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Il vostro amico
Mettiamo che qualche mese fa abbiate conosciuto una persona nuova.
Iniziate ad avvicinarvi e a conoscerla,vi prende, vi piace sempre più; e così uscite sempre più spesso insieme a lui..
Sapete perfettamente che girano parecchie voci: chi lo evita,chi scuotendo la testa mormora 'ah,povero. Una situazione veramente difficile'
Vedete perfettamente che sta passando un periodo nero,lui chiede ripetutamente aiuto, pensate che basti stargli vicino,non sapete cos'altro fare.
Passate sempre più tempo con lui,presto vi affezionate.
E' una bellissima persona.
Passa un altro pò di tempo.
Tutti i sabati sera,temporale o no,uscite; al solito si prendono un paio di bicchieri
Poi un giorno ne butta giù uno di troppo e il vostro amico si fa scappare cose come 'Ma perchè non mi lasciano in pace,ho smesso da tempo con la coca' o 'odio quegli psicofarmaci,ma perchè me li danno?'
Iniziate ad aver paura per lui, per tutte le volte che vi ha ripetuto che sta passando un periodo buio da TROPPO e non riesce a venirne fuori.
Sapete perfettamente che parlarne sarebbe abbastanza inutile,ha già due o tre psicologi che premono per fargli uscire qualcosa di bocca sul problema e non pensate che voglia questo.
Mettiamo che vi sia capitato tutto questo: cosa fate? come ***** fate a non sentirvi totalmente inutili o trascinati dagli eventi?
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Il mio pensiero può essere perfettamente sbagliato, ma non credo che lui non voglia andare a dire cose così difficili, così dure a degli psicologi ed è per questo che probabilmente loro non gli cavano fuori niente. Ma penso che un'amica lo possa invece aiutare ad affrontare una situazione così difficile. Forse non riesce ad uscirne perchè ha solo trovato persone che lo compativano, che preferivano, come hai scritto tu, mormorare alla sue spalle senza aiutarlo veramente, anzi facendolo sentire ancora peggio. Magari non è il caso di parlarne in modo troppo duro, ma se sei davvero sua amica, dovresti sapere qual è il modo migliore per parlare con lui, forse gradualmente, facendogli capire che non lo compatisci ma vuoi solo che lui stia bene.
Così magari si sentirà meglio e la smetterà di prendere gli psicofarmaci, non fanno bene, ne so qualcosa.
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Io lo "costringerei" a dirmi tutto, cioè con le buone, però gli farei capire che io ci sono e che con me si può sfogare senza problemi!
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Io..non so,ho paura di esser troppo ossessiva,di premere troppo per farla sfogare.
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Continua a stargli vicino senza pressarlo. Vedrai che alla fine sarà lui a venire da te per sfogarsi.
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Quote:
Originariamente inviata da
Chocolate.
Continua a stargli vicino senza pressarlo. Vedrai che alla fine sarà lui a venire da te per sfogarsi.
Esatto. Queste cose devono essere superate da SOLI.
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forse ha solo bisogno di altro tempo per riuscire a parlare tranquillamente.. continua a stargli vicino.. parlare con un amico è ben diverso da parlare con dei dottori.,
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gli sto vicino come sempre, cerco di non farlo sentire il "caso umano". almeno questo se veramente gli voglio bene :)
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Non chiedergli niente, comportati come ti sei sempre comportata. Sarà lui a parlartene quando davvero sa di poter avere fiducia in te e che non stai cercando di "psicanalizzarlo".
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Quote:
Originariamente inviata da
Holly.
gli sto vicino come sempre, cerco di non farlo sentire il "caso umano". almeno questo se veramente gli voglio bene :)
Esatto :)