dici? nell'ultima email l'ha chiamata "scheda del libro".... non ci capisco niente e ancora ne devo scrivere mezza XD
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Holly scusami, ma ho chiesto alla professoressa se posso inserire nella bibliografia della tesi un libro di narrativa che ho trovato, e la sua risposta è stata: "Il libro di narrativa che propone di usare può andare bene; l'importante sarà contestualizzarlo, utilizzarlo in modo diverso dai volumi storiografici. La dovrà considerare una "fonte", una testimonianza diretta; il che è ovviamente diverso da un testo di uno storico."mi sai tradurre in italiano cosa significa??? :D utilizzarlo in modo diverso come? considerare una fonte.. che significa???
Eh :D significa che le fonti letterarie non sono oggettive. Nel senso: quando un testo viene scritto, "narrato", viene filtrato attraverso la soggettività del narratore, quindi, diciamo, da un certo punto di vista perde in veridicità.
Uno storico deve tendere "per mestiere" a una ricostruzione dei fatti più oggettiva possibile, un narratore no, l'opera letteraria è ANCHE fantasia. Lei ti sta dicendo di non dimenticare questo, che tutto quel che è scritto in un libro di narrativa non è necessariamente storico. Con usalo come una "fonte" vuol dire, credo, che tu non debba prenderlo in parola al 100%, ma comunque tener conto che si tratta di una "fonte secondaria", per cui devia in larga parte dalla verità. Un po' come se stessi intervistando qualcuno, per intenderci, ma in un modo che si allontana ancora di più dal vero (che però, ricorda, non raggiunge mai nemmeno lo storico!)
Spero di essere stata chiara, la faccenda è molto complicata :D
aaaahhhh!!! sei stata chiarissima, ora capisco! in effetti il libro che ho scelto è proprio una doppia intervista e uno scambio di lettere tra due persone con punti di vista opposti.. devo prendere ciascun punto di vista per quello che è, capire da chi proviene e perchè e non prenderlo come verità assoluta! grazieeee *.*
quindi all'interno della tesi posso inserire qualcosa tipo e citare la frase tratta da questo libro di narrativa?
Sì ma devi stare molto attenta e fare come dice la tua relatrice, cioè considerando che non si tratta di verità assoluta (come, del resto, in modo molto diverso non è verità assoluta nemmeno la storiografia) ma di una testimonianza che potrebbe essere anche fallace e ha un punto di vista molto "di parte". Insomma, stai molto attenta e prendi con le pinze quel che leggi e citi!
Bene, ho consegnato tutte le schede dei libri e abbozzato l'indice per la tesi... la prof mi ha fatto i complimenti :oops: e mi ha detto che posso iniziare a scrivere l'introduzione, mandandole i paragrafi di volta in volta.
posso usare frasi del tipo "penso che", "ritengo che".. insomma esprimere la mia opinione?? oppure la tesi è impersonale???
Ma l'introduzione non va scritta alla fine?
Per quanto riguarda le opinioni dipende dalla tua relatrice. C'è chi le preferisce e chi invece predilige una tesi espositiva.
Non lo so, al limite dovresti dircelo tu = P
Comunque, fai bene ad arrangiare e presentare a livello macro l'argomento.
Buon lavoro!
- - - Aggiornamento - - -
Si tratta di espressioni azzardate se inserite all'interno dei capitoli, però potrebbero esserti richieste quando in conclusione tesserai le fila del lavoro.
Che cosa strana... ha anche poco senso, di solito l'introduzione si scrive per ultima, insieme alla conclusione.
Per le forme personali come "ritengo che", "penso che", dipende. Io cerco di non abusarne mai, però la relatrice di triennale non mi fece troppi problemi, anzi, un po' di volte fu lei a correggere in "penso che", dove io timidamente non mi ero azzardata a scriverlo XD
le ho scritto ieri, senza dirle apertamente "è una cagata scrivere l'intro all'inizio", dicendole solo che stavo facendo un pò fatica perchè ho ancora le idee poco chiare.. mi ha risposto "probabilmente mi sono dimenticata di dirle che è meglio scrivere l'introduzione a lavoro completo. Prosegua con il primo capitolo e mi invii i paragrafi mano a mano che li completa." :D
problema risolto!!!
sto scrivendo il primo paragrafo del primo capitolo....
ok, allora non metterò opinioni personali, poi vedrò cosa mi dice lei.
:)
Ma le opinioni le puoi mettere eccome (anzi, devi), a me non piacciono troppo formule come "penso che" in uno scritto come la tesi, ma io non sono la voce della verità :D
Diciamo che è meglio evitare di parlare alla prima persona, tutto lì. A scrivere troppe volte "penso" e "ritengo" si passa per sputasentenze ed è molto più sicuro, nei limiti del buon gusto e del buon senso, usare le formule impersonali.
ok, finora non ho mai parlato in prima persona, nè ho mai espresso apertamente come la penso.. però la prof mi ha scritto, dopo che le ho mandato qualche paragrafo, che sono troppo di parte nella mia argomentazione e che devo dare spazio anche alla controparte benchè la ritenga sbagliata.
ma... cioè, se io penso che X ha ragione e Y ha torto, come faccio nella mia tesi a far passare che Y un pò di ragione ce l'ha????
