Le risposte che abbiamo sempre avuto.

Mentre mi annoiavo ho iniziato a riflettere sul perchè a volte tutti noi ricercano una soluzione che già abbiamo in altra gente.
L'unica cosa che mi è passata per la mente e che evidentemente non siamo in grado di accettare l'evidenza dei fatti, cerchiamo nuove vie di fuga perchè le soluzioni che già abbiamo ci sembrano poco giuste, più difficili, più tutto.
Cerchiamo continuamente di non guardare in faccia la realtà, abbiamo bisogno che qualcuno anche esterno ci dia la forza per compiere una determinata azione che vorremmo fare, ma in realtà non abbiamo il coraggio di fare.
Il punto è che preferiamo nascondere quello che vogliamo dietro un muro impermeabile finché non siamo costretti a guardare negli occhi quello che abbiamo sempre saputo,come se fosse un illuminazione improvvisa del momento, ma in verità è sempre stata nel nostro cervello in attesa.
Succede anche a me, a volte sento di sapere perfettamente cosa fare ma non lo faccio perchè mi autoconvinco del contrario, dopo tante pere mentali lo faccio lo stesso o in altri casi sbagliando faccio ciò che non voglio fare perchè seguo le parole di qualcun'altro, ma mi rendo conto che per quando le persone a noi care si sforzino di darci dei consigli, abbiamo bisogno di seguire le nostre volontà, quelle risposte che già esistono in noi e che abbiamo sempre saputo di avere.
Non capisco onestamente perchè l'essere umano sia a volte cosi complicato con se stesso. :roll:
Attenzione qui non parlo di quelle situazioni dove realmente non sappiamo cosa fare perchè confusi e cerchiamo dei consigli dagli amici ecc ecc, in questo thread parlo di tutt'altra cosa quindi cerchiamo di capirci anche se il discorso è tortuoso.

Metti in conto che spesso quando abbiamo preso una decisione, non sappiamo se questa si possa dimostrare giusta o sbagliata. E quindi rimaniamo nel dubbio, allo stesso modo, questa situazione ci fa dubitare della nostra attendibilità, come se la decisione presa fosse frutto solo dell'instabilità, quindi si crea questo circolo vizioso. Che ci riporta alla condizione iniziale, quindi che si fa? Ci si rivolge agli altri sperando che, non essendo loro il problema, riescano ad essere più obiettivi di noi.

non so se ho capito cosa intendi:)comunque io penso che spesso anche se sappiamo benissimo cosa fare non lo facciamo perchè abbiamo paura che comunque sia la scelta sbagliata della serie "Sai quel che lasci ma non sai quel che trovi", perchè comunque abbiamo paura che magari reputiamo sia la scelta giusta in quel momento perchè alcune circostanze ce lo fanno pensare ma in realtà non è così, a volte ci si nasconde la realtà perchè si ha paura di far stare male anche gli altri, altre volte perchè siamo noi stessi a star male...penso che spesso questo comportamento sia una salvaguardia inconscia nei confronti della nostra persona, e poi a volte anche nei confronti degli altri....ma prima di tutto verso noi stessi...

Il problema è che non si è mai veramente sicuri della decisione che si deve prendere. E quindi si ha paura comunque di fallire, di scegliere male.
Chiedi a qualcun altro una risposta che già sai perchè ti vuoi tutelare.

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Originariamente inviata da Randy Mellons

Metti in conto che spesso quando abbiamo preso una decisione, non sappiamo se questa si possa dimostrare giusta o sbagliata. E quindi rimaniamo nel dubbio, allo stesso modo, questa situazione ci fa dubitare della nostra attendibilità, come se la decisione presa fosse frutto solo dell'instabilità, quindi si crea questo circolo vizioso. Che ci riporta alla condizione iniziale, quindi che si fa? Ci si rivolge agli altri sperando che, non essendo loro il problema, riescano ad essere più obiettivi di noi.

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Il punto è quando siamo sicuri che la soluzione che già abbiamo è quella giusta, ma allo stesso tempo e a volte sbagliando si segue quella degli altri per poi capire di aver mentito a noi stessi, basterebbe semplicemente seguire quello che già sappiamo di volere, perchè complicarsi la vita? .
E' come scegliere tra un gusto di gelato che non ci piace al posto del gelato che preferiamo, perchè ci poniamo il problema quando dovrebbe essere tutto naturale?

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Originariamente inviata da Artemysia

Il punto è quando siamo sicuri che la soluzione che già abbiamo è quella giusta, ma allo stesso tempo e a volte sbagliando si segue quella degli altri per poi capire di aver mentito a noi stessi, basterebbe semplicemente seguire quello che già sappiamo di volere, perchè complicarsi la vita? .
E' come scegliere tra un gusto di gelato che non ci piace al posto del gelato che preferiamo, perchè ci poniamo il problema quando dovrebbe essere tutto naturale?

