Si tratterebbe comunque di opinione personale: il pazzo generalmente non sa di esserlo. Ergo, viene annullata la premessa " E se nessuno dei due fosse pazzo? " . Non si può sfuggire, comunque, alla follia del mondo. La parabola degli zombie - per chi sa leggere fra le righe di ciò che ci voleva messaggiare negli anni '60 il buon George A. Romero - è stata profetica visione ...
Ultima modifica di Anemon; 3/9/2014 alle 9:48 Motivo: soliti erorri di sbalio ...
bisogna vedere cosa si intende per follia della società, se vera pazzia o se è solo non condivisioneOriginariamente inviata da imok
se uno ritiene sano un pazzo, in senso medico/psichiatrico, ha già qualche problema di suo
Ragazzi..... stavo scherzando.
...Oh ... In un dibattito sulla follia sequenziale ( Pazzo <---> Colui che lo segue) qualsiasi "appunto" può essere spunto per nuove, avvincenti discussioni, Imòk ... Sennò, che follia saresse? Nostri miti/riferimento: il Cappellaio Matto e le feste di non-compleanno (grazie, Reverendo Dodgson) ...
E invece no. Tu eri serio. Io lo so!Ragazzi..... stavo scherzando.
La pazzia e la follia sono diversi.
La follia è necessaria nella vita, è parte integrante del nostro essere. Se non lo fossimo non ci divertiremmo...
La pazzia considerata come malattia non è scienza. Si è pazzi quando si cerca di capire se lo si è veramente.
follia e pazzia sono termini sinonimi, poi è chiaro che ci sono varie accezioni, c'è chi lo intende come infermità mentale, lo stato di pazzia in termini medici/psichiatrici, oppure altri come tendenza a compiere atti avventati, insensati, eccentricità etc...,
anche per divertirsi appunto, anche se ognuno lo fa a modo suo, senza per forza fare follie o esagerare, dipende
e uno che chiede analisi per verificare la sua eventuale pazzia può benissimo non esserlo, magari prende alla lettera alcune provocazioni altrui, dipende
lui però lo è sul serio...
ok, prendo la domanda per seria e cerco di rispondere.
per me il vero pazzo e' il secondo. couli che segue il pazzo insooma.
perche' ?
beh, concettualmente perche' il primo, che e' pazzo, dentro di se' probabilmente non sa di esserlo e pensa di fare una cosa normale o giusta. O comunque ha un suo IO che gli fa fare quello che ritiene vada fatto. QUindi singolarmente e soggettivamente e' diciamo......giustificabile nella sua pazzia.
Invece il secondo , supponendo che agisca non per conto suo o perche' sente di fare una cosa per decisione propria, ma agisce solo in ottica di seguire il primo, commette una pazzia maggiore, in quanto va dietro a uno che fa una cosa pazza. QUindi agisce come una sorta di 'segugio' o 'copione' , ......e questo lo rende di per se' meno intelligente , in quanto non fa una cosa che vuole, ma la copia solo. E questo secondo me lo rende piu' pazzo del primo.
Spero di essermi spiegato, scusate il garbuglio.
in quel caso si formerebbe un paradosso...perche se chi è "pazzo" non è cosciente di quel che fa, e chi lo segue si....beh...mi spiego no?
beh, io parto da un presupposto :
il primo pazzo e' autonomo nella sua pazzia e quindi si presuppone senza influssi esterni dicamo
il secondo, poiche' di per se' SEGUE quello che fa il primo, deve comunque avere un minimo di forma interna di minor pazzia, in quanto fa una cosa voluta da lui, e questo gli dona una sorta di un minimo di 'intelligenza' propria.
MA il fatto che uno menopazzo segua uno completamente pazzo, rendo il secondo piu' pazzo del primo in quanto il secondo che ha facolta' di scegliere cosa fare, decide di seguire un pazzo. UNA pazzia assoluta e peggiore del primo.
capite ?
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