Libertà di stampa: l'Italia fa un passo indietro

L'Italia è l’unico Paese europeo a essere retrocesso nell’ultimo anno dalla categoria dei «Paesi con stampa libera» a quella dei Paesi dove la libertà di stampa è «parziale». La causa: la «situazione anomala a livello mondiale di un premier che controlla tutti i media, pubblici e privati». Lo afferma in un rapporto Freedom House, un'organizzazione non-profit e indipendente fondata negli Stati Uniti nel 1941 per la difesa della democrazia e la libertà nel mondo, la cui prima presidente fu la first lady Eleanor Roosevelt. CLASSIFICA - Nell’annuale classifica di Freedom House, l’Italia va indietro come i gamberi, insieme a Israele, Taiwan e Hong Kong. «Un declino che dimostra come anche democrazie consolidate e con media tradizionalmente aperti non sono immuni da restrizioni alla libertà», ha commentato Arch Puddington, direttore di ricerca per Freedom House. Su un punteggio che va da 0 (i Paesi più liberi) a 100 (i meno liberi), l’Italia ottiene 32 voti: unico Paese occidentale con una pagella così bassa. I «migliori della classe» restano le nazioni del Nord Europa e scandinave: Islanda, Finlandia, Norvegia, Danimarca e Svezia (prime cinque a livello mondiale). Le «peggiori»: Corea del nord, Turkmenistan, Birmania, Libia, Eritrea e Cuba.

PROBLEMA ITALIA - Il «problema principale dell’Italia», secondo Karin Karlekar, la ricercatrice che ha guidato lo studio, è Berlusconi. «Il suo ritorno nel 2008 al posto di premier ha risvegliato i timori sulla concentrazione di mezzi di comunicazione pubblici e privati sotto una sola guida», spiega. Altri fattori: l’abuso di denunce per diffamazione contro i giornalisti e l’escalation di intimidazioni fisiche da parte del crimine organizzato. Intanto giovedì il Committee to Protect Journalists, un’organizzazione non-profit che lavora per salvaguardare la libertà di stampa nel mondo, ha pubblicato la top ten dei peggiori Paesi al mondo per i blogger. La Birmania guida la lista, seguita da Iran, Siria, Cuba e Arabia Saudita. Sesto il Vietnam, seguito a ruota da Tunisia, Cina, Turkmenistan ed Egitto.

Chissà perchè non mi stupisco.

Quote:

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Originariamente inviata da Follia

Chissà perchè non mi stupisco.

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concordo

con berlusconi presidente non l avrei mai detto, ma va....

ma io non capisco perche ci siano tanti ignoranti che non capiscano queste cose...

e il piu delle volte le magagne della nostra terra le scoprono e ne danno piu risalto all estero che da noi....

ah l italia....

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Originariamente inviata da XanaX

con berlusconi presidente non l avrei mai detto, ma va....

ma io non capisco perche ci siano tanti ignoranti che non capiscano queste cose...

e il piu delle volte le magagne della nostra terra le scoprono e ne danno piu risalto all estero che da noi....

ah l italia....

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E ci pigliano anche un pò per il culo aggiungerei...

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Originariamente inviata da Follia

E ci pigliano anche un pò per il culo aggiungerei...

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e fanno bene direi..

con uno cosi al governo che ci prende per il culo da una vita...

Comunisti!

Manipolazioni dei giornali di sinistra!

Comunisti!

