Sono vittima della depressione?

Salve a tutti! sono nuova di questo forum e mi sono iscritta appositamente per avere un confronto con più persone possibili! Di solito mi piace interloquire personalmente con gli altri ma purtroppo questo mio desiderio non mi è possibile per problemi che ora spiegherò.
Ho 22 anni, studio,mi mancano 6 esami per la laurea...ho una famiflia apparentemente normale, due genitori che fortunatamente non hanno mai avuto problemi di lavoro e materialmente non mi hanno mai fatto mancare nulla e un fratello che studia come me all'università...
Fin qui tutto normale, per lo meno così sembrerebbe...la fonte del mio problema è il rapporto con mio padre e con mio dispiacere anche quello con mia madre...purtroppo sebbene formalmente è tutto apposto poi in realtà la mia famiglia è un caos completo...in primis i miei non vanno d accordo, mio padre è enormemente maschilista e tratta sia me che mia madre come due serve, in secondo luogo per lo meno nei miei confronti si è sempre dimostrato ostile...a cominciare da quando ero molto piccola ha inculcato in me e negli altri (parenti e miei amici compresi) che io non ero normale, forse ritardata e con enormi problemi...non capendo che il mio unico "problema" era la timidezza...non stimolata sicuramente da un genitore che ti dice questo tipo di cose...arrivando al delicato periodo della pubertà non si è certamente risparmiato...al Sei una Menomata si sono aggiunte le critiche al mio aspetto fisico e al modo di scegliermi gli amici...non mi ha mai lasciato decidere da sola, lui si metteva sempre in mezzo, così non ho mai potuto sbagliare ai suoi occhi...o per lo meno lui non lo sà...piano piano è riuscito ad isolarmi da tutte le mie amicizie, impedendomi di fare cose normalissime, non mi faceva uscire, non potevo andare a cena fuori, non potevo andare al mare...vacanze neanche a parlarne, uscite fino alle 4 di mattina neanche...poi ho conosciuto il mio attuale ragazzo con il quale ugualmente sono limitatissima e devo accontentarmi di vederlo quando può tornare...mio padre si è accanito contro di me da quando sono bambina, e arrivando a 22 anni con una persona di questo genere comincio a sentirmi come dice lui...una fallita!! sono incapace di socializzare perchè quando sono in mezzo alla gente HO PAURA DI PARLARE...HO PAURA DI DIRE COME LA PENSO....perchè ogni volta che lo faccio a casa mia quello che dico è sempre sbagliato, quello che faccio è sempre sbagliato!mi senzo veramente inutile, addirittura mi viene male anche dire che mi stò per laureare...perchè secondo lui sono riuscita a finire solo perchè la mia facoltà è molto semplice, faccio òGiurisprudenza...e sebbene ce la farà è tanto se andrò a pulire i bagli pubblici...
sono un paio di mesi che non stò bene, che ho una sensazione di malessere incontrollabile, ho bisogno di aiuto, in queste poche righe non ho potuto scrivere tutto perchè di cose da dire ne ho veramente troppe....
mi sevirebbe un consiglio...spassionato...visto che di amici non ne ho purtroppo

