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Perdere la fiducia
Premetto che non son un tipo che scrive molto delle cose private. Anzi in linea di massima, non mi piace parlarne. Però forse sentendo tanti pareri potrei trovare una sorta di aiuto.
Il mio problema è la fiducia.
Ho avuto un passato un pò burrascoso, una relazione che mi ha portata allo sfinimento e tanti tanti problemi familiari e non che mi hanno portato ad essere un pò dura e categorica nelle decisioni.
La mia domanda è: come si fa a rifidarsi delle persone?
Mi spiego meglio:
Ho delle amiche a cui tengo e di loro mi fido. Posso confidarmi. Ma rimango sempre sul chi va là, per paura di soffrire.
Non mi fido degli uomini. Li considero una massa (senza offesa per i presenti) di esseri senza palle che non sanno cosa vogliono dalla vita.
Non mi fido dei contatti umani. Non do spazio alle persone di conoscermi e sto sempre sulla difensiva.
Sono arrivata al punto di odiare il contatto fisico: se non ti conosco devi stare nel tuo e se mi abbracci mi irrigidisco.
Quando esco con le amiche e magari un ragazzo si avvicina sono un ghiacciolo. Ermetica. Non ti faccio capire che mi interessi e se mi sorridi o provi ad avvicinarmi mi chiudo a riccio (con eleganza ovviamente, tecnica affinata nei mesi!).
Non penso di volere una storia o di creare qualcosa con qualcuno al momento, ma mi dà noia non sentirmi mai a mio agio.
Consigli?!
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Innanzi tutto bentornata.
Non sarebbe un problema tutto ciò se tu ti sentissi a tuo agio,per carattere nemmeno io amo di essere toccato da persone che conosco poco,ne amo dare eccessive confidenze -a meno che io non sia ubriaco,in tal caso ti racconto anche quanto misura il mio gingillo-,ma non mi sento a disagio in nessun modo,anzi.
Penso tu abbia delle amiche fidate,la classica compagnia più stretta,e che con loro tu riesca ad aprirti un po' di più,o sbaglio?
Poi per i ragazzi è relativo,dicono che la persona giusta quando arriva la riconosci,e credo sia vero,se non hai interesse nel approfondire conoscenze,non sei obbligata a farlo.
In definitiva l'unico consiglio che mi senti di darti,è quello di accettare il tuo stato momentaneo di diffidenza e distacco dal mondo,ci passiamo tutti,ma non è sforzandosi di uscirne che ne uscirai realmente,e non è vivendo male questo periodo che potrai riacquisire fiducia nel prossimo.
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grazie per il bentornata!!!!
Allora si, ho una cerchia di amiche con le quali posso confidarmi, ma anche con loro non mi fido mai al 100% e non riesco a trovare sempre quella sensazione di agio!
A me non è che dà noia il contatto fisico, a me da noia proprio la confidenza. Non mi piace che mi si tocchi, non mi piace neanche salutare le persone con il classico bacino alle volte. Mi dà noia addirittura che mi si venga chiamata "vale" se non mi si conosce, piuttosto che valentina.
E considera invece che odio essere chiamata valentina da chi in realtà mi conosce. Devo essere io a dare l'ok e dire che mi si può chiamare abbreviando (ah le mie turbe!!!)
Il punto è che non credo davvero ci sia possibilità di trovare il ragazzo giusto. Cioè per me, per la persona che sono diventata, non mi sta bene niente e nessuno.
C'è chi dice che non mi devo abituare troppo a questo stato di "singlitudine" perchè poi davvero non mi sarà possibile riabituarmi ad avere qualcuno accanto se non con enormi sforzi... e questa cosa mi spaventa a morte.
Ma se io sono la prima a non dare confidenza anche a chi mi interessa, come faccio a conoscere davvero la persona giusta?
Ora non è che ho paura di rimanere zitella a vita, ma ho pur sempre 28 anni, devo anche cominciare a pensare un pò al futuro no?