Freedom House l'organizzazione fondata da Eleanor Roosevelt, ha classificato l'Italia semi libera per l'informazione. Unica nazione europea occidentale. Dietro di noi ci sono Corea del nord, Turkmenistan, Birmania, Libia, Eritrea. Ma non disperiamo, siamo in grado di raggiungerle grazie a giornalisti come Belpietro, Riotta, Mimun e a politici della statura di Boccone del Prete Franceschini e di (Musso)Fini.
Freedom House attribuisce la nostra posizione al controllo delle televisioni da parte dello psiconano. Non sono d'accordo. La libertà di espressione, di scrivere e di voler ascoltare la verità non dipende da un ometto senza principi. La responsabilità è degli italiani. Un popolo che, nella sua maggioranza, pagherebbe per vendersi. Un popolo simpatico, gioviale, senza pensieri. Con un udito sensibile. Il suono della verità gli fa male ai timpani. Con la memoria di un'ameba. Che dedica piazze e vie al latitante Bottino Craxi e tollera un corruttore professionista alla guida del Paese.
Testa d'Asfalto fa il suo mestiere. Vende la merce che gli italiani vogliono comprare. La dimenticanza è un tratto nazionale. Nessuno ricorda più nulla. Qui e ora, solo qui e ora è importante. L'informazione si nutre del passato, ma il passato in Italia non esiste. L'Italia vive in un eterno presente. La sua memoria è una spiaggia lavata senza sosta dalle onde del mare. Un Paese cinico, spesso servo, per un periodo luce del mondo. Un posto in cui si vive bene solo se si è già morti dentro. Un Paese senza coscienza di sè che forse non esiste. Un tunnel di morti ammazzati e dimenticati. In nessun Paese democratico nel dopoguerra c'è stata una strage di magistrati, di giornalisti, di poliziotti, di Carabinieri, di persone comuni, semplicemente oneste, come in Italia. E' stata una strage immane, un Vietnam d'Italia, lo documenta il Calendario dei Santi Laici. L'italiano non parla, non sente, non vede e odia l'informazione. Per informarsi e trarne le conseguenze dovrebbe mettere in discussione tutto, a partire da sè stesso e dal suo contributo alla vita sociale. Non vuole sapere, perchè sapere è pericoloso. L'italiano è barricato in suo fortino personale di convizioni, di miti, di balle, di televisioni. E' una questione di sopravvivenza. E' un malato terminale di democrazia che si illude di essere libero. L'italiano vive un incubo, ma riesce a trasformarlo in un sogno. Per lui tutto è possibile, l'importante è crederci. Disinformare per Credere. Freedom House ha anche fatto l'elenco dei "10 peggiori Paesi per essere un blogger". Sono: Myanmar, Iran, Siria, Cuba, Arabia Saudita, Vietnam, Tunisia, Cina, Turkmenistan e Egitto. L'Italia non c'è ancora, ma è solo questione di tempo. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

B. Grillo

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Originariamente inviata da XanaX

Freedom House l'organizzazione fondata da Eleanor Roosevelt, ha classificato l'Italia semi libera per l'informazione. Unica nazione europea occidentale. Dietro di noi ci sono Corea del nord, Turkmenistan, Birmania, Libia, Eritrea. Ma non disperiamo, siamo in grado di raggiungerle grazie a giornalisti come Belpietro, Riotta, Mimun e a politici della statura di Boccone del Prete Franceschini e di (Musso)Fini.
Freedom House attribuisce la nostra posizione al controllo delle televisioni da parte dello psiconano. Non sono d'accordo. La libertà di espressione, di scrivere e di voler ascoltare la verità non dipende da un ometto senza principi. La responsabilità è degli italiani. Un popolo che, nella sua maggioranza, pagherebbe per vendersi. Un popolo simpatico, gioviale, senza pensieri. Con un udito sensibile. Il suono della verità gli fa male ai timpani. Con la memoria di un'ameba. Che dedica piazze e vie al latitante Bottino Craxi e tollera un corruttore professionista alla guida del Paese.
Testa d'Asfalto fa il suo mestiere. Vende la merce che gli italiani vogliono comprare. La dimenticanza è un tratto nazionale. Nessuno ricorda più nulla. Qui e ora, solo qui e ora è importante. L'informazione si nutre del passato, ma il passato in Italia non esiste. L'Italia vive in un eterno presente. La sua memoria è una spiaggia lavata senza sosta dalle onde del mare. Un Paese cinico, spesso servo, per un periodo luce del mondo. Un posto in cui si vive bene solo se si è già morti dentro. Un Paese senza coscienza di sè che forse non esiste. Un tunnel di morti ammazzati e dimenticati. In nessun Paese democratico nel dopoguerra c'è stata una strage di magistrati, di giornalisti, di poliziotti, di Carabinieri, di persone comuni, semplicemente oneste, come in Italia. E' stata una strage immane, un Vietnam d'Italia, lo documenta il Calendario dei Santi Laici. L'italiano non parla, non sente, non vede e odia l'informazione. Per informarsi e trarne le conseguenze dovrebbe mettere in discussione tutto, a partire da sè stesso e dal suo contributo alla vita sociale. Non vuole sapere, perchè sapere è pericoloso. L'italiano è barricato in suo fortino personale di convizioni, di miti, di balle, di televisioni. E' una questione di sopravvivenza. E' un malato terminale di democrazia che si illude di essere libero. L'italiano vive un incubo, ma riesce a trasformarlo in un sogno. Per lui tutto è possibile, l'importante è crederci. Disinformare per Credere. Freedom House ha anche fatto l'elenco dei "10 peggiori Paesi per essere un blogger". Sono: Myanmar, Iran, Siria, Cuba, Arabia Saudita, Vietnam, Tunisia, Cina, Turkmenistan e Egitto. L'Italia non c'è ancora, ma è solo questione di tempo. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

