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La truffa dell'Euro

  1. #11
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
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    la nostra politica economica non è monca. NON abbiamo una politica economica. guarda, è da un anno che si accapigliano per l'acconto imu, la I rata, la II rata, i conguagli e le addizionali, i rinvii, la tares, tarsu, trise e cazzi vari.
    è una illusione pensare che la nostra ridicola e debole liretta risolverebbe tutti i problemi, sarebbe default immediato. "ah ma con la moneta debole le esportazioni andrebbero alla grande, come negli anni 60 e 70..naaa, chi lo dice dimentica la semplice "novità" di paesi come cina (e altri) che ci surclassano in tutti i sensi, non possiamo certo competere con loro come quantità di merci o prezzi.
    E le esportazioni di qualità non sono certo impedite dall'euro forte, basti vedere agli altri paesi europei (germania in primis).
    I nostri problemi hanno origini, sviluppo, cause ed effetti essenzialmente italiani.
    Comoda cavalcare il malcontento criticando l'europa o la germania (che i sacrifici e le riforme le ha fatte quando doveva) e sventolando misure tanto illusorie quanto pericolose, ma purtroppo non ci porterà nulla di buono.
    n.b.: le istituzioni europee e la UE hanno un sacco di problemi e sono migliorabili in moltissimi aspetti, ma non mi illudo né che siano la causa dei nostri mali né che separandoci i nostri mali guariscano per magia.


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  3. #12
    Ghajarya Annie Lennox
    Donna 147 anni
    Iscrizione: 20/9/2010
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    Secondo me qui nessuno cavalca il mancontento.
    Io ricordo che con la lira la mia famiglia stava meglio, la nostra attività stava decisamente meglio, ed io stavo meglio, economicamente parlando. Considerando che mio padre rinchiudeva nell'armadietto file e file di 50mila lire, adesso mi rendo conto che per fare 50€ devo buttare il sangue. Niente cavalcare il malcontento, è una cosa reale sennò non se ne parlerebbe proprio. Se l'euro ci avesse dato qualche beneficio non si parlerebbe di scetticismo e di malcontento. Se se ne parla di sicuro non è colpa di qualcuno che si è svegliato una mattina e l'ha inventato perchè aveva tempo da perdere.

    Noi abbiamo venduto una casa in lire, due anni dopo siamo passati all'euro e quei soldi sono dimezzati, come se non valessero più una mazza. Mo non voglio dire che si stava meglio quando si stava peggio, ma si stava meglio quando davvero si stava meglio e quando con 10mila lire ci facevi una spesa al supermercato e ci mangiavi. Adesso con 5€ ci combri un bagnosciuma e un pacco di sale quando è di sottomarca.
    Non so chi è abbastanza "anziano" da ricordare come si comprava con la lira, io un po' vecchietta sono quindi ricordo benissimo che rispetto ad ora, sì che si stava meglio.

    Ma con questo non voglio dire che tornarci, ora come ora, sia necessariamente un bene. Dico che non si deve parlare di cavalcare il malcontento perchè io e pochi altri ancora, non ci possiamo lamentare, ma c'è gente che anni fa stava bene e che oggi non ha più una mazza.

    Diamo la colpa alla politica italiana? Siamo populisti.
    Diamo la colpa all'euro? Siamo euroscettici (parolaccia per molti politici) e cavalchiamo il malcontento.

    Adesso, guarda un po', la colpa è nostra, dei lavoratori e degli imprenditori. Di sicuro un colpevole c'è. Tocca vedere chi è giusto incolpare.

    A quanto pare, a sentire i Tg va tutto bene, stare nell'europa è un bene, e secondo Letta abbiamo avuto pure la ripresina (per il culo). Non è vero che l'Italia si sta avviando per la Grecia, sono tutte cazzate, cavalchiamo il malcontento.