ammazza, Giurisprudenza facoltà semplice? :D tuo padre è fuori di testa.
Anche io ho avuto sempre un rapporto di questo tipo con mio padre, non gli va mai bene niente, critica tutte le mie scelte, è addirittura arrivato a dirmi che, se tutti si sono ammalati in casa mia, la colpa è MIA. E sai perchè? perchè a 18 anni sono andata via di casa per studiare al Nord.
Con mia sorella è anche peggio: non fa altro che ripetere che è una fallita e, ora che è andata via di casa, non vuole neanche piu' sentirne parlare.
All'inizio l'ho presa come te: depressione, malessere fisico, poca fiducia nel mondo e nel futuro, una tremenda sensazione di malessere interiore.
Poi, col tempo, sto cominciando a comprendere che certi genitori sono fatti cosi', che non capiscono che siamo una generazione diversa dalla loro e che, forse per troppo bene, non si rendono conto che in questo modo ci soffocano e ci fanno soffrire.
Io l'unico consiglio che mi sento di darti è questo: prenditi la tua laurea che, ti assicuro, è importantissima e DEVE renderti fiera di te (quante persone ci sono che lasciano gli studi alle prime difficoltà? ) e poi cercati un lavoro possibilmente lontano da casa e fatti la tua vita. Questo non vuol dire abbandonare i tuoi genitori ma semplicemente ritagliarti uno spazio tuo e vivere la tua vita senza l'influenza di altre persone. Se il tuo ragazzo è d'accordo con te, andate via insieme: sarà tutto piu' semplice. Vedrai che, anche per la timidezza, potrai soltanto trarne benifici.
In bocca al lupo ;)

Ti dico la mia opinione, poi magari sbaglio...!:)

Parti dal presupposto che tuo padre è un imbecille.
Fuori da casa tua troverai gente che non la pensa come te(ma non ti daranno della menomata, si limiteranno a dire che la pensano in maniera diversa [poi vabbè gli idioti esistono ma lascia fare]) ma anche gente che la pensa come te, e quindi non devi preoccuparti di dire la tua!

Giurisprudenza è una Facoltà (aiutatemi a gridarlo) SUPER tosta... conosco chi l'ha fatta e chi la fa, ci vuole cervello, svegliezza, volontà, passione e capacità... sei da apprezzare solo perché la fai, figurarsi che ti stai per laureare:|:|
Sii fiera di te stessa, lui dice tutte quelle cose per buttarti giù, e sono tutte cose FALSE, ricordatelo!!!!!!!!!!!!

Per gli amici te li farai non appena riuscirai a parlare con gli altri.. prova e vedrai, davvero, specie all'università è una cavolata trovare amici!!!

Ora sei fidanzata e hai VENTIDUE anni, non 15.
Se vuoi fare le 4, vedere il tuo ragazzo eccetera PUOI.

Hai 22 anni e non sei una bambina, per mandare avanti i tuoi studi sei senza dubbi una ragazza sveglia e piena di buona volontà. Tuo padre invece è il vero fallito e non dovresti neanche ascoltare le cattiverie che dice su di te. Devi solo pensare che non tutte le persone sono come lui, che fuori casa tua troverai amici che sapranno sostenerti e volerti bene, persone che non saranno d'accordo con te e altre che ti stimeranno per quello che sei e quello che pensi.
Posso chiederti se hai mai pensato di andare via da quella casa? Sei abbastanza grande per farti una vita tutta tua e sicuramente stare lontano da tuo padre non può che farti bene.

Quote:

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Originariamente inviata da Earidhe.

Hai 22 anni e non sei una bambina, per mandare avanti i tuoi studi sei senza dubbi una ragazza sveglia e piena di buona volontà. Tuo padre invece è il vero fallito e non dovresti neanche ascoltare le cattiverie che dice su di te. Devi solo pensare che non tutte le persone sono come lui, che fuori casa tua troverai amici che sapranno sostenerti e volerti bene, persone che non saranno d'accordo con te e altre che ti stimeranno per quello che sei e quello che pensi.
Posso chiederti se hai mai pensato di andare via da quella casa? Sei abbastanza grande per farti una vita tutta tua e sicuramente stare lontano da tuo padre non può che farti bene.

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Fai questi 6 esami, trovati un lavoro e va a vivere da sola o con il tuo ragazzo. Tuo padre devi dimenticarlo perchè una persona del genere non merita niente.

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Originariamente inviata da Rosemary

Ti dico la mia opinione, poi magari sbaglio...!:)

Parti dal presupposto che tuo padre è un imbecille.
Fuori da casa tua troverai gente che non la pensa come te(ma non ti daranno della menomata, si limiteranno a dire che la pensano in maniera diversa [poi vabbè gli idioti esistono ma lascia fare]) ma anche gente che la pensa come te, e quindi non devi preoccuparti di dire la tua!

