Ci potrà mai essere qualcosa di più tra noi?

Salve ragazzi, avrei bisogno di un vostro parere. Adesso vi racconto un pò la mia storia, e perdonatemi se mi dilungherò un pò troppo! http://static.afcdn.com/world/commun...smiley/g29.gif
Io e lui ci conosciamo da 7 anni, dalla prima media, ma, almeno inizialmente, non avevamo mai legato: facevamo parte di gruppi diversi, più che non sopportarci ci eravamo del tutto indifferenti. Passano gli anni e ci ritroviamo in classe insieme anche alle superiori: siamo i più bravi della classe e spesso ci ritroviamo l'uno contro l'altra, in competizione, anche se, ahimè, è sempre stato lui il favorito dei prof. Al secondo anno, sarà un pò per le cose di scuola, sarà un pò per le amiche in comune, cominciamo a legare pur continuando ad essere restii a definirci "amici" sino in fondo. Intanto lui conosce una ragazza e comincia a piacergli davvero parecchio, mentre io divento sempre più dubbiosa quando mi ritrovo a liquidare le battutine degli altri su noi due come semplici pretesti per prenderci in giro. Tuttavia resto convinta: lui non mi piace.
Inizia il terzo anno e, sin dalla prima volta che lo rivedo dopo le vacanze, inizio a rendermi conto che non mi è del tutto indifferente... Cominciamo a legare sempre di più e dopo un pò ci ritroviamo a messaggiare tutti i giorni dopo la scuola fino a sera, a conoscerci sempre meglio e a condividere sempre più dettagli sulla nostra vita di ogni giorno. Nonostante questo quando eravamo con gli altri, la mattina in classe o la sera quando uscivamo, non ci mostravamo mai legati più di tanto, e il nostro rapporto rimaneva sempre quello di competizione, battutine sarcastiche, dispetti e litigate più serie che ci portavano a non parlarci anche per giorni. Ma ormai non potevo più negarlo neanche a me stessa: lui mi piaceva. E ogni volta che da parte sua venivano a mancare le attenzioni che volevo ci stavo male. Non potevo continuare così e quindi, pur essendo evidente che lui non provava niente per me, con l'arrivo delle vacanze gli dissi la verità: gli dissi che mi piaceva e che sarebbe stato meglio allontanarci perchè non potevo continuare a fingere di accontentarmi della sua amicizia. E lui me lo lasciò fare, almeno fino a settembre... Quando ci rivedemmo, nonostante la mia riluttanza e il mio timore di non averlo dimenticato, cercò da subito di ricominciare a parlarci e dopo poco cedetti anch'io. Ritornammo ad essere amici e io, nonostante tutto, per mesi sono stata sinceramente convinta di averlo dimenticato. Il nostro rapporto intanto era cambiato: anche di persona eravamo sempre più uniti e ogni giorno, in classe, non smettevamo più di parlare. E così me ne sono reinnamorata...
Continuavo a non sapere chi ci fosse nei suoi pensieri, se ancora quella ragazza o un'altra di quelle a cui piaceva, ma sentivo che non m'importava: non la pensavo più "o tutto o niente", volevo stargli vicino come potevo, anche solo da amica. Così arriviamo a un mese fa: la gelosia e altri fattori erano diventati ormai insopportabili e non potevo più reggere questa situazione. Ho smesso di parlagli e quando me ne ha chiesto il motivo ho dovuto essere sincera: non riesco ad essere sua amica, meglio allontanarci ancora. Lui mi dice che ci tiene davvero tanto a me anche se non me lo dimostra mai ma che, se quella è la mia decisione, non può far altro che accettarla. Io alla fine cerco di fargli capire che sarebbe stata solo una cosa temporanea, che avremmo potuto sentirci durante le vacanze ma... devono essergli sembrate solo frasi di circostanza. Da allora ogni volta che ci vediamo non ci rivolgiamo la parola neanche per salutarci.
Le mie migliori amiche sono le sue migliori amiche e hanno sempre pensato che saremmo stati una bella coppia, prim'ancora che io stessa cominciassi a farci un pensierino. Quando gliel'hanno chiesto lui ha detto che gli piaccio fisicamente ma, alla domanda se ci potrebbe mai essere qualcosa tra noi, lui risponde "non lo so". Ha parlato loro del fatto che ci sono mei atteggiamenti ancora da immatura che non sopporta, come i miei silenzi ogni volta che litighiamo e metto il muso, ma che forse, dopo la scuola... Dice di aver dimenticato l'altra ragazza, e non è affatto il tipo che gioca con i sentimenti altrui, inoltre quando si è trattato di rifiutare altre ragazze, ugualmente sue amiche, che non gli interessavano non ha avuto dubbi... E tutte queste cose, che in teoria non dovrei neanche sapere, non mi consentono di rassegnarmi una volta per tutte. Le amiche dicono che il nostro rapporto è sempre stato diverso, che quando parliamo è come se stessimo in un "mondo a parte", che lui è così di carattere e non farebbe mai il primo passo, forse neanche il secondo, e che ora, non parlandomi e non cercandomi, sta solo rispettando la mia decisione. Secondo loro dovrei farmi vedere da lui "sotto un'altra luce", non come amica, farlo ingelosire ecc... così che anche lui possa capire una volta per tutte quello che prova...
Io non so come fare in pratica per sfruttare al meglio quest'ultimo anno nè se le cose tra noi si sistemeranno mai da sole o dovrei cercare di dimenticarlo e basta, perchè è chiaro che, almeno finora, lui per me non ha mai provato quello che provo io per lui...
Aspetto i vostri consigli! http://static.afcdn.com/world/commun...smiley/g28.gif