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probabilmente perchè la decisione degli altri ti fa star bene sul momento e solo più tardi arriva l'infelicità per non aver scelto quella giusta....
è come se il gusto di gelato che ti piace sai che dopo che l'hai mangiato ti fa stare male, mentre quello che non ti piace ti fa stare bene però alla fine ti lascia l'amaro in bocca

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Originariamente inviata da Jo Constantine

Il problema è che non si è mai veramente sicuri della decisione che si deve prendere. E quindi si ha paura comunque di fallire, di scegliere male.
Chiedi a qualcun altro una risposta che già sai perchè ti vuoi tutelare.

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Praticamente è tutto un fattore d'insicurezza cerchiamo di farci convincere da persone esterne pur sapendo che nessuno può mai sapere con sicurezza cosa sentiamo o vogliamo fare.
Se ci penso mi sembra un tantino una follia, una delle tante follie che la persona mette in atto per difendersi dalla sue fragilità.

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Originariamente inviata da Artemysia

Il punto è quando siamo sicuri che la soluzione che già abbiamo è quella giusta, ma allo stesso tempo e a volte sbagliando si segue quella degli altri per poi capire di aver mentito a noi stessi, basterebbe semplicemente seguire quello che già sappiamo di volere, perchè complicarsi la vita? .
E' come scegliere tra un gusto di gelato che non ci piace al posto del gelato che preferiamo, perchè ci poniamo il problema quando dovrebbe essere tutto naturale?

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Purtroppo non è sempre così semplice, spesso è come scegliere tra il nostro gusto preferito e quello appena lanciato sul mercato. Andiamo sul sicuro o proviamo a buttare i soldi? Monotonia o novità? Alcuni quesiti lasciano spazio a molte varianti e dato che l'essere umano è di natura insicuro e fragile, finisce per andare in conclusione e sai che succede: io prendo il gusto che prendi tu!

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Originariamente inviata da *Giu*

probabilmente perchè la decisione degli altri ti fa star bene sul momento e solo più tardi arriva l'infelicità per non aver scelto quella giusta....
è come se il gusto di gelato che ti piace sai che dopo che l'hai mangiato ti fa stare male, mentre quello che non ti piace ti fa stare bene però alla fine ti lascia l'amaro in bocca

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Non è detto che il gusto di gelato che piace possa farti stare male, ma io credo che siamo ben consapevoli che il gusto che fa schifo porta quasi sempre a non sentirci soddisfatti.

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Originariamente inviata da Artemysia

Praticamente è tutto un fattore d'insicurezza cerchiamo di farci convincere da persone esterne pur sapendo che nessuno può mai sapere con sicurezza cosa sentiamo o vogliamo fare.
Se ci penso mi sembra un tantino una follia, una delle tante follie che la persona mette in atto per difendersi dalla sue fragilità.

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No, penso sia una questione di difesa...Cioè ci difendiamo dalle probabili stronzate che potremmo fare, ci difendiamo credendo di non avere la piena responsabilità di alcune decisioni, credendo quindi che quelle decisioni non sono frutto di un nostro ragionamento, ma di un insieme di ragionamenti fatti con altre persone.

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Originariamente inviata da Artemysia

Non è detto che il gusto di gelato che piace possa farti stare male, ma io credo che siamo ben consapevoli che il gusto che fa schifo porta quasi sempre a non sentirci soddisfatti.

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è vero non è detto, ma c'è comunque la paura che possa farlo....e quindi è più semplice scegliere una cosa che sai che non ti piace ma che comunque non fa male, rispetto a una di cui non ne hai la certezza....e poi prbabilmente spesso si ascoltano gli altri anche un pò per scaricare la colpa...cioè se non va bene io ho seguito un consiglio che mi è stato dato e quindi in parte l'errore puoi dire che non è stato solo tuo...è un ragionamento sicuramente sbagliato...

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Originariamente inviata da Jo Constantine

No, penso sia una questione di difesa...Cioè ci difendiamo dalle probabili stronzate che potremmo fare, ci difendiamo credendo di non avere la piena responsabilità di alcune decisioni, credendo quindi che quelle decisioni non sono frutto di un nostro ragionamento, ma di un insieme di ragionamenti fatti con altre persone.

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Si ma perchè preferiamo seguire un percorso che non vogliamo fare? invece di fare quello che più desideriamo, perchè non tentiamo?
E' giusto difendere noi stessi con questi meccanismi, ma alla fine dei conti seguendo una strada non nostra rischiamo di fare una stronzata ancora più grande e io credo che spesso siamo consapevoli di sbattere contro un albero per poi dire: " cavolo che botta ho preso".
Probabilmente la certezza e la chiave di tutto sta in questo, per essere sicuri delle nostre scelte dobbiamo farne almeno una sbagliata.

---------- Messaggio aggiunto alle 18:30 ----------

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Originariamente inviata da *Giu*

è vero non è detto, ma c'è comunque la paura che possa farlo....e quindi è più semplice scegliere una cosa che sai che non ti piace ma che comunque non fa male, rispetto a una di cui non ne hai la certezza....e poi prbabilmente spesso si ascoltano gli altri anche un pò per scaricare la colpa...cioè se non va bene io ho seguito un consiglio che mi è stato dato e quindi in parte l'errore puoi dire che non è stato solo tuo...è un ragionamento sicuramente sbagliato...

