Mia storia

Blue sky.

Un giorno come tanti, a Blue Sky. Il vento che soffiava sulla fronte i capelli dei vari adolescenti girovaghi, il sole che abbronzava le donne sdraiate sulla spiaggia. Sembrava tutto normale. Ma nessuno sapeva che quel giorno avrebbe cambiato tutta la vita di un normalissimo ragazzo, Lukas. Era mezzogiorno: il mercato era affollato, le strade impraticabili. Un gruppetto di giovani stava seduto in Piazza Moon, la piazza principale della città, e sorseggiava birra. – Puah – mormorò una giovane ragazza, seduta sulle ginocchia di un ragazzo alto. – Che caldo, e che birra acquosa. – gettò la lattina alle sue spalle, e quella lattina rotolò per una lunga strada, fino ad arrivare in River Street, ai piedi di Lukas. Lukas era un bel ragazzo, alto e dinoccolato, con occhi color nocciola e capelli biondi. Aveva sedici anni, ed era apparentemente un ragazzo normale. Apparentemente. Nessuno conosceva il suo passato. Si era trasferito da Little State solo tre anni fa, ma era già molto famoso. Tutte le ragazze gli correvano dietro, da quelle disponibili, a quelle già impegnate. Mentre raccoglieva la lattina, sentì un grido: -Ehi Lukas! –Era James, il suo migliore amico da quando si era trasferito lì. Con lui poteva condividere il suo orribile segreto, perché lo capiva e lo aiutava. –Ehi- rispose sorridendo. I due si diedero una pacca sulla spalla, e si incamminarono verso la spiaggia. Erano tutti e due studenti alla Blue Sky Superior. BSS. Frequentevano la terza superiore, ed erano in classe insieme; ma erano diversi a scuola: James odiava studiare, e non stava mai attento, l’unica materia che gli piaceva era inglese, mentre Lukas amava diritto e latino. Il primo era un fannullone, il secondo studiava sodo per cercare di raggiungere il suo obiettivo: diventare un musicista. Infatti i due avevano creato una band, i Blue Sky, ed erano forti! Lukas era il chitarrista, James il batterista, Nathan un altro chitarrista e poi c’era lei. Nicole. La cantante, che aveva una voce stupenda, e come tutte le altre era innamorata di Lukas; ma lei aveva più speranze con lui, dato che lui aveva da sempre una mezza cotta per Nicole. Era alta, capelli scuri, occhi blu. Ma aveva un viso particolare, diverso da tutti quelli che Lukas aveva visto finora. Al momento però stava con Nathan, il chitarrista secondario, che era dolcissimo e per questo la band lo aveva soprannominato Boo. Lukas sospirò, e calciò via la lattina, non sapendo che quella lattina sarebbe stata la sua salvezza.
La lattina rotolò in spiaggia, ai piedi di un gruppo di ragazze di circa sedici anni. Nicole, Alice, Cècile, Marie, un gruppetto che si conosceva da sempre. La più bella, ovviamente, era Nicole, sempre persa nei suoi pensieri. Poi veniva Cècile, che era di origine francese, nata a Nizza, ed era la modaiola del gruppo; Marie invece era la più originale, faceva sempre ridere le altre e attualmente l’unica fidanzata, con James. E per ultima veniva Alice, che poverina, non aveva niente di speciale, era stata accolta solo grazie a Marie, che la conosceva da anni. Queste ragazze così diverse, erano amiche da sempre. Quel giorno stavano discutendo di ragazzi. Nicole dichiarava che il più carino era Nat, anche se anche Lukas era molto decente. Ma le altre non erano d’accordo, tutti pensavano che fosse Lukas il più in. In quel momento, un’onda si abbattè fragorosamente su di loro; Nat aveva preso un secchio d’acqua e glielo aveva gettato addosso. Le ragazze strillarono spaventate, e Nicole si gettò addosso al ragazzo, baciandolo. In quel momento comparvero Lukas e James, sorridendo a quella scena. –Ciao Ragazze!-urlò James, con il suo modo di fare goffo che irritava la maggior parte della gente, ma non Marie, che gli si buttò addosso. – Ehi frena il tuo entusiasmo, gazzella! – dicendo questo, però, lui la baciò, senza notare che Cècile li osservava invidiosa. Il gruppetto si spostò verso il mare, e Lukas camminò lentamente, riflettendo sul suo segreto. Blue Sky era il posto dove doveva fingere una vita che non era la sua, conoscere e affezionarsi a ragazzi a cui avrebbe dovuto fare del male, o rubare qualcosa di importante. Ad esempio, vedendo il sorriso di Marie, sentì una fitta al cuore al pensiero che entro due mesi non ci sarebbe più stato: ci sarebbero state solo lacrime, lacrime per la perdita di una persona fondamentale nella sua vita.
Nathan chiamò Lukas, e lui raggiunse gli altri fingendo un sorriso. Giocarono fino a sera tardi, ma poi Lukas dovette fare quello che temeva da giorni. –James. Vieni a casa mia? Tieni conto che probabilmente domani non andremo a scuola. – E neanche fra due mesi, pensò. James rimase sbalordito che il suo amico, un tale secchione, gli proponesse di andare in marina. Ma accettò con entusiasmo, baciando Marie con foga e promettendole di farsi vivo al più presto.