Ho smesso di parlagli e quando me ne ha chiesto il motivo ho dovuto essere sincera: non riesco ad essere sua amica, meglio allontanarci ancora. Lui mi dice che ci tiene davvero tanto a me anche se non me lo dimostra mai ma che, se quella è la mia decisione, non può far altro che accettarla.

La chiave del discorso sta qui. Tu praticamente ti sei dichiarata (non apertamente, ma non ci vuole tanto a capirlo francamente. Non ce la fai ad essergli amica perché in realtà vuoi di più) e lui ha detto che ci tiene a te, ma accetta la tua decisione e anche lui non ti parla. Quindi non vuole altro da te che un'amicizia altrimenti non se ne starebbe con le mani in mano aspettando una tua mossa.

Quote:

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Originariamente inviata da Vanille.

Ho smesso di parlagli e quando me ne ha chiesto il motivo ho dovuto essere sincera: non riesco ad essere sua amica, meglio allontanarci ancora. Lui mi dice che ci tiene davvero tanto a me anche se non me lo dimostra mai ma che, se quella è la mia decisione, non può far altro che accettarla.

La chiave del discorso sta qui. Tu praticamente ti sei dichiarata (non apertamente, ma non ci vuole tanto a capirlo francamente. Non ce la fai ad essergli amica perché in realtà vuoi di più) e lui ha detto che ci tiene a te, ma accetta la tua decisione e anche lui non ti parla. Quindi non vuole altro da te che un'amicizia altrimenti non se ne starebbe con le mani in mano aspettando una tua mossa.

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Aggiungerei che un maschio se gli piaci sfrutta ogni possibile appiglio per fare la prima mossa, se tu praticamente ti ci butti tra le braccia e lui si scansa è sicuro al 100% che non gli piaci. Scusami la durezza ma è così, se ad un uomo una ragazza piace fa di tutto per attaccarci bottone, pure che fosse l'uomo più timido del mondo qualche passo avanti lo fa. Se invece lui si è scansato vuol dire che non ce nulla. Starsi a chiedere cosa ce che non va secondo me è inutile, probabilmente le piaci come amica e non vuole rovinare tutto, o magari ahimè cerca altre caratteristiche in una compagna.

So che questo dettaglio in fin dei conti non cambia poi molto, ma quando ne parlammo e decidemmo di allontanarci (per messaggio, non ne abbiamo mai parlato faccia a faccia) lui stava per partire per 3 mesi per le vacanze, quindi, pur volendo, non ci saremmo potuti più vedere... Quelle due volte che ci siamo rivisti era perchè era tornato ma solo per un paio di giorni.
Comunque più passa il tempo e più mi rendo conto che, razionalmente, avete ragione voi ma... ho paura che tutti quei piccoli dubbi e incertezze da parte sua non mi permettano di dimenticarlo, almeno per ora.

Ti sei dichiarata due volte, ed entrambe le volte lui non ti ha assecondata, anzi ti ha lasciata allontanare, forse proprio perchè gli interessi solo come amica, e gli era comodo che prendessi le distanze. Ma stavolta tienile, oppure parla chiaro, digli che ti piace, e che vuoi una risposta secca da lui.

