Cosa significa per voi essere genitori?

Prima si discuteva sull'omogenitorialità.
Credo che prima di addentrarci in una discussione così delicata sia bene chiarire prima una questione più importante, che è la premessa fondamentale per poter iniziare un qualsivoglia discorso sull'adozione.
Come da titolo: cosa significa per voi essere genitori? qual è il desiderio vi guida verso la scelta di crescere dei figli?

Io non ho esattamente deciso di voler diventare genitore.
Più che altro ho accettato di esserlo.
Esattamente come succede nel mondo animale.
Non si decide la data, nè il momento giusto.
Semplicemente ci si affida alla natura.

Avrei fatto meglio il padre, credo. Per essere madre sono troppo poco coccolona, troppo poco permissiva, troppo poco chioccia. Ma per fortuna , di solito, in una coppia uno compensa l'altro. E questa cosa non è limitata alla coppia, ma anche alla famiglia.
Si spera.

Quando sono diventata mamma non avevo la benché minima idea di cosa potesse significare 'allevare' un figlio. Probabilmente non lo so ancora oggi. O forse, semplicemente, non è una cosa a cui si può dare una definizione.

Mia madre è convinta di aver fatto bene il suo lavoro e critica il mio.
Io sono convinta che su molte cose abbia sbagliato. E io mi metto molto in discussione. Mi chiedo spesso se sto facendo bene o no. Ma chi può avere una soluzione oggettivamente perfetta e giusta?

L'argomento è davvero vasto. C'è una serie infinita di cose da mettere in conto!
Da dove vuoi cominciare?

EDIT:
Voglio aggiungere una considerazione.
Secondo me sono molto più pronte a crescere un figlio le persone che non lo cercano a tutti i costi. Essere genitori non è esattamente un diritto, secondo me. E' più un dovere.

E visto che hai citato l'omogenitorialità: un omosessuale vuole sì avere dei figli.
Ma darebbe la possibilità ad un bambino che non ne ha, di averne.
Mi trovo invece contraria alle scelte delle lesbiche, che spesso passano il confine per
farsi mettere incinte da una provetta. Stessa cosa per le 'coppie' sterili Un figlio non è una cosa da avere a tutti i costi. Non è una cosa da dover sfoggiare. Avere un figlio dev'essere semplicemente naturale. Se poi ci sono persone che mettono al mondo esseri umani per abbandonarli, credo sia giusto e sacrosanto che persone qualsiasi possano volerli amare e crescere.

Essere genitori? :roll:
Non è ho la più pallida idea!!!

Ho sempre visto il ruolo del genitore come un "senso di responsabilità, protezione e crescita"...

Fare il genitore non fa per me... No no
:009::009::009:

Ho spostato nella sezione adatta.

sinceramente ancora non sono nei panni del genitore e spero di entrarci il + tardi possibile per adesso!

Non so cosa si prova ad essere genitori, posso solo immaginarlo. Riguardo la tua seconda domanda, la vivo come un dilemma. Un giorno mi piacerebbe essere madre, ma temo lo vorrei unicamente per me stessa perchè questo mondo sostanzialmente mi piace poco. Questo discorso lo faccio indipendentemente da un mio futuro in coppia.

accudire qualcuno i primi anni, insegnargli/le l'indipendenza, sostenerlo da adulto nel caso di bisogno se possibile da lontano, senza interferire troppo.

Effettivamente non è semplice come domanda, ci sono sicuramente opinioni e punti di vista differenti...

In generale per me il genitore è colui che si prende cura del proprio figlio; cerca di insegnargli a vivere, non dicendo "questo è giusto, questo è sbagliato NON LO FARE"; ma spiegandogli le cose e dandogli la possibilità di capire da solo quali siano le scelte migliori. Certo a volte ci si può sbagliare, ma è anche così che si cresce!
Vedo il genitore come una guida.

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Originariamente inviata da Ge@

Effettivamente non è semplice come domanda, ci sono sicuramente opinioni e punti di vista differenti...

In generale per me il genitore è colui che si prende cura del proprio figlio; cerca di insegnargli a vivere, non dicendo "questo è giusto, questo è sbagliato NON LO FARE"; ma spiegandogli le cose e dandogli la possibilità di capire da solo quali siano le scelte migliori. Certo a volte ci si può sbagliare, ma è anche così che si cresce!
Vedo il genitore come una guida.

