Si può non condividere il pensiero del prete in questione, però non è certo uno stupido né uno sprovveduto, le sue parole vanno interpretate.
Immagino che egli usando il pensiero cristiano voglia intendere che quelle donne propense all'aborto hanno rapporti sessuali soltanto per il piacere e non per procreare. In questo senso il maschio può abusare di loro, nel senso di godere consensualmente con loro, tanto poi il peso dell'"omicidio" (omicidio sempre nell'interpretazione cristiana) se lo porteranno a vita con sé le sole donne.
Abusar del cuerpo nel senso di approfittare del corpo e non di abuso sessuale...
Io semmai, da maschio, mi risento delle parole dell'arcivescovo proprio per il significato che lui intendeva, che riduce noi maschi a individui privi di qualsivoglia sensibilità e responsabilità. Credo che il "peso" di un aborto debba essere - e in molti casi sia - condiviso nella coppia.
Se ci fosse da parte sua un po' più di apertura mentale, un buon prete predicherebbe proprio per far si che i ragazzi siano maggiormente partecipi laddove nasca l'esigenza di un aborto, piuttosto che ammonire le ragazze affinché evitino di farsi veicolo di piacere per l'altro sesso...
Dal sito dell'accademia della crusca:
ABUSARE:
Si tratta di un verbo che nell’italiano contemporaneo ricorre esclusivamente in usi intransitivi con il significato di ‘fare un uso illegale, improprio o eccessivo di qualcosa’ o ‘approfittarsi della disponibilità o debolezza di qualcuno’. Nell’italiano antico, soprattutto nella lingua letteraria, poteva ricorrere in costrutti transitivi, sempre nell’accezione di ‘usare qualcosa per fini non onesti, non corretti’ (come ad esempio in Tasso: «Infuriossi allor Tancredi e disse / - Così abusi, fellon, la mia pietà?».