    Tra un po' scoppia na rivoluzione, ma state sereni eh, va tutto bene.
    A Half shadow piace questo intervento

  4. #13
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
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    Anche noi stavamo meglio 10 anni fa...tutti stavano meglio 10 anni fa, ma il fatto che ora si stia peggio e ora ci sia l'euro non comporta che ora si stia peggio perchè c'è l'euro.
    Le cause sono decine e quasi tutte di origine domestiche; la crisi internazionale iniziata del 2008 ha colpito tutti e messo sulle ginocchia più di altri paesi non per colpa dell'euro o della germania ma perchè ha trovato una situazione fragile e una classe politica totalmente incapace.
    Come immagine penso renda bene quella di una tempesta che si abbatte un edificio apparentemente in condizioni decenti ma con le fondamenta marce, la struttura piena di tarli. Con un proprietario che per 30 anni invece che spendere per migliorare l'edificio e fare manutenzione ha sprecato l'impossibile e mangiato i soldi e gli inquilini che se ne sono sempre fregati dal momento che bene o male si tirava avanti.
    A Elaine Marley, Holly e Loller156 piace questo intervento

  5. #14
    Ghajarya Annie Lennox
    Donna 147 anni
    Iscrizione: 20/9/2010
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    Quindi l'euro non c'entra nulla.
    E' colpa della crisi generale.

    Ho capito. Non abbiamo perso sovranità monetaria. La BCE in realtà stampa moneta per i Governi e non esclusivamente per le banche.

    Io credo che quando si perda sovranità economica, politica e monetaria sia sempre a vantaggio di qualcosa di superiore che deve sopravvivere anche discapito di una o più parti che la compongono. Cosa che è successa con la Grecia e sta succedendo con l'Italia applicando politiche di ristrettezza, errore commesso con la Grecia che adesso è praticamente fallita. Ma non fa niente ripetiamo l'errore.

    Non si cavalca il malcontento, il malcontento c'è ed è piuttosto evidente. Le persone hanno disagi e vanno in piazza a dire che contestare l'euro non significa bestemmiare la Madonna quando si è in una chiesa, ma semplicemente esprimere un disagio.

    Contestare l'euro è cosa buona e giusta, non perchè dobbiamo uscire eh, semplicemente perchè se facciamo quello ci dice di fare l'Europa tra qualche anno siamo nella stessa situazione della Grecia. L'Italia non ha peso in Europa, non contiamo una mazza, questa è la verità sostanziale.
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  6. #15
    Pesciolino nell'acquario. Half shadow
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 20/7/2008
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    Quote Originariamente inviata da Annie Lennox Visualizza il messaggio
    Secondo me qui nessuno cavalca il mancontento.
    Io ricordo che con la lira la mia famiglia stava meglio, la nostra attività stava decisamente meglio, ed io stavo meglio, economicamente parlando. Considerando che mio padre rinchiudeva nell'armadietto file e file di 50mila lire, adesso mi rendo conto che per fare 50€ devo buttare il sangue. Niente cavalcare il malcontento, è una cosa reale sennò non se ne parlerebbe proprio. Se l'euro ci avesse dato qualche beneficio non si parlerebbe di scetticismo e di malcontento. Se se ne parla di sicuro non è colpa di qualcuno che si è svegliato una mattina e l'ha inventato perchè aveva tempo da perdere.

    Noi abbiamo venduto una casa in lire, due anni dopo siamo passati all'euro e quei soldi sono dimezzati, come se non valessero più una mazza. Mo non voglio dire che si stava meglio quando si stava peggio, ma si stava meglio quando davvero si stava meglio e quando con 10mila lire ci facevi una spesa al supermercato e ci mangiavi. Adesso con 5€ ci combri un bagnosciuma e un pacco di sale quando è di sottomarca.
    Non so chi è abbastanza "anziano" da ricordare come si comprava con la lira, io un po' vecchietta sono quindi ricordo benissimo che rispetto ad ora, sì che si stava meglio.

