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La pensione non è da considerarsi come una fase della vita di una persona,bensì è un diritto,per coloro che ogni mese versano i contributi(altrimenti cosa lavoro a fare?Non è questione di elasticità mentale,ma di arrivare a fine mese con un minimo di serenità...).
L'adeguarsi agli "stardart" europei,per quanto possa dare fastidio,è inevitabile,però bisognerebbe anche creare le condizioni adeguate.Cioè....è il classico discorso del "bisogna fare di più con meno",anzi "con quasi niente".
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Originariamente inviata da
Strano(r)male
La pensione non è da considerarsi come una fase della vita di una persona,bensì è un diritto,per coloro che ogni mese versano i contributi(altrimenti cosa lavoro a fare?Non è questione di elasticità mentale,ma di arrivare a fine mese con un minimo di serenità...).
Nel nostro sistema i nostri genitori versano i contributi per gli attuali pensionati. I nostri genitori vivranno grazie ai contributi derivanti dal nostro futuro e anziano lavoro. Quando noi lavoreremo i nostri nipoti difficilmente troveranno una collocazione che permetterà loro di contribuire (o saremo spediti noi a casa) alle nostre pensioni. Purtroppo il mondo del lavoro impone dei cambiamenti nel modo di pensare e di vivere, adeguarsi è difficile e bisogna farsene una ragione.
La pensione è diventata un diritto esigibile perchè ci è stato insegnato dall'esperienza dei nostri nonni. Ma la realtà attuale è diversa e questo governo, che ama tanto le politiche per gli anziani e le famiglie (standard e consolidate) e non si concentra sui diritti individuali e le opportunità per i giovani, peggiorerà solo le cose.
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"...e mi parlavano di posto fisso e di bot...invece il loro sistema sta x crollare...sono più stabile io ke banca centrale..."
:098: