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		OGGI. 
		Al bar, 
 dopo aver finito i dettagli
 del mio trasloco triste,
 trovo i vecchi bastardi di sempre.
 
 E in un fiume di birra
 mi rendo conto,
 come sempre,
 quando decido
 di estraniarmi dalla realtà
 per un po',
 che mi mancate da strappabudella.
 
 E un giro il mio,
 uno il tuo,
 uno di quell'altro che si aggiunge dopo,
 finisco col vecchio Gian a parlare di me.
 
 Era tanto che non ti vedevo, sai?
 Da dicembre, ormai..
 
 E mi dici:
 "Hai finito la casa, poi?"
 
 E ti rispondo:
 "No, sono tornata dai miei, mi sono divisa."
 
 Ti vedo con la faccia di chi non sapeva,
 e si è preso un calcio dritto nei coglioni:
 
 "Cazzocazzocazzo.. Scusa, non sapevo.."
 
 Ma non ci son problemi, non ce ne sono:
 
 "Tranquillo, Gian è andata come doveva.."
 
 E si parla a lungo ancora,
 di tatuaggi, di feste, del lavoro,
 del tempo che c'è,
 e del tempo che, invece, non c'è più..
 
 E mi dici tranquillo:
 
 "Mo' vieni, ti schiaffo un cd che ti piacerà"
 
 E infatti mi piace, sì.
 
 Un sacco delle mie preferite,
 un sacco di vecchie
 della memoria dei tempi migliori.
 
 E con la faccia
 di chi se ne è fatto una ragione,
 quando io so bene che non è così,
 mi dici:
 "L'ha fatto mio fratello, questo."
 
 E io ti dico:
 "Beh, bravo, sticazzi.."
 
 E tu, con lo sguardo Sfinge:
 
 "L'ha fatto di domenica due mesi fa.
 Poi, di lunedì, si è impiccato."
 
 Come se mi dicessi che l'ha fatto
 e poi si è andato a bere un caffè,
 o che ha fatto
 qualche stronzata
 di quelle tipiche di chi ha tanta testa
 ma non sempre riesce
 a farcela stare "dentro"..
 
 E io,
 che non sapevo,
 mi trovo a pensare
 a come la vita sia un gioco
 fottutamente storto,
 un carnevale merdoso,
 fatto di maschere bieche e impazzite,
 di come ci voglia niente,
 a che mentre siamo girati
 a guardare altrove,
 la giostra smetta di girare.
 
 E un altro di quelli
 che giocava insieme a noi,
 scende.
 
 E non ce n'è più,
 un altro cavallino
 vuoto, con gli occhi grandi
 e nessuno sopra a tenere la briglia.
 
 E si gira uno in meno,
 e quel posto non si riempie più.
 
 E non si sa,
 per quale regola strana,
 si decida chi resta e chi se ne va..
 
 
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		dio com'è commovente.. :cry:  :smt022 
 
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		tanto profonda quanto triste! :( 
 
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	Quote: 
		
 
				Originariamente inviata da margot
				
			 tanto profonda quanto triste! :( 
 
 
 gia'...
 
 
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	Quote: 
		
 
				Originariamente inviata da margot
				
			 tanto profonda quanto triste! :( 
 
 
 
 
 
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		Re: OGGI. 
		
	Quote: 
		
 
				Originariamente inviata da andras
				
			 
 Come se mi dicessi che l'ha fatto
 e poi si è andato a bere un caffè,
 o che ha fatto
 qualche stronzata
 di quelle tipiche di chi ha tanta testa
 ma non sempre riesce
 a farcela stare "dentro"..
 
 E un altro di quelli
 che giocava insieme a noi,
 scende.
 
 E non ce n'è più,
 un altro cavallino
 vuoto, con gli occhi grandi
 e nessuno sopra a tenere la briglia.
 
 E si gira uno in meno,
 e quel posto non si riempie più.
 
 E non si sa,
 per quale regola strana,
 si decida chi resta e chi se ne va..
 
 
 
 queste parole son fantastiche. verissime, tristi, ma fantastiche.
 
 
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		:(  veramente bella..mi ha colpito   :cry: 
 
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	Quote: 
		
 
				Originariamente inviata da margot
				
			 tanto profonda quanto triste! :( 
 
 
 
 
 
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		fantastica! 
		...molto triste,ma reale! : :(