    Ma con questo non voglio dire che tornarci, ora come ora, sia necessariamente un bene. Dico che non si deve parlare di cavalcare il malcontento perchè io e pochi altri ancora, non ci possiamo lamentare, ma c'è gente che anni fa stava bene e che oggi non ha più una mazza.

    Diamo la colpa alla politica italiana? Siamo populisti.
    Diamo la colpa all'euro? Siamo euroscettici (parolaccia per molti politici) e cavalchiamo il malcontento.

    Adesso, guarda un po', la colpa è nostra, dei lavoratori e degli imprenditori. Di sicuro un colpevole c'è. Tocca vedere chi è giusto incolpare.

    A quanto pare, a sentire i Tg va tutto bene, stare nell'europa è un bene, e secondo Letta abbiamo avuto pure la ripresina (per il culo). Non è vero che l'Italia si sta avviando per la Grecia, sono tutte cazzate, cavalchiamo il malcontento.

    Tra un po' scoppia na rivoluzione, ma state sereni eh, va tutto bene.
    Eccome se me lo ricordo come si faceva la spesa in lire. E non solo per quanto riguarda fare la spesa ma tutto quanto. Inutile girarci intorno, il compratore medio istintivamente vede nei 5 euro un qualcosa di più basso che di 10, che erano le 10000 lire. Ed i rincari ci sono stati proprio sfruttando questo deficit. Fosse solo un problema di acquisti poi, il problema si è riversato anche sulle fatture e le bollette, probabilmente (e dico proprio probabilmente, perchè prima di entrare nell'euro era stato stimato che sarebbe stato vantaggioso, quindi preferisco credere in babbo natale piuttosto che ad una nuova stima sull'uscita) tornare alla lira peggiorerebbe le cose, ma questo secondo qualcuno. E poi che differenza ci sarebbe arrivati a questo punto? La verità è che l'euro serve a chi ha i soldi per andare all'estero e si rompe a farsi cambiare i soldi, ecco cosa. Poi maschera tutto con discorsi complessi come le importazioni (prima non le facevamo, ovvio) e la forza della moneta. Intanto però prima era debole la moneta ma anche lo spread era basso. Allora è davvero così utile avere una moneta forte? Dove sta scritto?
    Quote Originariamente inviata da Wittmann Visualizza il messaggio
    tornare alla lira non risolverebbe alcun problema e comporterebbe che DAVVERO ci arriverebbe a una situazione da terzo mondo e guerra civile.
    E che differenza farebbe? A parte una piccola frazione di cittadini italiani che ancora non si rende conto del problema qui tutti sono già in rovina, per lo meno avremmo la possibilità di gestirci la nostra moneta come vogliamo. Alla Grecia è servito avere una moneta adeguata (che questo poi ancora è da dimostrare) agli scambi internazionali?
    Quote Originariamente inviata da Elefantino Blu Visualizza il messaggio
    Avresti potuto evitare di usare l'automobile ( assicurazione e benzina ), hai reputato più importante usare quei soldi per l'auto e non per l'animale... scelta tua, nessuno ti ha costretto.
    E secondo te come ci andavo a lavorare al call center? Coi mezzi pubblici che passano se va bene? Sai la distanza che c'è da casa mia al primo centro abitato? E poi vengono a me a dire che non devo parlare senza sapere...
    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio
    Half, senti, ora mi sono piuttosto stancata. Non ci conosciamo, io sono una persona educata e gradirei quanto meno un minimo di educazione da parte tua quando ti rivolgi a me.
    In ogni caso, nella mia stanza non riesco a scorgere alcun vessillo comunista. Non gestisco il call center. Non sai niente di quella che è la mia situazione universitaria/lavorativa. Non sai se vedo l'italia in rovina. Ti prego, fammi un favore personale, prenditi una camomilla e lasciami un po' in pace. Io non ho mai giudicato il voto di nessuno, gradirei che tu facessi lo stesso con me.
    Sì, per me un lavoratore straniero ha gli stessi diritti di un lavoratore italiano; sì, per me il matrimonio omosessuale è una priorità sociale quanto la riforma del lavoro è una priorità sia economica sia sociale; sì, quell'articolo non dice niente. No, non sono comunista. No, non sono né moralista né ipocrita. E no, non sono una parlamentare, quindi credo che la colpa non sia mia se l'Italia va a rotoli.