B. Grillo

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Respect!

All'interno della UE siamo solo noi, la Bulgaria e la Romania ad essere "parzialmente liberi"..

finalmente qualcuno di autorevole che lo dice.

vabbè.. questa notizia a parte noi e pochi altri non la leggerà nessuno e passerà inosservata. meglio sapere quant'è lungo l'uccello di Corona mentre si scopa la bona Belen ecc..

Berlusconi ha attirato troppa attenzione ultimamente perchè nella lista dei Paesi Semiliberi saremmo dovuti comparire un bel po' di tempo fa, non solo ora...


(Corona si scopa la Belen O_o?!?)

non c'era bisogno di una classifica per saperlo

Ma che strano...
Comunque penso che tutti sappiano che negli altri paesi è inconcepibile che un presidente del consiglio sia anche proprietario di televisioni...
Se però le guardassero capirebbero che la realtà è ben diversa...
Già lasciar parlare Santoro mi pare una buona garanzia di libertà XD

non è solo colpa di berlusconi,:)ragazzi! il problrma dell'italia è che oggi i giornalisti hanno tutti un pò di paura a dire le cose come stanno:(perchè da dieci o quindici anni ormai, quando un giornalista dice qualcosa di scomodo, parte subito una bella querela, che, anche se non ha nessuna possibilità di vincere, comunque costringe il giornalista a prendersi l'avvocato, a perdere mezze giornate in tribunale, e magari a doversi sospendere da qualche incarico di prestigio:(se a questo aggiungiamo che spesso il giornalista in questione viene letteralmente abbandonato dal giornale o dal programma televisivo dove lavora, capirete che il quadro non è roseo:(ricordo che una decina di anni fà sentii montanelli dire che i giornalisti dovevano diventare una sorta di casta intoccabile; allora lo considerai un pensiero reazionario, ma oggi devo dire che aveva ragione:(

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Originariamente inviata da lower

Ma che strano...
Comunque penso che tutti sappiano che negli altri paesi è inconcepibile che un presidente del consiglio sia anche proprietario di televisioni...
Se però le guardassero capirebbero che la realtà è ben diversa...
Già lasciar parlare Santoro mi pare una buona garanzia di libertà XD

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Strano?:lol:

Se le guardassero capirebbero che la realtà è ben diversa? :lol:

Lasciar parlare Santoro è garanzia di libertà? :lol:


Sti berlusconiani so proprio maestri nel raccontar barzellette, devo ammetterlo :lol:

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Originariamente inviata da drkheart

Strano?:lol:

Se le guardassero capirebbero che la realtà è ben diversa? :lol:

Lasciar parlare Santoro è garanzia di libertà? :lol:


Sti berlusconiani so proprio maestri nel raccontar barzellette, devo ammetterlo :lol:

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Se fosimo in dittatura il primo che eliminerei dalla tv sarebb Travaglio e Santoro scusa :lol:

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Originariamente inviata da lower

Se fosimo in dittatura il primo che eliminerei dalla tv sarebb Travaglio e Santoro scusa :lol:

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Ti è mai capitato di pensare che eliminare uno dei simboli più evidenti della verità opposta a quella che professi possa portare a bruschi cali di gradimento popolare? :roll:

Esatto, cerca di bilanciare... e quando vede che la bilancia pende troppo da una parte o dall'altra agisce: o fa un editto bulgaro, o tace e smette di sparare sugli "STALINISTI LENINISTI"!

mado che fortuna!non ci posso credere!ci possiamo ritenere davvero fortunati!ancora non siamo paese non libero!che bello!