Se ogni santa volta che un ragazzo mi ispira (non fiducia ma quanto meno simpatia) e mi attrae, io mi richiudo a riccio, come faccio? Non c'è una qualche tecnica o qualcosa che mi aiuti a lasciarmi andare?
Il mio stato di momentanea diffidenza va avanti da mesi e mesi purtroppo.
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Anche il mio scazzo cronico va avanti da anni,mi si diceva che non avrei potuto vivere sempre così,che avrei dovuto levigare il mio carattere perchè se no sarei rimasto solo al mondo,il risultato è che ora con questo stato d'animo particolare ci convivo,le persone che mi vogliono bene mi conoscono e sanno che spesso ho dei modi di fare non proprio gentili,ma che sono un amico sincero e leale.
Questo per dirti che è sempre lo stesso discorso trito e ritrito,finchè non sei a tuo agio con te stessa non potrai mai esserlo con gli altri,e tu in questo momento è lampante che vorresti non essere così come sei,ma più te ne fai un cruccio e meno riuscirai ad aprirti,perchè quando non ci si sente a proprio agio è normale che ci si chiuda sempre più in se stessi.
Per quanto riguarda i ragazzi,io fossi in te quieterei,hai 28 anni non 48,se non c'è nessuno con il quale ti venga voglia di aprirti per instaurare un rapporto mica devi sforzarti,soprattutto in amore non bisogna avere forzature di sorta,si finisce per viverla male davvero poi.
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Sono come te, ho scacciato non so quanti ragazzi perchè mi chiudo totalmente e non do modo di farmi conoscere o di aprirmi.
La tua è una sorta di difesa, ma sono anche convinta che se un ragazzo è interessato a te e riesce a capirti e andare oltre, col tempo impari a lasciarti andare.
Non ti dirò di iniziare a fidarti, metti solo in conto che con le persone ci devi andare coi piedi di piombo, sono tutti pronti a girarti le spalle, sii solo attenta nei rapporti che instauri, e apriti poco a poco, giusto per vedere come va.
Non è una cosa che devi fare in un giorno, col tempo inizi a conoscere le persone e a capire se ne vale la pena.
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Soffrendo dello stesso problema da almeno un paio di anni non sono proprio in grado di dare consigli in merito.
Uno dovrebbe avere il coraggio di sbattere eventualmente la testa contro il muro, o meglio di mettersi in gioco.
A me attualmente manca proprio la voglia.
Ho delle conoscenze, ma non le approfondisco.
E le amicizie già coltivate... boh... Non mi apro.
Per quanto riguarda le relazioni?! Ormai preferisco stare solo.
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ma bentornata vucippola :D
come stai? (apparte il discorso fiducia) :P
cmq riguardo agli amici.. io non sto sul chi va la su quelli che considero veri, però dei 50000 che consideravo tali a 16-17 anni adesso ne ho 4-5.
tutti li conosco da almeno 20 anni, e devo dire che sulle conoscenze nuove che faccio non riesco proprio piu a fare amicizia, un pò per le delusioni avute in passato ma forse ancor di più perchè ormai con lo stile di vita che faccio non ho piu cosi tanto tempo da dedicare a nuove conoscenze approfondite.
anche a me non piacciono abbracci e sbaciucchi che vedo la gente spreca a vanvera.. anzi spesso dietro le persone che si presentano con esagerate confidenze si nascondono i piu falsi in assoluto..
sugli uomini.. ma dai non è vero che tutti gli uomini non sanno cosa vogliono.. questo lo dici perchè a te è andata male.. in ogni caso non sei nel momento giusto per avere una relazione e questo è evidente.
cmq la situazione di disagio che hai con le tue amiche non è normale.. forse non è un gruppo di amiche ma una compagnia e quindi in qualche modo ti devi adeguare anche a quelle che ti piacciono meno se vuoi restarci.. ma valuta bene se è il caso di restarci!