    Soprattutto, tu dici che tanti "sciocchi come me" hanno pensato solo al lusso. Non sai quale sia il mio reddito, quale sia il mio isee, quanti e quali lavori io abbia fatto. Quindi, per cortesia, non parlare a sproposito.

    Quindi, per cortesia, un minimo di buona educazione quando ti rivolgi a me sarebbe gradito. Altrimenti ignorami. Perché, sinceramente, sei fortunato solo perché io sono molto educata e molto calma, un'altra persona ti risponderebbe molto male.
    Povera cucciola... Se non sei ipocrita allora ragioni male perchè in una nazione con gravi problemi economici non si può ammattire per consentire il matrimonio omosessuale e per dare una casa a tutti gli immigrati. È un'emerita cazzata. E chi la considera una priorità desidera delle cazzate. Giustamente Alfano ha detto bene, prima di pensare alle unioni civili pensare alle famiglie, ovviamente in questo forum non se ne parla, qua si parla solo di qualsiasi cosa che possa solo mettere in buona luce la sinistra o in cattiva luce Berlusconi, Alfano ha voluto contestare un politico in particolare che tu non sopporti, Renzi, che invece guarda caso vuole proprio fare ciò che tu vorresti, ovviamente cazzata era e cazzata rimane, in un momento del genere. Io ti dico solo una cosa, per quanto tu possa essere convinta che l'euro sia la salvezza se verranno consentite tali unioni proprio in un momento simile (unioni che tra l'altro sono consentite in pochissime nazioni al mondo, indice che non si tratta affatto di una priorità, ma si sa, l'Italia sarà un grande paese quando tutti gli immigrati avranno una casa secondo la Kyenge, quindi per te l'Italia sarà un grande paese quando gli omosessuali potranno sposarsi, con quali soldi non si sa, l'importante è che abbiano il diritto di sposarsi, vè?) io pretenderò fino alla morte il ritorno alla lira. Dato che ti sbatti per una cosa tanto frivola io voglio sbattermi per il ritorno alla lira. In ogni caso per quella sciocchezza che vuoi tu, in caso ci fosse un referendum (ma la vedo dura, ovviamente il PD deciderà a nome di tutta l'Italia, della serie esistono solo loro ed i loro elettori) io voterei contrario in un momento simile. Perchè la tua cara sinistra con i suoi bei valori prima di fare una cosa del genere deve ripulire l'Italia da tutte le altre porcate che ha fatto, come l'IMU, gli aumenti spropositati dell'IVA, la priorità agli stranieri per le case popolari ed il lavoro (bella coerenza dal momento che ostentano e predicano l'uguaglianza) eccetera eccetera. Ogni cosa a suo tempo, te l'ha mai insegnato nessuno? Quando l'Italia si sarà ripresa e ci sarà anche il lavoro allora anche io voterò a favore, altrimenti per ora attaccati al tram.
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  7. #16
    alias Annie Lennox Elaine Marley
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    Tutti quelli che dicono di tornare alla Lira non si rendono conto di quanto l'Euro ci abbia salvato il culo e di quanto sia stato importante per la nostra economia.
    Guardate che tornare a una moneta che aveva pochissimo potere in un momento di crisi come questa vuol dire finire nella povertà più assoluta, Half fatti un paio di lezioni di economia, scopriresti che tutto quello che hai detto non ha senso.
    E soprattutto credi davvero che se ci fosse la Lira potresti gestirtela come vuoi?
    Il fatto che facciamo parte dell'Unione Europea secondo te non ha senso?
    Credi che il ritorno alla Lira non comporti delle spese esagerate e delle perdite importanti sia per quanto riguarda le banche, sia per quanto riguarda il debito pubblico fino ad arrivare ai problemi più minori di tutti i giorni?
    Pensi basti ristampare carta moneta e tutto si risolve così?

