Ciao.
Posto qui questo topic anche se non so se sia la sezione giusta.
Qualcuno di voi ha mai utilizzato siti come quello della fao, ismea, istat e simili x reperire dei dati?
Bisogna registrarsi?
Ciao.
Posto qui questo topic anche se non so se sia la sezione giusta.
Qualcuno di voi ha mai utilizzato siti come quello della fao, ismea, istat e simili x reperire dei dati?
Bisogna registrarsi?
quando la fao, l'istat, e simili, avranno una reputazione migliore, potrei anche usarli, per reperire dati ma, fino a quel momento, le mie fonti informative saranno altre
Si, ho utilizzato eurostat, istat e Ilo e non mi ha chiesto alcuna registrazione. Puoi utilizzare dei dati, però per ottenere un pacchetto di campioni specifico bisogna pagare. Gli altri da te citati non saprei..
Se non sono indiscreta posso kiederti ke dati hai cercato e in ke occasione?
Tu dirai pure ke non sono attendibili, xò consultando alcune tesi dove sono riportati vari dati in tabella, ke variano a seconda dell'argomento trattato, come fonti riportano tutti istat e simili;
Anke su dei libri dove ci sn dati tabellati come fonte riporta fao ecc..
Se fossero così inaffidabili non sarebbero usati nn credi?
Allora, per quanto riguarda Istat, si trattava di una relazione di ricerca nell'ambito di un corso di demografia e l'argomento era a nostra scelta (l'importante sarebbe stato dimostrare di riuscire a gestire strumenti e risorse). Il problema è che le tavole che ti vengono fornite, sono SEMPRE dati aggregati per città, regioni, province, etc..e se vuoi essere tu stesso a manipolarli devi richiedere i dati grezzi (cioè per ogni singola persona) e quelli costano dai 50/70euro fino ai 150euro. Di solito a richiedere questi pacchetti sono gli enti di ricerca o le università.
Per quanto riguarda eurostat ed Ilo (org. internazionale del lavoro) li ho utilizzati per un'altra ricerca, si trattava di valutare l'impatto di alcune politiche sui tassi di occupazione femminile e minorile sia in Europa che nel mondo. Ma li mi servivano semplici dati aggregati che solitamente non richiedono alcun addebito.
Il problema non è l'attendibilità o meno degli enti di statistica, ma i criteri di individuazione del campione. Personalmente reputo istat ed eurost delle buone fonti, però bisogna sempre controllare nella legenda i loro indicatori(Ad esempio, quando si parla di tassi di povertà, l'una utilizza la povertà relativa e l'altra la povertà assoluta), altrimenti è ovvio che risultino dei dati differenti - seppur entrambi veri!