Giurisprudenza è una Facoltà (aiutatemi a gridarlo) SUPER tosta... conosco chi l'ha fatta e chi la fa, ci vuole cervello, svegliezza, volontà, passione e capacità... sei da apprezzare solo perché la fai, figurarsi che ti stai per laureare:|:|
Sii fiera di te stessa, lui dice tutte quelle cose per buttarti giù, e sono tutte cose FALSE, ricordatelo!!!!!!!!!!!!

Per gli amici te li farai non appena riuscirai a parlare con gli altri.. prova e vedrai, davvero, specie all'università è una cavolata trovare amici!!!

Ora sei fidanzata e hai VENTIDUE anni, non 15.
Se vuoi fare le 4, vedere il tuo ragazzo eccetera PUOI.

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Posso sembra banale con le mie parole ma voglio dirti che innanzitutto devi essere sicura di te stessa e pensare che nessuno è migliore di te, molti possono avere opinioni diverse dalle tue, ma questo non significa che tu sei una fallita, quindi prova a superare la tua timidezza e fare amicizia, soprattutto in facoltà.
Dato che ti mancano soltanto pochi esami e che ti stai per laureare devi essere assolutamente fiera di te!Non per la ricerca di approvazione degli altri,ma per TE STESSA!
Tuo padre[è laureato?], lasciamelo dire, è veramente triste, come individuo.
Secondo me tenta di affermare in maniera violenta, ma soprattutto negativa la sua autorità, tentando di dimostrarsi più forte, mentre è lui il debole e fallito, tu, però, non permetterglielo, non farti influenzare dalla sue parole, dato che con i fatti(la tua laurea e il tuo essere una ragazza di buona volontà) riesci a smentirlo!
Per quanto riguarda gli amici, le vacanze, le 4 di notte, hai 22 anni!Puoi fare tutto quello che vuoi. Senza che nessuno polemizzi.
In bocca al lupo per tutto. :b1:

Tu sei TU . Hai la TUA vita , il TUO ragazzo e la TUA laurea da prendere .
Impegnati a studiare e fregatene altamente di tuo padre .
Hai 22 anni.Sei indipendente.
Staccati dal passato e vivi .

Ricordati che si diventa grandi quando si comincia a dire "no", hai 22 anni, è arrivato il momento di farlo. Comunque no, non sei depressa.
Buona fortuna.

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Originariamente inviata da ¢нσ¢σℓαтє

Fai questi 6 esami, trovati un lavoro e va a vivere da sola o con il tuo ragazzo. Tuo padre devi dimenticarlo perchè una persona del genere non merita niente.

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si ragazzi, però stiamo attenti a dire: non merita niente. E' sempre il padre, e chissà cosa gli passa per la testa. Un padre cerca sempre di fare la cosa giusta per la sua "bambina", magari lo fa nel modo sbagliato, magari è un modo per spronarla a vivere meglio rispetto alla sua di vita.
Io ad esempio l'ho capito col tempo, per cui non odio mio padre, e anche se mi ha ferita e in un certo modo ha condizionato la mia vita sino ad ora, per me è una delle persone piu' importanti. Facciamoci la nostra vita, ma non voltiamo le spalle ai genitori. Non è giusto.

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Originariamente inviata da cometska

si ragazzi, però stiamo attenti a dire: non merita niente. E' sempre il padre, e chissà cosa gli passa per la testa. Un padre cerca sempre di fare la cosa giusta per la sua "bambina", magari lo fa nel modo sbagliato, magari è un modo per spronarla a vivere meglio rispetto alla sua di vita.
Io ad esempio l'ho capito col tempo, per cui non odio mio padre, e anche se mi ha ferita e in un certo modo ha condizionato la mia vita sino ad ora, per me è una delle persone piu' importanti. Facciamoci la nostra vita, ma non voltiamo le spalle ai genitori. Non è giusto.