  8. #17
    Moderatrice Holly
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    @Half shadow, ora hai rotto. Piantala perché un altro post e perdo la pazienza. Almeno impara a leggere quello che ho scritto. Uno stato non si è fatto solo di economia, ci sono anche questioni sociali. Ma che lo dico a fare... blablabla.
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  9. #18
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
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    Quote Originariamente inviata da Half shadow Visualizza il messaggio
    Eccome se me lo ricordo come si faceva la spesa in lire. E non solo per quanto riguarda fare la spesa ma tutto quanto. Inutile girarci intorno, il compratore medio istintivamente vede nei 5 euro un qualcosa di più basso che di 10, che erano le 10000 lire. Ed i rincari ci sono stati proprio sfruttando questo deficit. Fosse solo un problema di acquisti poi, il problema si è riversato anche sulle fatture e le bollette, probabilmente (e dico proprio probabilmente, perchè prima di entrare nell'euro era stato stimato che sarebbe stato vantaggioso, quindi preferisco credere in babbo natale piuttosto che ad una nuova stima sull'uscita) tornare alla lira peggiorerebbe le cose, ma questo secondo qualcuno. E poi che differenza ci sarebbe arrivati a questo punto? La verità è che l'euro serve a chi ha i soldi per andare all'estero e si rompe a farsi cambiare i soldi, ecco cosa. Poi maschera tutto con discorsi complessi come le importazioni (prima non le facevamo, ovvio) e la forza della moneta. Intanto però prima era debole la moneta ma anche lo spread era basso. Allora è davvero così utile avere una moneta forte? Dove sta scritto?

    E che differenza farebbe? A parte una piccola frazione di cittadini italiani che ancora non si rende conto del problema qui tutti sono già in rovina, per lo meno avremmo la possibilità di gestirci la nostra moneta come vogliamo. Alla Grecia è servito avere una moneta adeguata (che questo poi ancora è da dimostrare) agli scambi internazionali?E secondo te come ci andavo a lavorare al call center? Coi mezzi pubblici che passano se va bene? Sai la distanza che c'è da casa mia al primo centro abitato? E poi vengono a me a dire che non devo parlare senza sapere...P.
    Half la questione è estremamente complessa, per trattarla adeguatamente - cosa che non fa praticamente mai nessuno, nè sui forum nè nelle discussioni da bar nè nei programmi di pseudo informazione - bisognerebbe avere conoscenze di base di economia e affrontare tutti i molteplici aspetti che sono interconnessi tra loro, senza aver fretta di aver ragione facendo 2 esempi che come primo impatto sembrano rendere bene ma che in realtà non rappresentano nulla se non una frazione dell'insieme.
    Tipo dire "ah ma 1 euro vale 1000 lire invece di 2000", "tornando alla lira potremmo stampare moneta e non avere problemi di deficit e potremmo svalutarla per favorire le esportazioni", "come si stava bene negli anni 70 e 80 con la lira e l0inflazione",ecc. non significa niente. Sono argomentazioni inconsistenti.
    Le condizioni politiche ed economiche erano totalmente diverse, in italia e nel mondo; ci sono questioni di debito pubblico accumulato (NON a causa dell'euro) e da onorare, di 30 anni di riforme non fatte (NON a causa dell'europa), e decine di altri fattori.
    Sarebbe un disastro sotto ogni punto di vista: fallimento del sistema statale e bancario, e a catena di quello economico e sociale, puro e semplice. Il bello è che è tutto risaputo e spiegato, solo che al momento fa comodo avere un capro espiatorio "esterno" (la germania, la merkel, la UE) su cui riversare decenni di fallimenti, ruberie, incapacità.

