Accordo del governo coi taxisti

E' stato trovato un accordo tra il governo (che voleva liberalizzar le licenze dei taxi, aumentandone il numero con lo scopo di ridurre il problema dei trasporti pubblici) e la lobbie dei taxisti.
L'accordo è stato definito soddisfacente da ambo le parti.
In realtà è stato un insuccesso clamoroso del governo, che praticamente s'è accontentato di un aumento dei turni dei taxi già in circolazione, senza che fosse permesso di aumentare il numero delle licenze.
E' inutile, come si va ad attaccare una di queste potenti lobbie, si esce sconfitti: ma perché, quali sono i meccanismi che sconfiggono tutti i governi (a prescindere dalla collocazione politica) che ci provano?
Adesso vedremo come andrà a finire con la proposta di eliminare il minimo compenso degli avvocati, il cui l'albo, anche in questo caso, ha già fatto muro.

Secondo me con avvocati, notai e farmacisti finirà allo stesso modo.

Per quanto riguarda i farmacisti, poi, è una liberalizzazione quasi inutile, perché tanto i prezzi dei farmaci li stabiliscono le case produttrici, quindi..

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Originariamente inviata da Dav

Secondo me con avvocati, notai e farmacisti finirà allo stesso modo.

Per quanto riguarda i farmacisti, poi, è una liberalizzazione quasi inutile, perché tanto i prezzi dei farmaci li stabiliscono le case produttrici, quindi..

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Non è vero quel che dici sui farmaci. In Spagna l'Aspirina costa la metà che in Italia essendo reperibile nei supermarket.

Che finirà allo stesso modo dei tassisti anche per le altre lobbies lo temo anch'io... alla base di tutto c'è probabilmente una maggioranza di governo troppo esigua per poter tenere il pugno duro...

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Originariamente inviata da s@ve

Non è vero quel che dici sui farmaci. In Spagna l'Aspirina costa la metà che in Italia essendo reperibile nei supermarket.

Che finirà allo stesso modo dei tassisti anche per le altre lobbies lo temo anch'io... alla base di tutto c'è probabilmente una maggioranza di governo troppo esigua per poter tenere il pugno duro...

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oppure la mancanza di controco****ni, da parte dello stato, sia di destra che di sinistra, la mancanza di portare le battaglie fino in fondo...è ma tanto i cittadini capiranno qui , capiranno li...sempre le solite frasi che cominciano a farle girare ai cittadini!

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Originariamente inviata da adfk

oppure la mancanza di controco****ni, da parte dello stato, sia di destra che di sinistra, la mancanza di portare le battaglie fino in fondo...è ma tanto i cittadini capiranno qui , capiranno li...sempre le solite frasi che cominciano a farle girare ai cittadini!

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COMPLETAMENTE d'accordo, come parecchie altre volte ;)

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Originariamente inviata da s@ve

Non è vero quel che dici sui farmaci. In Spagna l'Aspirina costa la metà che in Italia essendo reperibile nei supermarket.

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Secondo me i due fattori non sono correlati. Il fatto che il medicinale sia venduto nei supermercati non implica l'abbassamento del prezzo, perché il prezzo minimo (prezzo consigliato) oggi è imposto dalle case farmaceutiche ed è lo stesso sia in farmacia sia nella grande distribuzione.
Se, invece, non vi fosse il prezzo indicato da parte delle case, allora il tuo discorso sarebbe corretto.

Quello stampigliato è il prezzo consigliato, sul quale i farmacisti possono applicare uno sconto :)

Quindi è possibilissimo abbassare i prezzi, alcune grandi catene di supermercati hanno già "calcolato" che possono vendere i farmaci con circa il 20% di sconto.

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Originariamente inviata da efa

Quello stampigliato è il prezzo consigliato, sul quale i farmacisti possono applicare uno sconto :)

Quindi è possibilissimo abbassare i prezzi, alcune grandi catene di supermercati hanno già "calcolato" che possono vendere i farmaci con circa il 20% di sconto.

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A Bergamo, in alcune farmacie (non in tutte), c'è il 10% fisso di sconto, poi non so se possano portarlo ai livelli della grande distribuzione, ma il 10% è già qualcosa.