Io sono dell'idea che a lui non interessi, ogni volta che ti dichiari non ti ricambia e per di più non prova a cercarti più di tanto ogni volta che ti allontani. L'unica cosa che puoi fare è chiedergli in maniera esplicita e diretta se tra voi ci sarà mai qualcosa.

Ma perché vivi questo sentimento in modo così tragico? Che vuol dire che ti piace, e siccome non vuoi essergli amica,..smetti di parlargli?!!!
Secondo me lui deve volerti bene, ha un po' ragione quando definisce bambineschi dei tuoi atteggiamenti. Vivila in maniera più serena, probabilmente non si sbilancia proprio perché ti vede così negativa (o tutto o niente), mi sembra un modo poco carino per metterlo alle strette.

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Originariamente inviata da Sedna

Che vuol dire che ti piace, e siccome non vuoi essergli amica,..smetti di parlargli?!!!

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In realtà le cose non sono andate così. In quest'ultimo periodo si stava sentendo con una ragazza (che comunque non gli interessava) e ogni volta che ne parlava con noi amiche io mi mettevo in disparte, non riuscivo a sorridergli e a spingerlo a provarci nonostante tutto. Era una cosa che, mio malgrado, non riuscivo a sopportare, mi faceva star male... E il motivo del mio allontanamento gliel'ho spiegato chiaramente: non è che non voglia essere sua amica, ma non posso esserlo fino in fondo. Non si tratta dello smettere di parlargli perchè le cose non mi stanno bene come sono, ma semplicemente perchè non funzionavano più.

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Originariamente inviata da Sedna

probabilmente non si sbilancia proprio perché ti vede così negativa (o tutto o niente), mi sembra un modo poco carino per metterlo alle strette.

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In effetti tutto volevo fare tranne che metterlo alle strette. Quando gliel'ho detto ero convinta che per lui fosse un no secco, anche se alla fine non gliel'ho mai chiesto esplicitamente. Il mio non era un ultimatum, anzi... ho preferito approfittare della distanza che a breve ci sarebbe stata tra noi per cercare di dimenticarlo, e continuando a sentirlo e fingendomi sua amica avrei preso in giro entrambi. E, nonostante la cosa dispiaccia a entrambi, seppure in maniera diversa, sono intenzionata a fare in modo che resti così anche dopo l'estate: per tutto l'anno gli sono stata accanto nell'unico modo in cui mi era permesso, da amica, senza avanzare alcuna pretesa, ma non è servito a niente perchè non sono cambiati nè i suoi sentimenti nei miei confronti nei i miei nei suoi, e purtroppo ciò che vogliamo l'uno dall'altra continua a non coincidere.

Riapro il topic dopo più di un mese... È che più si avvicina settembre, più dubito di decisioni su cui prima ero tanto risoluta. Dall'ultima volta che vi ho scritto ci siamo rivisti due volte, alla fine di luglio: avevo deciso che almeno un "ciao" non mi sarebbe costato nulla, ma quando è arrivato il momento di pronunciarlo (in risposta ad un suo saluto generale, che poi credo fosse rivolto a me visto che gli altri del gruppo li aveva già salutati uno per volta...) mi si è bloccato in gola. In alcuni momenti in cui siamo rimasti a fissarci, avevamo due facce...! Ieri dal nulla mi ha mandato un messaggio per dirmi che aveva sentito di un concorso riguardo una cosa a cui tenevo molto - si tratta del mio futuro, in effetti... - di cui ha pensato di informarmi (fornendomi tutti i dettagli) nonostante "la mia decisione". Gli ho risposto un pò freddamente, niente come sto io, come stai tu ecc., ma gli ho solo spiegato che per ora del concorso non se ne sarebbe fatto niente... Lui "va bene". Poi, parlando con la mia amica, mi ha detto che lui le aveva chiesto perchè mi comportavo in maniera "glaciale" con lui... E in effetti lo sono stata: il suo era un gesto carino, quasi "dolce" visto che riguardava qualcosa di cui pochi sono a conoscenza ma in cui lui mi ha sempre incoraggiata (nei momenti seri, mentre in altri scherzando non facevamo altro che sbeffeggiarci a vicenda sui nostri progetti per il futuro...). E invece io l'ho liquidato con l'indifferenza che d'ora in poi avevo deciso di riservargli, per non "ricadere in tentazione"... Ma, ad essere sincera, mi sento una str**za a trattarlo così adesso: lo sono stata tante di quelle volte, ma mai facendo sul serio... So che ci sta male anche lui per il nostro allontanamento e che si aspettava che non sarebbe stato deifinitivo, del resto non ero stata chiara neanch'io su questo... Ma, pur volendo chiarire una volta per tutte con lui (come avevo pensato di fare, visto che non può continuare a chiedere alle mie amiche i motivi dei miei atteggiamenti e cosicchè non avessimo più dubbi nè io su di lui nè lui su di me), mi sento combattuta: da un lato non me la sento proprio di ripetere lo stesso errore dello scorso anno e ricominciare a tormentarmi con "l'ho dimenticato... siamo solo amici... non lo so... sono gelosa... lo voglio... non lo voglio... ecc.", dall'altro mi sembra quasi senza senso che due persone che sono importanti l'uno per l'altra continuino per un intero anno a vedersi tutti i giorni senza scambiarsi niente più di un "ciao" (sperando che almeno le prossime volte riuscirò a dirlo...):roll:

