Voglio morire vivo. Proprio perché amo la vita voglio decidere io quando andarmene, prima che la malattia mi tolga completamente la dignità, il controllo e la lucidità". Gilberto, 53 anni e un cancro terminale al fegato che gli lascia poche settimane, è il primo "testimonial" della campagna in favore di una legge di iniziativa popolare per una libera morte, per il diritto all'eutanasia, lanciata dall'associazione Luca Coscioni. E da Exit, il gruppo che ogni anno aiuta più di 50 italiani malati terminali ad andare in Svizzera dove la pratica è legale. "Costretti a morire in esilio, invece che nel loro letto, da un Paese che non riconosce il diritto di scegliere sulla nostra vita".
Gilberto ha deciso di raccontare in un video la sua storia, senza pietismi, tra una dose di morfina e l'altra per placare il dolore, perché altri un giorno possano avere la libertà di decidere come e quando dire addio alla vita. Senza che parenti e amici, medici o chi li aiuta, rischino vent'anni di carcere accusati di omicidio.
"Come lui, dicono i sondaggi, la pensa il 62 per cento degli italiani, che è a favore di una legge che regoli l'eutanasia legale", dice Filomena Gallo, segretario della "Coscioni", lanciando la raccolta di firme per presentare il disegno di legge che prevede la possibilità per un malato di rifiutare le cure, introduce sia un risarcimento del danno a carico del personale
sanitario che non rispetti la volontà manifestata dal paziente, che l'esclusione dei reati di omicidio e di aiuto al suicidio previsti dal codice penale.
E, infine, prevede il testamento biologico. Il video e gli spot saranno sui social network e verranno offerti alle reti generaliste che in passato ne avevano rifiutato di simili.
Video shock per l'eutanasia legale: "Voglio morire da vivo" - Repubblica.it
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prima di occuparci di diritti particolari ( vedi matrimonio ) perchè invece non lottare per una legge che riguarda tutti
Video shock per l'eutanasia legale: "Voglio morire da vivo"
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30/11/2012, 14:53UsherVideo shock per l'eutanasia legale: "Voglio morire da vivo"
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4/12/2012, 19:43RudeMood
Ho postato un articolo quando cercavano malati terminali per gli spot.
http://forum.fuoriditesta.it/attuali...terminali.html
Non ho capito se verranno trasmessi in TV.. -
4/12/2012, 20:11Randy Mellons
Io sono favorevole, ognuno è libero di far quel cazzo gli pare fin quando non danneggia gli altri. Quindi bo, se qualcuno vuol morire, che muoia.
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4/12/2012, 20:11Artemisia
Io sono sempre stata favorevole alla libertà di poter morire quando lo si desidera, anche perchè avere a che fare con una malattia in stato terminale deve essere veramente atroce se non una sofferenza tremenda, infondo la vita è mia, voglio scegliere io per me stessa, non capisco perchè devono essere gli altri a decidere.
Alla fine si sa che malattie senza via di scampo portano a morte certa, quindi che differenza fa il prima o dopo? non capisco questo accanimento, questo non accettare la morte che è un qualcosa di assolutamente naturale, obbligare qualcuno a dover restare ancorato alla vita anche se non vuole perchè soffre di una patologia incurabile. -
4/12/2012, 21:24Temperance
Sempre stata favorevole, tanto soffrire per una morte non è meno doloroso di vedere un parente caro in stato vegetativo o in fin di vita per giorni, se non settimane.
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4/12/2012, 21:35Alprazolamperchè il problema di fondo è la sofferenza dei parenti, giusto?Quote:
Originariamente inviata da Temperance
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4/12/2012, 21:39TemperanceSbagliato, hai perso il montepremi.Quote:
Originariamente inviata da Alprazolam
Se IO voglio morire perchè sono in una condizione di merda vorrei essere libero di farlo.
Spesso, però, quando si parla in questi termini, vien detto "E a chi hai accanto non ci pensi?", al che ho sempre risposto che la morte di una persona cara non è più dolorosa di guardarla in fin di vita per lungo tempo.
Credo che quello che ho scritto fosse chiaro, quindi non cercare di uscirtene con interpretazioni libere. -
4/12/2012, 21:45AlprazolamTu come interpreteresti una mia affermazione di questo tipo? :Quote:
Originariamente inviata da Temperance
Sempre stata favorevole, tanto soffrire per una morte non è meno doloroso di vedere un parente caro in stato vegetativo o in fin di vita per giorni, se non settimane.
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4/12/2012, 21:47Just*
Io l'ho interpretata come il pensiero di chi decide di andarsene...
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4/12/2012, 21:54Jeggi
Questo tipo di malattia ti toglie tutto, dignità in primis.
Da affrontare è difficile e una persona deve essere libera di scegliere se continuare con la terapia o morire.
Tenere in vita una persona che non lo vuole è, per me, uguale all'omicidio. -
4/12/2012, 22:40TemperanceQuote:
Originariamente inviata da Alprazolam
Io non mi metto a interpretare quello che la gente dice, ci avrei letto che sei favorevole, e che tanto andarsene o restare fa male uguale per chi si ha attorno. -
4/12/2012, 23:52Alprazolam
che poi, spiegazioni errate a parte, è stato palesemente cannato il mio sarcasmo. mi esprimo chiaramente allora: è giusto pensare, in questi casi, in prima battuta, alla differenza (o uguaglianza) di sofferenza dei parenti tra eutanasia o vita da vegetale del proprio caro? Io credo di no; credo che non c'entri proprio nulla con il discorso favorevoli o contrari. Io credo che si possa esprimere l'essere favorevoli o contrari solo in base all'etica morale e/o religiosa, ovvero siamo favorevoli o contrari al poter togliere la vita ad un essere umano? Giusto o sbagliato? Favorevoli o contrari al lasciar scegliere a noi stessi, magari non capaci di intendere e di volere per colpa della malattia, di toglierci la vita? E qui mi si viene a dire favorevole perchè tanto i parenti soffrirebbero lo stesso... ahahah, vabbè!
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4/12/2012, 23:58RudeMoodSono d'accordo con te.Quote:
Originariamente inviata da Alprazolam
Quanto alla questione del topic, lo spot si riferisce ai malati terminali, ma ancora in grado di intendere....
Credo che sarebbe un primo passo se già questi potessero scegliere della loro vita, o morte.
Per le persone già in stato vegetativo si parlerà dopo... -
5/12/2012, 10:18Temperance
Ma guarda che sono favorevole perchè per me ognuno può decidere cosa fare della sua esistenza, anche quando la salute non c'è. La faccenda dei parenti è una conseguenza, se c'ho una famiglia attorno quella esprimerà anche il suo parere, ma se io voglio morì voglio morì, punto. Cioè la famiglia non è una conseguenza del mio essere favorevole, non è che voglio morire per non farli soffrire, forse è questo che non è chiaro.
I testamenti biologici si fanno quando si è ancora in grado di intendere o di volere, non certo quando non si è più lucidi ed è il dolore a parlare per noi, quindi non c'è da metterlo proprio in mezzo.
Che poi oh, anche se pensassi la cosa come l'hai interpretata tu non vedo qual'è il tuo problema, eh. Ognuno vede le cose come gli pare e piace.