Colloqui di lavoro: come aggirare le trappole?

Ciao a tutti

Pur avendo già un lavoro in questo periodo sto facendo un sacco di colloqui, in cerca del "salto di qualità".

Premesso che sono un programmatore in passato i colloqui sono stati fortunatamente per lo più tecnici o a chi "mercanteggiava" meglio, probabilmente per la mia età, ma ora che sto entrando in contatto con aziende più grandi chiedendo l'assunzione o posizioni di responsabilità le cose iniziano a farsi difficili, l'ultimo mi sembrava una perizia psichiatrica di quelle che ti mettono addosso uno stress...

Mi sono preparato una serie di risposte alle domande più "spinose" ad esempio:
- Punti di forza: sincerità, trasparenza, capacità di affrontare problemi, costruire un rapporto di fiducia coi clienti
- Motivo del cambiamento: crescita professionale, miglioramento condizioni economiche
- Perchè dovremo scegliere lei: per la mia esperienza etc etc

Ma ce ne sono altre due a cui non riesco a rispondere:
- Cosa cambieresti del tuo carattere se potessi?
- Tre punti di debolezza?

Queste sono due trappoloni belli e buoni, potessi rispondere sinceramente verebbe una lista interminabile ma ovviamente questo non è possibile...

Consigli su come aggirarle? Voi ci sbattete mai la testa?

Grazie

Scusa non devi necessariamente essere sincero o impeccabile nel rispondere a queste domande. Puoi scrivere che non camberesti nulla di te o elencare quello che ti passa per la testa. Devi saper uscire facilmente in queste situazioni e cercare di mostrare sicurezza anche quando non ce l'hai, non spaventarti per due domande.

Il problema è che vengono tenute parecchio in considerazione.
Se rispondessi con leggerezza o con un "nulla" non mi taglio le gambe da solo?

A volte sembra che veramente devono farti saltare i nervi...

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- Cosa cambieresti del tuo carattere se potessi?
- Tre punti di debolezza?

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Secondo me il segreto è proiettare sempre se stessi sulla posizione professionale verso il quale ci si sta candidato. Quindi, non dialogare a tu per tu essere pensante complesso, ma a tu per tu con l'immagine di te che vuoi rendere credibile.

- Fai emergere aspetti che possono avere facilmente un rovescio della medaglia. Ad esempio, ammettere che sei un testardo che però è consapevole di esserlo e per questo si impegna nel ritenere importante il parere del team di lavoro.
- I miei amici dicono di me che.. A nessuno interessa davvero quale sia il contenuto dei tuoi difetti. Si vuole solo studiare la tua reazione alla domanda e se ti sei impegnato nel superare quello che tu percepisci come limitante.

"Un aggettivo che definisce la tua famiglia"

Questa mi è costata l'assunzione xD

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Originariamente inviata da Jo Constantine

"Un aggettivo che definisce la tua famiglia"

Questa mi è costata l'assunzione xD

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Vipregodeidelcielo impeditemi di chiedergli in privato cosa ha risposto :lol:

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Originariamente inviata da Sedna

Vipregodeidelcielo impeditemi di chiedergli in privato cosa ha risposto :lol:

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"Ostica" u.u

Io risponderei dicendo la verità... anche perché non riesco a nascondere il mio carattere xD ma che non capisco perché mettano ste domande... cioè se sei una persona di merda ma sei bravissimo nel tuo lavoro che gli frega a loro? u.u

Lavori coi clienti, frega eccome.

Mah... forse in quel caso si... però chiedere "perchè dovremo scegliere lei?" è da carogne...

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Originariamente inviata da Mr White

Il problema è che vengono tenute parecchio in considerazione.
Se rispondessi con leggerezza o con un "nulla" non mi taglio le gambe da solo?

A volte sembra che veramente devono farti saltare i nervi...

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Valutano di più il modo in cui comunichi e la solennità delle tue parole :/ sanno bene anche loro che non sei capitato li per caso mentre barboneggiavi per strada.