secondo voi... perchè l'amore porta quasi sempre sofferenza??
secondo voi... perchè l'amore porta quasi sempre sofferenza??
Perchè concepiamo il rapporto come un dare e ricevere, di conseguenza nutriamo delle aspettative (piccole o grandi) che se non vengono soddisfatte ci deludono.
ieri su internet ho trovato una bella ma triste frase di madre teresa di calcutta "Il vero amore deve sempre far male, deve essere doloroso amare qlcn, doloroso lasciare qlcn...solo allora si ama sinceramente"...è proprio vero...
Spiegazione romantica:
perché è la tempesta perfetta, il Sentimento per definizione, il più violento, onnicomprensivo ed ossimorico che ci sia, quello che fa essere il tutto ed il contrario di tutto allo stesso tempo:
Pace non trovo, e non ho da far guerra,
e temo, e spero; et ardo, e son un ghiaccio;
e volo sopra ‘l cielo, e giaccio in terra:
e nulla stringo, e tutto ‘l mondo abbraccio.
Tal m’ha in pregion, che non m’apre né serra,
né per suo mi riten né scioglie il laccio;
e non m’ancide Amor, e non mi sferra,
né mi vuol vivo né mi trae d’impaccio.
Veggio senza occhi, e non ho lingua e grido;
e bramo di perir, e cheggio aita;
et ho in odio me stesso, et amo altrui.
Pascomi di dolor, piangendo rido;
egualmente mi spiace morte e vita:
in questo stato son, Donna, per vui.
[Uno che la sapeva lunga, Petrarca, dal Canzoniere, sonetto 134]
Amare davvero richiede per forza una certa sofferenza, perché bisogna proteggere chi si ama, combattere, prender su di sé il male della vita che si accanisce su di loro. La comunione e la simbiosi degli animi ci fa anche soffrire assieme a loro, talvolta persino più di loro. Questo deve essere tanto più vero quanto più vero è l'amore. Dobbiamo anche evitare di scaricare su chi amiamo la nostra stanchezza, le nostre frustrazioni, e reprimere le rabbie, perdonare le offese, volontarie o meno, rinunciare all'orgoglio (non alla dignità però). Poi ci sono i lati negativi, ciò che è così bello è per forza di cose anche fragile:
Felicità raggiunta, si cammina
per te su fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
[...]
[Montale]
Si ha paura di perdere tutto, la gelosia è data da questo; l'incertezza subentra e l'insicurezza fa star male.
E si soffre tanto di più per gli amori irrealizzati od irrealizzabili. Ci si figura una felicità ultraterrena con chi si ama e non si può avere, si idealizza tutto e tutto ciò che è del presente e del concreto sembra irrimediabilmente povero e privo di senso. Si vincola tutta l'esistenza al raggiungimento di quella meta che è vista come il completamento della vita. Non si ha requie, nessuna bellezza sembra comparabile, nessun piacere più desiderabile. Eppure se si ama davvero e non si può esser ricambiati, bisogna farsi da parte. Dimenticare è impossibile ed il nostro animo si tortura da solo sadicamente pensando a ciò che non può avere.
Non c'è soluzione a nulla di tutto questo. L'apatia, forse, se esistesse, se non fosse solo grigiore. Credo che la cosa migliore sia accettare stoicamente la sofferenza ed evitare a tutti i costi di far star male anche chi amiamo. Si sta meno in pena accettando l'idea che la sofferenza è inevitabile piuttosto che cercando la felicità assoluta
Spiegazione etologica:
il solo scopo della nostra vita è la continuazione della specie; ergo: l'amore è l'istinto primario ed il più importante e persuasivo; chi non ha un partner sente inconsciamente che la sua vita è incompleta e ne cerca uno spasmodicamente; chi l'ha, ha paura di venir spodestato da un altro e deve difendere la sua conquista. Ci si innamora tutti dei belli (o degli intelligenti) perché tutti cerchiamo il miglior esemplare possibile con cui condividere il nostro DNA, e se non l'otteniamo stiamo male, la sofferenza essendo il meccanismo naturale che ci spinge a porre rimedio ai casini, poco importa se siano irrisolvibili. Solitamente i rapporti durano poco perché è la mescolanza dei geni a fortificare la specie, quindi siamo portati ad accoppiarci con quanti più partner diversi possibile e se rimaniamo vincolati ad uno per troppo tempo da motivi innaturali ci stiamo male e sentiamo che le nostre potenzialità sono inespresse
Morale? Credo che la verità stia nel mezzo ma in ogni caso la sofferenza è inevadibile
Per la mia idea di amore, che è astratta e quindi non definita non avendo mai provato tale sentimento, mi fa pensare a un qualcosa che accade tra due persone e in un certo senso le unisce totalmente o quasi.
Qui mi lego a quanto detto da Eurasia, il fatto di essere così uniti comporta una sorta di dare e ricevere che deve essere corrisposto, di fatto essendo diventati una cosa unica dal punto di vista del sentimento. Se qualcosa non va è difficile accettarlo senza starci male perchè ci sentiamo direttamente coinvolti anche se ciò in realtà riguarda l'altra persona.