    Non scherzare, tu non hai idea di cosa vorrebbe dire. Non è una piccola frazione che sta bene mentre il resto è alla rovina. La crisi ha colpito e sta colpendo duro ma le cose ancora bene o male continuano a girare, nei supermercati la roba la trovi, se hai dei soldi in banca sono lì, se hai una pensione o uno stipendio vieni pagato, ecc. Milioni e milioni di persone hanno un reddito fisso e stabile (dipendenti, dipendenti pubblici, pensionati), c'è un'economia in difficoltà ma non morta, ci sono istituzioni, ecc.
    Prova a immaginarti se di punto in bianco i tuoi soldi in banca svanissero, nei supermercati non ci trovassi niente e magari ti trovassi al buio perchè non siamo in grado di approvigionarci di energia dall'estero, se le pensioni e gli stipendi non venissero più pagati e se con la tua bella liretta, svalutata di botto di almeno un 50% sull'euro abbandonato, non potessi comprare più un cazzo di niente, se banche imprese e servizi cessassero di funzionare. Hai presente le scene apocalittiche che si vedono in certi film? Ecco, potrebbe avvicinarsi anche a qualcosa del genere.
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  10. #19
    Ghajarya Annie Lennox
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    Half fatti un paio di lezioni di economia, scopriresti che tutto quello che hai detto non ha senso.
    Gente laureata che un paio di lezioni di economia le ha fatte, economisti, dicono che uscire dall'euro sarebbe cosa buona e giusta.
    Altra gente laureata in economia, economisti, dicono che uscire dall'euro ci distruggerebbe.

    Mo' voglio pensare e sperare (vivamente) che gli economisti euroscettici e gli economisti eurosostenitori abbiano seguito almeno lezioni simili quando hanno fatto l'università, sennò non si spiega questa differenza di opinioni tra persone che qualcosa di economia capiscono.

    Toccherebbe vedere chi ha ragione, perchè io sentendo sia l'una che l'altra campana ho solo confusione, pare che nemmeno loro nè capiscano qualcosa. Non c'è un parere oggettivo. Io cerco un parere oggettivo (da non addetta ai lavori avendo seguito solo due corsi di economia all'università) ma non lo trovo.

    Per questo, Half, io dico che non so se ci converebbe o meno. Io dico quello che vedo, ma non posso parlare in termini tecnici e credo che nessuno possa davvero parlarne con certezza qui dentro, dato che manco gli addetti ai lavori, gli economisti, non si mettono d'accordo con loro stessi.
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  11. #20
    Moderatrice Holly
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    Gente laureata che un paio di lezioni di economia le ha fatte, economisti, dicono che uscire dall'euro sarebbe cosa buona e giusta.
    Altra gente laureata in economia, economisti, dicono che uscire dall'euro ci distruggerebbe.

    Mo' voglio pensare e sperare (vivamente) che gli economisti euroscettici e gli economisti eurosostenitori abbiano seguito almeno lezioni simili quando hanno fatto l'università, sennò non si spiega questa differenza di opinioni tra persone che qualcosa di economia capiscono.

    Toccherebbe vedere chi ha ragione, perchè io sentendo sia l'una che l'altra campana ho solo confusione, pare che nemmeno loro nè capiscano qualcosa. Non c'è un parere oggettivo. Io cerco un parere oggettivo (da non addetta ai lavori avendo seguito solo due corsi di economia all'università) ma non lo trovo.

    Per questo, Half, io dico che non so se ci converebbe o meno. Io dico quello che vedo, ma non posso parlare in termini tecnici e credo che nessuno possa davvero parlarne con certezza qui dentro, dato che manco gli addetti ai lavori, gli economisti, non si mettono d'accordo con loro stessi.
    Ma l'economia non è una disciplina scientifica, non ha l'esattezza, per esempio, dell'algebra o della chimica. Manca un parere oggettivo perché, semplicemente, non esiste.

