è una domanda che mi faccio piu che altro per curiositá.
Da quanto tempo si parla italiano come noi lo conosciamo?
(beh per modo di dire, senza k e cose del genere :D)
Ma se tornassimo indietro nel tempo...fino a quanto potremmo tornar indietro e mantenere una conversazione intendibile?
Da quanto tempo si parla "italiano"?
Visualizzazione stampabile
-
9/3/2011, 12:27LantisDa quanto tempo si parla "italiano"?
-
9/3/2011, 12:58KnaveCredo dalla seconda metà del millennio precedente. '500/'600. Credo eh :DQuote:
Originariamente inviata da Lantis
-
9/3/2011, 13:04Lantis
rinascimento quindi?
-
9/3/2011, 13:07KnavePuò darsi, ma comunque era molto influenzato dal volgare. Ribadisco che sto andando molto a sensazione, magari qualcuno più informato può smentire/confermare :DQuote:
Originariamente inviata da Lantis
-
9/3/2011, 13:17OrsettoGommoso2
io nn ho ancora cominciato
-
9/3/2011, 14:23CanalfederNon c'erano dubbi :183:Quote:
Originariamente inviata da OrsettoGommoso2
L'italiano attuale credo sia da ricercare verso l'800/ '900. Anche se il termine di italiano " moderno" si attribuisce alla lingua usata da Dante per le sue opere,nel '300. -
9/3/2011, 14:31Pitbull_88
ci vorrebbe una bella laureanda in lettere... :P
dall' "alto" della mia cultura, credo che l'italiano di 100-200 anni fa fosse molto influenzato dai dialetti regionali quindi le persone non è che si capissero poi così diciamo "al volo" come possiamo pensare. Secondo me l'italiano proprio ufficiale che unisce tutti si è iniziato a parlarlo intorno a poco prima della prima guerra mondiale, verso i primi anni dopo il 1900..ma può anche darsi che stia dicendo una grossa cavolata. :) -
9/3/2011, 14:37CanalfederGrazie anche alla nascita e alla diffusione di apparecchi come tv e radio...:045:Quote:
Originariamente inviata da DeA.
-
9/3/2011, 17:11SalentinaNelCuore
secondo me dalla metà del 1700 in poi... con Manzoni e i promessi sposi c'è stata la famosa svolta...
-
9/3/2011, 17:28Hollyintendi conversare a voce?Quote:
Originariamente inviata da Lantis
considerando il numero esiguo di persone scolarizzate nell'immediato dopo unità fino alla seconda guerra mondiale, io direi non prima della prima guerra mondiale, il primo caso in cui parlanti di diverse zone geografiche si sono ritrovati a dover comunicare per necessità (e in quel caso si parla d'italiano popolare). l'altro passaggio decisivo è stato l'avvento dei mass media.
se invece parliamo di lingua scritta dobbiamo tornare molto indietro. io ti direi banalmente dante-petrarca-boccaccio perché la nostra lingua viene elevata a lingua comune letteraria soltanto con pietro bembo, che canonizza la lingua di petrarca e boccaccio come quella letteraria. i letterati, anche prima dell'unità, delle guerre e dei mass-media, si capivano fra loro.
però per arrivare a una lingua letteraria unitaria, io ti direi 1525, anno di uscita delle prose della volgar lingua di pietro bembo.
eccomi :lol:Quote:
Originariamente inviata da DeA.
manzoni usa il fiorentino a lui contemporaneo per la edizione finale dei promessi sposi e per canonizzare una lingua unitaria, mentre la lingua letteraria del suo tempo era in parte ancora attaccata al lessico boccaccesco e petrarchesco (quindi sicuramente le variazioni erano enormi fra lingua parlata e lingua scritta).Quote:
Originariamente inviata da SalentinaNelCuore
se invece consideriamo la lingua parlata da manzoni, lui a casa sua parlava o francese o milanese, assolutamente non fiorentino, né nulla che assomigli all'italiano come lo conosciamo noi ora :D -
9/3/2011, 19:16Lantis
in pratica erano dialetti...ma allora una conversazione con qualcuno del rinascimento sarebbe solo per dialetto?
e magari chiedo troppo.
ma succede solo qui in italia? e quindi in altri paesi gia si parlava "inglese, francese, tedesco e spagnolo?" -
9/3/2011, 20:16obo
non s'è mai parlato se non su qualche libro :roll:
ogni parte d'italia è tutto un dialetto.. -
9/3/2011, 20:20LucienTutt'altro. La Francia è nazione da prima di Carlo Magno, eppure conserva fortissime sacche di resistenza, basti pensare all'occitano. In Inghilterra uguale, c'è il gallese e lo scozzese, in Spagna il castigliano, in Germania il bavarese... Naturalmente anche queste lingue hanno subìto evoluzioni simili a quella dell'italiano, il francese del '400 ha poco da spartire con quello di oggi.Quote:
Originariamente inviata da Lantis
-
9/3/2011, 20:24Killuminato
A me da profano vieni da dire "dai tempi della radio" ma sono ignorante in materia :D
-
10/3/2011, 8:47Hollyno, come ha detto anche lucien, non è una peculiarità italiana... ma io personalmente ho studiato solo l'italiano, ho appena cenni della situazione linguistica e della linguistica storica delle altre parlate nazionali :P (soprattutto se di natura germanica xD)Quote:
Originariamente inviata da Lantis
per rispondere alla prima domanda... non proprio. il dialetto si evolve molto più velocemente di una lingua perché non ha una grammatica che ne argini l'evoluzione. quindi il dialetto parlato allora era molto diverso dal nostro dialetto attuale.