Io gli parlerei chiaro e tondo.
Lui sembra tenere alla tua amicizia, ma non credo voglia più.
Sta a te secondo me decidere se puoi essergli o meno amica.

Il piano ideale, anche se so che è facile a dirsi ma difficile a farsi è:

- Cercare di non corrergli dietro, in pubblico lo si saluta eccetera, ma magari evitare situazioni troppo confidenziali per un pò, insomma allontanarsi da lui;

- Cercare qualcun'altro che invece ricambia i sentimenti e dimenticarsi dell'essere invaghita di lui;

- Quando ormai te ne sei fatta uan ragione se davvero con lui oltre l'invaghimento ce davvero una sana amicizia ritornare amici come prima;

Perchè così sto poveraccio lo stai solo facendo uscire matto (dopo che ti ha fatto capire benissimo le cose come stanno) e se davvero ce anche un amicizia oltre l'invaghimento finisce che così la perdi.

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Originariamente inviata da Neptune

Il piano ideale, anche se so che è facile a dirsi ma difficile a farsi è:

- Cercare di non corrergli dietro, in pubblico lo si saluta eccetera, ma magari evitare situazioni troppo confidenziali per un pò, insomma allontanarsi da lui;

- Cercare qualcun'altro che invece ricambia i sentimenti e dimenticarsi dell'essere invaghita di lui;

- Quando ormai te ne sei fatta uan ragione se davvero con lui oltre l'invaghimento ce davvero una sana amicizia ritornare amici come prima;

Perchè così sto poveraccio lo stai solo facendo uscire matto (dopo che ti ha fatto capire benissimo le cose come stanno) e se davvero ce anche un amicizia oltre l'invaghimento finisce che così la perdi.

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Sarebbe davvero l'ideale... Ho sempre pensato che saremmo potuti tornare amici solo se quello che provo ora per lui l'avessi provato per qualcun altro. Ma è vero che è più facile a dirsi che a farsi, perchè ammesso che trovassi il ragazzo giusto dovrei essere sincera con me stessa e non prenderlo solo come un "rimpiazzo" per convincermi di aver dimenticato il mio amico e riavvicinarmi a lui... Quindi mi sa che ci vorrà un pò di tempo.
Invece, per quanto riguarda il primo punto, è proprio quello che ho intenzione di fare, tuttavia non prima di avergli parlato e aver chiarito le cose una volta per tutte, altrimenti potrebbe interpretare anche i miei saluti e sorrisi beneducati come "è tutto apposto, ritorniamo amici come prima!" come è già successo in passato...