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Se un genitore condiziona così tanto la vita di un figlio al punto da penalizzarlo nei vari ambiti (sociali eccetera)... come si può non voltargli le spalle e fingere che non sia successo nulla?

Guarda sicuramente il disagio che stai vivendo ora e che oltretutto hai vissuto anche in passato è sicuramente la conseguenza del clima che c'è sempre stato in famiglia con un padre autoritario. Però permettimi di dirti che anche tu (da quel che hai raccontato) ti sei sempre fatta mettere i piedi in testa, non hai mai nemmeno provato a ribellarti, non hai mai provato a rifilare qualche bel NO a tuo padre, ad avere quella faccia tosta e sicurezza che ogni tanto bisgonerebbe dimostrare. E hai 22 anni. E' ora che inizi a cercare di pensare più a TE STESSA, fai ciò che è meglio per te, per una volta non pensare agli altri, concentrati sulla tua persona. Tuo padre rimane sempre tuo padre, sarà stato iperprotettivo, severo, tutto quello che vuoi, ma penso che comunque in fondo ti voglia bene, è normale. Come tu dici, non hai mai avuto un dialogo con tuo padre e quindi, perchè non incominciare adesso? Non è mai troppo tardi. Cerca di instaurare un rapporto che sia basato appunto sul dialogo, parlate, parlate, parlate. Cerca di riuscir a fargli acquistare quella fiducia che in te non ha mai avuto. Solo così potrete riuscire a ricostrurvi un rapporto. Magari porti dentro rancore, ma prova a superare l'ostacolo. Ti stai laureando in giurisprudenza, hai buona volontà e non ti manca niente, con qualche sacrificio ce la puoi fare e finalmente riuscirai a ottenere qualche SODDISFAZIONE, prima di tutto per te stessa, poi anche per la tua famiglia. Per quanto riguarda il tuo carattere estremamente introverso, bè, non si può cambiare, ma migliorare si. Cerca di essere più aperta e disponibile con le persone, coi tuoi compagni etc. è soprattutto un lavoro di autostima, lentamente potrai acquistarla, basta volerlo secondo me! Non è difficile! Scusate se mi sono dilungata troppo, ma avevo anch'io un rapporto del genere con mio padre e sono riuscita ad affrontarlo di petto, senza farmi troppe paranoie inutili, ho impatrato a non farmi sottomettere da lui e ora sono soddisfatta e soprattutto ho un bel rapporto con lui. Sperò sarà così anche per te^^

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Originariamente inviata da Rosemary

Se un genitore condiziona così tanto la vita di un figlio al punto da penalizzarlo nei vari ambiti (sociali eccetera)... come si può non voltargli le spalle e fingere che non sia successo nulla?

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Non ho detto che bisogna fingere che non è successo nulla. Semplicemente non è facile voltare le spalle a un padre, ci possono essere tutta una serie di ragioni per cui lui si comporta in un certo modo... e anche cosi' rovina la vita di un figlio, credo che sia difficile che lo faccia volontariamente.
Questo però lo capisci col tempo, quando cominci a fartene una ragione e vedi che puoi affrontare il mondo da sola.
Come si può, invece, consigliare di chiudere completamente i rapporti? a meno che non si tratti di un alcolizzato che se ne frega del mondo, sono sempre padre e figlia.

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Originariamente inviata da Haydée ~