anche se "dialetto" è lessicalmente sbagliato. "parlate locali", secondo me, è un po' più appropriato come termine... :P non sono propriamente dialetti quelli rinascimentali. sono le lingue parlate da chi non aveva accesso alla lingua letteraria, e anche da chi aveva accesso a quella lingua, che però era usata solo per scrivere.
a livello "globale" probabilmente sì.Quote:
Originariamente inviata da Wu Ming
se invece consideriamo una parte della popolazione, la data (mi pare che lo studio sia di tullio de mauro) è quella della prima guerra mondiale, quando per la prima volta si parla un italiano popolare. -
10/3/2011, 9:31Lantis
beh comunque per la spagna è piu complicato.
Il castellano è la lingua ufficiale attuale, ma oltre a questo ha vere e proprie lingue (non dialetti)
catalán, gallego...e ovviamente l'euskera -
10/3/2011, 13:58maya
non lo so, ma moro è un laureato in lettere ed insegnante di italiano, latino e greco... posso provare ad avere una risposta più certa se interessa :roll:
-
11/3/2011, 18:16Winston Wolf
La televesione ebbe una parte importantissima.quando nacque in italia,circa 50 60 anni fà con il sopravvento della televisione,si incomincio' a parlare italiano in italia in maniera ''globale''!
Prima di questa o cmq prima della 2 guerra mondiale gli italiani parlavano i dialetti che ogni ''regione'' aveva. per non parlare delle moltissime persone,circa il 40 % della popolazione totale che non sapeva ne scrivere ne parlare bene ''l'italiano'' -
11/3/2011, 21:28Lantis
ma quindi i nobili del rinascimento? :roll:
-
11/3/2011, 21:56Hollyparlate locali.Quote:
Originariamente inviata da Lantis
più alte di quelle popolari, ma comunque locali.
c'è stata la proposta di baldassar castiglione di usare una lingua comune alle corti italiane (koinè cortigiana), che avesse elementi comuni a tutte le più importanti conti italiane del rinascimento. la proposta da quel che ricordo non si concretizzò mai, e invece la questione della lingua nel '500 si è risolta con il bembismo (e quindi addio proposta di castiglione! XD)
in ogni caso la lingua dei nobili, per quanto più alta, non era una lingua uguale all'italiano che noi ora conosciamo. aveva probabilmente forti tratti locali.
ma abbiamo pochissime testimonianze della lingua parlata. la tradizione manoscritta e a stampa di rado trasmette testimonianze della lingua parlata, a prescindere da quale strato della popolazione proviene.
(puoi riempirmi di domande *-* adoro la storia della nostra lingua :P) -
14/3/2011, 16:26ph2
interessantissimo questo topic ed Holly versione prof è eccitante!!!!!
-
14/3/2011, 18:29Lantis
@Holly una domanda che mi è sorta stamattina....anche se forse l'hai accennato prima.
Esempio: la divina commedia come la conosciamo. è stata quindi tradotta? o i versi erano proprio quelli che conosciamo tutt'ora? -
14/3/2011, 18:37Hollyno, assolutamente non tradotta!Quote:
Originariamente inviata da Lantis
la lingua letteraria del passato è molto più simile alla nostra attuale rispetto a quella parlata, ecco perché non abbiamo (quasi) nessun problema a capire la lingua di dante.
i versi esatti tutt'ora non li conosciamo perché non abbiamo gli originali di dante. quella che attualmente circola è la versione probabilmente più simile all'originale. ma questo discorso vale per il 90% della letteratura. prima di poter fruire di un testo, c'è il lavoro dei filologi a monte, che lo ricostruiscono nella maniera più simile possibile a quella secondo cui l'aveva concepita l'autore :) -
14/3/2011, 18:41Lantis
beh ma allora...a grosso modo ci si potrebbe anche capire
-
14/3/2011, 18:44Hollyno, non capiresti quasi nulla... c'era un abisso fra la lingua alta e la lingua "bassa", parlata. Grosso modo è lo stesso Dante a dirlo nel De Vulgari Eloquentia ^^Quote:
Originariamente inviata da Lantis
-
14/3/2011, 18:46Lantis
insomma...solo potremmo farci chiacchere con Dante e qualche erudito
-
14/3/2011, 18:52Hollyno, Dante usa quella lingua quasi solo per scrivere, non sappiamo come parlasse realmente. lui lascia qualche testimonianza qui e lì, soprattutto nell'inferno o nel de vulgari eloquentia, ma non è detto. sappiamo poco della lingua parlata.Quote:
Originariamente inviata da Lantis
certo, a lungo andare ci capiremmo, la base lessicale è la stessa, troveremmo un modo per capirci... ma anche con i popolani... però avremmo delle enormi difficoltà.
resta il fatto che della lingua parlata sappiamo poco...