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Seguo perchè direttamente interessato, il consiglio che posso darti è di provare ad essere un po più leggera con le persone, lasciale parlare, chiuderti a riccio non ti permette di capire, cosa quella persona ha da darti o com'è realmente, se dopo un po capisci che quella persona non merita il tuo interesse la lasci perdere,non serve neanche tanto impegno, altrimenti continui a rapportarti con lei . La fiducia in un rapporto nasce con il passare del tempo, normalmente ne passa anche parecchio. Non fidarti delle tue amiche al 100% è corretto, almeno per quanto riguarda me non mi sono mai fidato ad occhi chiusi di una persona la cosa sarebbe troppo pericoloso. Ovviamente ci sono persone che caratterialmente sono più o meno diffidenti, nel tuo caso cerca solo di smorzare il tuo no assoluto. Parti dal presupposto "ok ci parlo tanto che ci perdo?".
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Ah come ti capisco...
Anche io per problemi familiari e con la gente non riesco a fidarmi di nessuno e non riesco ad avere rapporti umani di alcun tipo.
Non ho rapporto con gli uomini perchè penso che siano un pericolo.
Non ho rapporto con le donne perchè o diventano mie amiche o non mi avvicino neanche per paura di essere rifiutato
Non ho rapporti sociali perchè non conosco nulla e la mia diffidenza e paura non mi permette di avere rapporti.
Negli ultimi anni sono un pelo migliorato, l'andare in palestra(per palestra intendo a fare krav maga), mi ha aiutato a fidarmi piu delle persone e piu di me stesso. Ho qualche rapporto in piu ma è minimo ci sto lavorando piano piano.
Credimi gli sport di gruppo aiutano un sacco!
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Il fatto che tu riconosca che questo è un "problema" secondo me è già un primo passo.
Anch'io sono una persona abbastanza diffidente di natura, anche a me non piace parlare dei fatti miei con gli altri, e anche se si tratta di amici e amiche fidatissime rimango sempre, come dici tu, su chi va là quando si tratta di aprirmi su cose personali.
Però un conto è questo, ben altro è non dare confidenza a nessuno e partire prevenuta con tutti.
Tutti credono che la diffidenza nasca da una sfiducia di base verso gli altri, ma non è assolutamente così.
Quando non riusciamo ad aprirci con gli altri (tra cui anche con persone che ci interessano e che ci piacciono come hai detto tu) in realtà è per via della poca fiducia che abbiamo in noi stessi, e per paura di essere rifiutati.
La cosa che dovresti fare quindi secondo me è cercare di lavorare sulla tua autostima. Anche, se non soprattutto, perchè questo in caso di fallimenti e di altre delusioni ti aiuterebbe a, come dire, "cadere in piedi" e a non deprimerti, sfinirti, o richiuderti totalmente nel tuo guscio come hai detto che ti è successo in passato.
P.s. lo so, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare xD e questi sono lati caratteriali che non si possono cambiare in un giorno o in una settimana. Ma l'unico consiglio che mi sento di darti è questo. Perchè è inutile fare gli ipocriti. Stare soli e non riuscire ad aprirsi con nessuno non è affatto una cosa piacevole.
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Vorrei poterti consigliare ma sono esattamente come te, quindi sono la persona meno adatta per farlo. Leggerò i commenti degli altri con molta attenzione, però, potrebbero tornare utili anche a me.
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sono una persona solitaria e amo la solitudine (non certo per un problema di autostima, anzi), è la mia personalità oltre che una scelta che mi soddisfa, non per questo non ho il mio giro di conoscenze
se per te è un problema l'estrema diffidenza e poca apertura verso gli altri dovrai iniziare prima o poi a rischiare con qualcuno, a dargli fiducia, altrimenti rimarrai sempre nella stessa situazione
oppure usa valvole di sfogo, come lo sport
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Allora, faccio outing: io sono una che dava fiducia cronica. Partivo dal fatto che le persone fossero sempre in buonafede e stesse a loro dimostrare il contrario...questo per indole personale. Sono andata avanti a crederlo davvero per anni, compresa alla vostra età (se non sbaglio in molti in questo 3D siete sui 20, io sono sui 30) e le batoste sono arrivate. Parecchie ma parecchie proprio.