Guarda sicuramente il disagio che stai vivendo ora e che oltretutto hai vissuto anche in passato è sicuramente la conseguenza del clima che c'è sempre stato in famiglia con un padre autoritario. Però permettimi di dirti che anche tu (da quel che hai raccontato) ti sei sempre fatta mettere i piedi in testa, non hai mai nemmeno provato a ribellarti, non hai mai provato a rifilare qualche bel NO a tuo padre, ad avere quella faccia tosta e sicurezza che ogni tanto bisgonerebbe dimostrare. E hai 22 anni. E' ora che inizi a cercare di pensare più a TE STESSA, fai ciò che è meglio per te, per una volta non pensare agli altri, concentrati sulla tua persona. Tuo padre rimane sempre tuo padre, sarà stato iperprotettivo, severo, tutto quello che vuoi, ma penso che comunque in fondo ti voglia bene, è normale. Come tu dici, non hai mai avuto un dialogo con tuo padre e quindi, perchè non incominciare adesso? Non è mai troppo tardi. Cerca di instaurare un rapporto che sia basato appunto sul dialogo, parlate, parlate, parlate. Cerca di acquistare quella fiducia che in te non ha mai avuto. Solo così potrete riuscire a ricostrurvi un rapporto. Magari porti dentro rancore, ma prova a superare l'ostacolo. Ti stai laureando in giurisprudenza, hai buona volontà e non ti manca niente, con qualche sacrificio ce la puoi fare e finalmente riuscirai a ottenere qualche SODDISFAZIONE, prima di tutto per te stessa, poi anche per la tua famiglia. Per quanto riguarda il tuo carattere estremamente introverso, bè, non si può cambiare, ma migliorare si. Cerca di essere più aperta e disponibile con le persone, coi tuoi compagni etc. è soprattutto un lavoro di autostima, lentamente potrai acquistarla, basta volerlo secondo me! Non è difficile! Scusate se mi sono dilungata troppo, ma avevo anch'io un rapporto del genere con mio padre e sono riuscita ad affrontarlo di petto, senza farmi troppe paranoie inutili, ho impatrato a non farmi sottomettere da lui e ora sono soddisfatta e soprattutto ho un bel rapporto con lui. Sperò sarà così anche per te^^

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semplice curiosità: tuo padre come ha reagito quando glielo hai fatto presente? si è sentito offeso o ha accettato, a piccoli passi, di migliorare il rapporto? perchè tante volte è questo il problema e, se un genitore non lo accetta, diventa veramente difficile la convivenza.

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Originariamente inviata da cometska

semplice curiosità: tuo padre come ha reagito quando glielo hai fatto presente? si è sentito offeso o ha accettato, a piccoli passi, di migliorare il rapporto? perchè tante volte è questo il problema e, se un genitore non lo accetta, diventa veramente difficile la convivenza.

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Inizialmente non l'ha presa bene, perchè pensava di aver fatto un lavoro magnifico con me, non si è mai reso conto dei suoi sbagli. Col senno di poi, parlandogli, è riuscito a capire. Ma non è che tra noi è cambiato tutto da un giorno all'altro. E' stato un processo lento, ma ne è valsa la pena. Come hai detto tu può capitare che un genitore non accetti la cosa, ma di sicuro gli avrai messo in testa il tarlo del dubbio e ci rimuginerà sopra. Tentar non nuoce.

Hai 22 anni! prendi la tua vita in mano! laureati con il massimo che puoi! e fai vedere quanto vali! poi parla con tuo padre, anche sclerando e fagli capire realmente cosa sei! farsi plagiare dai genitori è facile... è il momento di tirare fuori le palle e fargli capire che sei una donna non una menomata!


ps. scusami ma è proprio un cretino!

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Originariamente inviata da Haydée ~

Inizialmente non l'ha presa bene, perchè pensava di aver fatto un lavoro magnifico con me, non si è mai reso conto dei suoi sbagli. Col senno di poi, parlandogli, è riuscito a capire. Ma non è che tra noi è cambiato tutto da un giorno all'altro. E' stato un processo lento, ma ne è valsa la pena. Come hai detto tu può capitare che un genitore non accetti la cosa, ma di sicuro gli avrai messo in testa il tarlo del dubbio e ci rimuginerà sopra. Tentar non nuoce.

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Ci rimuginerà, è vero. Ma magari sarà troppo orgoglioso per cambiare.
del resto lo sono anche io, da qualcuno avrò pur preso :)
speriamo che all'amica autrice del thread vada decisamente meglio.