Ho letto gli ultimi post ma non avevo risposto perchè la mia esperienza poteva essere diversa; ma ora mi pare che la tua relatrice la pensi come la mia:
lei mi aveva detto che qualsiasi osservazione io riporti dev'essere accompagnata dalla fonte (di solito il libro), quindi non dev'esserci nulla di propriamente "mio".
Anche quando scrivevo affermazioni scaturite dalla mia osservazione diretta (avevo fatto delle interviste a persone del campo), inserivo una nota specificando che l'informazione veniva appunto dal colloquio con quelle persone.
La mia relatrice ti avrebbe risposto che non sta a te, studente della triennale, stabilire chi ha ragione fra X e Y:
dato il problema Alfa, tu riporti che l'analisi di X è blablabla, mentre Y propone l'approccio blublublu.
dal momento che, forse sbagliando, ho scelto un argomento che mi ha veramente coinvolta molto emotivamente, faccio seriamente fatica a mostrarmi così neutrale. sicuramente però, se è quello che ci si aspetta dalla mia tesi, vedrò di bilanciare le due opinioni il più possibile.. :/
Sì, ti capisco, è giusto che ognuno traggae le proprie conclusioni dagli studi fatti ;)
Però la tesi non è un articolo di opinione, è un saggio compilativo, quindi tutto quello che dici dev'essere motivato...da qualcun altro più autorevole :D.
ma guarda io sto citando e riferendomi nelle note per qualsiasi parola che scrivo... solo che effettivamente, rileggendo i pochi paragrafi scritti finora, mi rendo conto di aver citato 10 riguardo alla posizione di X e di aver appena accennato la posizione di Y :lol:
Ma non devi far passare che Y un po' di ragione ce l'ha :D
Nel senso, io in una parte cospicua della mia tesi mi occupo di un passo molto controverso della nostra letteratura, in cui, ovviamente, dovrò scrivere "alcuni commentatori pensano che significhi questo, questo e quest'altro" sebbene io non sia per niente d'accordo (e non lo sia neppure il mio relatore!). Una fonte può essere utilizzata anche in "negativo".
Beh, Holly, ci sono due cose:
1) Non se se tu ti riferisca alla tesi che hai scritto per la triennale o a quella della magistrale, perchè a me la mia rel. aveva detto che c'è differenza (alla triennale sei "l'ultimo arrivato", alla magistrale hai cmq un livello un po' più alto per azzardare delle opinioni un po' più personali)
2) Il fatto di esporre tutte e due le visioni non significa dare a tutt'e due la stessa considerazione:
se io scrivo una tesi sulle teorie razziste di Mengele, scriverò ovviamente che lui sosteneva che le dimensioni del cranio e la distanza fra gli occhi provassero certamente che i tedeschi avevano un cervello più grande e blablabla. Il rigo dopo specificherò che gli illustri scienziati X, Y e Z gli hanno riso in faccia per svariati decenni per queste stronzate.
Ora, ho preso un argomento poco controverso (e l'ho pure semplificato malamente) per fare un esempio banale, ma ci siamo capiti: è vero che la tesi è... beh, appunto, una tesi su un argomento :lol: Ma per andare nella direzione che abbiamo scelto per dimostrare/difendere la nostra tesi, dobbiamo tenere fede ai testi che stiamo studiando.
Comunque, la tesi triennale di solito è del tutto, o quasi, compilativa: io ho fatto anche un po' di ricerca sul campo come avevo accennato, ma non ho esattamente scoperto qualcosa di nuovo nel mio argomento, per cui anche quando ho scritto delle cose "nuove" mi stavo rifacendo alle persone con cui avevo collaborato. Quello che rende l'opera mia è il modo in cui ho esposto il materiale proveniente dalla ricerca bibliografica, e naturalmente anche come ho interpretato e rielaborato le esperienze dirette che ho avuto.
La mia tesi di magistrale al momento consiste in tantissime chiacchiere fatte con il mio relatore su cosa si potrebbe scrivere xD quindi praticamente non esiste XD
Da me tengono molto anche al lavoro di triennale. È sì vero che quello di magistrale è più cospicuo, ma un lavoro meramente compilativo non va bene nemmeno alla triennale. Il primo capitolo della mia tesi era per forza di cose compilativo, perché lì facevo una panoramica sull'argomento, ma poi fu stesso la mia relatrice a dirmi di lasciar emergere maggiormente la tesi vera e propria.
Il secondo punto mi pare scontato XD l'ho anche scritto! Magari nel caso di una tesi scientifica è più facile, perché c'è un dato oggettivo che ne contraddice un altro. Nel nostro un po' meno. Una fonte può essere presa in negativo o in positivo. Per quanto riguarda la triennale e una mia tesina di magistrale, mi è capitato di usare fonti per esprimere disaccordo.
è che tutta la mia tesi è proprio un "guarda come Y si è comportato di merda nei confronti di X", detta in parole povere. per questo faccio molta fatica a mostrare anche le ragioni che aveva Y per comportarsi così.