commovente... :cry:
:lol: :lol: :lol:
Quoto sally...
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Quoto sally...
bellissimo sto esempio, sono stradaccordo con te!Quote:
Originariamente inviata da Sally
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Originariamente inviata da sariciuli
Mi associo a Sari, ma sono del parere che bisogna restare sempre e comunque due identità ben distinte.
Concordo assolutamente, poi odio chi vuole essere la mia ombra,dove sono io c'è anche lei e viceversa :shock:Quote:
Originariamente inviata da Enery
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Originariamente inviata da Sally
Il tuo esempio andrebbe bene se non considerassimo che l'amore in qualche modo ti nuoce: è come se ti regalano la macchina ma nel contempo ti mozzano le gambe e tu a piedi o in bici non sei piu' in grado di andarci.
Secondo me A.Pazzi voleva con le sue dichiarazioni solo tutelarsi da questo rischio, cercare di controllare i propri sentimenti allo scopo di non farsi coinvolgere e non mettere a rischio le proprie gambe.
Che poi sia un atteggiamneto producente o meno si può discutere.
Io credo che alla base di tante paure di coinvolgimento ci sta anche la crisi di certi valori di coppia che in passato esistevano e che oggi sono venuti meno. Le coppie sono sempre più instabili e questo fa paura.
Te piacerebbe eh? :nice:Quote:
Originariamente inviata da Sally
In realtà l'innamoramento è regolato da meccanismi biologici ben precisi, elaborati inconsapevolmente, ovvero il profluvio di emozioni e sentimenti è il corrispettivo cosciente di un processo che matura nel nostro sistema nervoso ma di cui non abbiamo coscienza delle procedure... (spero che si capisca cosa intendo dire :? ).
Per esempio il nostro cervello riconosce nell'altra persona determinati parametri che ben collimano con i nostri, e mette in azione tutto il complesso e straordinario meccanismo dell'innamoramento.
L'innamoramento non è fine a se stesso, c'è una dimensione teleologica, cioè finalistica, ovvero l'innamoramento è finalizzato ad altro...
Gli scienziati stanno convergendo sull'ipotesi che l'innamoramento sia una sorta di "cavallo di Troia" per la realizzazione dello scopo - più o meno consapevole - della vita, cioè la perpetuazione della specie.
Poi ovviamente gli innamoramenti possono spegnersi, venendo meno certe condizioni.
Tutto il corredo di sentimenti, sensazioni, emozioni, bisogni, ecc. sono una sorta di inganno o paravento che ci tendiamo inconsapevolmente e in cui cadiamo per portare avanti la nostra specie.
Non dimentichiamoci che siamo animali anche noi, abbiamo semplicemente un sistema nervoso diversamente sviluppato, così come quello di un calamaro è diversamente sviluppato rispetto a quello di un pinguino.
Poi è usuale per la specie umana autoattribuirsi una sorta di superiorità rispetto agli altri animali, e si parla spesso a questo proposito di *antropocentrismo*; che sia lecita o meno questa investitura è opinabile, io preferisco limitarmi a registrare la diversità.
Oddio, siamo passati da Andrea Pezzi all'antropocentrismo :o :cry: :lol: :lol:
:ok:Quote:
Originariamente inviata da s@ve
in pratica lo "scopo" della vita è ingravidare più donzelle possibiliQuote:
Originariamente inviata da filosofo
l'ho sempre detto 8-)
Questo ragazzo si farà strada 8-) :DQuote:
Originariamente inviata da anDr1
Quote:
Originariamente inviata da killuminato