Non ne posso più di tutta questa ipocrisia (non so neanche in che topic metterlo)

Perché mi danno del malato di mente e poi mi trattano male? Non dico di non essere un malato di mente, mi chiedo PERCHE' allora mi trattano di merda dato che sanno che sono malato? da ragazzino non ero ne carne ne pesce, troppo piccolo per essere un uomo e troppo grande per essere un bambino, ora invece sono troppo sano per essere aiutato e allo stesso tempo troppo malato per essere accettato da chi è sano. Non sono certo l'unico che frigna per queste cose però sono uno dei pochi che ammette e accetta i propri limiti, è una situazione assurda, mi trattano da giullare... nella mia vita ho ricevuto tante di quelle umiliazioni, per mia fortuna però non troppe botte, non avere un padre è molto figo, eh si!... ma anche per quelle poche che ho preso, nessuno che abbia MAI preso le mie difese; mi fa stare male vedere certe persone che per una scarpata in culo al cane si mobilitano a chiamare la protezione animali per violazione dei diritti, mentre quando ti vedevano ricevere schiaffi facevano finta di niente... Essere trattato da bonaccione dopo un pò stufa, o essere valutato in base a quanto guadagni, quando dico che lavoro gratis mi prendono per il culo mentre io devo stare zitto e oltre a lavorare gratis devo pure pagare l'assicurazione per eventuali infortuni. E' dannatamente triste vedere come la bocca di una persona possa passare dal pronunciare " sei meraviglioso " a " sei un lurido cane bastardo " e viceversa... e a tratti anche a intermittenza e io non posso rispondere, mai. Queste sono cose che capitano un pò a tutti da quel che so, però di solito la vita dona sempre qualcosa di dolce per pareggiare, nel mio caso probabilmente si è dimenticata, così come i miei compagni di scuola di una vita si "dimenticavano" di chiamarmi ai compleanni perché avevo un aspetto e un cognome troppo "sporco"; quando si dimenticavano del tempo che passavo con alcuni, nel loro periodo più solitario e sfigato, alla fine è successo che a restare nell'indifferenza più totale ero io, è davvero brutto essere umiliati, venir sottomessi senza motivo, son stato per qualche anno in uno stato tipo incoscienza e giornalmente venivo preso a schiaffi per essere "riattivato", non è assolutamente giusto. A lavoro è stato come a scuola, sapevano che ero " il marco" quindi potevano chiedermi qualsiasi cosa, dopo 4 mesi di prima esperienza lavorativa mi avevano già messo a insegnare il lavoro ai nuovi dipendenti, nel reparto con i macchinari più malfunzionanti, comunque sia ne ho preparati 3 di nuovi dipendenti, l'unico rimasto col contratto a tempo determinato ovviamente ero io. Sono davvero stufo, purtroppo ho talmente tanta rabbia e rancore dentro che non avrei mai la forza di uccidermi, ho provato dei rimedi casalinghi, come i tagli sulle braccia o le testate contro gli spigoli delle porte, pugni contro il muro, ma a dire il vero mi son sempre sentito più idiota che altro; ho provato a farmi un mese all'estero e mi han derubato ( danni totali circa 350 euro ), son ritornato in italia e mi han denunciato per concorso in furto aggravato per aver omesso di denunciare un ragazzo che agitava un distributore automatico nel tentativo di prendersi le coca cole, son passato di conseguenza come complice, risultato: circa 4000 euro tra spese processuali e "danni riscontrati dal proprietario del distributore" ( si sa come sono le perizie in italia), tenendo conto della quasi certa condanna penale che mi farà perdere qualsiasi tipo di ruolo da volontario che svolgo o che vorrei svolgere in futuro. Mi rende triste sapere che non ho nemmeno i soldi per iscrivermi al liceo serale e nello stesso tempo gli assistenti sociali reputano i 400/450 euro netti al mese (rimanenti delle rate del mutuo) dello stipendio di mia madre sufficienti per vivere noi 2, o quando le cooperative trovano lavoro a chi è appena uscito di galera mentre io non so nemmeno se avrò ancora diritto all'esenzione dalle spese mediche per reddito. Sapete però qual è la cosa più umiliante? passare l'inverno al gelo, senza acqua calda corrente, il dovermi lavare tutti i giorni ( o quasi ) con l'acqua scaldata sulla stufa, in una bacinellina "per i piedi", stare 45 minuti nudo e al freddo pur di mantenere un minimo di dignità; la neve è bella però quando ci devi fare 8 km a piedi con le scarpe da ginnastica non lo è più o quando torno a casa con le calze incollate a sangue sulle vesciche. Per tutto questo me la prendo spesso con mia madre per avermi messo al mondo, nonostante sia l'unica persona che A FATTI non mi ha mai tradito e abbandonato.
Sinceramente non mi interessano le vostre risposte, mi interessa solo farvi leggere determinate cose, vi chiedo gentilmente di evitare risposte professionali da psicoanalisi, le trovo offensive dato che è un forum e non una clinica, se voglio un parere medico posso benissimo tornare a disegnare cerchi concentrici e a vedere pipistrelli nei test.
Ultima cosa, son sempre dell'idea che ognuno ha ciò che si merita e se dovete scrivere frasi di circostanza vi chiedo per favore di evitare, soprattutto prese per il culo e troll, un conto è sfottere una determinata situazione mentre è parecchio differente sfottere una persona e la sua vita.

