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Originariamente inviata da
Jean Grey
Il mio moroso è un commercialista. E' un lavoro stabile e sicuro, e sarei un'ipocrita nel dire che la cosa mi è indifferente. Come trovo ipocrite le donne che dicono che l'aspetto economico/lavorativo del partner non conta. E' nella nostra natura di donne porre attenzione per questi aspetti del partner. Sono però d'accordo nel dire che la questione è relativa, nel senso che una persona affermata nella carriera può essere comunque una persona di merda e pessima nelle relazioni sociali. Comunque concordo con Elaine, spesso il modo di prendere il lato economico e lavorativo della vita rispecchia la personalità di un individuo.
E' nella natura di CERTE donne, non includermi in questo genere, per carità di Dio. Tu come ti permetti di definire ipocrite chi sostiene di vedere il rapporto di coppia in modo più ''romantico'' e considera l'occupazione come un lato meno rilevante?
Mi riferisco anche ad Elaine Marley: Io ammiro invece anche le persone umili che hanno la capacità di sapersi accontentare e vedere la vita in modo diverso e più semplicistico, io sono fermamente convinta che la felicità stia nelle piccole cose.
In particolare quando vedo quelle coppie benestanti che non sono mai contente ma hanno tutto (e non sono poche, ne conosco anche alcune), e forse non sono felici proprio perchè si possono permettere qualsiasi cosa -o quasi- nella vita e allora tutto, ogni spesa, viaggio o capriccio è normale routine, mentre una coppia più povera potrebbe provare soddisfazione anche riuscendo a mettersi da parte dei risparmi per fare una settimana al mare o farsi dei regalini più costosi del solito, al contrario di chi ha bisogno di vedere le cifre della busta paga sempre più alte per sentirsi arrivati nella vita, quando poi i valori più importanti sono altri e la vera felicità deriva da altro.
Ah per la cronaca, i ''lavoretti inutili'' al momento tra i giovani in età di apprendistato sono i più diffusi e spesso sono costretti a fare quelli perchè le opportunità migliori sono scarse, quindi forse vivete in un mondo diverso o immaginario e non vi rendete conto della situazione.
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
E' nella natura di CERTE donne, non includermi in questo genere, per carità di Dio. Tu come ti permetti di definire ipocrite chi sostiene di vedere il rapporto di coppia in modo più ''romantico'' e considera l'occupazione come un lato meno rilevante?
Mi riferisco anche ad Elaine Marley: Io ammiro invece anche le persone umili che hanno la capacità di sapersi accontentare e vedere la vita in modo diverso e più semplicistico, io sono fermamente convinta che la felicità stia nelle piccole cose.
In particolare quando vedo quelle coppie benestanti che non sono mai contente ma hanno tutto (e non sono poche, ne conosco anche alcune), e forse non sono felici proprio perchè si possono permettere qualsiasi cosa -o quasi- nella vita e allora tutto, ogni spesa, viaggio o capriccio è normale routine, mentre una coppia più povera potrebbe provare soddisfazione anche riuscendo a mettersi da parte dei risparmi per fare una settimana al mare o farsi dei regalini più costosi del solito, al contrario di chi ha bisogno di vedere le cifre della busta paga sempre più alte per sentirsi arrivati nella vita, quando poi i valori più importanti sono altri e la vera felicità deriva da altro.
Ah per la cronaca, i ''lavoretti inutili'' al momento tra i giovani in età di apprendistato sono i più diffusi e spesso sono costretti a fare quelli perchè le opportunità migliori sono scarse, quindi forse vivete in un mondo diverso o immaginario e non vi rendete conto della situazione.
Non ho detto che trovo ipocrite le donne che considerano l'occupazione un lato poco rilevante. Ci sta tutta come cosa. Ho detto che trovo ipocrite quelle che sostengono che non gliene frega niente. E dall'essere poco rilevante alla totale indifferenza ce ne passa.
Non voglio entrarci nella dinamica coppie felici e povere versus coppie ricche e insoddisfatte, non credo si stia parlando di questo. E non voglio neppure scadere nella banalità dicendo che la felicità deriva dalle piccole cose, perché quando non si hanno i soldi per arrivare a fine mese o per pagarsi le cure mediche tutto il resto passa in secondo piano.
Io rispetto il fatto che tu ami le persone che si accontentano. Io sono fatta diversamente, amo le persone ambiziose, forti, che puntano all'autorealizzazione, e che non si accontentano di quello che già hanno. Questo non vuol dire essere materialisti e vedere la felicità nelle cifre della busta paga. Si può benissimo godere e apprezzare ciò che si ha, avendo però un atteggiamento intraprendente, volitivo e aperto alle sfide verso il futuro. Mi piacciono questo tipo di persone, ed è questo atteggiamento che ricerco in un uomo.
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Originariamente inviata da
Pinkman
Un carattere deciso. :lol: Considero una fortuna anche fare un lavoro inutile, al giorno d'oggi, perchè almeno lavori. Volere di più si, ma volere non è potere. Ci vuole più rispetto e considerazione anche per chi fa ''lavori inutili'' e non sono persone meno valide di altre. Meno male che non ragionano tutte così, yo
Mi aspettavo la classica risposta alla cazzo di cane.
