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il paragone con la cina non regge, è un sistema economico ben diverso, con altre leggi e condizioni dei lavoratori, l'italia va paragonata alla germania o alla francia
l'indennizzo al posto del reintegro c'è in tanti paesi europei, e in nessuno di questi il lavoratore è schiavizzato, l'importante è che ci siano servizi pubblici per ricollocare il lavoratore che funzionino
comunque non è che sarà possibile licenziare per qualunque motivo, nel caso del licenziamento disciplinare infondato il datore di lavoro dovrà pagare un indennizzo maggiorato pari a 30 mensilità (un costo non indifferente per l'azienda), almeno queste sono le previsioni perchè devono ancora essere approvati i decreti attuativi, come pare non sarà consentito il licenziamento per scarso rendimento
La Stampa - Licenziamenti, un’indennità più alta ma niente reintegro anche per i disciplinari
quanto alla decontribuzione bisogna vedere se la legge consente di goderne anche avendo assunto subito dopo aver licenziato del personale
è vero che un'azienda può licenziare anche qualche giorno prima dei tre anni (anche qui bisogna vedere se ci sarà un aumento dell'indennizzo), ma se ha investito per formarlo non so quanto possa convenire, dipende dall'attività e dal tipo di lavoro
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Scusa ma ti risulta che gli uffici di collocamento abbiamo mai funzionato in questo paese?
Ti risulta, inoltre, la messa in campo di provvedimenti seri in tal senso?
A me non risulta.
Meno diritti per i lavoratori, soldi a pioggia per le grandi aziende, per quelle piccole nulla, enti locali all'osso.
Renzi è l'amichetto dei grandi imprenditori, quelli piccoli possono continuare a crepare di tasse.
Le tasse dell'azienda di mia madre sono esattamente raddoppiate rispetto allo scorso anno, se poi ci metti che a livello locale non arrivano soldi, anche le tasse locali sono salite. Il comune i soldi dovrà prenderli da qualche parte per garantire un minimo di servizio.
A me risulta che per il licenziamento per scarso rendimento ancora non ci sia NULLA nero su bianco, ma ci sia una discussione in atto. A me fa ridere che si sono tolti i reintegri per i licenziamenti economico/organizzativi, quando si sa benissimo che un grande imprenditore licenzia anche senza avere nessuna difficoltà economica.
Il Job Act è un contenitore di cazzate varate dal governo per togliere tutele ai lavoratori favorendo la grande impresa che non è, al contrario della media e piccola, l'ossatura del nostro paese. Così non si rilancia l'occupazione, si spartiscono favori.
Beh non si hanno certezze, tu stesso stai parlando per ipotesi. E questa cosa non è normale:
"potrebbero licenziare prima dei 3 anni ma...non si sa.."
"bisogna vedere se la legge consente di licenziare ed assumere (la legge infatti non lo specifica)"
Non va bene questa cosa. Non è normale.
E' un pasticcio assurdo.
Il Governo Renzi ha reso felice solo le grandi aziende ed i petrolieri.
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Però ora non per voler parlar bene di Renzie, lungi da me, però stranamente la benzina è diminuita tantissimo nell'ultimo mese, era arrivata a costare 2 euro il litro l'anno scorso in alcuni distributori, adesso io trovo il diesel ad 1,33 il litro... Com'è successo? Hanno tolto le accise vecchie come quelle della seconda guerra mondiale?
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Quote:
Originariamente inviata da
Half shadow
Però ora non per voler parlar bene di Renzie, lungi da me, però stranamente la benzina è diminuita tantissimo nell'ultimo mese, era arrivata a costare 2 euro il litro l'anno scorso in alcuni distributori, adesso io trovo il diesel ad 1,33 il litro... Com'è successo? Hanno tolto le accise vecchie come quelle della seconda guerra mondiale?
Bè, il costo del petrolio sceso fino a circa 50 dollari al barile direi che aiuta non poco. Anzi, aiuta SOLO quello, visto che dal 2015 aumenteranno di nuovo le accise sui carburanti... Benzina e gasolio, nuovi ribassi. Ma nel 2015 accise in aumento - QuotidianoNet - Notizie in tempo reale
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Quote:
Originariamente inviata da
Annie Lennox
Scusa ma ti risulta che gli uffici di collocamento abbiamo mai funzionato in questo paese?