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Originariamente inviata da drkheart

Ti è mai capitato di pensare che eliminare uno dei simboli più evidenti della verità opposta a quella che professi possa portare a bruschi cali di gradimento popolare? :roll:

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Beh intanto parlano però u.u

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Originariamente inviata da lower

Beh intanto parlano però u.u

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Beccandosi un'accusa per diffamazione ogni 3 parole e ogni 5 si ritrovano "casualmente" mezzo milione di tg e giornali che dicono che sono dei pazzi.


Ma comunque guarda che non l'hanno detto i comunisti brutti e cattivi, l'ha detto un'associazione internazionale apartitica fondata da Roosevelt.

Cioè, se io votassi Berlusconi due conti li farei.

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Originariamente inviata da lower

Beh intanto parlano però u.u

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Fanno molto meno danni parlando che stando zitti, dal punto di vista del signor B...

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Originariamente inviata da drkheart

Ti è mai capitato di pensare che eliminare uno dei simboli più evidenti della verità opposta a quella che professi possa portare a bruschi cali di gradimento popolare? :roll:

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Come Mattetotti e il fascismo ?:|

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Originariamente inviata da *Erion's Bleed*

Come Mattetotti e il fascismo ?:|

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Matteotti, non Mattetotti :cry:

Il caso Matteotti provocò un calo di gradimento assurdo nell'Italia fascista, tant'è che con una sinistra decente probabilmente ci sarebbe stata anche la possibilità di rovesciare il regime in quegli anni, parole di Mussolini.

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Originariamente inviata da drkheart

Matteotti, non Mattetotti :cry:

Il caso Matteotti provocò un calo di gradimento assurdo nell'Italia fascista, tant'è che con una sinistra decente probabilmente ci sarebbe stata anche la possibilità di rovesciare il regime in quegli anni, parole di Mussolini.

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Sì ma i fascisti misero in atto una politica di "riparamento" diciamo della fiducia,cosa che potrebbero rifare oggi ...
Ho sbagliato a scrivere ma sapevo che era Matteotti
(l'abbiamo studiato 2 settimane fa :033:)

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Originariamente inviata da *Erion's Bleed*

Sì ma i fascisti misero in atto una politica di "riparamento" diciamo della fiducia,cosa che potrebbero rifare oggi ...
Ho sbagliato a scrivere ma sapevo che era Matteotti
(l'abbiamo studiato 2 settimane fa :033:)

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Un morto non si cancella così facilmente, l'opinione pubblica era irrimediabilmente compromessa.
Mussolini era solito ripetere "Mi han messo un morto tra i piedi, non si può governare con un morto tra i piedi".
La spedizione punitiva, infatti, aveva come scopo il "solo" malmenare, non l'uccisione.
Il problema vero fu che la sinistra non seppe prendere al volo tale occasione se non altro che con l'Aventino, che in realtà non fu altro che uno spianare la strada al totale controllo parlamentare fascista.
Mussolini condannò alcuni fascisti per apparire distante all'opinione pubblica dalla politica attuatrice del delitto, e il tempo fece il resto.

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Originariamente inviata da drkheart

Un morto non si cancella così facilmente, l'opinione pubblica era irrimediabilmente compromessa.
Mussolini era solito ripetere "Mi han messo un morto tra i piedi, non si può governare con un morto tra i piedi".
La spedizione punitiva, infatti, aveva come scopo il "solo" malmenare, non l'uccisione.
Il problema vero fu che la sinistra non seppe prendere al volo tale occasione se non altro che con l'Aventino, che in realtà non fu altro che uno spianare la strada al totale controllo parlamentare fascista.
Mussolini condannò alcuni fascisti per apparire distante all'opinione pubblica dalla politica attuatrice del delitto, e il tempo fece il resto.

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:100:
Cercasi nuova cittadinanza