Non so se qualcuno ricorda ancora questo topic dopo quattro mesi... Intanto io lo riapro perchè ho ancora bisogno di consigli e dopo tutto questo tempo mi sembra di essere di nuovo punto e daccapo.
Quello che è successo nel frattempo
A settembre abbiamo cominciato il nostro ultimo anno di scuola, continuando sempre a non parlarci. Tuttavia lui in classe non faceva altro che rompere con le sue solite battutine per provocarmi a rispondergli... Dopo due settimane una mia amica mi dice che lui le ha chiesto se sarebbe stata una buona idea mandarmi un messaggio... Data la situazione esasperante che si era venuta a creare le diedi il via libera. Così lui mi scrisse: era il nostro ultimo anno, dovevamo vivere giorno per giorno quasi attaccati, mi voleva ancora bene come sempre, la situazione gli pesava e voleva che tornassi a far parte della sua vita... Questo è più o meno ciò che ha detto a me. Alle mie amiche, parlando di ciò che sarebbe potuto esserci tra noi, aveva detto che era il fatto di stare in classe insieme che lo bloccava. Inoltre aveva aggiunto che ad un certo punto aveva pensato che tra noi sarebbe potuto succedere come tra due nostri amici, anche loro in classe con noi. All'inizio nessuno dei due era convinto, erano solo "amici"... poi una sera lei, un pò brilla, lo aveva baciato e il giorno dopo parlandone avevano deciso di provarci (era metà settembre...). Le due situazioni a mio parere sono molto diverse: loro due si erano ignorati per 4 anni e la loro amicizia era nata solo quest'estate: prima di quella sera non avevano avuto nemmeno il tempo di pensarci seriamente. Hanno agito d'istinto (e hanno fatto bene, visto che ora sono felici e innamorati...). La nostra situazione era totalmente diversa. E agire, se avesse voluto, sarebbe spettato a lui...
Intanto con quel messaggio abbiamo ricominciato a parlarci... Quasi tre mesi in cui non abbiamo fatto altro che parlare dalla mattina in classe alla sera per sms. Un rapporto da amici, certo, ma quasi sempre lui era talmente presente nel mio quotidiano che non mi si offriva il pretesto per abbattermi al pensiero di quello che provavo ancora per lui, e a cui lui forse, col tempo, aveva smesso di pensare...
Ora...
L'unico motivo per cui avevo riallacciato i rapporti era che si sarebbe trattato solo di quest'anno, l'ultimo, poi entrambi avremmo preso le nostre strade fisicamente lontani l'uno dall'altra... E invece no. Sembra che anche i nostri progetti coincidano. Facoltà diverse, ma stessa università, o comunque stessa città. Sembrerà insensato, ma il pensiero mi "terrorizza" a tal punto da aver anche pensato di lasciar perdere i miei progetti, di modificarli solo per fuggire via da lui... Non volendo assolutamente sacrificare parte del mio futuro solo per questo, avevo deciso di parlarne con lui già da ora. Vorrei dirgli quanto questo pensiero mi assilli e ribadirgli che, anche se saremo poco distanti, il nostro rapporto dovrà finire con la fine del liceo... Lo ammetto, un pò spero ancora che sollevi qualche obiezione, che ci ripensi, che decida che adesso è ora di provarci prima di perderci per sempre...
Dunque... Parlargli o non parlargli? Sembra spropositato farlo ora quando manca ancora tanto tempo prima dell'università?
E poi dopo averlo fatto, dopo che avrò ritirato fuori ancora una volta i miei sentimenti, ricominceremo a non guardarci neanche in faccia??
Aspetto un vostro parere...

Ti do per prima cosa un consiglio: non fare MAI il modo che un ragazzo condizioni le tue scelte. Se quella è l'università che vuoi frequentare e quella la città in cui vuoi vivere devi fregartene di lui e fare quello che vuoi. Quella dell'università è una scelta che inciderà per il resto dei tuoi giorni, lui è legato alla tua adolescenza/giovinezza.

In ogni caso, basta dichiararti. Lo hai fatto più di una volta, e non è andata bene, quindi lascia che le cose prendano il loro corso e aspetta pazientemente senza chiudere nessuna porta. Se incontri un altro ragazzo, fregatene, ed esci con lui.
Secondo me - e non voglio darti speranze - non è un comportamento da amico messaggiare per tutto il giorno con una ragazza. Anche io ho avuto molti amici maschi e al liceo uno dei miei migliori amici dell'epoca era il mio compagno di banco. Però non credo ci siamo mai mandati un sms. Ai tempi, c'era msn, al massimo ci scambiavamo due parole lì nel pomeriggio, oppure ce ne stavamo in giro nel pomeriggio per il paese. E da allora ho avuto più di un amico maschio e non mi è mai capitato di avere questo rapporto da "sms per tutto il pomeriggio". E quando è capitato, le cose erano più che messe in chiaro. Di solito l'indice di "amicizia" dipende un po' da quanto volentieri si parla di persone che ci piacciono. Certo, dipende dalle persone e dalle situazioni, ma quando per me un amico è solo ed esclusivamente un amico, gli parlo senza problemi di qualcuno che mi piace (e viceversa). Quando un rapporto tende all'ambiguità, di solito, l'argomento inizia a essere evitato come la peste.