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Originariamente inviata da cometska

Non ho detto che bisogna fingere che non è successo nulla. Semplicemente non è facile voltare le spalle a un padre, ci possono essere tutta una serie di ragioni per cui lui si comporta in un certo modo... e anche cosi' rovina la vita di un figlio, credo che sia difficile che lo faccia volontariamente.
Questo però lo capisci col tempo, quando cominci a fartene una ragione e vedi che puoi affrontare il mondo da sola.
Come si può, invece, consigliare di chiudere completamente i rapporti? a meno che non si tratti di un alcolizzato che se ne frega del mondo, sono sempre padre e figlia.

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Non si tratta di voltare le spalle e abbandonare il padre.
Si tratta di uscire da una casa dove il Padre, la grande figura di cui parli, la definisce menomata. E' vero che per cercare il meglio per i propri figli c'è chi esagera, ma dare della menomata in quale mente contorta, QUALE, può essere scambiata per una forma di insegnamento ed educazione?
Spiegamelo:|
Sono sempre padre e figlia, ma come fà lei è giusto che se lo ricordi anche lui e che anche lui faccia passi verso di lei, eccheccavolo.
Purtroppo esistono situazioni irrecuperabili, è inutile dire che col tempo si capisce, perché a volte col tempo ci si autoconvince.

Quote:

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Originariamente inviata da Rosemary

Non si tratta di voltare le spalle e abbandonare il padre.
Si tratta di uscire da una casa dove il Padre, la grande figura di cui parli, la definisce menomata. E' vero che per cercare il meglio per i propri figli c'è chi esagera, ma dare della menomata in quale mente contorta, QUALE, può essere scambiata per una forma di insegnamento ed educazione?
Spiegamelo:|
Sono sempre padre e figlia, ma come fà lei è giusto che se lo ricordi anche lui e che anche lui faccia passi verso di lei, eccheccavolo.
Purtroppo esistono situazioni irrecuperabili, è inutile dire che col tempo si capisce, perché a volte col tempo ci si autoconvince.

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Guarda, il primo consiglio che ho dato a questa ragazza, è stato proprio di andare via di casa perchè cosi', almeno, sarà possibile ricostruire la propria vita lontano dall'influenza paterna.
Però, e lo dico per esperienza (non tanto per parlare) ci sono diversi motivi per cui un padre puo' comportarsi in questo modo e, per quanto sia sbagliato questo comportamento, a volte eliminarlo totalmente dalla sua vita o pensare che sia una persona cattiva e malvagia non è la migliore soluzione. Semmai, piano piano e con la distanza (che aiuta sempre) bisognerebbe cercare di capire quali motivazioni puo' avere avuto il padre per crescerla in questo modo. Magari non sta bene neanche lui... e la partenza di una figlia potrebbe in qualche modo partarlo a riflettere e a capire i suoi sbagli. O magari sarà il contrario... chi lo sa.

come puoi sentirti inutile ecc. se stai x prendere 1 laurea difficilissima!!!
laurearsi in giurisprudenza nn è mica 1 gioco!!!
tuo padre nn capisce nnt...e sinceramente nn capisco cm 1 padre possa dire 1 cosa del genere ad 1 figlia!!!!!
cmq tu hai 22 anni!!!6 maggiorenne nn devi smp sottostare a tuo padre,nn devi avere paura di parlare xke anke se gli altri nn condividono i tuoi pensieri nn ti aggrediranno cm ha fatto tuo padre!!!!
devi vivere la tua vita snz pensare a tuo padre!!!
prendi la laurea,trovati 1 lavoro e vai a vivere da sola!!!!o magari cn il tuo ragazzo!!!
liberati di tuo padre,fatti 1 vita tua!!andrà tt meglio cn il passare del tempo devi sl credere in te stessa!!!!

