Bergamo, genitori bocciano incontro con gay
"Devierebbero i ragazzi". Studenti in rivolta
Il caso nel liceo Don Milani a Romano di Lombardia (Bergamo). Dopo un'incontro per la Giornata della memoria, i ragazzi avevano deciso di invitare alcuni gay il 30 e il 31 marzo per spiegare il mondo dell'omosessualità: il consiglio d'istituto ha stoppato l'iniziativa
Gay a scuola? Assolutamente no. Una dura opposizione dei genitori ha bloccato un'iniziativa organizzata dagli studenti del liceo Don Milani a Romano di Lombardia (Bergamo). Dopo un'incontro per la Giornata della memoria, in cui gli esponenti del Circolo di cultura omosessuale Milk di Milano erano stati ospiti per raccontare lo sterminio dei gay nei lager, i ragazzi avevano deciso di invitarli il 30 e il 31 marzo per spiegare il mondo dell'omosessualità, nell'ambito di un'assemblea da loro stessi organizzata sul tema della sessualità. Ma il consiglio d'istituto ha stoppato l'iniziativa.
Secondo quanto riporta il Giornale di Treviglio un genitore avrebbe detto che "i ragazzi stanno formando la loro personalità e quindi potrebbero essere deviati", un altro avrebbe sostenuto: "Accompagno mio figlio persino a fare le vaccinazioni, figuriamoci se lo lascio andare a un incontro del genere. E' come il vaccino antinfluenzale: è più dannoso che utile". Un terzo avrebbe visto l'incontro come "propaganda: gli omosessuali non possono parlare di omosessualità".
Risultato: iniziativa bocciata, fra le proteste degli studenti e della quasi totalità degli insegnanti, e con lo stesso preside che ha stigmatizzato "l'estrema gravità delle affermazioni omofobe di alcune persone". Alla fine si è ripiegato per un incontro solo per le classi quarte e quinte con l'Associazione genitori e amici omosessuali. All'inizio con il divieto di partecipazione a ogni omosessuale, mentre i ragazzi sono riusciti a strappare la presenza di almeno un rappresentante del mondo gay.
Il caos attorno all'iniziativa non è piaciuto alla preside dell'istituto, secondo la quale c'è stata una "grande strumentalizzazione architettata senza un apparente motivo, attraverso la divulgazione di notizie false".
"Sono indignata - ha detto la preside - perché sono state estrapolate frasi dal consiglio d'istituto, che poi qualcuno ha riportato in modo inesatto, facendo uscire sul giornale dichiarazioni che non sono mai state pronunciate. Ciò che è stato pubblicato non corrisponde alla verità. L'organizzazione dell'assemblea è tuttora in corso e il programma non è ancora definito. Se l'associazione Milk non ci sarà è perché le finalità di quell'incontro sono altre e non perché in questa scuola c'è gente omofoba".
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