è ovvio che in un periodo di merda anche solo avere un lavoro "inutile" sia una gran fortuna, ma il mio discorso è in linea generale, e se parlo di accontentarsi di lavori inutili vuol dire che c'è chi fa semplicemente un impiego che non ti dà nulla se non la mancetta settimanale con cui compri da bere il sabato sera e tutta la tua ambizione finisce lì.
E capisci che se lo fai a 30 anni e passa, come è successo a persone che ho frequentato, diventa abbastanza triste.
ACCONTENTARSI, ma poter avere di più è abbastanza diverso da "non c'è lavoro e mi accontento".
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
E' nella natura di CERTE donne, non includermi in questo genere, per carità di Dio. Tu come ti permetti di definire ipocrite chi sostiene di vedere il rapporto di coppia in modo più ''romantico'' e considera l'occupazione come un lato meno rilevante?
Mi riferisco anche ad Elaine Marley: Io ammiro invece anche le persone umili che hanno la capacità di sapersi accontentare e vedere la vita in modo diverso e più semplicistico, io sono fermamente convinta che la felicità stia nelle piccole cose.
In particolare quando vedo quelle coppie benestanti che non sono mai contente ma hanno tutto (e non sono poche, ne conosco anche alcune), e forse non sono felici proprio perchè si possono permettere qualsiasi cosa -o quasi- nella vita e allora tutto, ogni spesa, viaggio o capriccio è normale routine, mentre una coppia più povera potrebbe provare soddisfazione anche riuscendo a mettersi da parte dei risparmi per fare una settimana al mare o farsi dei regalini più costosi del solito, al contrario di chi ha bisogno di vedere le cifre della busta paga sempre più alte per sentirsi arrivati nella vita, quando poi i valori più importanti sono altri e la vera felicità deriva da altro.
Ah per la cronaca, i ''lavoretti inutili'' al momento tra i giovani in età di apprendistato sono i più diffusi e spesso sono costretti a fare quelli perchè le opportunità migliori sono scarse, quindi forse vivete in un mondo diverso o immaginario e non vi rendete conto della situazione.
Daje un'altra.
Va bene ragazze, ne riparleremo quando il vostro ragazzo a 30 anni, laureato, invece di farsi due palle quadre per cercarsi un lavoro per poter pagare casa, macchina e spese varie preferisce lavorare due giorni a settimana e spendere tutto nel weekend.
Se per voi questo è essere ambiziosi e responsabili è un conto.
Vale la stessa risposta che ho dato prima.
Bisogna fare differenza tra chi si accontenta perchè non vuole altro, e chi lo fa per motivi non dipendenti da lui.
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Ne riparleremo quando vorrete andare a vivere fuori e magari convivere, se il lavoro non è importante.
Jean ha parlato di "atteggiamento verso il lavoro" che si rispecchia anche in altre situazioni della vita, ed è vero.
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Non ho detto che trovo ipocrite le donne che considerano l'occupazione un lato poco rilevante. Ci sta tutta come cosa. Ho detto che trovo ipocrite quelle che sostengono che non gliene frega niente. E dall'essere poco rilevante alla totale indifferenza ce ne passa.
Non voglio entrarci nella dinamica coppie felici e povere versus coppie ricche e insoddisfatte, non credo si stia parlando di questo. E non voglio neppure scadere nella banalità dicendo che la felicità deriva dalle piccole cose, perché quando non si hanno i soldi per arrivare a fine mese o per pagarsi le cure mediche tutto il resto passa in secondo piano.
Io rispetto il fatto che tu ami le persone che si accontentano. Io sono fatta diversamente, amo le persone ambiziose, forti, che puntano all'autorealizzazione, e che non si accontentano di quello che già hanno. Questo non vuol dire essere materialisti e vedere la felicità nelle cifre della busta paga. Si può benissimo godere e apprezzare ciò che si ha, avendo però un atteggiamento intraprendente, volitivo e aperto alle sfide verso il futuro. Mi piacciono questo tipo di persone, ed è questo atteggiamento che ricerco in un uomo.
Io apprezzo le persone che non pongono necessariamente il percorso formativo e professionale del partner come cosa prioritaria nella vita di coppia. Ritengo che ci siano valori più importanti. Anche se l'ambizione è una qualità, su questo non c'è dubbio. Ma ciò non significa che una persona che si accontenta sia debole di personalità, è soltanto un fatto di priorità: c'è chi nella vita desidera soltanto trovare l'anima gemella e formare una famiglia, e tutto il resto conta poco.
Quando dico che la felicità deriva dalle piccole cose, do per scontato che ci si trovi comunque in condizioni di arrivare a fine mese. Ovvio che se una coppia non riesce a pagare l'affitto, è una situazione critica e non può funzionare.
E comunque si, la dinamica coppie felici e povere versus coppie ricche e insoddisfatte, ci sta eccome nel tema.
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Originariamente inviata da
Elaine Marley
Daje un'altra.