Prima di tutto hai 22 anni. 22. Non sei più una piccola minorenne che deve rispondere di quello che fa ai suoi. Io se fossi in te me ne andrei di casa. Sei maggiorenne. Affitta una camera in una casa con tutte ragazze che magari sono tue colleghe. E vedi il tuo ragazzo quando e come vuoi. Anche se tornassi alle 6 del mattino che potrebbe farti? Chiuderti in casa?
Ma tua madre che dice di tutta questa situazione? E' allucinante che non dica niente.
Almeno qualcuno dalla tua parte dovresti averla. Tuo padre secondo me non è un vero padre(scusa ma è qst che penso). Un padre dovrebbe seguirti e sostenerti, magari riprenderti quando fai delle scemenze per riportarti sulla retta via, perchè vuole il meglio per te.
Immagino come puoi sentirti. Non hai fiducia in te stessa. Penso che se lui si allontanasse dalla tua vita tu puoi riprendere a vivere. Inizia col pensare che non esistono frasi stupide, non puoi apparire stupida perchè mi sembri intelligente. Non è da tutti fare e portare quasi al termine Giurisprudenza ;)
Hai solo avuto sfortuna e mi dispiace per te, nessuno lo meriterebbe.

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Originariamente inviata da *Ryuzaki*

Posso sembra banale con le mie parole ma voglio dirti che innanzitutto devi essere sicura di te stessa e pensare che nessuno è migliore di te, molti possono avere opinioni diverse dalle tue, ma questo non significa che tu sei una fallita, quindi prova a superare la tua timidezza e fare amicizia, soprattutto in facoltà.
Dato che ti mancano soltanto pochi esami e che ti stai per laureare devi essere assolutamente fiera di te!Non per la ricerca di approvazione degli altri,ma per TE STESSA!
Tuo padre[è laureato?], lasciamelo dire, è veramente triste, come individuo.
Secondo me tenta di affermare in maniera violenta, ma soprattutto negativa la sua autorità, tentando di dimostrarsi più forte, mentre è lui il debole e fallito, tu, però, non permetterglielo, non farti influenzare dalla sue parole, dato che con i fatti(la tua laurea e il tuo essere una ragazza di buona volontà) riesci a smentirlo!
Per quanto riguarda gli amici, le vacanze, le 4 di notte, hai 22 anni!Puoi fare tutto quello che vuoi. Senza che nessuno polemizzi.
In bocca al lupo per tutto. :b1:

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Anche io ho un padre un pò impiccione XD quindi un pochino posso capirti.
E bhè il tuo ti ostacola ed è la cosa più grave,un conto dare dei consigli,un conto voler comandare la tua vita a bacchetta.
Sul fatto delle critiche bhè anche io ne ho ricevute tante un pò da tutti,che non ero capace di fare quello o che non era per me ecc,e sono andata avanti con una gran insicurezza e già sono timida come persona e quindi ho sempre avuto problemi nel rapportarmi con i miei coetanei e coo,che poi non andavamo molto d'accordo per via degli interessi diversi,e li vedevo rispetto a me troppo frivoli.Poi un altra cosa che mi ha parecchio intaccato è il fatto di vivere fuori paese,e ho perso anche i pochi amici che avevo.
Non credo tu sia depressa,credo che ti senta rassegnata e poco capita,anche se hai tutto ti manca la comprensione di chi ti è vicino,poi i genitori sono le uniche persone che sono in grado influenzarti maggiormente in quanto sono delle figure di riferimento molto importanti,e purtroppo a volte ti mandano in vera crisi perchè non sai cosa fare.
Ti dò un consiglio,fregatene di quello che dice tuo padre,non sentirti una fallita,nessuno puo giudicarti a parte te stessa,e abbi più fiducia in te stessa.A parole purtroppo è semplice dirlo poi ha fatti sono un altro paio di maniche e non sempre ci si riesce.
Fai i tuoi errori perchè se non sbagli non imparerai mai niente,ahimè bisogna sbatterci la testa te lo dice una testarda di natura che non ascolta mai nessuno se non la propria testa.E' la vita ognuno se la gestisce come meglio crede,tutti possiamo sbagliare,siamo essere umani non robot.
Reagisci e non soccombere.Prima o poi andrai via da casa e non sarai più costretta a doverti sorbire tutte queste mortificazioni,ti auguro buona fortuna e si forte.

