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A parte che partire con il presupposto "se finisce", in entrambi i casi mi farebbe desistere dal fare l'una e l'altra cosa, questi discorsi stile "prova generale" mi portano ad essere d'accordo con Fiona. Secondo me, la decisione di convivere da parte di una coppia, indica il comune desiderio di crescere insieme e creare un proprio nucleo familiare (che con o senza figli) seguendo gli stessi diritti e gli stessi doveri che implica un matrimonio civile. In pratica la convivenza ritengo sia un matrimonio non formalizzato. Invece da molti viene vista come una bozza del matrimonio dal quale però è più facile togliersi d'impiccio (cosa che in realtà va rivista, vite le leggi sulle coppie di fatto).
Inoltre, molte coppie che convivono hanno comunque figli, dopo non molto tempo, e in quel caso la separazione tra conviventi non ha nulla di diverso rispetto a quella tra coniugi.
@scazzula, hai riportato come esempio i 6 mesi. Io ho capito il tuo discorso, ma se si trattasse di rotture in così breve tempo, parlando di coppie che vanno ad affrontare per la prima volta questi due passi, dopo 6 mesi nemmeno una coppia sposata avrebbe figli, quindi se nella convivenza dopo breve lasso di tempo, tanti saluti e non soffre nessuno, nel matrimonio che finisce nello stesso lasso di tempo, è la spessa cosa, tanti saluti e non soffre nessuno, a parte che devi spendere 16 euro per la separazione, e penso altrettanti per eventuale divorzio poco dopo.
Questo per dire che francamente io non vedo grandi differenze :roll:
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leggevo da qualche parte che la durata media dei matrimoni è di 17 anni (parlo ovviamente di chi si separa).
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sono d'accordo sul fatto che se c'è di mezzo un figlio il discorso è lo stesso indipendentemente che sia matrimonio o convivenza
il mio esempio era sul classico caso di ragazzi che "vogliono provarci"... e si partiva dal discorso dei "gesti avventati"/"divorzi in aumento"
io in una coppia che si fa un annetto o 2 di convivenza prima del matrimonio o di provare ad avere un figlio non ci vedo niente di sbagliato... e anzi la interpreto proprio come l'esatto opposto "dell'avventatezza" :102:
al matrimonio io non dò tutto questo "valore sacrale" (se si dice così)... ma lo considero comunque un passo molto importante... IMHO ben più lungo rispetto alla convivenza
faccio una cerimonia... giuro amore eterno davanti a genitori, parenti e amici... metto tutto per iscritto... foto, baci, testimoni di nozze, festeggiamenti... e poi va tutto a puttante dopo pochi mesi?
boh... forse sono io che gli dò troppa importanza e vedo una differenza troppo grossa tra 2 cose che poi in sostanza portano alla stessa identica situazione (una coppia che convive e vuole costruirsi un futuro inisieme... con o senza figli)... però per come sono fatto io la differenza va ben oltre rispetto ai soldi per le pratiche del divorzio
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Originariamente inviata da
Fiona Gallagher
Per non parlare del convivere, oggi è una cosa come comprare il pane (e parlo anche per me)!
Ma io penso che la gente che convive almeno ha la testa da dire "prima di sposarmi vedo com'è vivere con l'altra persona". La gente che si sposa e non ha mai provato a dividere casa con l'altra metà è assurda, cioè, come si fa?
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Originariamente inviata da
FrancescaZ
leggevo da qualche parte che la durata media dei matrimoni è di 17 anni (parlo ovviamente di chi si separa).
Pensavo meno dai :lol:
Di certo l'opinione sul matrimonio ha un gran peso. Io ritengo che ciò che si giura in chiesa o in comune, e ciò che ci si promette decidendo di convivere, abbiano la stessa importanza. Non dico che sia un male decidere di convivere, assolutamente! Solo non condivido il farlo col pensiero "dai, proviamo, vada come vada". Poi è inutile, ho visto gente andare a convivere dopo un anno di frequentazione, fare un figlio e poi sposarsi e ampliare la propria famiglia, e ho visto gente come me, stare con una persona 7 anni, sposarsi, e separarsi dopo qualche anno. Ho visto gente convivere per qualche anno, fare figli, lasciarsi e poi tornare insieme...Insomma, non c'è una certezza, quindi poi ognuno fa come crede :)
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sì, hai ragione, ma mica sempre la gente si mostra per quello che è.