Va bene ragazze, ne riparleremo quando il vostro ragazzo a 30 anni, laureato, invece di farsi due palle quadre per cercarsi un lavoro per poter pagare casa, macchina e spese varie preferisce lavorare due giorni a settimana e spendere tutto nel weekend.
Se per voi questo è essere ambiziosi e responsabili è un conto.
Vale la stessa risposta che ho dato prima.
Bisogna fare differenza tra chi si accontenta perchè non vuole altro, e chi lo fa per motivi non dipendenti da lui.
No, non hai capito il mio discorso. Tu parli di scansafatiche, se la situazione è come questa che descrivi, ti do ragionissima.
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
Io apprezzo le persone che non pongono necessariamente il percorso formativo e professionale del partner come cosa prioritaria nella vita di coppia. Ritengo che ci siano valori più importanti. Anche se l'ambizione è una qualità, su questo non c'è dubbio. Ma ciò non significa che una persona che si accontenta sia debole di personalità, è soltanto un fatto di priorità: c'è chi nella vita desidera soltanto trovare l'anima gemella e formare una famiglia, e tutto il resto conta poco.
Quando dico che la felicità deriva dalle piccole cose, do per scontato che ci si trovi comunque in condizioni di arrivare a fine mese. Ovvio che se una coppia non riesce a pagare l'affitto, è una situazione critica e non può funzionare.
E comunque si, la dinamica coppie felici e povere versus coppie ricche e insoddisfatte, ci sta eccome nel tema.
Anche per me il percorso formativo/professionale non è una priorità, però è innegabile che sia importante. Di sicuro è una cosa a cui faccio caso, perché come già è stato detto spesso l'atteggiamento verso il lavoro rispecchia l'atteggiamento in altre situazioni di vita. E si può capire molto di una persona osservando come prende certe cose. Hai ragione quando dici che ognuno ha i suoi obiettivi di vita, e c'è chi mira soltanto a sposarsi e fare famiglia. Io però sono libera di dire che questo tipo di persone non le stimo, anzi le trovo limitate. Mia opinione personale.
Ma ci potrebbe anche stare nel tema, ma è di una banalità allucinante. Trovo la tua visione molto semplicistica e ingenua.
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Anche per me il percorso formativo/professionale non è una priorità, però è innegabile che sia importante. Di sicuro è una cosa a cui faccio caso, perché come già è stato detto spesso l'atteggiamento verso il lavoro rispecchia l'atteggiamento in altre situazioni di vita. E si può capire molto di una persona osservando come prende certe cose. Hai ragione quando dici che ognuno ha i suoi obiettivi di vita, e c'è chi mira soltanto a sposarsi e fare famiglia. Io però sono libera di dire che questo tipo di persone non le stimo, anzi le trovo limitate. Mia opinione personale.
Ma ci potrebbe anche stare nel tema, ma è di una banalità allucinante. Trovo la tua visione molto semplicistica e ingenua.
Non stimeresti un operaio che va avanti con 1200 euro al mese (più il salario della convivente) e si accontenta così, perchè tanto ha la sua famiglia che lo rende felice? Perchè?
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A me basta poco per essere felice sinceramente, il mio sogno più grande è avere dei bambini, e non credo che questo mi renda poco stimabile, @Jean Grey te lo dico con tutto l'affetto possibile ma mi stai soprendendo in negativo se parli così
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ReL Mayer
Non stimeresti un operaio che va avanti con 1200 euro al mese (più il salario della convivente) e si accontenta così, perchè tanto ha la sua famiglia che lo rende felice? Perchè?
Per me meritano rispetto, non vedo il problema
Sicuramente meglio di quelli che dedicano più tempo e attenzioni al loro lavoro (in cui magari hanno successo) che alla famiglia (che viene trascurata)
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Anche per me il percorso formativo/professionale non è una priorità, però è innegabile che sia importante. Di sicuro è una cosa a cui faccio caso, perché come già è stato detto spesso l'atteggiamento verso il lavoro rispecchia l'atteggiamento in altre situazioni di vita.
direi di no, perchè uno può avere altre priorità o una morale che gli impedisce di fare certe scelte professionali
ma, nel contempo, avere un carattere molto più forte dell'altro che ha fatto carriera sul lavoro, quindi affrontare sia il lavoro che altre questioni con maggiore determinazione, senso competitivo e con una personalità più imponente
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
Non stimeresti un operaio che va avanti con 1200 euro al mese (più il salario della convivente) e si accontenta così, perchè tanto ha la sua famiglia che lo rende felice? Perchè?
Sicuramente lo rispetterei, e contento lui contenti tutti. Ma non credo che potrebbe essere il tipo d'uomo per cui potrei innamorarmi. E non perché fa l'operaio eh. Ma perché si accontenta.
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Originariamente inviata da
Jack Daniels
A me basta poco per essere felice sinceramente, il mio sogno più grande è avere dei bambini, e non credo che questo mi renda poco stimabile, @Jean Grey te lo dico con tutto l'affetto possibile ma mi stai soprendendo in negativo se parli così
Solo perché non voglio che il senso della mia vita sia sposarmi e fare dei figli?! Mi spiace averti sconvolto, non ci vedo nulla di negativo comunque.