inteso come "spazio fisico" e valore che gli diamo. Il fulcro è questo (copio da urigeller):
"la vita è un tempo finito e nulla di quello che c'è fuori di essa può essere percepito, per noi umani il tempo non è una linea continua ed eterna, è solo quello che viviamo ed è come se si ripetesse sempre, perché non c'è un'altro tempo"
dove il ripetersi io lo intendo come cicli attaverso cui passano tutti potenzialmente, cioè nascita-infanzia-pubertà-maturità-vecchiaia-morte, ma si potrebbe restringere in nascita-morte per includere proprio tutti. In questo senso, direi che è ciclica. E che è finita e non percepibile come "linea continua ed eterna". Ma qui io inserisco un passaggio ulteriore: ammettendo che sia così, come la mettiamo con la MEMORIA e con la STORIA? non sono forse anche quelle una parte della nostra vita? e dico di più, secondo me sono proprio l'unico modo per estendere la nostra vita al di là della sua durata fisica, della sua "fine". Entrare nella storia rende eterni, di fatto. E la memoria ripetuta, i libri, la documentazione servono a questo secondo me. E danno il vero senso alle nostre azioni: io la intendo così, il mio obiettivo è FARE qualcosa attraverso cui sopravvivere al mio stesso corpo. Fare che può anche non essere necessariamente una produzione di qualcosa di fisico, ma anche solo creare talmente tanto affetto in alcune persone da continuare a vivere attraverso di loro (basti pensare al nonno che racconta al nipote di suo padre, che probabilmente il nipote non avrà mai visto: in quel racconto il padre, ossia il bisnonno, continua a vivere, e se il nipote racconterà la storia alla generazione successiva, la catena continuerà, e così la "vita" del bisnonno che sarà a quel punto trisavolo e via continuando). Potenzialmente siamo immortali, in questo senso.
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Originariamente inviata da margot
anche io penso che il tempo sia il fulcro della vita...nn riesco a pensare ad una vita senza tempo ...o peggio ad una vita con tempo illimitato.....
+ ke altro io penso ke sia impossibile pensare a un tempo senza vita
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Originariamente inviata da AlexDeLarge
E danno il vero senso alle nostre azioni: io la intendo così, il mio obiettivo è FARE qualcosa attraverso cui sopravvivere al mio stesso corpo. Fare che può anche non essere necessariamente una produzione di qualcosa di fisico, ma anche solo creare talmente tanto affetto in alcune persone da continuare a vivere attraverso di loro (basti pensare al nonno che racconta al nipote di suo padre, che probabilmente il nipote non avrà mai visto: in quel racconto il padre, ossia il bisnonno, continua a vivere, e se il nipote racconterà la storia alla generazione successiva, la catena continuerà, e così la "vita" del bisnonno che sarà a quel punto trisavolo e via continuando). Potenzialmente siamo immortali, in questo senso.
"Continuiamo a vivere nel ricordo di chi ci ama".
Questa frase che ho letto recentemente in un libro mi ha fatta impazzire e penso anche io che sia così.
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Originariamente inviata da 666polly
"Continuiamo a vivere nel ricordo di chi ci ama".
Questa frase che ho letto recentemente in un libro mi ha fatta impazzire e penso anche io che sia così.
ci tengo a sottolineare che io l'ho detto in modo molto meno sdolcinato.
:P
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Originariamente inviata da AlexDeLarge
ci tengo a sottolineare che io l'ho detto in modo molto meno sdolcinato.
:P
:lol: :oops:
Sì però cmq penso valga anche: "continuiamo a vivere nel ricordo di chi ci odia" :roll:
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Originariamente inviata da 666polly
"Continuiamo a vivere nel ricordo di chi ci ama".
Questa frase che ho letto recentemente in un libro mi ha fatta impazzire e penso anche io che sia così.
Probabilmente è una delle frasi più banali e meno significative filosoficamente che abbia sentito a proposito del tempo.