Ti risulta, inoltre, la messa in campo di provvedimenti seri in tal senso?
A me non risulta.
Meno diritti per i lavoratori, soldi a pioggia per le grandi aziende, per quelle piccole nulla, enti locali all'osso.
Renzi è l'amichetto dei grandi imprenditori, quelli piccoli possono continuare a crepare di tasse.
Le tasse dell'azienda di mia madre sono esattamente raddoppiate rispetto allo scorso anno, se poi ci metti che a livello locale non arrivano soldi, anche le tasse locali sono salite. Il comune i soldi dovrà prenderli da qualche parte per garantire un minimo di servizio.
A me risulta che per il licenziamento per scarso rendimento ancora non ci sia NULLA nero su bianco, ma ci sia una discussione in atto. A me fa ridere che si sono tolti i reintegri per i licenziamenti economico/organizzativi, quando si sa benissimo che un grande imprenditore licenzia anche senza avere nessuna difficoltà economica.
Il Job Act è un contenitore di cazzate varate dal governo per togliere tutele ai lavoratori favorendo la grande impresa che non è, al contrario della media e piccola, l'ossatura del nostro paese. Così non si rilancia l'occupazione, si spartiscono favori.
Beh non si hanno certezze, tu stesso stai parlando per ipotesi. E questa cosa non è normale:
"potrebbero licenziare prima dei 3 anni ma...non si sa.."
"bisogna vedere se la legge consente di licenziare ed assumere (la legge infatti non lo specifica)"
Non va bene questa cosa. Non è normale.
E' un pasticcio assurdo.
Il Governo Renzi ha reso felice solo le grandi aziende ed i petrolieri.
parlavo per ipotesi non perchè il provvedimento fosse pasticciato e poco chiaro, ma perchè non erano ancora stati emessi i decreti attuativi dal governo quando stavo scrivendo, poi ne sono stati emessi alcuni, più avanti ne arriveranno altri
la maggior parte sono norme che si dovrebbero approvare a prescindere che possano aiutare qualche categoria, l'intento è rimodernare il sistema ma renzi non ha la forza per farlo con questa maggioranza, quindi qualunque decisione verrà depotenziata da qualunque associazione per proteggere gli interessi di un gruppo di persone e favorirne un altro, una volta saranno le aziende e un'altra i lavoratori autonomi
pare che sia stato confermato quello che dicevo, rimane l'obbligo di reintegro per i licenziamenti ingiustificati, non c'è l'indennizzo, nemmeno sono consentiti i licenziamenti per scarso rendimento, negli altri casi ci sarà l'indennizzo, quindi non è che il datore di lavoro potrà fare quello che vuole
La Stampa - Jobs Act, resta reintegro. Maggioranza divisa. Esulta il Pd. Ncd sconfitta: “Una delusione”
comunque l'indennizzo al posto del reintegro c'è anche in germania e in altri paesi europei, in cui non mi risulta i lavoratori siano trattati come in cina
è evidente che in 1/2 anni non si può cambiare la macchina statale compreso il fisco e l'apparato burocratico, tra cui anche i servizi per ricollocare i lavoratori, anche perchè c'è alla base un problema di efficienza/evasione generale che crea grosse disparità tra i soggetti economici, e impedisce di abbassare le tasse
il provvedimento sul mercato del lavoro comunque va nella direzione di non legare a vita il lavoratore all'azienda, i servizi di ricollocamento potrebbero anche non essere molto efficienti se nel complesso si facesse una politica industriale per far crescere la produttività e l'economia, in ogni caso anche se si facesse gli effetti veri generali sull'economia si vedrebbero fra minimo 10 anni
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Originariamente inviata da
Wolverine
Infatti, figurati se era merito dei comunisti che come obiettivo hanno di mettere tutti in mutande. -.-
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1 allegato(i)
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L'euro, sulla carta, poteva essere una bella cosa. Invece si è rivelata una coglionata strumentalizzata e strumentalizzante.