Ora che sono più disillusa e disincantata (e a detta di qualcuno ancora non così tanto come mi vedo io) rimpiango però quei tempi. Avendo fiducia negli altri, e nella vita, davvero si vive molto meglio.
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Quote:
Originariamente inviata da
cikay
Il fatto che tu riconosca che questo è un "problema" secondo me è già un primo passo.
Anch'io sono una persona abbastanza diffidente di natura, anche a me non piace parlare dei fatti miei con gli altri, e anche se si tratta di amici e amiche fidatissime rimango sempre, come dici tu, su chi va là quando si tratta di aprirmi su cose personali.
Però un conto è questo, ben altro è non dare confidenza a nessuno e partire prevenuta con tutti.
Tutti credono che la diffidenza nasca da una sfiducia di base verso gli altri, ma non è assolutamente così.
Quando non riusciamo ad aprirci con gli altri (tra cui anche con persone che ci interessano e che ci piacciono come hai detto tu) in realtà è per via della poca fiducia che abbiamo in noi stessi, e per paura di essere rifiutati.
La cosa che dovresti fare quindi secondo me è cercare di lavorare sulla tua autostima. Anche, se non soprattutto, perchè questo in caso di fallimenti e di altre delusioni ti aiuterebbe a, come dire, "cadere in piedi" e a non deprimerti, sfinirti, o richiuderti totalmente nel tuo guscio come hai detto che ti è successo in passato.
P.s. lo so, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare xD e questi sono lati caratteriali che non si possono cambiare in un giorno o in una settimana. Ma l'unico consiglio che mi sento di darti è questo. Perchè è inutile fare gli ipocriti. Stare soli e non riuscire ad aprirsi con nessuno non è affatto una cosa piacevole.
Ciao collega! Se non avessi già saputo che studi Psico ti avrei riconosciuta da questa risposta :D
Cooomunque la mia visione è piuttosto differente dalla tua.
Intanto vcp io sarei cauta con il definire questa situazione un "problema". Credo che viviamo in un mondo e in una società dove l'essere spigliati, socievoli ed estroversi sia considerato il top del top e garanzia di successo nei vari ambiti della vita. L'introversione è vista come una caratteristica negativa, ma se ci rifletti un pò ti rendi conto che questa è una stupidaggine. Sono solo tratti di personalità diversi, ognuno ha il suo lato bello e il suo lato brutto. Quello che non ho capito è se tu sei cambiata (ovvero dall'essere aperta e socievole ti sei chiusa sempre più) o se questo tuo modo di essere è qualcosa di più o meno stabile nel tempo. In ogni caso penso che la cosa fondamentale sia accettarsi: ci sono persone che danno fiducia subito e altre che possono far passare anni prima di concedere la propria fiducia. Ognuno è fatto a suo modo, e non sta scritto da nessuna parte che il meglio sia essere fiduciosi e soprattutto che dobbiamo essere tutti così. Che noia. Riguardo al discorso relazioni di coppia ti dico che secondo me la persona giusta non è quella che direttamente o indirettamente fa sì che tu ti modifichi, cambi, ti forzi pur di costruirci qualcosa, ma quella con cui puoi essere libera di essere te stessa senza forzature e con cui funziona naturalmente. Quindi penso che quando incontrerai qualcuno che DAVVERO ti stimola e ti attrae le cose accadranno da sè. In ogni caso smettila di pensare che sei sbagliata, non vai bene, questo tuo atteggiamento è deleterio e blablabla. Forse dovresti rispettare ciò che sei.
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Allora prima di tutto grazie mille delle risposte, non me ne aspettavo così tante e mi consola sapere che non sono l'unica!
Grazie anche al ben tornata di Kovaccino!!!
Mi sa che qui però stiamo facendo un pò di confusione.
Io sono una persona che ha amici e compagnia, mi piace stare in mezzo alla gente (anche se ho comunque sempre bisogno dei miei spazi e i miei momenti di solitudine, ma penso sia normale). Sono una persona che ride scherza e giocherellona. Ma con chi conosco. Se mi prende il pazzo fo anche un sacco di cavolate tant'è che mi chiamano Pollon.