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Puoi dargli libertà di fare le scelte migliori da solo quando avrà raggiunto una certa maturità, da bambino non puoi permettergli di fare come ritiene giusto lui...anche perchè è ancora ingenuo. Bisogna dargli un insegnamento di base da piccolo che lo indirizzi verso la via giusta. Credo che lo intendessi nel tuo discorso, però ho voluto precisare. Essere genitori è una grande responsabilità

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Originariamente inviata da Eric Draven

Puoi dargli libertà di fare le scelte migliori da solo quando avrà raggiunto una certa maturità, da bambino non puoi permettergli di fare come ritiene giusto lui...anche perchè è ancora ingenuo. Bisogna dargli un insegnamento di base da piccolo che lo indirizzi verso la via giusta. Credo che lo intendessi nel tuo discorso, però ho voluto precisare. Essere genitori è una grande responsabilità

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Si si infatti mi riferivo all'età adolescenziale, quando si è bambini giustamente ci sono più "imposizioni". Spesso mi è capitato di vedere bambini piccoli ma già di una maleducazione assurda perchè i genitori li lasciano liberi di fare QUALSIASi cosa, senza insegnargli il rispetto per il prossimo!

Non ci sto ancora pensando e sinceramente non ci voglio pensare ancora per molto tempo...ci vuole responsabilita e saper rinunciare a delle cose che per il momento preferisco non fare.
Voglio godermi la vita e basta.

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Originariamente inviata da Ge@

Effettivamente non è semplice come domanda

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Questa è l'unica risposta giusta.
Essere genitori è tanto difficile quanto rispondere a questa domanda, e tanto più siete riusciti a rispondere facilmente tanto più sottovalutate questa responsabilità.

Fare figli è umano, un istinto che non trova nessuna ragione logica, ognuno trova una sua convinzione, l'importante però è essere sempre consapevoli dell'importanza di questa scelta.

Si dice che essere i genitori è il mestiere più difficile del mondo...
Alla mia età,già solo ai tempi di mia mamma,la gente si sposava...io il matrimonio lo vedo solo dopo ke avrò preso una laurea e avrò trovato un lavoro (ergo tra un bel po' di anni),figuriamoci un figlio...non mi sento per niente pronta...e poi ora come ora non potrei mantenerlo se non con l'aiuto dei miei...credo ke essere genitori non sia per niente una cosa semplice...però credo che non ci sia cosa più bella al mondo di avere un bimbo...anche se richiede tante responsabilità...

Lungi da me diventare mamma prima dei 27/28 anni, a volte penso che mi piacerebbe più l'attesa (lo so, dico eresie, ma sto bene, giuro), il rapportarmi con un pancione piuttosto che con un esserino urlante, ma questo perchè evidentemente non saprei come cavarmela.

Per il resto si tratta di domandarsi se si è pronti o meno a dover prendere decisioni per qualcuno che non sia tu, sostanzialmente.

Io credo che nessuna ragazza può dire di saperci fare con i bambini con certezza,
fino a quando non si troverà con la sua belva tra le braccia
in cerca di cibo, coccole, riposo, igiene.
Mi spaventa il pensiero di dover accudire IO sola un essere umano.

Per quanto riguarda la crescita, mi spaventa ancora di più.
Cioè bisogna iniziare a finire di considerarsi figli, e giudicarsi genitori di qualcuno.
E' una delle cose che ti stravolge la vita.
Cercherei di fare del mio meglio per dare a mio figlio capacità di giudizio.
Perchè un sacco di sbagli i genitori li fanno, nessuno può evitare di sbagliare, proprio perchè non sono solo degli educatori, i genitori.
Quando vuoi tanto bene ad una persona, commetti facilmente errori per egoismo o per iperprotettività.
Io questo lo riconosco nei miei.
Non voglio essere tanto poco umile da dire che non farò di questi errori.
E quindi quello che cercherei di fare è impartire a mio figlio giudizio e correttezza, in tutto.
Dici poco,'nsomma.
:lol:
Vabbè, per ora non se ne parla di bambini. Forse verso i 30.
Ma comunque sia credo che un genitore cresca insieme al proprio figlio.

