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Originariamente inviata da
Don Rodriguez
il forum esiste per potere avere da ridire sulle cose che dicono gli altri, con o senza il "per me"
Allora visto che hai da ridire su come io vedo il credere in Dio mi permetto di ribattere in difesa del mio punto di vista. Io non credo che quando accadano determinati eventi individuali o catastrofi generali una persona con fede non si ponga dei dubbi seri circa l'esistenza del Dio in cui crede - e lo so perchè ho avuto modo di confrontarmi con dei credenti. A una persona che non crede forse viene più facile accettare determinate cose, tutt'al più darà la colpa all'idiozia umana o alla natura selvaggia, ma non metterà mai in discussione l'esistenza di un Dio, semplicemente perchè non ci crede e non affida ad esso le sue preghiere.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Allora visto che hai da ridire su come io vedo il credere in Dio mi permetto di ribattere in difesa del mio punto di vista. Io non credo che quando accadano determinati eventi individuali o catastrofi generali una persona con fede non si ponga dei dubbi seri circa l'esistenza del Dio in cui crede - e lo so perchè ho avuto modo di confrontarmi con dei credenti. A una persona che non crede forse viene più facile accettare determinate cose, tutt'al più darà la colpa all'idiozia umana o alla natura selvaggia, ma non metterà mai in discussione l'esistenza di un Dio, semplicemente perchè non ci crede e non affida ad esso le sue preghiere.
Io ho visto famiglie decimate dal cancro.
E hanno sempre detto 'L'ha voluto Dio'...
invece di incazzarsi con le industrie del posto che hanno contaminato
acque e terreni.
Non lo trovo nè faticoso nè coraggioso.
Coraggioso è chi decide, in questi casi, di alzare la voce.
Forse dici che è faticoso e coraggioso perchè si finisce per credere
in un Dio 'cattivo' nonostante tutto? :roll:
Già....
Ma uno che crede dovrebbe credere e basta.
Già se uno si pone il dubbio sull'esistenza, manca di fede.
:roll:
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Non credo che la dimensione della fede sia così quadrata, ognuno vive a modo proprio la spiritualità e la propria religione. Le persone a cui ti riferisci tu forse saranno bigotte, ma non è un atteggiamento che si pongono tutti e la prova lo sono i credenti pensanti e istruiti che a modo loro non smettono mai di farsi delle domande e - appunto - di trovare il coraggio di rafforzare la propria fede anche dopo aver vissuto determinate brutte esperienze.
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Forse la religione e la spiritualità possono essere meno 'quadrate'.
Si può essere incoerenti nei confronti della propria coscienza e nei confronti della propria religione.
Ma francamente penso che la fede sia quadrata: o c'è o non c'è.
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A tuo modo sei quadrata, ma le crisi spirituali esistono. Altrimenti nessuno si farebbe sbattezzare, nessuno si ri-convertirebbe, nessuno avvalorerebbe il proprio credo andando alla ricerca di conferme. Si tratta di atteggiamenti differenti rispetto al proprio modo di vivere la propria spiritualità e il proprio Credo - indipendetemente dalla religione x o y.
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Perdonami.
Uno che si sbattezza può farlo per decine di motivi, quello
principale è l'anticlericalismo. Quindi, se vogliamo, è un motivo politico.
Chi si converte crede, cambia solo religione.
Ma di base la fede c'è :roll:
D : che significa 'andare alla ricerca di conferme' ?
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Il motivo esclusivamente politico lo vedi te, ma possono essere molteplici.
Per come la vedo io trovo il tuo discorso abbastanza semplicistico "Chi si converte crede, cambia solo religione", come se fosse il processo causa-effetto più immediato del mondo.
Il tuo spirito contradditorio è emerso dalla mia frase sul Credere è coraggioso, per finire in un discorso che non mi interessa portare avanti perchè anzichè investigare mi dai semplicemente l'idea di essere una persona a cui piace criticare e basta.
Rispetto alla tua ultima domanda, mi sono abbondantemente spiegata, se non ci sono riuscita mi dispiace. Sarebbe interessante rimandare la parola a un credente vero.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Il motivo esclusivamente politico lo vedi te, ma possono essere molteplici.
:roll:
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Originariamente inviata da
RudeMood
Uno che si sbattezza può farlo per decine di motivi
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Originariamente inviata da
Eurasia
Per come la vedo io trovo il tuo discorso abbastanza semplicistico "Chi si converte crede, cambia solo religione", come se fosse il processo causa-effetto più immediato del mondo.
Il tuo spirito contradditorio è emerso dalla frase mia frase sul Credere è coraggioso, per finire in un discorso che non mi interessa portare avanti perchè anzichè investigare mi dai semplicemente l'idea di essere una persona a cui piace criticare e basta.
Veramente stavo cercando di indagare.
Avevo anche posto un'altra domanda, prima, perchè non riuscivo a capire
quello che volevi dire ..
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Forse dici che è faticoso e coraggioso perchè si finisce per credere
in un Dio 'cattivo' nonostante tutto? :roll:
.. ma poi mi hai risposto solo sulla geometria della fede ^^
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Originariamente inviata da
Eurasia
Rispetto alla tua ultima domanda, mi sono abbondantemente spiegata, se non ci sono riuscita mi dispiace. Sarebbe interessante rimandare la parola a un credente vero.
Ah, ok.
Cia'.
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bè l'approccio con la religione credo sia qualcosa di assolutamente soggettivo. partendo proprio dal fatto che, soggetivamente, uno può avere o non aver fede.
ognuno dei due casi si va sgomitolando in mille modi, non è vero che la fede o c'è o non c'è.
(anche se molto semplicisticamente) i credenti possono essere divisi in diverse categorie (così come i non credenti): ci sono quelli bigotti, coi paraocchi, che "dio ha voluto così, che ci vuoi fare"; ci sono i don abbondio della situazione, quelli che credono giusto per non avere problemi; ci sono quelli,invece, che davvero sentono qualcosa e non sono chiusi d mente, ma sempre alla ricerca, perche che uno creda in dio non significa che lo prenda come certezza assoluta, può essere anche che non ne sia pienamente sicuro, senza cadere nell'agnosticsmo
comunque dopo tutto questo, io sono atea
cioè, forse è sbagliato dire aTEA, perchè in fondo non ne sono convinta, forse direi più agnostica.. ma infondo chi può essere veramente convinto? mh..diciamo che sono atea, ma non estremamente..
ps rispondendo parzialmente ad eurasia (pur non essendo credente vera), per l'ultima categoria sì, c'è coraggio e sforzo continuo, ma purtroppo è raro trovarne di persone così, per la maggior parte è passività (nonstante siano i più attivi poi alle messe e forme di religiosità varie, rimangono passivi dentro)
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Originariamente inviata da
Eurasia
Allora visto che hai da ridire su come io vedo il credere in Dio mi permetto di ribattere in difesa del mio punto di vista. Io non credo che quando accadano determinati eventi individuali o catastrofi generali una persona con fede non si ponga dei dubbi seri circa l'esistenza del Dio in cui crede - e lo so perchè ho avuto modo di confrontarmi con dei credenti. A una persona che non crede forse viene più facile accettare determinate cose, tutt'al più darà la colpa all'idiozia umana o alla natura selvaggia, ma non metterà mai in discussione l'esistenza di un Dio, semplicemente perchè non ci crede e non affida ad esso le sue preghiere.
e questo dovrebbe rendere più difficile credere? non vedo il nesso