Non ho intenzione di conoscere persone nuove come amiche o amici perchè ne ho già. Posso considerarmi fortunata e molto in questo senso.
Le amiche di cui parlo e a cui voglio un bene dell'anima mi hanno letteralmente raccattata quando ero a terra e a pezzi. Ho dovuto superare una grossa depressione e loro mi sono state sempre accanto, in tutto e per tutto. Mi conoscono e sanno che io ora come ora sono in crisi e non si aspettano niente da me (per fortuna!).
Il mio problema, se così vogliamo definirlo, e il non fidarsi dei gesti e delle azioni degli altri.
Il contatto fisico è un esempio perchè se una persona mi abbraccia (che io conosco poco) anche solo per scherzo io penso subito "Allarme rosso, si sta avvicinando, non toccarmi, perchè mi tocchi?!?!?!" E non mi godo il momento.
Stessa cosa vale per i sorrisi ad esempio. Se una persona mi sorride io non penso "oh che bello gli sto simpatica" ma penso "mi ha sorriso!! Perchè??? che vuole da me??? e ora come mi comporto!?!??!"
Forse come dice bene cikay è una questione di autostima. Non ne ho certo da vendere e ci sto lavorando molto su questa cosa.
Io non penso di essere sbagliata se non nel fatto che sono troppo ghiacciolo, troppo fredda, e per questo mi sono pure aggiudicata il soprannome di Daikiri Frozen! :|
Forse davvero, dovrei solo aspettare che il momento passi. Solo che ultimamente mi è capitato spesso di ritrovarmi in questa situazione. La cosa davvero assurda è che se una ragazza mi abbraccia ho meno problemi, ma se lo fa un ragazzo o un uomo, insomma qualcuno dell'altro sesso, allora mi irrigidisco.
Quello che davvero non capisco è la cosa "se deve accadere accade". Perchè io faccio di tutto perchè non accada. Come fa ad accadere una cosa se io sono la prima a bloccare tutto in partenza?!
Vorrei capire innanzi tutto se è sbagliato il mio atteggiamento.
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Da quello che hai scritto adesso sembra evidente che la tua freddezza sia una difesa per tenere a distanza gli altri. In particolare gli uomini. Dovresti cercare di capire cos'è che ti spaventa.
Altra cosa: io gli abolirei i termini giusto e sbagliato in questo genere di cose. Nessuno secondo me dovrebbe mai permettersi di dirti che il tuo atteggiamento è sbagliato. Se ti comporti in quel modo avrai le tue buone ragioni. Sì, metti un muro tra te e gli altri, ma allo stesso tempo ti proteggi. E se lo fai è perchè evidentemente ne hai bisogno.
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Non sei la prima a dirmi che non devo etichettare... ma non riesco a non farlo. Forse è proprio la ricerca del giusto e sbagliato che mi blocca nelle mie azioni.
Grazie!
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Onestamente penso che le persone che si fidano al 100% sono davvero poche. Infatti spesso non si sa che il proprio "disagio" è condiviso, proprio perché non c'è abbastanza confidenza per parlarne. Ai limiti dell'assurdo, no? XD
Comunque, per il contatto fisico io ho notato che meno abbracci, tocchi, avvicini in qualche modo le persone, più ti distacchi. O almeno, per me è stato così. Non essendo abituata alle effusioni per me erano strane, quindi quando capitavano mi infastidivano.
Poi ho iniziato a provare a dare anche io qualche abbraccio, ogni tanto, notando che così iniziavo comunque a sciogliermi un po'.
E sono comunque una persona freddina eh, giusto col mio ragazzo mi lascio andare, con gli altri no.
Non so se può funzionare con tutti, però magari toccare un braccio, anche solo una pacca impacciata sulla testa, abbracciare ogni tanto, sono comunque piccoli passettini che rendono meno rigidi i rapporti con gli altri.
Poi la cosa sembra più naturale.
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Io ho cominciato a stare sulle mie (nei confronti delle persone "nuove", quelle vecchie son sempre con me) dopo la mia più grande delusione, e conseguente caduta.
