Originariamente inviata da
Rasputin
Credo di non essermi spiegato adeguatamente, allora entro nel caso specifico perché le mie erano considerazioni a carattere più generale: in linea di principio, nessuno sport è esente da "Aiutini", i quali consistono quasi sempre di doping. Anche i tiratori di pistola, per fare un esempio, prendono le loro pillolette per migliorare la fermezza del polso. Nel salto con gli sci, il dopaggio trova poco spazio perché a parte una certa forza esplosiva in fase di stacco e muscoli adeguati ad assicurare l'atterraggio, ambe cose ottenibilissime senza l'impiego di sostanze alcune, il resto è tecnica, che almeno nella stragrande maggioranza dei casi a me conosciuti, non è dopabile.
Ma, c'è un ma: i saltatori devono essere leggeri, per planare (Sì, planare è proprio quello che fanno) più a lungo. Fanno la fame, ci si abituano e diventano anoressici, non è uno scherzo se qualcuno qui capisce il tedesco basta che lo dica e vi fornisco un paio di interviste con ed articoli su dei saltatori tedeschi ed austriaci.
Nel caso specifico poi si tratta di una 17enne: amio parere, anche se avesse preso chissà che cosa, non può venire colpevolizzata.
Investigati, a seconda dei risultati dell'autopsia, dovrebbero semmai essere gli allenatori, la federazione corrispondente e forse anche i genitori.