    Per quanto mi riguarda, so di non avere assolutamente le competenze scientifiche per una valutazione sensata e coerente della situazione, le mie sono delle dichiarate impressioni da profana. Credo che, però, la realtà sia troppo variegata e soggetta a troppe variabili per poter paragonare la nostra situazione a quella della Grecia. Intendo dire, sicuramente ci sono delle affinità maggiori fra il nostro paese e alcuni dell'UE, più che con altri. Ma questo si limita soltanto a fornire un enorme quadro generale della realtà.
    Credo, insomma, che riservare una decisione definitiva sull'Euro al popolo sia sbagliato, proprio perché servono competenze specifiche che, diciamoci la verità, il 99% degli italiani (io compresa) non hanno. Ok, è vero quello che mi dicevi qualche settimana fa sul referendum consultivo. Ma un referendum "abrogativo" non sarebbe saggio.
    Limitarsi a giudicare la situazione economica partendo da alcuni dati empirici, come fa il tale dell'articolo nel primo post, secondo me è una cretinata. Dire che si è entrati nell'Euro e dire che c'è stata una crisi significa dire due cose vere. Dire invece che si è entrati nell'euro e che di conseguenza c'è stata una crisi, senza esami approfonditi della realtà, significa solo parlare a sproposito.

    Lasciando da parte la nostra pietosa situazione politica, in una realtà ideale, eleggere e stabilire un dato governo - in qualsiasi forma - non è solo una delega del potere (che è una cosa molto brutta, ma è il meglio che siam riusciti a inventarci), ma è soprattutto una delega di competenze. Per fare un esempio: se io, cittadino X, sono consapevole di non sapere una mazza di economia, voto un tot gruppo di persona, che - sempre in una realtà ideale - hanno un tot di conoscenze che permetta loro di occuparsi del benessere economico della mia nazione. Dicevo in un altro topic, che con questo c'entra poco, che secondo me uno dei mali attuali dell'Italia è un'ignoranza di fondo, mista alla presunzione di sapere, che porta tantissime persone a parlare a sproposito, ad arrogarsi competenze che di fondo non si hanno. E riporto lo stesso esempio: Stamina e Vannoni. Al posto di improvvisarci tutti scienziati, lasciamo fare ai ricercatori il loro mestiere... e agli esperti di marketing vietiamo di intromettersi. La ricerca scientifica non può partire dalla piazza, e questo è vero. Credo che lo stesso si debba dire di decisioni economiche così complesse, non si possono fare di pancia o di cuore, si devono fare di testa e con competenze adeguate.
    A me, sempre per fare un esempio, sembra assurda la proposta di lasciare ai cittadini la scelta del presidente della Repubblica. Perché, sempre in teoria, i parlamentari dovrebbero essere in grado di scegliere da soli un garante adeguato (del resto, con un mandato settennale, per necessità il presidente "vigila" su almeno due legislature, ché la nostra costituzione mica è male...). Ma, immaginiamo, in pratica, cosa potrebbe succedere. Per poco non potremmo trovarci un Berlusconi presidente della Repubblica.
    Gli Italiani - da ogni parte: pdl, pd, m5s - per lo più, votano di pancia e non di testa. Non tutti, ma tanti. Ripeto, non tutti, ma la maggior parte. E dire "voglio tornare alla lira perché le 20.000 lire di allora sono i 20 euro di oggi" è ragionare di pancia, non di testa. E magari, per ragionar di testa, non si hanno le competenze per farlo.
    Ora, il problema vero è che noi non deleghiamo competenze, noi deleghiamo persone che probabilmente ne sanno meno di noi o che - anche se sanno - sono lì per i cazzi loro (e Berlusconi è l'esempio più palese, perché è un'eresia dire che Berlusconi non abbia competenze economiche).
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

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