Da allora non riesco proprio a conoscere gente nuova, scappo.
Penso sia legato alla paura di rimanere fottuta come l'anno scorso. Ad esempio, da poco, frequento un uomo ma era nella mia cerchia già da prima. E anche volendo ora che ci "vediamo" un po' più, lui lo nota.. Non fa che dirmi che non mi faccio conoscere, che gli scappo, che vorrebbe capirmi... E io ci provo, davvero, ma più di tanto non posso. Spero non si annoi a stare appresso a me, a dire il vero, ma purtroppo per ora non riesco proprio a dare di più. Quando avrò definitivamente "superato" la mia grande delusione (non dimenticato, ovviamente!) allora forse andrà meglio... Spero...
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Quote:
Originariamente inviata da
vcp
Mi sa che qui però stiamo facendo un pò di confusione.
Io sono una persona che ha amici e compagnia, mi piace stare in mezzo alla gente (anche se ho comunque sempre bisogno dei miei spazi e i miei momenti di solitudine, ma penso sia normale). Sono una persona che ride scherza e giocherellona. Ma con chi conosco. Se mi prende il pazzo fo anche un sacco di cavolate tant'è che mi chiamano Pollon.
Non ho intenzione di conoscere persone nuove come amiche o amici perchè ne ho già. Posso considerarmi fortunata e molto in questo senso.
Le amiche di cui parlo e a cui voglio un bene dell'anima mi hanno letteralmente raccattata quando ero a terra e a pezzi. Ho dovuto superare una grossa depressione e loro mi sono state sempre accanto, in tutto e per tutto. Mi conoscono e sanno che io ora come ora sono in crisi e non si aspettano niente da me (per fortuna!).
Il mio problema, se così vogliamo definirlo, e il non fidarsi dei gesti e delle azioni degli altri.
Mi sa proprio di si :045:
Dai primi post avevo capito tutt'altro.
E' solo una questione di timidezza e di freddezza nei primi approcci con gli altri. In te non c'è nulla di sbagliato e non hai nessun "problema". Di persone che hanno timore del contatto fisico, soprattutto con persone sconosciute o appena incontrate per la prima volta, ce ne sono moltissime. E le cause di questa fobia (afefobia) possono essere svariate.
Il consiglio di provare ad aumentare la tua autostima resta comunque valido, anche se da come ho letto è una cosa su cui già stai lavorando ;)
Inoltre concordo con la mia collega :lol: sul fatto che debba essere tu a capire il perchè della tua freddezza e della tua diffidenza verso gli altri, e che farti paranoie e pensare di essere "sbagliata" siano le cose più controproducenti che tu possa fare.
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la diffidenza verso gli altri spesso nasce dalla semplice intelligenza
- - - Aggiornamento - - -
Quote:
Originariamente inviata da
vcp
Non sei la prima a dirmi che non devo etichettare... ma non riesco a non farlo. Forse è proprio la ricerca del giusto e sbagliato che mi blocca nelle mie azioni.
Grazie!
tanto anche chi non etichetta/giudica lo fa nella sua mente, qualsiasi opinione spesso sottintende un giudizio implicito o indiretto
la mente razionale tende a categorizzare per capire meglio le cose, e tutto è catalogabile, anche ciò che non lo è rappresenta una categoria
poi vabbè a me piace essere giudicato o etichettato dagli altri, anche con insulti, quindi tutto ciò non mi frena ma mi esalta, dipende anche dal carattere/personalità
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Uh, pure io sono così, ma devo dire che mi sta bene.
Ci sono voluti mesi/anni/e forse ancora ci sto lavorando per fidarmi del mio attuale fidanzato.
Però devo dire che a me sta bene così, quindi non saprei che consigliarti.
Penso che chi ci tiene minimamente aspetta, e aiuta.
Con le amicizie sto messa un po' peggio, ma in realtà pure questo mi sta bene.
Mi piace la solitudine, sto apprezzando da poco la compagnia, ma l'amicizia è un'altra cosa.
