La sessualità nell'antica Roma

Ho trovato un articolo sulla vita sessuale dei Romani, comparata a quella Etrusca e Greca :lol:

E' piuttosto interessante: parla sia delle leggi che del costume in quelle società e anche qualche "pratica" dell'epoca.
Inoltre smonta alcuni luoghi comuni come le "orge" romane, il ruolo della donna ad Atene e Sparta, e l'evoluzione del pensiero in quel periodo storico.

Non avevo mai pensato all'argomento in un contesto storico, ne è valsa la pena.
Se vi chiedete cosa diavolo ho cercato per trovarlo era "gineceo", l'ha scritto @Holly in un commento e sono andato a leggermi cos'era :oops:

Per chi ha voglia di leggerlo: Romano Impero: IL SESSO PER I ROMANI

Cosa ne pensate?

Oddio, ci sono dei riferimenti letterari in quell'articolo che non stanno né in cielo né in terra XD

Sento il dovere letterario di precisare:
L'inno a Venere non c'entra assolutamente niente con il sesso. Se posso rettificare con un po' di informazioni dotte u.u dovrei precisare un paio di cose. L'inno a Venere, incipit del De Rerum Natura di Lucrezio, parla del piacere dinamico, di "nascita" più che di amore o di piacere inteso come piacere sessuale (che per Lucrezio è negativo). "Alma Venus" vuol dire Venere che dà la vita (infatti Lucrezio usa il verbo concelebrare, che significa "popolare", "dare la vita"). Non c'entra con il piacere sessuale. Idem l'eros di Catullo. Il carme V è sì, un carme in cui l'amore è un amore erotico (tutto l'amore in età classica è amore erotico), ma non c'entra assolutamente con la liberalizzazione delle donne. Per Catullo la chiusura nella sfera privata è una difesa contro la crisi politica del tempo.
Ovviamente non ho letto tutto, però diciamo che le fonti vanno sempre prese con le pinze. Anche perché vanno analizzate di volta in volta, per dire... Lucrezio e Catullo usano spesso dei topoi (immagini letterarie ricorrenti), vanno presi per quello che sono, non per verità storiche o per documenti. Quindi una certa contestualizzazione sarebbe necessaria (ma poi circa l'articolo... Catullo non è un autore dell'età imperiale O.o)
In ogni caso non potrei dire molto di più XD la latinità non mi compete più di tanto, non studio lettere classiche XD


Detto questo u.u"

Sicuramente la loro visione più naturale e libera dell'aspetto sessuale li rendeva più "sereni". Intendo dire, spiegandomi meglio, che è stato studiato che è proprio la nostra fase di latenza (in pratica il bambino dai 7 anni fino alla maturazione "spegne" gli istinti sessuali) a causare le nevrosi, che sono più diffuse in occidente che nei popoli primitivi in cui questa fase di latenza dei desideri sessuali non esiste.

Quote:

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Originariamente inviata da Holly

Oddio, ci sono dei riferimenti letterari in quell'articolo che non stanno né in cielo né in terra XD

Sento il dovere letterario di precisare:
L'inno a Venere non c'entra assolutamente niente con il sesso. Se posso rettificare con un po' di informazioni dotte u.u dovrei precisare un paio di cose. L'inno a Venere, incipit del De Rerum Natura di Lucrezio, parla del piacere dinamico, di "nascita" più che di amore o di piacere inteso come piacere sessuale (che per Lucrezio è negativo). "Alma Venus" vuol dire Venere che dà la vita (infatti Lucrezio usa il verbo concelebrare, che significa "popolare", "dare la vita"). Non c'entra con il piacere sessuale. Idem l'eros di Catullo. Il carme V è sì, un carme in cui l'amore è un amore erotico (tutto l'amore in età classica è amore erotico), ma non c'entra assolutamente con la liberalizzazione delle donne. Per Catullo la chiusura nella sfera privata è una difesa contro la crisi politica del tempo.
Ovviamente non ho letto tutto, però diciamo che le fonti vanno sempre prese con le pinze. Anche perché vanno analizzate di volta in volta, per dire... Lucrezio e Catullo usano spesso dei topoi (immagini letterarie ricorrenti), vanno presi per quello che sono, non per verità storiche o per documenti. Quindi una certa contestualizzazione sarebbe necessaria (ma poi circa l'articolo... Catullo non è un autore dell'età imperiale O.o)
In ogni caso non potrei dire molto di più XD la latinità non mi compete più di tanto, non studio lettere classiche XD


Detto questo u.u"

Sicuramente la loro visione più naturale e libera dell'aspetto sessuale li rendeva più "sereni". Intendo dire, spiegandomi meglio, che è stato studiato che è proprio la nostra fase di latenza (in pratica il bambino dai 7 anni fino alla maturazione "spegne" gli istinti sessuali) a causare le nevrosi, che sono più diffuse in occidente che nei popoli primitivi in cui questa fase di latenza dei desideri sessuali non esiste.