Magari la tua intraprendenza lo inibisce, lo blocca. So che la maggior parte delle volte la cosa migliore è forzare le cose e giocare il tutto per tutto. Credo che il tuo sia un'eccezione: magari tu hai solo bisogno di aspettare.
Siete in classe insieme. È un ambiente piccolo e gli ambienti piccoli di solito sono difficili da gestire. E questo magari lo blocca. O magari ti vede solo come un amica. Quello che è chiaro, però, è che lì non funziona. Quindi tu aspetta, magari lui ha bisogno dei suoi tempi e tu sei più "veloce" di lui, e la cosa lo spaventa. Certe volte quello che serve è rallentare.
Ma dichiararti per la terza volta significherebbe proprio andare a sbattere contro lo stesso muro. A 'na certa, basta.
E, mi raccomando, frattanto non buttare via l'ultimo anno di adolescenza, 'ché non te lo restituisce nessuno.
Sai secondo me in cosa sbagli? Tu fai troppe strategie. Bisogna essere spontanei in queste cose, lasciarsi andare... non devi farti vedere con nessuno, non lo devi far ingelosire, non devi fare niente di tutto questo! Devi solo essere te stessa e stargli vicino. E basta.

Quote:

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Di solito l'indice di "amicizia" dipende un po' da quanto volentieri si parla di persone che ci piacciono. Certo, dipende dalle persone e dalle situazioni, ma quando per me un amico è solo ed esclusivamente un amico, gli parlo senza problemi di qualcuno che mi piace (e viceversa). Quando un rapporto tende all'ambiguità, di solito, l'argomento inizia a essere evitato come la peste.

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Riguardo a questo, "evitare come la peste" è proprio l'espressione giusta se si tratta di affrontare certi argomenti tra noi. Se deve parlare di ragazze lo fa in disparte con le altre nostre amiche, mai con me. Ma credo che eviti perchè teme (giustamente...)che io mi senta a disagio a parlare con lui di cose che ci avevano già allontanato in passato... Come di una sua altra amica innamorata di lui con cui continua a sentirsi (a una festa ubriachi si erano baciati... io da allora mi ero allontanata e avevo smesso di parlargli... quando lei voleva mettersi con lui, lui l'aveva rifiutata perchè prima d tutto non gli piaceva fisicamente e poi non provava niente per lei... lei, imperterrita, ha continuato e continua tutt'ora a stargli appiccicata... Lui non la sopporta...) Anche lei la sente tutti i giorni, con la differenza che a me ha chiesto di ricominciare a parlarci, e lei non sa come allontanarla quando diventa davvero asfissiante. Ma non mi faccio illusioni per questa differenza: può darsi che dipende semplicemente dal mio carattere che non è affatto "appiccicoso"...
Intanto sono d'accordo con te: neanch'io sopporto le strategie... Ma sono inevitabilmente portata a farne da questa situazione che è così "frustrante" a volte...

Appunto, rilassati! Capisco che la situazione è difficile, che lui ti piace, e tutto il resto. Ma secondo me quello che a te serve è semplicemente alleggerire questa situazione da tutto questo peso. E il peso lo metti quando lui bacia un'altra - non è il tuo ragazzo, purtroppo non hai il diritto di arrabbiarti - e smetti di parlargli. Questo rende l'aria pesante e lo blocca ancora di più: perché magari è insicuro, timido, perché forse non sa nemmeno se gli piaci o no. E anche se tu non gli piacessi, a continuare a metterlo sotto pressione, peggiori solo le cose anche in prospettiva futura. Perché smettere di parlargli perché da ubriaco bacia un'altra peggiora le cose e lo mette sotto pressione.
Non esiste, secondo me, un "inevitabilmente portata a farne". Sembrerà una banalità, ma è necessario essere spontanei in queste cose e le strategie ammazzano la spontaneità.

Allora smisi di parlargli non perchè mi arrogassi il diritto di sentirmi risentita se aveva baciato un'altra, ma perchè, come dissi a lui, non sarei riuscita ad affrontare l'argomento da amica, a dargli consigli, a suggerirgli di provarci anche solo per divertirsi...
Per quanto riguarda la spontaneità, nonostante tutte le strategie che in questi mesi io abbia potuto costruire nella mia testa, devo ammettere che, quando si tratta di metterle in pratica, alla fine l'unica cosa che riesco a fare è proprio essere spontanea, giorno per giorno. E aspettare nell'incertezza se c'è qualcosa per cui aspettare...

Ma questo "aspettare" non deve impedirti di continuare a farti una vita. Se ti dovesse interessare un altro ragazzo, escici e amen.