Deferiti Mourinho, Balotelli e De Rossi
Abete chiama e Palazzi risponde: Josè Mourinho è stato deferito per il monologo di ieri. Insieme a lui, deferiti anche Mario Balotelli e Daniele De Rossi. Inter-Roma avrà, insomma, robusti strascichi dal punto di vista della giustizia sportiva. Il procuratore federale questa volta non ha perso tempo: ha valutato con attenzione sia i filmati televisivi che i resoconti giornalistici. L'attacco a quasi tutto il mondo calcistico italiano aveva profondamente irritato il presidente federale, Giancarlo Abete. «Parole inutili»: così quel monologo era stato condannato dal vertice di via Allegri. Evidente che questa valutazione poteva essere seguita solo da un atto concreto: il deferimento dell'autore, cioè il tecnico nerazzurro. Peraltro, molto vivaci erano state le reazioni delle società più direttamente chiamate in causa, la Juventus e la Roma. La società bianconera aveva chiesto le scuse a Massimo Moratti, scuse che non sono arrivate. Adesso, Mourinho dovrà probabilmente scusarsi o, meglio, giustificarsi in un processo sportivo.
LE LINGUACCE - Significativamente Mourinho è in compagnia di un suo giocatore nell'atto di accusa di Palazzi. Mario Balotelli dovrà rispondere per le linguacce esibite a mo' di sberleffo contro i tifosi della Roma. Dopo aver segnato il rigore che ha consentito all'Inter di riaprire definitivamente la partita, Balotelli si era abbandonato a questa strana forma di esultanza. Il gesto, sicuramente poco pacificatorio, era sfuggito all'arbitro Rizzoli e ai suoi collaboratori che non ne hanno fatto menzione nel referto. La mancanza di riferimenti ha obbligato il giudice sportivo, Giampaolo Tosel, a glissare sul caso. Non poteva glissare Palazzi che può utilizzare le immagini. Il procuratore, dopo aver preso atto della mancata sanzione del giudice sportivo, ha ritenuto opportuno colmare la lacuna deferendo il giocatore.
LE ACCUSE GIALLOROSSE - Alla base del deferimento di De Rossi, invece, le dichiarazioni rilasciate alla fine di Inter-Roma. Il giocatore giallorosso puntò il dito contro l'arbitro, il bolognese Rizzoli e, in generale, contro gli arbitraggi che hanno in questi ultimi tempi accompagnato la Roma a San Siro quando dall'altra parte è in campo l'Inter. A tutti il procuratore contesta il difettoso rispetto dei principi della lealtà sportiva.