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Si anche secondo me è sbagliato, perchè tirando le somme sei sempre tu l'artefice delle tue decisioni, quindi non puoi dare la colpa a qualcun'altro solo per scappare a un tuo "fallimento" .

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Originariamente inviata da Artemysia

Si ma perchè preferiamo seguire un percorso che non vogliamo fare? invece di fare quello che più desideriamo, perchè non tentiamo?
E' giusto difendere noi stessi con questi meccanismi, ma alla fine dei conti seguendo una strada non nostra rischiamo di fare una stronzata ancora più grande e io credo che spesso siamo consapevoli di sbattere contro un albero per poi dire: " cavolo che botta ho preso".
Probabilmente la certezza e la chiave di tutto sta in questo, per essere sicuri delle nostre scelte dobbiamo farne almeno una sbagliata.

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E quelli che perseverano?

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Originariamente inviata da Jo Constantine

E quelli che perseverano?

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Mi viene da pensare che siano masochisti, forse sbaglio ma un uomo che dopo aver imparato che il fuoco scotta ma prova lo stesso a rimetterci la mano per varie volte, sia un tantino cocciuto o semplicemente rifiuta la realtà, scatenando un circolo vizioso a catena.

Hai ragione su tutto, a volte la verità fa malissimo e preferiamo fingere non sia vera se non addirittura arrabbiarci con chi ha il coraggio di dircela, tipo mia madre che l'anno scorso mi diceva 'Vale non puoi fare l'infermiera, sei nata per studiare Inglese'. Era una sua fissazione e va bene, ma sapevo dentro di me che aveva ragione e ci stavo male quando me lo diceva. Idem per quanto riguarda il seguire gli altri, tutti in un modo o nell'altro tendiamo sempre al chiedere opinioni a destra e a manca, persino a semisconosciuti qua sul forum, e tutto questo per cercare un po' di sicurezza. Poi vabè, io sono testarda e gira che ti rigira faccio di testa mia.:lolll:

Arte comunque quando non riesci a dormire non ucciderti di pensieri, prova una camomilla.:116::lol:

decidere implica una scelta quindi ci risulta difficile farlo perché vi sono sempre dei pro e dei contro alcuni dei quali non siamo capaci di prevedere. Penso sia questo il motivo della difficoltà di scegliere autonomamente e per questo ci rifugiamo negli altri.
Inoltre penso che parte delle nostre insicurezze in questo campo siano dovute agli agi che abbiamo a disposizione che non ci permettono di responsabilizzarci adeguatamente.

E' più facile fare scegliere agli altri piuttosto che rispondere delle conseguenze delle proprie scelte.

L'essere umano è sempre più insicuro,crede sempre meno in se stesso,cerca sempre più qualcuno su cui fare affidamento. Quindi non è mai certo su cosa fare e ciò che ha davanti non gli sembra soddisfacente.

Certe risposte non vuoi accettarle manco se te le dicono in faccia.
E' un modo per illudersi che la soluzione è un'altra. Fa schifo, ma bisogna accettare la realtà.

X me è semplicemente una questione di debolezza di carattere.
Accettare realisticamente la realtà, come stanno davvero le cose, prenderne atto con sincerità e agire di conseguenza, non è da tutti e richiede una certa forza. Ecco che allora ci appoggiamo agli altri, perchè da soli non ce la facciamo...la forza interiore è qualcosa che si conquista solo col tempo.

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Originariamente inviata da Julie*

X me è semplicemente una questione di debolezza di carattere.
Accettare realisticamente la realtà, come stanno davvero le cose, prenderne atto con sincerità e agire di conseguenza, non è da tutti e richiede una certa forza. Ecco che allora ci appoggiamo agli altri, perchè da soli non ce la facciamo...la forza interiore è qualcosa che si conquista solo col tempo.

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Trovati qualcosa da fare Arte, annoiarti ti fa male :lol:

Scherzi a parte, trovo che spesso non facciamo quello che dovremmo fare, quello che sappiamo che è giusto fare, perché non lo sentiamo adatto a noi.
Insomma, la soluzione è lì, lo sappiamo dentro di noi, ma è come se fosse talmente logica, talmente giusta da risultarci fastidiosa. "è giusto, è quello che dovrei fare... Ma è quello che voglio fare? Va bene per tutti, va bene per altri, ma andrà bene per me?"
Queste sono domande che mi capita di pormi quando mi trovo in situazioni del genere. Penso che sia un'insicurezza dovuta alla paura di sbagliare, al credere che l'idea migliore sia la nostra e non quella "giusta", quella che per tutti è la migliore.
Può anche essere vista come un non essere convinti dei propri desideri e delle proprie capacità, ma non voler accettare il fatto che siano impossibili da realizzare. Così si sta come intrappolati in una bolla di indecisione, finché questa non scoppia e si devono aprire gli occhi.
Se va bene e si è forti si saprà affrontare e accettare la realtà, altrimenti tutto sembrerà crollarci addosso, soffocandoci con il peso degli eventi.

La cogliona di turno ha parlato :186: