Governo Monti: chi pagherà?
Governo Monti: chi pagherà?
redazione | Nov 22, 2011 | Comments 228 | 55,662 accessi
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100 euro al mese per chi guadagna meno di 2000 euro
Mario Monti ha dichiarato che “a contribuire saranno soprattutto quelli che finora hanno dato poco”. Una dichiarazione condivisibile che, però, potrebbe essere interpretata in vari modi: i ricchi? Gli evasori? In ogni modo la vera sfida del Governo Monti non è tanto a chi “fare pagare” ma piuttosto di poter “restituire”. L’insuccesso del governo precedente non era di aver sbagliato i bersagli delle bastonate, ma di non aver distribuito nessuna carota, cioè di non aver creato una base di cittadini che appoggiasse la manovra proposta.
Il supporto popolare al Governo Monti dipenderà dalla sua abilità di non solo chiedere sacrifici, anche se li chiedesse nel modo più equo possibile, ma di poter dare un vantaggio tangibile a un’ampia fascia di cittadini. Il modo più semplice, forte e diretto per farlo sarebbe di aumentare la busta paga di che per esempio guadagna meno di 2000/3000 euro al mese: 100 euro al mese per tutti questi lavoratori costerebbe circa 15/20 miliardi all’anno. Ma esiste la reale possibilità di non solo contenere il debito pubblico, ma allo stesso tempo ridurre il carico fiscale sulle fasce deboli in misura importante?
Crediamo di sì. Per farlo servirebbe agire in modo deciso e determinato su tre fronti:
1. Pensioni, soprattutto quelle di anzianità. Eliminando le pensioni di anzianità si potrebbe risparmiare entro 6 anni 25-30 miliardi all’anno.
2. Evasione fiscale, stimata in difetto attorno a 120 miliardi.
3. Vendita degli asset dello stato a partire dalle partecipazioni in ENI, ENEL e Finmeccanica, che valgono diverse decine di miliardi.
È possibile reperire le risorse necessarie per aumentare il reddito disponibile delle fasce meno abbienti DA SUBITO. Questa operazione, oltre che essere una misura di equità sociale, garantirà l’accettabilità politica di una manovra pesante e metterà in moto un circolo virtuoso di crescita economica, la condizione indispensabile per un risanamento duraturo. Ci vuole coraggio per attuare questo insieme di misure, ma se non ora quando?
Redazione Global Publishers
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