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Originariamente inviata da nix

Salve a tutti! sono nuova di questo forum e mi sono iscritta appositamente per avere un confronto con più persone possibili! Di solito mi piace interloquire personalmente con gli altri ma purtroppo questo mio desiderio non mi è possibile per problemi che ora spiegherò.
Ho 22 anni, studio,mi mancano 6 esami per la laurea...ho una famiflia apparentemente normale, due genitori che fortunatamente non hanno mai avuto problemi di lavoro e materialmente non mi hanno mai fatto mancare nulla e un fratello che studia come me all'università...
Fin qui tutto normale, per lo meno così sembrerebbe...la fonte del mio problema è il rapporto con mio padre e con mio dispiacere anche quello con mia madre...purtroppo sebbene formalmente è tutto apposto poi in realtà la mia famiglia è un caos completo...in primis i miei non vanno d accordo, mio padre è enormemente maschilista e tratta sia me che mia madre come due serve, in secondo luogo per lo meno nei miei confronti si è sempre dimostrato ostile...a cominciare da quando ero molto piccola ha inculcato in me e negli altri (parenti e miei amici compresi) che io non ero normale, forse ritardata e con enormi problemi...non capendo che il mio unico "problema" era la timidezza...non stimolata sicuramente da un genitore che ti dice questo tipo di cose...arrivando al delicato periodo della pubertà non si è certamente risparmiato...al Sei una Menomata si sono aggiunte le critiche al mio aspetto fisico e al modo di scegliermi gli amici...non mi ha mai lasciato decidere da sola, lui si metteva sempre in mezzo, così non ho mai potuto sbagliare ai suoi occhi...o per lo meno lui non lo sà...piano piano è riuscito ad isolarmi da tutte le mie amicizie, impedendomi di fare cose normalissime, non mi faceva uscire, non potevo andare a cena fuori, non potevo andare al mare...vacanze neanche a parlarne, uscite fino alle 4 di mattina neanche...poi ho conosciuto il mio attuale ragazzo con il quale ugualmente sono limitatissima e devo accontentarmi di vederlo quando può tornare...mio padre si è accanito contro di me da quando sono bambina, e arrivando a 22 anni con una persona di questo genere comincio a sentirmi come dice lui...una fallita!! sono incapace di socializzare perchè quando sono in mezzo alla gente HO PAURA DI PARLARE...HO PAURA DI DIRE COME LA PENSO....perchè ogni volta che lo faccio a casa mia quello che dico è sempre sbagliato, quello che faccio è sempre sbagliato!mi senzo veramente inutile, addirittura mi viene male anche dire che mi stò per laureare...perchè secondo lui sono riuscita a finire solo perchè la mia facoltà è molto semplice, faccio òGiurisprudenza...e sebbene ce la farà è tanto se andrò a pulire i bagli pubblici...
sono un paio di mesi che non stò bene, che ho una sensazione di malessere incontrollabile, ho bisogno di aiuto, in queste poche righe non ho potuto scrivere tutto perchè di cose da dire ne ho veramente troppe....
mi sevirebbe un consiglio...spassionato...visto che di amici non ne ho purtroppo

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poverina :( in certi comportamenti sembra mia madre..anche io mi sentivo così fino all' altro giorno..mi capita spesso, mi dice sempre che io non sono normale, che devo andare in un ospedale psichiatrico..e a volte credo di essere malata e sto male..capisco cosa senti anche se adesso può sembrare che non sia così..ma ti sono molto vicina. spesso ho ancora dei vuoti che non mi permettono persino di emozionarmi..e se parlo con mio padre a volte dice che io esagero che non è chissà cosa...invece io lo vivo come l' inferno..

Ti consiglio di andartene per un pò oppure di fargli vedere chi sei