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Eh?? :lol:

Quote:

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Originariamente inviata da Mr White

Eh?? :lol:

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:( scusa

L'articolo usa molte fonti letterarie per argomentare quello che sta dicendo. Per farti due esempi: in un caso parla della liberalizzazione delle donne in età imperiale e per farlo cita Catullo. Il problema è che Catullo è un poeta della crisi della Repubblica... insomma, vissuto almeno 40-50 anni prima!
E l'altro è che per argomentare l'eros a Roma usa l'inizio dell'opera di Lucrezio. Peccato che quell'incipit non c'entri assolutamente niente con il sesso XD

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Originariamente inviata da Holly

Sicuramente la loro visione più naturale e libera dell'aspetto sessuale li rendeva più "sereni". Intendo dire, spiegandomi meglio, che è stato studiato che è proprio la nostra fase di latenza (in pratica il bambino dai 7 anni fino alla maturazione "spegne" gli istinti sessuali) a causare le nevrosi, che sono più diffuse in occidente che nei popoli primitivi in cui questa fase di latenza dei desideri sessuali non esiste.

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Intendi dire che la mancanza di impulsi sessuali dai 7 anni fino alla pubertà è la causa (o una delle cause) della nevrosi nella nostra società moderna?

Quindi nei popoli primitivi questa fase non esisteva? Perchè invece oggi esiste?

Questa teoria non l'aveva mai sentita e voglio capirla un pò meglio :)

Quote:

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Originariamente inviata da Mr White

Intendi dire che la mancanza di impulsi sessuali dai 7 anni fino alla pubertà è la causa (o una delle cause) della nevrosi nella nostra società moderna?

Quindi nei popoli primitivi questa fase non esisteva? Perchè invece oggi esiste?

Questa teoria non l'aveva mai sentita e voglio capirla un pò meglio :)

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Sì. In pratica nei popoli primitivi tutt'oggi (basti pensare a varie tribù sperdute) la fase di latenza non esiste, e il numero delle nevrosi è minore. Io non studio psicologia, però, forse @Nuvolablu ne saprà più di me... anche perché la mia fonte è l'antropologia, non la psicologia...

Io lessi il satirico di petrioni o fanno altro che scoparsi fanciulli e a bere e mangiare e vomitare! Mi sembrano i nostri politici di oggi!

Avevo letto da qualche parte che le persone fertili sentono il bisogno di riprodursi(ed infatti gli adolescenti sono infoiati) ma la società aborre il sesso tra ragazzini, cioè causa nevrosi, però non credo sia la teoria a cui si riferisce holly..in quanto all'articolo, devo ancora leggerlo

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Originariamente inviata da Lerajies

Avevo letto da qualche parte che le persone fertili sentono il bisogno di riprodursi(ed infatti gli adolescenti sono infoiati) ma la società aborre il sesso tra ragazzini, cioè causa nevrosi, però non credo sia la teoria a cui si riferisce holly..in quanto all'articolo, devo ancora leggerlo

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Non è una teoria O.o è documentato da antropologi O.o

Ok, ma in questo caso, se si ragionasse in quel modo, si finirebbe per legittimare (o ri-legittimare) la pederastia...

Potrei essere favorevole, e infatti lo sarei, ad una maggiore elasticità legislativa e culturale riguardo il sesso magari a partire dai 14-15 anni...ma di certo non prima, ma sempre e comunque con attenzione...

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Originariamente inviata da Wolverine

Ok, ma in questo caso, se si ragionasse in quel modo, si finirebbe per legittimare (o ri-legittimare) la pederastia...

Potrei essere favorevole, e infatti lo sarei, ad una maggiore elasticità legislativa e culturale riguardo il sesso magari a partire dai 14-15 anni...ma di certo non prima, ma sempre e comunque con attenzione...

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Vabbè, Wolv, ma qui non stiamo parlando di cambiare qualcosa in termini concreti. I cambiamenti culturali (qui non si parla assolutamente di qualcosa di giuridico) avvengono durante secoli e secoli.
Gli antichi romani avevano una "mentalità" sessuale completamente diversa, noi no. Noi siamo figli di un millennio e mezzo di repressioni sessuali e non potremo mai ragionare come ragionano loro. Va solo presa questa differenza come un dato di fatto :D al massimo si possono fare delle considerazioni.

Figurati che io stessa, traducendo dal latino, quando mi sono trovata davanti a un pezzo in cui si diceva che la ferita d'amore poteva provenire sia da un donna che ispirava voluttà, sia da un "fanciullo dal corpo femmineo", ho esclamato un sentito "ma che schifo" XD

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Originariamente inviata da Wolverine

Ok, ma in questo caso, se si ragionasse in quel modo, si finirebbe per legittimare (o ri-legittimare) la pederastia...

Potrei essere favorevole, e infatti lo sarei, ad una maggiore elasticità legislativa e culturale riguardo il sesso magari a partire dai 14-15 anni...ma di certo non prima, ma sempre e comunque con attenzione...

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Beh, c'è da precisare che la loro mentalità e cultura erano del tutto diverse dalle nostre, non puoi paragonare la pedofilia oggi e quello che era considerato parte integrante della crecita e fenomeno del tutto naturale dai greci xD

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Originariamente inviata da Mr White

Cosa ne pensate?

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Penso che le cose più intriganti della storia a scuola non le insegnano :D