Oddio è una cosa meravigliosa *-*
Oddio è una cosa meravigliosa *-*
I petauri dello zucchero sono animali abituati in natura ad arrampicarsi e a lanciarsi tra i rami degli alberi: per questo motivo una vita sacrificata all'interno di una gabbia per criceti per loro non è minimamente adatta. Se non si è in grado di fornire loro una sistemazione adatta è preferibile non acquistare un petauro dello zucchero, quanto piuttosto rivolgere la propria scelta verso un animale meno impegnativo come una cavia o un criceto. La gabbia dei petauri deve essere quanto più spaziosa è possibile, spazio e disponibilità economica permettendo.
Deve svilupparsi soprattutto in altezza, in modo da consentire di alloggiare all'interno dei rami sui quali i petauri si arrampicheranno. Un coppia di petauri deve disporre almeno di una gabbia che misuri 50*50 di base e 80 centimetri di altezza. Se i petauri sono più numerosi sarà necessaria una gabbia di dimensioni maggiori. Le dimensioni minime ideali, tali da consentire di distribuire i rami in modo da consentire il volo planato, sono di due metri di larghezza per un metro e ottanta centimetri di altezza. In commercio non esistono gabbie studiate per i petauri dello zucchero, quindi si può ripiegare su una voliera o una grossa gabbia per uccellini, oppure si può ricorrere ad una gabbia costruita in casa (vedi la foto che segue). Per costruire le pareti della gabbia si può utilizzare una rete metallica che si trova tipicamente dal ferramenta, con un intreccio di 10mm. La parete del fondo e le due pareti laterali possono essere fatte di legno compensato, magari rivestito di vernice lavabile non tossica. La base della gabbia deve essere facilmente staccabile per consentire una comoda pulizia. Come lettiera si possono utilizzare fogli di carta o di giornale o segatura. Si consiglia inoltre di inserire dei ripiani qui e là all'interno della gabbia in modo da aumentare la superficie utile e collocare rifugi e recipienti per acqua e cibo. La gabbia dei petauri deve essere collocata in una zona tranquilla, possibilmente dove non ci sia costante passaggio di persone, rumore (televisione, radio, lavatrice) o altre cose che possano disturbare il loro sonno.
Opta per una zona luminosa, che non sia però esposta direttamente alla luce diretta del sole, che può surriscaldare l’interno della gabbia e causare grave disagio ai petauri. La temperatura ideale dell’ambiente in cui alloggiare i petauri deve essere compresa tra 18 e 25°C. I petauri dello zucchero mal sopportano le basse temperature. Dentro alla gabbia si possono collocare diversi rifugi per i petauri: vanno bene le casette per criceti, i nidi chiusi in vimini e le casette per uccellini, scatole di plastica con un foro, e simili. L’ingresso deve misurare almeno 4 cm di diametro. Se le femmine di petauro stanno allevando dei piccoli è opportuno che l’apertura sia in alto o che comunque abbia il bordo rialzato, in modo da evitare che i piccoli possano cadere all’esterno. Dentro al nido si può collocare della stoffa (occorre rivolgere particolare attenzione ai fili sporgenti dai pezzi di stoffa che possono arrotolarsi intorno alle zampe e bloccarne la circolazione se non addirittura portare a più gravi conseguenze) o dei fazzolettini di carta. I rifugi vanno collocati nella parta alta della gabbia, per dare al petauro un maggior senso di sicurezza. Anche i recipienti dell’acqua e del cibo devono essere posti nella parte alta della gabbia, e mai collocati sotto i rami, per evitare che si sporchino con le deiezioni che cadono dall’alto. Vanno bene i contenitori di ceramica (troppo pesanti per essere rovesciati) o le mangiatoie da fissare alle pareti. Per l’acqua si consiglia di utilizzare i beverini a goccia, che permettono di mantenere l’acqua sempre pulita. Fino al momento in cui non sei sicuro che tutti i petauri siano in grado di localizzare e utilizzare il beverino a goccia, inserisci dentro alla gabbia anche una ciotolina d’acqua. Per ricreare un ambiente il più possibile simile al loro habitat naturale è molto importante posizionare dei rami all'interno della gabbia. Questi vanno fissati bene in modo che non feriscano il petauro cadendo. Quando sono sporchi vanno cambiati con rami freschi (i rami si sporcano piuttosto velocemente).
Mai utilizzare piante resinose (tutte le conifere, come il pino e l'abete) o tossiche (come l'oleandro e l'alloro). Lascia pure le foglie attaccate ai rami in quanto forniranno nuovi stimoli ai vostri petauri. Le seguenti piante possono essere lasciate a disposizione, come rami e fiori, per essere consumate come alimenti: Eucalyptus, Banksia, Leptospermum, Grevillea, Acacia, Melaleuca, Callistemum, Hakea. Oltre ai rami si possono inserire nella gabbia anche tubi di cartone o in pvc, corde, scalette. I petauri adorano le ruote, proprio come i criceti: sono però assolutamente da evitare quelle con le sbarre aperte in quanto possono causare ferite agli arti, soprattutto quando un petauro cerca di salire su una ruota in movimento utilizzata da un altro petauro. Per questo motivo le ruote più adatte sono quelle con il pavimento piano e di dimensioni proporzionate al petauro. Se la ruota è in metallo con le sbarre aperte, puoi foderarla con del nastro adesivo: dopo aver applicato il nastro, spargi della segatura per roditori nella parte interna dove è presente la colla del nastro adesivo. Periodicamente è necessario effettuare una pulizia approfondita della gabbia dei petauri: fondo e pareti vanno puliti con acqua calda e sapone. Risciacqua in maniera abbondante per eliminare ogni traccia di sapone. Non tenere altri animali dentro la gabbia insieme ai petauri: gli uccellini soprattutto verrebbero divorati.
esatto, peró é un marsupiale
Si un mio amico li allevava, ora é passato ai rettli peró
Il nome deriva dal greco e significa "bilanciere" (quello dei funamboli), dello zucchero perché in cattivitá si nutre di una sostanza zuccherina che fuoriesce naturalmente da alcuni alberi incidendoli.
Si la gabbia meglio che sia piú grande possibile. Il costo non lo so adesso, un paio d'anni fa si aggirava attorno agli 80 euro l'uno
che teneri nel video *___*
*****...posso giurare di essere identico a uno di loro.
Ma sono tenerissimi, come li vorrei
Ommioddio!!
Sono quasi più teneri dei topini delle piramidi