:*

Grazie del commento cara, mi hai aperto gli occhi su molte cose! te ne sarò grattato a vita! :lol:

Secondo me ti piangi troppo addosso e dai troppo conto a come ti trattano gli altri e a cosa pensano di te. Io fin da piccola sono sempre stata quella ragazzina troppo timida e isolata dal gruppo, quando mi sfottevano stavo zitta e mi tenevo tutto per me, ero spesso preso di mira perchè mi vedevano come la più debole e quindi non ho mai avuto tutte queste amicizie e nonostante tutto sono andata avanti.
La mia famiglia nemmeno ha mai sguazzato nella richezza, anzi il contrario, tutti abbiamo sempre dovuto fare dei sacrifici e rinunciare agli sfizi, ma onestamente non mi ha mai creato particolari problemi, sono una persona che non chiede mai nulla e che se può cerca di ottenerla con le proprie forze, infatti i miei genitori non mi hanno mai vista pretendere o chiedere qualcosa a loro.
Per quanto riguarda la mia salute nemmeno a parlarne.
Con questo non voglio sminuire la situazione in cui sei costretto a stare, ma se ti fai del male, se pensi sempre a un modo per farti schiacciare e non per reagire come pretendi che tutto possa migliorare se non cerchi di migliorarti? non sei malato e per questo nessuno ti tratta come tale, anzi è una cosa che secondo me ti piace pensare per contiuare a vivere in quel tuo mondo in cui non vali nulla, non vali nulla perchè credi che sia cosi e invece fidati ti sbagli di grosso.
Si può sopravvivere a tutto, lo imparato in questi anni quando non vedevo cosa ci fosse di bello in questa esistenza, ma prima o poi bisogna smettere di farsi massacrare dal pensiero altrui ed è per questo che ho preferito apprezzarmi, credere di essere migliore di tutte quelle persone che approfittano di ogni tua debolezza e credo sia un passo per continuare a sperare in qualcosa di buono.
Se non ti curi della tua persona, nessuno lo farà per te, se ti aspetti pietà la puoi scordare e le parole di consolazione che sembrano per un attimo lenirti le ferite non serviranno se tu non cambi questa tua visione negativa che hai di te stesso e del mondo che ti circonda.
Bisogna farsi forza, sempre e continuamente non puoi prenderti il lusso di nasconderti e di non affrontare le cose perchè pensi siano irrisolvibili, sicuramente tagliarsi e pensare a quanto fa schifo la tua vita non ti aiuterà per nulla, anzi il contrario. E fidati niente di questo vale la tua vita, te lo dice una persona che ha sempre dovuto lottare per la sua e per stare bene, quindi almeno non sminuire questo e sopratutto cerca se puoi di apprezzarla, perchè è un dono veramente prezioso.
Credo di essere stata abbastanza logorroica nello scriverti tutte queste cose, ma visto che un pò ho imparato a capirti e conoscerti, posso dirti che in te non c'è nulla che non va e che anzi sei una delle poche persone che ha dell'umanità, magari hai la testa di caxxo ma quello tutti e vederti cosi mi da veramente fastidio perchè ti stai buttando via senza fare nulla.