io fortunatamente ho un esempio fantastico di cosa sia un genitore...credo che essere genitori significa prendersi cura insieme del proprio figlio dargli un'educazione di base che lo guidi nelle sue esperienze, lasciare libertà, ma saper limitare allo stesso tempo, aiutarlo, sostenerlo, sgridarlo quando serve....e soprattutto nessuno ci obbliga a fare dei figli per questo secondo me dovrebbero farli solo quelli che davvero lo vogliono

non sono genitore e quindi non lo so
ora come ora direi: educare

mi hanno sempre detto frasi carine come "povero il tuo figlio" e "non vorrei mai essere figlio tuo".
tutto nasce semplicemente dal fatto che per me - a parte, poi, "il caso" - non se ne parla prima dei trenta-trentacinque.

la cosa che mi spaventa è che manco del tutto d'istinto materno.
vedo le altre donne incantarsi a pensare "mio figlio lo chiamerò così" e "gli comprerò questo vestitino", e sono donne di vent'anni. il solo pensiero a me mette i brividi.

forse me ne hanno convinta gli altri, perché sono convinta che il ruolo di madre sia un un avvenimento qualsiasi nella vita di una donna, non lo scopo primario oppure questo chissà cosa.
non mi esalta il pensiero di avere un figlio, anzi, mi terrorizza.

sarà che sono giovane, non lo so.
forse l'istinto lo troverò col tempo, forse imparerò.
sono anni che le mie "amiche" m'inculcano il pensiero che non sia cosa mia.

personalmente non lo credo.
per me avere un figlio non significa "assolvere un obbligo" dettato dal fatto che sono donna. significa fare una cosa con amore.
il mio modello rimangono i miei genitori, che secondo me hanno fatto un ottimo lavoro (certo, non sono perfetti, ma la mia famiglia è veramente manna dal cielo).
non conta "programmare" o "non programmare", contano le intenzioni che si hanno.

sarò una persona cattiva, ma trovo che una donna in parte sprechi la sua vita pensando che la sua esitenza culmini solo ed esclusivamente (non mi fraintendente, parlo di casi eccezionali), con il parto. e non penso che sia salutare nemmeno per il figlio, che deve nascere non perché "così funziona la vita" (ti innamori, ti fidanzi, ti sposi, hai un figlio), ma perché il desiderio deve nascere al di fuori di uno schema imposto precedentemente da chissà chi.

La sua felicità dipende da te, la tua felicità dipende da lei.

non lo so di preciso ma cercherei di educare e lascerei la libertà che mi p stata lasciata a me anche se ciò può portare ad errori.

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Originariamente inviata da ph2

accudire qualcuno i primi anni, insegnargli/le l'indipendenza, sostenerlo da adulto nel caso di bisogno se possibile da lontano, senza interferire troppo.

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Il padre ideale :050: Ti prego, adottami :050:

Scherzi a parte, io vedo come modello di bravi genitori mio cugino e la sua ragazza: sono giovani, hanno una figlia piccolina, giocano con lei, sono attivi, insomma non i "genitori polenta" che allevano i figli "perchè devono". Poi, nonostante frequentino ancora l'università e quindi la bambina è spesso dai nonni, le dedicano un sacco di tempo e l'hanno comunque educata bene. E anche il fatto che siano giovani è un vantaggio, perchè avere un grande stacco d'età con i genitori può creare incomprensioni tra genitori e figli.

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Originariamente inviata da c00kie

Il padre ideale :050: Ti prego, adottami :050:

Scherzi a parte, io vedo come modello di bravi genitori mio cugino e la sua ragazza: sono giovani, hanno una figlia piccolina, giocano con lei, sono attivi, insomma non i "genitori polenta" che allevano i figli "perchè devono". Poi, nonostante frequentino ancora l'università e quindi la bambina è spesso dai nonni, le dedicano un sacco di tempo e l'hanno comunque educata bene. E anche il fatto che siano giovani è un vantaggio, perchè avere un grande stacco d'età con i genitori può creare incomprensioni tra genitori e figli.

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Ma averne troppo poca, puo creare troppo poco stacco :D

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Originariamente inviata da mr stagger lee

La sua felicità dipende da te, la tua felicità dipende da lei.

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