Perchè, mettiamocelo in testa, l'economia mondiale è solo un assurdo gioco da tavola, e noi ne siamo solo le pedine. Utili finchè serve.
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la germania NON è guidata da un branco di idioti che concedono aiuti a un paese che per decenni ha vissuto grazie alle evasioni e ruberie dei cittadini comuni, si sono fatti il culo per riformare il paese più di 10 anni fa e non intendono accollarsi l'enorme debito pubblico italiano attraverso titoli pubblici europei, aumentando i tassi medi anche per loro, giustamente
la merkel e i tedeschi non devono assolutamente concedere aiuti all'italia o mollare le redine del rigore, non devono cedere alle lusinghe della corruzione italiana che vuole tornare ad aprire i cordoni della spesa pubblica allegra
l'italia può benissimo uscire dalla crisi senza svalutare, basta che inizi a smettere di rubare e a far applicare la legge, a far funzionare lo stato in modo serio efficiente, se non vuole farlo ne pagherà le conseguenze
non è l'euro una truffa, anzi incentiva a far calare le truffe perchè è una moneta forte, è l'italia stessa che per decenni è cresciuta sul concetto di truffa, fa parte proprio della mentalità italiana, del sistema italiano, è motivo di vanto in italia fregare e prendere per il culo lo stato
un paese di ladri corrotti e delinquenti, per decenni cresciuto oltre le proprie possibilità, in cui non si fanno mai controlli seri sulle leggi non solo fiscali (se venissero fatti molte imprese chiuderebbero), in cui l'80% delle imposte sui redditi derivano solo da dipendenti/pensionati (manco fossimo un paese africano dove i più ricchi sono i dipendenti), con illegalità ed evasione diffusa anche fra le persone comuni da paese sudamericano, abituato da 30 e più anni a svalutare e lasciare evadere le aziende per farle competere, scaricando tutto per decenni sul debito pubblico e l'inflazione che erode il potere d'acquisto di chi ha uno stipendio fisso (dipendenti)
è evidente che non è adatto a una moneta forte non svalutabile facilmente con bassi tassi e bassa inflazione, ideale per crescere con stabilità finanziaria senza squilibri, facendo pagare poco il credito per investimenti delle aziende e i mutui delle famiglie
una simile moneta che dà questi benefici richiede un paese serio efficiente (come la germania o l'austria appunto), con spesa pubblica di qualità e con controlli che si fanno davvero, l'italia non si merita l'euro (ha la classe dirigente che gli spetta e rappresenta il popolo), che ti mette in competizione ad armi pari con ben altri paesi, che prima che la crisi diventasse generale europea andavano ben diversamente dall'italia
deve tornare alla liretta e svalutare per far risultare i prezzi più bassi all'estero anche se il sistema interno è poco efficiente e produttivo, perchè l'unico modo che ha per crescere è continuare a permettere ruberie evasioni etc...
questi comportamenti disonesti e illegali vanno avanti in italia da decenni, ben prima della crisi, è stato deciso così dalla politica di permetterli perchè altrimenti i cittadini non li avrebbero votati
le stesse persone che ora vanno in piazza a sbraitare contro l'euro e i politici ladri sono spesso gli stessi che negli anni 80 e 90, periodo di vacche grasse, votavano i politici che chiudevano un occhio sulle evasioni/illegalità, non avevano problemi ad evadere per lucrare e permettersi la seconda casa o il macchinone a quei tempi, a usufruire delle innumerevoli agevolazioni/sussidi dello stato anche se ingiustificati, sono gli stessi che al ristorante si vantavano del maggiore guadagno ottenuto in modo poco pulito, o sfruttando le tante storture e pieghe del sistema italiano
questo ha fatto crescere il debito pubblico a 2000 miliardi di euro, la maggior parte sono soldi intascati dai cittadini privati e non certo dai politici, frutto dei comportamenti disonesti illegali concessi dai politici in questi decenni
e adesso si è arrivati al capolinea, la pacchia è finita, o si fa funzionare davvero lo stato (tradotto = si inizia a far applicare davvero la legge ai cittadini) o si muore, niente più trucchetti sulla moneta
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In parte condivido, ma temo non sarà così semplice la soluzione. Temo che siamo stati venduti/sacrificati come Paese.