Grazie per la risposta, comunque penso di non aver reso perfettamente l'idea, la fase del voler far pena l'ho passata ormai da qualche anno, l'abbandonarmi a me stesso ecc un pò come capita a molti altri ragazzini; sono passato dalla ricerca di attenzione da parte delle persone a quella delle istituzioni, ho fatto esattamente il tuo ragionamento però l'ho affrontato in modo diverso, sono arrivato a distaccarmi forzatamente e quasi totalmente da ogni sentimento nei confronti degli altri però per fortuna la natura di una persona non si può cambiare completamente e men che meno in modo permanente. Forse da quello che ho scritto trapela solo la sofferenza economica però quella è solo la punta dell'iceberg( comunque sia una situazione risolvibile per chiunque già solo con l'iniziativa e la volontà), ciò che patisco di più sono le umiliazioni e le privazioni, non mi da fastidio il soggetto singolo che si mette contro di me, mi da fastidio quando la società pone determinati limiti che di fatto scartano la mia persona. Per me la vita è solo contatto umano e interazione (con tutto ciò che comporta), quando vengono a mancare queste cose la mia vita perde COMPLETAMENTE di significato. Il fondo del barile l'ho già toccato, ora mi sento in risalita però aleggia sempre alle mie spalle quella cosa chiamata conseguenze delle proprie azioni e anche quelle degli altri, ho "conosciuto" delle autorità che mi valutavano in base a chi ero figlio, non so come definire il contrario di raccomandazioni... un pregiudizio, in alcuni casi "legalmente" e socialmente riconosciuto, che mi ha fatto partire sfavorito e che mi ha continuato a frenare. Il mio gesto "estremo" non è mai stato un tentativo di suicidio o il crimine, il mio gesto estremo doveva essere inizialmente la carriera militare, poi diventata da vigile del fuoco, ovviamente come volontario, dopo quel rifiuto ho iniziato a soffrire ma il colpo di grazia l'ho avuto col rifiuto come operatore sanitario, chiunque lavora in ambito ospedaliero sa qual è il livello di certi operatori, è stato umiliante... mi son sentito inutile al mondo, effettivamente ero più che inutile in quella situazione. E' difficile far capire la mia condizione, quando dico una determinata cosa non esagero, se dico che in tutta la mia vita circa 4 o 5 volte qualcuno mi ha aiutato a studiare a casa significa realmente 4 o 5 volte, se dico che non avevo nemmeno una camera da letto e men che meno un tavolo su cui appoggiare i libri significa proprio questo, viste ora sembrano delle cazzate ma vi assicuro che un bambino non ha nessuno stimolo quando è abbandonato a se stesso... non ci va una scienza per capirlo, basta provarlo. Mi da fastidio e mi fa impazzire di rabbia quando mi incolpano e mi additano come unico artefice dei miei deficit di studio. Ora che vorrei dare un senso e un'utilità alla mia vita, aiutando chi era come me e comunque aiutare in generale, non posso... per uno come me che crede fermamente in principi come umanità, onestà, unità è parecchio assassina sta situazione, oltre ad essere anche contro la costituzione.
Ringrazio anche chi non ha risposto, la considero una forma di rispetto in questo caso.

Ho letto il topic giusto qualche giorno fa, ma odiavo l'idea di risponderti in modo banale. Ho riflettuto, ma non ne ho ricavato chissà cosa.
Purtroppo (o per fortuna tua, direi) non mi sento nelle condizioni di darti dei consigli, anche perché sarebbero inutili.
La società in cui viviamo è composta da ciò che è accettato e ciò che non lo è. Ora, non mi è del tutto chiaro perché tu sia conosciuto in questo modo, però è effettivamente ingiusto che sia così per te, esattamente come altre persone. Ma non è questo l'argomento principale.
Il punto è che ormai dove vivi tu ora come ora ti è difficilecambiare le cose.
Vabè, non continuo, anche perché più che altro finirei per dire delle banalità.
Però so che sei una persona forte, prima o poi ce la farai a venirne fuori.



ps: vista l'ultima frase che hai scritto spero tu non veda questa risposta come poco rispettosa, perché non è questa l'intenzione.

Preferisco sempre entrare con i piedi di piombo in queste situazioni, perchè ognuno le vive in modo diverso per questo non voglio dare giudzi..neanche mi permetto. Quello che posso dirti è che anche io, fin da bambino, sono stato sempre molto timido, chiuso, parlavo pochissimo, ed ero visto un po' come lo sfigato. Infatti alle medie ho subito scherzi da alcuni deficienti..io li chiamo scherzi, ma non lo erano affatto. Però col passare degli anni sono cambiato, sono diventato più forte e ho imparato a fregarmene altamente dei giudizi degli altri, di cosa pensano di me e della mia vita. Avessero qualcos'altro più importante da fare.
Per il resto posso solo dirti di non cadere mai a terra...deve essere davvero difficile affrontare quelle situazioni, ma abbi la forza di restare in piedi. Anche perchè a me, da quello che ho visto qui, non mi sembri affatto uno stupido, anzi. ..Sei cretino xD ma quello è un altro discorso. Vedrai che in un modo o nell'altro riuscirai a trovare la serenità che desideri, non arrenderti.

Se scriverlo ti ha fatto bene o ti ha liberato anche solo per un pò hai fatto bene a farlo! Non sto qui a psicanalizzarti,non potrei ecco,è facile trovare soluzioni semplici e rapide quando una cosa non tocca noi stessi,non ci sono frasi fatte che hanno mai aiutato qualcuno secondo me. Quindi credo che il tu fosse proprio uno sfogo e non una richiesta d'aiuto. Quindi fatti forza e fregatene di quello che pensa,che dice o che vorrebbe da te la gente.

Diamo troppa importanza alle persone: a ciò che sono, a ciò che fanno, a ciò che potrebbero fare se non fossero, a ciò che potrebbero non fare se fossero, a ciò che dicono, a ciò che non dicono, a come ci guardano, a come non ci guardano. Ognuno ha la propria storia, nella maggior parte dei casi diventa la storia di come gli altri si sono comportati con noi. La buona notizia è che puoi tranquillamente fottertene al netto della tua volontà di farlo e di non farlo pesare con le tue azioni su qualche altro povero cristo più sfortunato di te. E sono in tanti.

ho letto le prime due righe e mi sono bastate, direi.
pisellina, già dal nome che hai, è chiaro che la gente (intendo su questo sito) ti dia del malato di mente o ti tratti male...