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Hubble
mi serve per scuola, se mi spiegate questo ve ne sarò grata a vita.
dunque, nell'universo, secondo la legge ti questo tale Hubble, più un oggetto è lontano da noi, più velocemente si allontana.
ma perché?
il mio prof non l'ha detto, e sul libro non c'è scritto. così abbiamo formulato varie teorie.
il mio compagno dice che è, dal momento che l'universo è in espansione, più verso l'esterno si va, meno attrazione gravitazionale c'è verso il centro.
io sostengo una cosa strana XD cioè che noi vediamo ad esempio i quasar com'erano 10miliardi di anni fa, quindi non come sono ora...e siccome parliamo di oggetti che si muovevano a quella velocità molto tempo prima di noi, quindi erano più vicini cronologicamente al big bang, a quell'epoca avevano più energia e si muovevano più in fretta.
ora, piazzo qui, perché di fondo a me la cosa interessa anche al di fuori della scuola.
mi spiegate come funziona questa roba?
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io la legge di Hubble la so ma nn so se è ciò che serve a te... devo guardare...
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io l'ho fatta a proposito delle teorie sull'origine dell'universo, quella stazionaria e quella inflazionaria.
ma non si è capito da dove esce fuori sta legge
:087: se me lo spieghi entro venerdì pomeriggio te ne sarò grata a vita.
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è una legge scoperta nel lontano 1929 da Hubble e Humason...
afferma che c'è una relazione lineare tra redshift della luce emessa da galassie e la loro distanza... maggiore la distanza della galassia, maggiore sarà il suo redshift
il termine redshift sta ad indicare lo spostamento dello spettro verso il rosso (l'infrarosso)
la legge matematica è z = H0*D dv z è il redshift, D è la distanza e H0 è la costante d Hubble
al giorno d'oggi la legge empirica è considerata un'importante conferma osservativa della predizione fornita dalla soluzione delle equazioni di Albert Einstein che si ottiene ipotizzando un universo omogeneo isotropo ed in espansione...
a detta d molti la legge empirica di Hubble sarebbe la prova definitiva dell'espansione dell'Universo... ma essa di per sé indica solamente una relazione tra due quantità misurate (redshift e luminosità apparente)
è teoricamente possibile (per quanto molto improbabile) che il redshift non sia dovuto ad un moto della sorgente rispetto all'osservatore ma a qualche effetto fisico che non comprendiamo, o che la relazione fra luminosità e distanza sia diversa da quella che ci attendiamo...
* il fatto che le galassie si stiano allontanando da noi non implica affatto una posizione privilegiata della Terra nell'Universo, poiché una legge formalmente identica vale per tutti i possibili punti di osservazione...
* è possibile ricavare matematicamente la legge di Hubble se si assume che l'universo si stia espandendo (o, se la costante di Hubble fosse negativa, si stia contraendo), e che l'Universo sia omogeneo (cioè che tutti i suoi punti siano mediamente uguali)
* l'importanza storica sta nell'aver eliminato tutti i modelli statici di Universo, che fino ad allora erano largamente favoriti (l'esempio più famoso di questo pregiudizio fu l'introduzione arbitraria da parte di Einstein di una costante cosmologica nelle sue equazioni, allo scopo di rendere statico l'universo che esse predicevano), anche se cominciavano a nascere dubbi al riguardo...
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quindi non si sa bene perché :roll:
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dal valore di H0 è anche possibile ricavare un'ordine di grandezza per l'età dell'universo e per le dimensioni della parte che noi possiamo osservare: in tutti i modelli cosmologici che assumono un Big Bang infatti il tempo intercorso fra il Big Bang e l'epoca attuale è dato approssimativamente da 1/H0 = 13.7 +/- 0.8 miliardi di anni...
per una valutazione più precisa dell'età dell'universo è necessario conoscere una serie di altri parametri cosmologici; ad esempio, utilizzando congiuntamente tutti i valori misurati da WMAP si trova un'età di 13.4 +/- 0.3 miliardi di anni...
nota l'età dell'universo, e accettando l'assunzione che la velocità della luce sia costante, è ovvio che non ci è possibile osservare oggetti più lontani dello spazio percorso dalla luce durante l'intera vita dell'universo
nozione che questa distanza sia banalmente pari a 13 miliardi di anni luce (4.3 Gigaparsec) è erronea, perchè non tiene in conto l'espansione dell'universo che è intervenuta nel frattempo