Visualizzazione stampabile
-
Quote:
Originariamente inviata da
HPf2280
il relativismo contemporaneo mortifica la ragione, perché di fatto arriva ad affermare che l`essere umano non può conoscere nulla con certezza al di là del campo scientifico positivo. Oggi però, come allora, l`uomo 'mendicante di significato e compimento' va alla continua ricerca di risposte esaustive alle domande di fondo che non cessa di porsi".
Il relativismo contemporaneo, a mio avviso, non mortifica la ragione.
Se l'essere umano non è in grado di conoscere tutto e lo ammette,
non è da considerarsi mortificato o fallito o che so io.
L'essere umano continuerà a cercare le sue risposte.
L'essere umano non si accontenterà sempre di dire che dove non arriva l'uomo ci arriva dio. Credo sia questo che faccia rodere il papa.
L'uomo MENDICANTE DI SIGNIFICATO E COMPIMENTO.
:evil:
-
Beh magari ritornerà la ghigliottina...:roll:
Io prenderei la misura del capoccione.:045:
-
Quote:
Originariamente inviata da
Wolverine
Lui lo vede, per ovvie ragioni, dal punto di vista squisitamente e puramente cristiano, e ci siamo.....
Ma sul fatto che si viva in un relativismo veramente eccessivo ed in un'epoca in cui la parola d'ordine è "no, non è sbagliato, va contestualizzato" direi che ha ragione da vendere.....
La Chiesa come istituzione è ben lungi dall'essere la soluzione a questo problema, direi che ne è centinaia di migliaia di chilometri lontana dall'esserlo.....ed anche il Cristianesimo in sè non lo è se non in qualche parte sparsa qua e là....ma il problema ESISTE.
Il relativismo che intendi tu, la contestualizzazione, non servono a giustificare, ma a capire. Il fatto assoluto da solo non basta. Ti faccio un esempio: due persone entrano in un supermercato e taccheggiano entrambe una busta di latte. Se non contestualizzi, causi due fattori negativi. Il primo che le giudichi allo stesso modo, mentre la prima ha rubato il latte per fame e la seconda è invece un impiegato che guadagna due milioni al mese e lo ha fatto per "sfida"... anche l'attuale giurisprudenza giudica differentemente i due casi. Il secondo fattore cha causi è che non riesci a capire la dinamica del fatto e a eliminare ALLA FONTE il suo potersi ripetere. Intendo dire che per evitare che uno rubi per fame devi evitare ch'egli abbia fame. Per evitare che uno rubi per hobby devi dargli dei valori. Se non contestualizzi quindi, puoi limitarti a condannare per il fatto in sé, cioè a reprimere; ma la repressione non elimina il problema che anzi, potenzialmente, si fa sempre più minaccioso. Se alla busta di latte sostituisci fatti più gravi, capirai di come è importante contestualizzare.
A ogni modo, io non credo che il Papa intendesse quello che hai detto tu nel tuo intervento, ma si riferisse alla scienza e per relativismo intendesse il voler dare a tutti i costi un riferimento scientifico alle cose e pretendere una spiegazione scientifica lasciando un vuoto per tutto ciò che scientificamente non è provabile. Questo vuoto egli vorrebbe colmarlo con la Fede in Dio. Ecco allora, faccio l'esempio di Sally del post sulla pillola abortiva, che una donna a rischio di vita nel caso in cui partorisse un terzo bimbo dopo due cesarei, per la scienza deve abortire e per la religione deve prendersi il rischio della propria vita. Ecco allora che a fronte dell'esistenza dell AIDS, per la scienza occorre diffondere i profilattici, per la Chiesa occorre negare i rapporti extraconiugali di qualunque natura. Ecco ancora che una persona in coma irreversibile, per la scienza in taluni casi possa esser lasciato morire, per la religione deve vivere a ogni costo.
-
Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
Il relativismo che intendi tu, la contestualizzazione, non servono a giustificare, ma a capire. Il fatto assoluto da solo non basta. Ti faccio un esempio: due persone entrano in un supermercato e taccheggiano entrambe una busta di latte. Se non contestualizzi, causi due fattori negativi. Il primo che le giudichi allo stesso modo, mentre la prima ha rubato il latte per fame e la seconda è invece un impiegato che guadagna due milioni al mese e lo ha fatto per "sfida"... anche l'attuale giurisprudenza giudica differentemente i due casi. Il secondo fattore cha causi è che non riesci a capire la dinamica del fatto e a eliminare ALLA FONTE il suo potersi ripetere. Intendo dire che per evitare che uno rubi per fame devi evitare ch'egli abbia fame. Per evitare che uno rubi per hobby devi dargli dei valori. Se non contestualizzi quindi, puoi limitarti a condannare per il fatto in sé, cioè a reprimere; ma la repressione non elimina il problema che anzi, potenzialmente, si fa sempre più minaccioso. Se alla busta di latte sostituisci fatti più gravi, capirai di come è importante contestualizzare.
A ogni modo, io non credo che il Papa intendesse quello che hai detto tu nel tuo intervento, ma si riferisse alla scienza e per relativismo intendesse il voler dare a tutti i costi un riferimento scientifico alle cose e pretendere una spiegazione scientifica lasciando un vuoto per tutto ciò che scientificamente non è provabile. Questo vuoto egli vorrebbe colmarlo con la Fede in Dio. Ecco allora, faccio l'esempio di Sally del post sulla pillola abortiva, che una donna a rischio di vita nel caso in cui partorisse un terzo bimbo dopo due cesarei, per la scienza deve abortire e per la religione deve prendersi il rischio della propria vita. Ecco allora che a fronte dell'esistenza dell AIDS, per la scienza occorre diffondere i profilattici, per la Chiesa occorre negare i rapporti extraconiugali di qualunque natura. Ecco ancora che una persona in coma irreversibile, per la scienza in taluni casi possa esser lasciato morire, per la religione deve vivere a ogni costo.
Se la contestualizzazione e la "relativizzazione" avviene nel modo da te citato nella prima parte, allora se ne può discutere, questo sì....ma troppo spesso non ci si limita a quello che hai detto :lol:
Sulla seconda parte...rileggendolo forse in effetti può essere come hai detto tu.
SE, e ripeto SE, è davvero così, allora direi che è in massima parte per i miei canoni una *******ta......:040:
-
magari ci fosse una nuova Rivoluzione Francese... peccato che manchino i presupposti: ideali e valori.
-
è il suo punto di vista, secondo me siamo in un periodo di dittatura religiosa e dell'informazione
-
Quote:
Originariamente inviata da
Wu Ming
è il suo punto di vista, secondo me siamo in un periodo di dittatura religiosa e dell'informazione
Chi non vuole sottostare a quella che chiami dittatura religiosa è
liberissimo di farlo.
E' un po' più difficile liberarsi della dittatura dell'informazione.
-
ritorna anche la ghigliottina per tagliare 1po' di feccia?
-
Quote:
Originariamente inviata da
HPf2280
"Se allora - ha detto Ratzinger - c'era la 'dittatura del razionalismo', all'epoca attuale si registra in molti ambienti una sorta di 'dittatura del relativismo'. Entrambe - ha aggiunto - appaiono risposte inadeguate alla giusta domanda dell'uomo di usare a pieno della propria ragione come elemento distintivo e costitutivo della propria identità".
Giustissimo.
-
un pò di ragione forse ce l'ha :) ma non viviamo assolutamente tempi rivoluzionari :( anzi, sono tempi piatti, perfino bui :( :( ma io spero ancora in obama :D