Per esempio (è solo un esempio, sia chiaro) il mio ex marito è un bestemmiatore incallito, ma ha aspettato dopo il matrimonio per deliziarmi con le sue "perle", finchè convivevamo mica bestemmiava.
(rispondevo a Fiona)
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Vedo che scazzula la pensa come me, mai successo xD.
Cmq uno può essere il miglior uomo del mondo ma se poi a casa mi fa fare la "donna di casa" lo mando a cagare all'istante. Un uomo deve saper usare un ferro da stiro, una lavatrice, una lavastoviglie, fare la spesa e pulire tanto quanto me. Prima di vivere assieme può anche promettere che le farà, ma si sa, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e queste cose non le puoi mai sapere prima.
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Originariamente inviata da
FrancescaZ
sì, hai ragione, ma mica sempre la gente si mostra per quello che è.
Per esempio (è solo un esempio, sia chiaro) il mio ex marito è un bestemmiatore incallito, ma aspettato dopo il matrimonio per deliziarmi con le sue "perle", finchè convivevamo mica bestemmiava.
(rispondevo a Fiona)
Boh, io penso che se uno non bestemmia con i suoi amici o nella famiglia difficilmente poi adotterò comportamenti che non sono suoi...
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Originariamente inviata da
Jamila
Ma io penso che la gente che convive almeno ha la testa da dire "prima di sposarmi vedo com'è vivere con l'altra persona". La gente che si sposa e non ha mai provato a dividere casa con l'altra metà è assurda, cioè, come si fa?
Questa cosa non la capisco...Si fa come si è sempre fatto. Se decido di stare con una persona, lo faccio a prescindere dal comportamento in casa. Le abitudini si fanno man mano, insieme. Non so, vai convivere per vedere se ti trovi bene, e se ti infastidisce troppo qualche gesto di lui, che fai non lo ami più perchè in estate mette le mutande nel frigorifero che si rinfreschino? (esempio assurdo ovviamente :lol:).
Se mio figlio mi dicesse un giorno, che va a convivere, per vedere com'è, e dopo 7 mesi mi chiedesse di tornare a casa perchè non si è trovato bene, lo manderei a dormire nel parco...La convivenza è una responsabilità.
Io sarò stata assurda a suo tempo, ma quando (già fissato tutto il matrimonio) lui mi ha chiesto di convivere 3 mesi prima di sposarci, ho spalancato gli occhi: come se 3 mesi evidenziassero una vita di pro e contro di una convivenza :|. E francamente non vedo perchè dovrei essere stata assurda :roll:
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Originariamente inviata da
FrancescaZ
sì, hai ragione, ma mica sempre la gente si mostra per quello che è.
Per esempio (è solo un esempio, sia chiaro) il mio ex marito è un bestemmiatore incallito, ma ha aspettato dopo il matrimonio per deliziarmi con le sue "perle", finchè convivevamo mica bestemmiava.
(rispondevo a Fiona)
Io sono Veneta :lol:
@Jamila, il corso fidanzati è obbligatorio anche per queste cose :lol: (io non sono credente, pensavo di farmi 2 palle tante, invece è servito un sacco! E tanto per la cronaca, molti ci ripensano proprio grazie al corso)
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morrigan, sarò strana io, ma per esempio, se un uomo non mi aiutasse in casa, nelle faccende domestiche, non lo amerei più. So che è una cazzata da dire così, e che l'ho riassunto in modo troppo semplice, ma per me amore passa anche da questo. Se mi lasci tutte le responsabilità della casa e non mi rispetti (perchè oberarmi di lavoro io lo chiamo mancanza di rispetto) si perdono le basi della storia, almeno per me.
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Originariamente inviata da
morrigan
Io sono Veneta :lol:
Ecco, allora capirai quanto mi abbia dato fastidio aver sposato una persona che mi ha nascosto, fino al matrimonio (abbiamo convissuto per 1 anno), di essere un diretto discendente del giornalista Mosconi ;)
Giusto per fare un esempio, il mio bambino, ad un anno, quando lo portavo al supermercato con me, spingeva il carrello bestemmiando