E' rara, e delle volte sono la prima a rimproverarmi di trascurare questo lato importante.
Devi darti del tempo.
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Quote:
Originariamente inviata da
vcp
Premetto che non son un tipo che scrive molto delle cose private. Anzi in linea di massima, non mi piace parlarne. Però forse sentendo tanti pareri potrei trovare una sorta di aiuto.
Il mio problema è la fiducia.
Ho avuto un passato un pò burrascoso, una relazione che mi ha portata allo sfinimento e tanti tanti problemi familiari e non che mi hanno portato ad essere un pò dura e categorica nelle decisioni.
La mia domanda è: come si fa a rifidarsi delle persone?
Mi spiego meglio:
Ho delle amiche a cui tengo e di loro mi fido. Posso confidarmi. Ma rimango sempre sul chi va là, per paura di soffrire.
Non mi fido degli uomini. Li considero una massa (senza offesa per i presenti) di esseri senza palle che non sanno cosa vogliono dalla vita.
Non mi fido dei contatti umani. Non do spazio alle persone di conoscermi e sto sempre sulla difensiva.
Sono arrivata al punto di odiare il contatto fisico: se non ti conosco devi stare nel tuo e se mi abbracci mi irrigidisco.
Quando esco con le amiche e magari un ragazzo si avvicina sono un ghiacciolo. Ermetica. Non ti faccio capire che mi interessi e se mi sorridi o provi ad avvicinarmi mi chiudo a riccio (con eleganza ovviamente, tecnica affinata nei mesi!).
Non penso di volere una storia o di creare qualcosa con qualcuno al momento, ma mi dà noia non sentirmi mai a mio agio.
Consigli?!
Non si può vivere fidandosi di chiunque, ma nemmeno non fidandosi di nessuno. é un pò come uno di quei problemi esistenziali della vita, no? E così via alle seghe mentali, chi più chi meno. Bisorrebbe fregarsene, evitare di pensarci, ma fra il dire ed il fare c'è sempre e comunque di mezzo il mare, e quindi...
Per quanto riguarda le distinzioni di genere: in questo momento parli di tutti gli uomini come dei senza palle, ma in fondo probabilmente sai di star estremizzando un concetto generalizzato a causa di qualche tua esperienza passata, un pò della serie "le donne son tutte troie". Sai che al mondo esiste altro, ma finchè non vedi non credi.
é così, vcp. O magari ho semplicemente sparato fregnacce. :183:
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Cos'è che ti fa stare male di questa situazione?
Non buttarsi ad occhi chiusi nelle cose [che siano relazioni sentimentali o amicizia] non è necessariamente un male..
Dici di essere comunque una persona che ama la compagnia, che ha amici e che ama stare in mezzo alle persone..
Quindi cos'è che esattamente ti crea questi problemi?
Anch'io sono una persona tendenzialmente molto cauta nelle relazioni, di qualunque natura. Anzi, in alcuni momenti mi sembra proprio di sfiorare l'asocialità.
Ma è una cosa che riconosco essere facente parte di me e non lo vivo affatto come un problema..
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Cerco di dare tutte le risposte:
Allora mi fa stare male questa situazione perchè io prima ero una persona ancora più socievole di ora e non mi facevo problemi a dispensare abbracci e bacini... Forse sto solo crescendo... E mi fa stare male perchè a me dà noia questo comportamento ma in alcune situazioni non si può evitare per non rischiare figuracce o passare da psicopatica.
Esempio lampante sabato sera che un ragazzo appena conosciuto, mentre stavamo scherzando e prendendoci in giro mi ha chiesto un abbraccio, davanti a tutti... Per me è stato un enorme sforzo! Ma in una situazione del genere come avrei potuto dire di no?! Avrei fatto una figuraccia pazzesca!
Al secondo abbraccio sono riuscita a scansarmi cambiando discorso... Che fatica!
Io non pretendo di fidarmi di chiunque, è praticamente impossibile, ma vivere diffidando di tutto e tutti è difficile, considerando che nei rapporti umani un pò di fiducia ci vuole...